
8 minute read
L’innovazionetecnologicacomedriverdiun processosostenibile






In occasione del quinto webinar in vista di Greenplast 2022, svoltosi il 5 e il 6 aprile, Antonio Gallo, sales manager Italia di Moretto, ha illustrato tecnologie e soluzioni che la casa veneta sviluppa per rispondere all’esigenza delle aziende di poter contare su macchinari in grado di lavorare materiali rigenerati provenienti dal riciclo post consumo
DI ERMANNO PEDROTTI E LUCA MEI
Per correttezza verso i lettori, occorre subito precisare che la breve introduzione di questo articolo, estratto dal quinto webinar organizzato da Promaplast prima di Greenplast 2022, non prende spunto dalle parole di Antonio Gallo, bensì da quelle di Renato Moretto, che nel lontano 14 gennaio 1980 si era recato alla Camera di Commercio di Padova per costituire la società “Lavorazioni Lamiere di Moretto Renato”: “Era fatta, e sentivo in me la responsabilità di questa azione. Sembra passata un’era, ma in fondo si trattava solo della fine degli Anni
Settanta, in questa parte d’Italia ancora rurale.
Non avevamo niente, ma avevamo tutto”. Parole tratte da un libro capace di far rivivere, pagina dopo pagina, la vita di un imprenditore e di inviare un messaggio a chi tutt’oggi ha un sogno nel cassetto: “volere è potere”.
Ed ecco che, in virtù di un sano mix tra collaboratori, agenti, distributori e clienti, oggi la casa veneta è un’azienda globale che investe in media il 6% del suo fatturato in ricerca e sviluppo, in particolare per contenere i consumi energetici dei suoi dispositivi, per evitare ai trasformatori scarti di produzione, per dare all’industria della plastica riciclata automazioni ad hoc. “Immaginare un mondo senza plastica significa ignorare il progresso”, ha poi dichiarato tempo fa Silvia Moretto, figlia del fondatore, nonché marketing manager nell’azienda di famiglia.
La catena del valore secondo Moretto
Da 42 anni Moretto persegue un obiettivo chiaro e lampante: progettare, sviluppare e produrre automazioni e attrezzature ausiliarie per i processi di trasformazione delle materie plastiche. E lo fa, come accennato, da azienda manifatturiera globale. “Se oggi possiamo contare su otto filiali dirette e su una rete vendita presente in più di 70 paesi, lo si deve a un insegnamento clou del nostro fondatore: ascoltare le esigenze del cliente”, ha esordito Antonio Gallo nel suo intervento via web. “È questo l’elemento cardine che ci guida tuttora nella ricer-
ca e nella fornitura di soluzioni dedicate a supportare il successo dei nostri clienti (figura 1). Più nello specifico, qui ci s’impegna a creare sistemi, processi e servizi pensati per essere sempre più ecosostenibili. Dal punto di vista della tecnologia e delle soluzioni, il nostro impegno è orientato a fornire prodotti che siano sempre più interconnessi con le tecnologie e i processi aziendali. È un fatto che la totalità dei prodotti che realizziamo sia in linea con i dettami dell’industria 4.0 e, a tal proposito, abbiamo pure sviluppato da tempo un sistema di supervisione che monitora e gestisce non solo le nostre soluzioni, ma l’intero processo produttivo nell’impianto di trasformazione. È questo uno strumento modulare e autoconfigurabile che si può utilizzare in sito o da remoto, attraverso il protocollo universale OPC-UA”. Un altro aspetto basilare nella catena del valore, secondo Moretto, è il servizio al cliente. “Per garantire un servizio impeccabile, ci avvaliamo di un team di tecnici e di professionisti costantemente formati e aggiornati”, ha precisato a tal proposito Gallo. “Ogni filiale Moretto e centro servizi si compone di magazzini ricambi automatici, con pick-up immediati, che ci permettono di assicurare in tutto il mondo gli stessi standard qualitativi di servizio e di risposta”.


