Il Report del Liceo Scientifico

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RAPPORTO D’INDAGINE LICEO SCIENTIFICO “A. VALLONE” DI GALATINA

Analisi del fabbisogno formativo degli studenti

A cura dei volontari del Servizio Civile Nazionale Progetto “Circuitazioni” Comune di Galatina Centro Progetto Giovani Comune di Galatina Ufficio Servizio Civile Palazzo della Cultura

28.11.2012


INDICE 1.

PREMESSA ________________________________________________________________________

2. COS’È

3.

IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE ________________________________________

COS’È L’ORIENTAMENTO __________________________________________

4. EDUCAZIONE

FORMALE E NON FORMALE ____________________________

5.COMPETENZE

CHIAVE _____________________________________________________________

6. SOMMINISTRAZIONE

DEL QUESTIONARIO ______________________________________

7. CONCLUSIONI _______________________________________________________________________

8. BIBLIOGRAFIA _______________________________________________________________________

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CITTA’ DI GALATINA ASSESSORATO ALLE POLITICHE GIOVANILI - CENTRO PROGETTO GIOVANI CENTRO PROGETTO GIOVANI – PALAZZO DELLA CULTURA “ZEFFIRINO RIZZELLI” - Piazza Alighieri 51 – 73013 GALATINA Tel./Fax. 0836.564097 – 0836.633280 e-mail: prg.giovani@comune.galatina.le.it prg.giovani@libero.it

ATTIVITA’ DI PREVENZIONE – CONOSCENZA DEI FABBISOGNI FORMATIVI DEGLI STUDENTI E LIFELONGLEARNING

1.

PREMESSA

Sulla base di quanto stabilito dal Progetto di Servizio Civile Nazionale “Circuitazioni” in attuazione nel Comune di Galatina nell’anno 2011/12, e in riferimento a quanto definito dai protocolli d’intesa sottoscritti con la scuola d’Istruzione Secondaria Superiore Liceo Scientifico “A. Vallone”, i Volontari in servizio per l’attuazione del progetto in parola, si sono impegnati nella realizzazione di attività di orientamento scolastico, previste dal progetto stesso, quale azione di supporto sviluppate negli ultimi anni dal Settore Politiche Giovanili ed indirizzate in particolar modo agli studenti che dopo la scuola superiore opteranno sia per la scelta universitaria che per l’ingresso nel mondo del lavoro. Le attività espletate, sono state realizzate alla presenza degli studenti delle ultime classi, e dei docenti referenti secondo un calendario strutturato nel modo seguente: - Presentazione dei volontari di Servizio Civile Nazionale progetto “Circuitazioni”; - Introduzione al Servizio Civile Nazionale (storia e aspetti fondamentali); - Cos’è l’orientamento; - Educazione Formale e non formale; - Cittadinanza Attiva; - Competenze Chiave; - Somministrazione test di auto-valutazione delle competenze.

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Dopo aver presentato i volontari del SCN alle quinte classi coinvolte nell’azione espletata, il Responsabile del “Centro Progetto Giovani” nonché Responsabile Locale di Ente Accreditato per il Servizio Civile Nazionale, ha introdotto i temi principali dell’intervento, conglobando tutti gli aspetti operativi dell’azione in atto.

RINGRAZIAMENTI Prima di presentare gli esiti della ricerca vogliamo rivolgere un ringraziamento al Dirigente Scolastico e agli insegnanti del Liceo Scientifico “A. Vallone” di Galatina per la cortese disponibilità e la collaborazione prestata per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Un particolare ringraziamento, poi, agli studenti delle classi quinte che hanno preso parte all’attività di orientamento dimostrando grande interesse e partecipata motivazione.

2.

COS’È IL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE1

Il Servizio Civile Nazionale nasce nel 1972 in alternativa al servizio militare obbligatorio come obiezione di coscienza, ed è riconosciuto ufficialmente con la Legge n.64 del 6 Marzo 2001. Esso concorre alla difesa della Patria, con mezzi ed attività non militari. Dal 1° gennaio 2005 si svolge su base esclusivamente vo lontaria - è un modo di difendere la patria, il cui "dovere" è sancito dall'articolo 52 della Costituzione; una difesa che non deve essere riferita al territorio dello Stato e alla tutela dei suoi confini esterni, quanto alla condivisione di valori comuni e fondanti l'ordinamento democratico. Per i giovani il SCN è la possibilità di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per la collettività tutta. Destinatari del Servizio Civile sono i giovani dai 18 ai 28 anni che al momento della presentazione della domanda abbiano compiuto il diciottesimo e non abbiano superato il ventottesimo (28 anni e 364 giorni - riferito a specifica sentenza della Corte Costituzionale) anno di età, interessati a dedicare un anno della propria vita in favore della comunità, impegnandosi quotidianamente in attività e settori diversificati. L’esperienza del Servizio Civile garantisce ai partecipanti una forte crescita educativa, formativa e personale, in quanto contribuisce all’arricchimento di conoscenza e formazione civica.

