Protezione Civile 12 13

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Foto di Luciano del Castillo tratta da “Sri Lanka: il rendiconto”

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Somalia e del Kenya, che distano oltre 4mila chilometri dall’epicentro, sono lambite dall’onda. È una catastrofe naturale tra le più pesanti subite nella storia dell’umanità. Oltre 227mila persone – un numero indicibile – sono strappate alla vita dalla violenza dell’oceano. Tra i tre e i cinque milioni di abitanti perdono la propria casa. Mescolati alla popolazione locale, migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo affollano i resort di Thailandia e Sri Lanka, mete tradizionali del turismo invernale occidentale. La notizia dello tsunami corre veloce in tutto il mondo. Sms e telefonate di aiuto dei turisti italiani presenti nelle zone colpite raggiungono le Autorità del Governo, il Ministero degli Affari Esteri, e il vertice della Protezione Civile, che mobilitano le proprie strutture. L’associazione dei tour operator comunica che sono oltre 4mila i turisti italiani in vacanza in diversi Paesi del Sud Est asiatico. Dalla rete delle ambasciate, dagli aeroporti dell’area e dai connazionali stessi presenti nella zona, che contattano l’Italia, si ha notizia dei primi italiani feriti o che tentano invano di reimbar-

(1) Fernanda Contri, Presidente del Comitato dei Garanti, istituito l’8 gennaio 2005 con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri e composto dall’on. Emma Bonino, dal sen. Giulio Andreotti, dall’on. Giuliano Amato, dall’on. Giorgio Napolitano e dal prof. Andrea Monorchio. L’organismo svolge sia una funzione di supervisione sia di partecipazione nelle decisioni. La citazione è tratta dalla prefazione alla pubblicazione del Dipartimento della Protezione Civile “Sri Lanka: il rendiconto” (Lupetti editore, 2007).


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