Conegliano Valdobbiadene Magazine #2 Luglio 2019

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PATRIMONIO UNESCO: PUNTO DI PARTENZA PER LA SOSTENIBILITÀ

Per tutti noi produttori il 2019 sarà ricordato come un anno eccezionale che ci ha regalato soddisfazioni intense. Alle celebrazioni dei Cinquant’anni del Consorzio, che abbiamo festeggiato insieme a tutto il territorio, si aggiunge un traguardo ancora più ambizioso: le colline del Conegliano Valdobbiadene hanno ottenuto il riconoscimento UNESCO e sono entrate nella lista dei Siti Patrimonio dell’Umanità.

Il riconoscimento delle colline del Conegliano Valdobbiadene è il risultato di un grande lavoro di squadra e dell’impegno di tutti coloro che hanno reso questo territorio unico

È un risultato prezioso, frutto dell’impegno di molti e che restituirà al territorio e ai suoi abitanti il valore che in questi anni di lavoro ognuno ha speso per raggiungerlo. Il gruppo di enti pubblici e privati che ha portato a casa il risultato da Baku, capitanato dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia e sostenuto dai Ministeri competenti, ha dimostrato di saper metter in campo capacità uniche e sinergie efficaci, espressione di un solido lavoro di squadra. Il lungo iter che ha portato alla meta è iniziato nel 2008 e da allora, insieme, abbiamo percorso una strada lunga e non certo priva di difficoltà. Meritarsi il riconoscimento UNESCO non è comune né scontato; la bellezza del nostro territorio, così facile da cogliere per lo sguardo del visitatore, è frutto della fatica del lavoro umano che nei secoli ha modellato queste colline, ricamandone i pendii più impervi con i filari. Sono entusiasta che il Consorzio di Tutela abbia seguito questo progetto, perché in qualità di produttore di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, sono consapevole di quanto siano proprio il nostro lavoro e le nostre fatiche in vigna ad aver reso uniche al mondo le nostre colline. Sono orgoglioso, ed è un orgoglio che dobbiamo condividere, perché è grazie all’impegno di ognuno di noi che il nostro paesaggio sarà ora patrimonio di tutti, Patrimonio dell’Umanità. Ma come spesso accade i traguardi non sono altro che nuovi punti di partenza. Così, per noi, il riconoscimento UNESCO ora è una tappa di un percorso più lungo, sarà lo stimolo che ci dovrà portare innanzitutto a conservare questo riconoscimento lavorando per rendere le nostre colline un luogo ancora più sostenibile, nel senso più compiuto del termine. Un territorio salubre, un territorio economicamente solido, capace di investimenti e innovazioni che ci dovranno distinguere nel mondo. Un territorio animato da un tessuto sociale vivace che desidera mantenere qui le proprie radici. L’iscrizione tra i siti Patrimonio dell’Umanità è un risultato che consegniamo idealmente alle future generazioni con l’auspicio che l’amore per queste colline e la passione per il nostro lavoro agricolo li animi e li appassioni come sta appassionando noi oggi.

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