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(http:// www.serviziocivile.gov.it).

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3.

COS’È L’ORIENTAMENTO

Orientare non significa solo trovare la risposta giusta ai propri bisogni, ma diventa un ulteriore possibilità per mettere il soggetto in orientamento in grado di conoscersi, scoprire e potenziare le proprie capacità, le proprie attitudini, capire meglio i propri interessi e costruendo un’autonomia personale per affrontare in maniera consapevole i propri problemi. Quanto più il soggetto è portato ad acquisire consapevolezza delle proprie capacità, tanto più diventerà soggetto attivo, capace di auto-orientarsi e di delineare un personale progetto di vita formativo che, con il supporto di esperti, dovrà prevedere successivi momenti di verifica e di correzione in itinere. In un contesto di appartenenza europeista, non si può non guardare a quanto l’Unione Europea nella sua complessità ci indica. Nelle linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita2 (Life Long Learning) viene chiaramente enunciato che l’orientamento mira a mettere i soggetti nelle condizioni di gestire e pianificare il proprio apprendimento e le esperienze di lavoro in coerenza con i propri obiettivi di vita, con le proprie competenze ed interessi, contribuendo al personale soddisfacimento. L’orientamento viene inteso come bene individuale, poiché principio organizzatore della progettualità di una persona capace di agire attivamente con il proprio contesto sociale e come bene collettivo, in quanto strumento di promozione del successo formativo e di sviluppo economico del paese. La dimensione orientativa dell’attività in questione è da intendersi, dapprima come processo e poi come azione; come capacità di comprendere cosa serve alla persona, in relazione con la realtà sociale ed il mondo del lavoro. Fondamentalmente, quindi, l’ipotesi è che l’orientamento debba essere l’esito di un processo di elaborazione di saperi ed esperienze variamente acquisite e realizzate. Questo processo è alla base dello studio relativo alle competenze individuali (Bilancio delle competenze).

4.

EDUCAZIONE FORMALE E NON FORMALE

Nell’incontro con le classi di riferimento, si è ritenuto importante far comprendere ai ragazzi la differenza tra educazione formale e non formale.3 2

Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita (http://www.pubblica.istruzione.it/dgstudente) – Tavolo per l’orientamento – Tione (Trento), 2007 3

E – learning di Filippo Dal Fiore e Guido Martinotti. Casa editrice McGraw-Hill

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L’educazione formale ha luogo nell’intero sistema scolastico, che va dalla scuola primaria fino, eventualmente, all’Università. L’educazione non formale, invece, è un’attività intrapresa al dì fuori del sistema formale e perciò al dì fuori della scuola e delle attività curriculari (giusto quanto indicato dal Consiglio d’Europa) e consiste essenzialmente nell’imparare facendo. Inoltre, questo tipo di educazione consente di acquisire competenze essenziali e contribuisce allo sviluppo personale, all’inserimento sociale e alla Cittadinanza Attiva, aumentandone così le prospettive occupazionali. Attraverso l’educazione formale e non formale, le persone possono essere padrone della propria vita, del proprio destino e garantire il proprio personale sviluppo. Con l’espressione “Cittadinanza Attiva”4 si è soliti indicare la partecipazione consapevole di una persona alla vita politica e il suo pieno inserimento nella rete di diritti e doveri che sono costitutivi dell’essere cittadino. Promuovere la cittadinanza attiva è diventato, anche secondo la Strategia Europa 2020 (proseguo della Strategia di Lisbona), uno degli obiettivi principali dei sistemi educativi in tutta Europa nell’istruzione e formazione. In un’ipotesi di lavoro come la nostra, fondamentale è stato far conoscere la valenza importante delle competenze per ciascun individuo.

5.

LE COMPETENZE CHIAVE

Nell’ambito della “Strategia di Lisbona” il Consiglio Europeo del marzo 20055 determinò l’importanza e lo sviluppo di competenze chiave6 che diventarono uno dei cinque obiettivi per rafforzare l’efficacia e la qualità dei sistemi d’istruzione. Infatti, le competenze individuate dall’Unione Europea corrispondono alle abilità e capacità di cui tutti hanno bisogno per la propria realizzazione, lo sviluppo personale, l’occupazione. Tali competenze dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell’istruzione e fare da base al proseguimento dell’apprendimento nel quadro dell’educazione e della formazione.

4

Progettazione e valutazione dell’intervento formativo. A cura di Salvatore Colazzo. Casa editrice McGraw-Hill

5

Consiglio Europeo marzo 2005 sugli obiettivi futuri concreti dei sistemi di istruzione e formazione europei.

6

I formatori: l’educatore. Competenze, tecniche e strumenti per la formazione. A cura di Franco Bochicchio per CO.IN.FO. (consorzio interuniversitario sulla formazione). Casa Editrice Celid.

