La promessa dell'Acqua Omaggio all'Elemento by Protagonista & Soci

Protagonista & Soci Libera produzione e diffusione creativa

LA PROMESSA DELL'ACQUA (OMAGGIO ALL'ELEMENTO)

PRIMO CAPITOLO DELLA TETRALOGIA “ELEMENTI”

Protagonista & Soci (by PS Consulting Web division) / CC BY-ND 3.0 Each work is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License. Based on a work at http://ilprotagonista.jimdo.com/ Permissions beyond the scope, of this license, may be available at: protagonistieditori@gmail.com

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DA UN'IDEA DE: “IL PROTAGONISTA MODERNO” (by PROTAGONISTI EDITORI AUTORI INDIPENDENTI RIUNITI)

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Quarta di copertina: Questa è la storia di Giorgio, un ragazzo apecialeri. Un ragazzo riservato, un orfano. Egli è dotato anche di una grande sensibilità. La stessa che lo porterà a vivere un'importante esperienza a metà fra l'onirico e lo spirituale. Un'esperienza che lo completerà dandogli l'occasione di trovare ciò che da tanto tempo cercava.

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Questo racconto prende spunto da fatti di origine puramente creativa. I personaggi e le vicende, ad esso collegati, sono frutto della fantasia dell'autore. Ogni riferimento a fatti e persone Ă¨ da considerarsi del tutto casuale.

PROTAGONISTI EDITORI E' UN PROGETTO EDITORIALE DI: PROTAGONISTA & SOCI

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"I saggi dicono che felicità e tristezza sono una cosa sola. E' forse perchè, trovando la prima, troviamo anche la seconda” (Citazione da: “La via della spada”)

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E' la seconda decade del mese "mercuriano" e questa è la storia di Giorgio: In una piccola cittadina, di una penisola nel mediterraneo, viveva Giorgio. Egli era orfano, da sempre! Un tipo molto riservato; a tratti apparentemente schivo ma dotato di grande sensibilità, oltre che di una curiosa singolarità. In paese si diceva che Giorgio, un uomo di 40 anni, fosse un po' sopra le righe, perché sosteneva di sentire la “voce del mare e delle stelle”. Voce che, nei momenti cruciali della sua vita, gli indicava sempre la giusta strada da prendere. Effettivamente era un po' fuori dal comune. Passava ore e ore sulla spiaggia raccogliendo conchiglie e, quando gli domandavi il perché, rispondeva che: “attraverso di esse l'acqua ed il cielo ci parlano cantando". Un giorno, proprio una conchiglia, gli disse di salire sulla prima nave ed abbandonare quel triste luogo. Non ci pensò un attimo e partì; non salutò nessuno e non prese alcun bagaglio. Portò con sé solo... Sì, forse era matto! Come sanno esserlo le persone speciali, illuminate; sempre se... pazzo è colui che riesce a sentire qualcosa dentro di sé, che gli dà la bussola dei sentimenti. Una voce che, per semplicità, chiama la voce dello saggezza. Ma giusto per non perder tempo a spiegarlo a chi non lo capirà mai. Allora Giorgio... sì, era pazzo! Per cui nessuno si meravigliò quando portò con sé solo "quella" conchiglia. Egli lasciò il paese senza rimpianti; ma poi cosa doveva rimpiangere? Si era sempre sentito un estraneo, diverso. Sembrava parlasse un'altra lingua. Eppure aveva qualcosa di speciale che restava ad ogni suo passaggio, come una scia luminosa.

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L'energia di tutte le creature! Cioè, era così forte, la connessione tra lui e tutte le cose che lo circondavano, da trarne un tale vigore che si tramutava in energia. Una forza che poi si riverberava in tutto lo spazio che lo avvolgeva; con immensa meraviglia di chi gli stava attorno. Sovente lo vedevi fissare un piccolo granchio, con la testa leggermente inclinata da un lato e gli occhi colmi di tenerezza. Lo stesso sguardo che ora accarezzava la conchiglia adagiata sul palmo della mano, mentre sul ponte della nave stava iniziando un viaggio di cui non conosceva la meta. Voleva solo andare, lasciarsi cullare da quelle onde che tanto aveva amato, per poi sentire il vento ed il mare nei capelli, sul viso e su tutto il corpo. L'oceano, l'Acqua: questo elemento vitale, liquido e puro. Capace di farti deliziare e soffrire. Quello stesso elemento che gli regalava una canzone che da sempre lo accompagnava e che faceva pressappoco così: "io sono la voce delle sensazioni/ se lievemente ti sfioro, mi avvolge una profonda pace/ se urla la tempesta il primo a percepirla è il mio maschio cuore/ voglio gettarmi nell'oceano delle emozioni/ lì potrò godere dei miei piaceri/ soffrire per i miei rimpianti/ di ciò che vorrei e che non ho mai avuto". Così si deliziava Giorgio, mentre la corrente e la salsedine lo vergavano. "Che bella canzone", pensò. "Corro subito a scriverla affinchè non cada nell'oblio", si disse mentre si recava verso un tavolaccio dell'imbarcazione. Ahimè, mentre l'imbarcazione raggiungeva terra, seppur con un briciolo di rimpianto, ricordò di non aver conosciuto mai la scuola, ma non se ne rammaricò. Piuttosto, stringeva tra le dita la sua conchiglia che gli sussurrava di guardare davanti a sé, e così fece! Protagonista & Soci (by PS Consulting Web division) / CC BY-ND 3.0 Each work is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 3.0 Unported License. Based on a work at http://ilprotagonista.jimdo.com/ Permissions beyond the scope, of this license, may be available at: protagonistieditori@gmail.com