Nuova vita ai componenti
Gallo è quindi entrato nel vivo della sua presentazione, parlando delle aree relative alla valorizzazione dei rifiuti. “Oggi il mercato è molto esigente in termini di competenze e servizi ed è sempre più sentita la necessità, da parte delle aziende trasformatrici, di dotarsi di macchinari evoluti, che non siano solo in grado di lavorare materiali vergini, ma pure elevate percentuali di riciclato. Anche perché le normative sono sempre più cogenti, come ad esempio quella europea, secondo la quale, entro il 2030, nel packaging dovrà essere presente il 30% di materiale riciclato”, ha argomentato Gallo. “Ed è proprio in questo ambito che offriamo automazioni ad hoc per regolazione, stoccaggio, trasporto, dosaggio, essiccazione e deumidificazione del materiale plastico post consumo”. In relazione al periodo 2006-2020, con i dati di PlasticsEurope alla mano, il sales manager Italia di Moretto ha fatto notare come nel Vecchio Continente la percentuale di plastica inviata agli impianti di riciclo sia aumentata del 117%, quella destinata alle operazioni di recupero energetico sia cresciuta del 77% e quella inviata in discarica si sia ridotta del 46% circa. “Numeri che fanno capire come sia in costante aumento la promozione di attività e di processi che valorizzino l’attività di recupero e riciclo delle materie plastiche”, ha continuato Gallo. Sempre facendo ricorso a elaborazioni di PlasticsEurope, Antonio Gallo ha presentato un grafico (figura 2) con i principali campi d’applicazione dei prodotti riciclati. Sul podio, con la percentuale più alta, si attesta il settore edile, seguito dall’imballaggio e dall’agricoltura. Poi, con percentuali inferiori, vi sono automotive, componenti elettricielettronici, casalinghi e articoli per lo sport e il tempo libero.
Le soluzioni per un processo sostenibile
La prima soluzione tecnologica citata da Antonio Gallo, tra quelle che contribuiscono a un corretto ed efficace trattamento del materiale riciclato, è stata la granulazione. “La riduzione volumetrica e la rettifica dei materiali provenienti dalla separazione post industriale rappresentano i primi passi per i processi che daranno vita a nuovi prodotti”, ha spiegato il sales manager Italia. “I granulatori serie ECO sono costruiti per sopportare impieghi gravosi, sono caratterizzati da una generosa capacità di carico, si compongono di rotori multilama con taglio a forbice e sono dotati di motori d’ultima generazione”. La granulazione genera un materiale in forma di scaglie e/o fiocchi, che deve poi essere imballato per il trasferimento agli impianti di trasformazione. Quindi, la seconda soluzione citata da Gallo è quella relativa al confezionamento: “Abbiamo sviluppato Fillbag, un sistema che consente il riempimento automatico di bigbag con materiale sfuso. È una macchina facile da usare, che assicura operazioni di riempimento veloci e in piena sicurezza”. Altra fase importante è quella relativa alla movimentazione del materiale. “Qui si parla di unità aspiranti e filtri autopu-

Antonio Gallo, sales manager Italia di Moretto
Fig. 1 - La catena del valore di Moretto
EDILIZIA E COSTRUZIONI
IMBALLAGGIO
AGRICOLTURA
ALTRI
AUTOMOTIVE
ELETTRICOELETTRONICO
CASALINGHI, SPORT, TEMPO LIBERO


Fig. 3 - Unità aspiranti e filtri ciclone per lʼalimentazione e il trasporto
lenti, che garantiscono il trasferimento di grandi quantità di scaglie e di rimacinati polverosi provenienti dalle fasi di triturazione e lavaggio”, ha illustrato Gallo commentando la figura 3. “Sono macchine progettate secondo la logica della modularità, per cui soddisfano qualsiasi tipo di applicazione”. Una voce a sé stante, invece, è quella del dosaggio. “Nei prossimi tre sistemi sono racchiuse le proposte pensate per qualsiasi situazione di dosaggio, indipendentemente dal processo produttivo o dalla tecnologia usata. Anche nel caso di ricette complesse è garantito un dosaggio affidabile e preciso”, ha spiegato ancora Antonio Gallo, il quale ha così proseguito: “Anzitutto, troviamo Gravix, che è un dosatore gravimetrico a batch capace di dosare scaglie, rimacinati polverosi, granuli, microgranuli e polveri. Questo dosatore è particolarmente adatto per il trattamento di scaglie di bottiglia, per il settore dell’rPET. Abbiamo poi Gramixo, che è sempre un dosatore gravimetrico a batch, però con perdita di peso in continuo, e che gestisce direttamente l’estrusore per garantire un rapporto peso/metro corretto e costante. Infine, Graviko è un dosatore gravimetrico multicomponente con regolazione automatica del peso per metro, in grado di processare anche le nuove formulazioni con granulometrie e pesi diversi”. Gallo è poi passato a esaminare un ulteriore “fase clou” nella rigenerazione di scaglie e materiale amorfo proveniente da rifiuti post consumo: la cristallizzazione. “Il cristallizzatore MPK riportato in figura 4”, ha commentato a questo proposito Gallo, “permette di riportare il materiale amorfo allo stato cristallino, per poter poi essere nuovamente trasformato. Questa macchina è dotata di cono apribile assistito, che consente all’operatore di procedere rapidamente alla pulizia e ai cambi di produzione. In figura 5, infine, è mostrato il separatore di condensati Purex, in grado di ridurre del 99% le sostanze volatili e i vapori intrappolati nel materiale, fornendo rPET e/o scaglie purificati e aria tecnologica pulita”. Certo è che il materiale, una volta cristallizzato, deve poi essere deumidificato. “Per questo i nostri tecnologi hanno messo a punto X Max: un sistema di deumidificazione “on demand” dotato di tecnologia autoadattativa, che ottimizza le condizioni operative di processo e che riduce i consumi energetici”. Anche l’ultima soluzione presentata dal sales manager Italia di Moretto è modulare. Da un sistema di base composto da tre unità, può infatti essere ampliata fino a dieci con estrema facilità, coprendo così esigenze di deumidificazione con portate fino a 12 tonnellate all’ora. È inoltre predisposta per il collegamento al supervisore Mowis, sempre di Moretto, dotato del protocollo di comunicazione OPC-UA, tanto gradito all’Industria 4.0.

Fig. 4 - Cristallizzatore MPK, per riportare il materiale amorfo allo stato cristallino in maniera efficiente