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Poi lui alzò lo sguardo e lo vide! Un vecchio artigiano era intento a fare nodi con delle vecchie reti. Senza muoversi si mise ad osservarlo; capì di essere affascinato dalle mani dell'anziano uomo. Esse palesavano un dorso pieno di sofferte piaghe e delle nocche alle dita, talmente callose, da sembrare delle noci. Eppure... quelle mani sembravano magiche; si libravano leggere tra le reti, con la leggerezza di due farfalle. E che nonostante tutto... ancora creavano! Si ricordò, allora, delle parole lette dal sacerdote nella sua chiesa, la domenica precedente. Parole che, seppur di difficile interpretazione, lo avevano affascinato. Quelle parole recitavano così: "Oh, grande Mietitrice, dov'è la tua falce?". Così, avvicinandosi al vegliardo lui e gli chiese: «Dimmi vecchio, che cosa stai creando?» Il vecchio lo guardò a lungo, accogliendolo nell'azzurro stanco dei suoi occhi infiniti, e rispose: «Sto creando nodi di congiunzione» Nel sentire quelle parole ebbe un sussulto ed ogni dubbio si sciolse come neve al sole e le perplessità divennero certezza infinita. Eccola, la sua destinazione! Non c'era bisogno di aggiungere altro, perché Giorgio aveva compreso tutto. Adesso sapeva di essere parte di quel mare, di quel cielo e di quel vento. Non si sentiva più uno straniero in questo mondo. Qualcuno lo aveva accolto tra le braccia come un padre e gli aveva dato corpo e forma nuove. Tutto quello che era, tutto quello che aveva, tutto quello che sperava, tutto quello che amava... era lì davanti ai suoi occhi. Adesso sapeva che nulla gli sarebbe più mancato. Adesso, Giorgio, non sarebbe stato più solo. Per sempre!

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Nota dell'autore Innanzitutto voglio dedicare questo primo racconto, sulla tetralogia degli Elementi, a tutte quelle persone che dalla notte dei miei tempi, condividono con me la sana passione e lo studio per i trasiti dei Corpi celesti. Sì, esatto: l'Astrologia. E' dal '96 che ne ho sposato la causa, ed è da allora che continuo imperterrito su questo lungo sentiero. Ringrazio quindi: il Casarosofo Antonio F. e l'architetto Giovanni S. per le loro illuminanti spiegazioni e per le lunghissime chiacchierate sugli Astri. E' sempre fonte di arricchimento ascoltare le loro parole. Ringrazio Ciro Discepolo per essere riuscito ad appiccare la fiamma della conoscenza astrologica che ancora divampa. Usando un approccio morbido, elementare e stimolante E' grazie a loro se è stato possibile avviare questo piccolo progetto editoriale. Uno dei tanti che arricchisce la mia eterogenea gamma di racconti. Una piccola sfida all'interno di una sfida più grande: affascinare attraverso l'uso della mia penna! Condividere il fascino dei quattro Elementi, proponendoli in chiave romanzata e, se possibile, con una leggere metafora, è stata una tentazione a cui non ho resistito. La continua ricerca, sulla scoperta del Messaggio della vita, è il più vigoroso stimolo per soddisfare un mio elementare obiettivo: progredire spiritualmente per comprendere. Probabilmente avrò dimenticato qualcuno. Me ne scuso in anticipo, ma sarà mio preciso impegno rimediare nel prossimo futuro. E restando in tema di futuro... il prossimo racconto avrà come tema sempre un elemento. Ma si tratterà di un “elemento inferiore”: la Terra!

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Chi è “Protagonista & Soci” Protagonista & Soci è un consesso di appassionati della scrittura, riuniti sotto il progetto editoriale indipendente “Protagonisti Editori”. L'iniziativa nasce nel Giugno 2010 da un'idea de: “Il Protagonista Moderno” (al secolo Carmine C.) e da altri due amici che, assieme a lui, condividono questa nobile passione. Per ora, il gruppo, annovera solo tre autori: i soci fondatori, ma l'iniziativa sta incontrando anche il consenso di altri autori d'oltre confine. Protagonista & Soci non è una società commerciale, non ha finalità di lucro né di profitto. Non vuole essere un’impresa. Almeno, non nel senso tradizionale e non fa capo ad alcun editore. Protagonista & Soci è un’idea, uno strumento comunicativo. E’ una sfida che si propone di centrare un obiettivo audace, ovvero: raggiungere, coinvolgere, stimolare e collegare fra loro, tutti coloro che hanno una passione in comune: scrittura, lettura o disegno. In una sola parola: l’arte, o una parte di essa. E' un’area interattiva su cui transitano racconti, poesie, romanzi, quadri ed ogni altra sorta di espressione artistica: nota o sperimentale. Soprattutto senza vincoli, senza alcun dazio da pagare e mantenendo sempre la titolarità della propria opera. Una sfida difficile da vincere, certo, ma non impossibile! Nell’era della comunicazione globale si può rivelare un valido punto di partenza.

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Elaborato, prodotto, diffuso e pubblicato nel 2011. La paternità dell'opera è di: Protagonista & Soci La propietà intellettuale è parzialmente condivisa