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Nel 2006 il Consiglio e il Parlamento Europeo hanno individuato Otto Competenze Chiave, così meglio esplicitate sulla base dello stesso documento europeo che le descriveva: 1. Capacità di comunicare nella lingua madre; 2. Capacità di comunicare in lingua straniera; 3. Competenza matematica e competenza di base in scienza e tecnologia; 4. Competenza digitale; 5. Imparare ad imparare; 6. Competenze sociali e civiche; 7. Competenza spirito d’iniziativa e di imprenditorialità; 8. Consapevolezza ed espressione culturale. Durante il lavoro con le classi coinvolte nell’azione, è stato maggiormente approfondito l’aspetto riguardante la competenza chiave “IMPARARE AD IMPARARE” in quanto questa rappresenta la base di partenza della formazione, soprattutto per i giovani, perché implica la capacità di proseguire nell’apprendimento, di organizzarlo in modo personalizzato anche mediante una gestione efficace del proprio tempo e delle informazioni sia a livello individuale che di gruppo. La motivazione e la fiducia sono elementi essenziali affinché una persona possa acquisire tale competenza.

6.

SOMMINISTRAZIONE DEL QUESTIONARIO

Successivamente alla fase espositiva dell’azione in questione, si è proceduto alla somministrazione di un questionario finalizzato a rilevare alcuni aspetti ritenuti fondamentali per la conoscenza sia degli stessi studenti, che delle motivazioni personali che li spingono a compiere le future scelte professionali. Il questionario redatto in forma anonima comprendeva alcuni parametri fondamentali tra cui: Aspirazioni personali Conoscenza di strumenti multimediali e social network Capacità e conoscenze acquisite. Il questionario è stato strutturato in: 5 domande a risposta aperta e 3 a risposta chiusa (multiple choice). Dai questionari somministrati è stato desunto il seguente quadro di riferimento:

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1) COSA VOGLIO FARE DA GRANDE Medico Idraulico Pompiere Ottico Ingegnere Giornalista Parrucchiera Architetto Militare Biologo Sanità Moda Logopedista Animatrice Psichiatra Fisioterapista Insegnante Psicologo Commercialista Informatico Geologo Commercialista Finanziere Notaio Politico Studente Criminologia Ricercatrice Commerciante Odontoiatria Interprete Oculista Astronauta Calciatore Impiegato statale Non riconosciuto

25 1 1 1 14 4 1 3 8 3 6 2 1 1 1 2 2 1 1 1 1 2 5 2 2 2 1 1 1 1 2 1 1 1 1 13

Come si può osservare dal grafico, emerge chiaramente che la scelta di proseguire gli studi universitari è maggiore rispetto agli studenti propensi a orientarsi nel mondo del lavoro. Tra le professioni 25 studenti hanno espresso il desiderio di voler fare il medico, segno tangibile che la facoltà cui questi studenti sono orientati è quella di Medicina; 14 studenti hanno sostenuto di voler proseguire gli studi c/o la facoltà di Ingegneria. Seguono le professioni di giornalista, di finanziere, interprete e quelle di ambito sanitario; 8 studenti optano per la carriera militare.

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Da rilevare, inoltre, che una minima parte degli studenti (13) si è mostrata indecisa segno delle difficoltà da parte degli stessi ad effettuare scelte che avranno un peso notevole sul loro futuro.

2) DOVE

Italia Locale Estero

49 21 36

Nel grafico qui rappresentato, si riscontra che la maggior parte degli studenti è propensa a continuare gli studi e/o lavorare in Italia (49). Una buona parte è disposta a spostarsi all’estero (36), mentre la restante parte di studenti (21) vuole rimanere nel territorio locale.

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3) COSA DEVO SVILUPPARE E/O ACQUISIRE PER IL MIO FUTURO?

Competenze scientifiche Competenze generali Sicurezza Esperienza Volontà Comp. Materiali Metodo di studio Comp. Comunicative Comp. Creative Responsabilità Autonomia Capacità di apprensione Metodo di lavoro Conoscenze informatiche Capacità critiche Capacità cognitive Partecipazione attiva Studio Conoscenza linguistica Comp. Matematica

11 25 9 5 2 1 3 7 1 3 2 1 1 4 1 1 1 6 10 1

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4) QUALI SONO GLI ASPETTI CRITICI NEL MIO METODO DI STUDIO?

Dall’analisi dei dati più significativi dell’indagine, è emerso che l’aspetto più critico nel metodo di studio è la mancanza di quest’ultimo (lo sostiene il 23%). Seguono poi, il poco tempo dedicato allo studio con il 17%, la mancanza di volontà con l’11%, la distrazione e la poca costanza con il 9%, la mancanza di concentrazione con il 6% delle risposte.

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5) STRUMENTI MULTIMEDIALI E SOCIAL NETWORK CHE UTILIZZO

P.C laptop Tablet Netbook Smatphone

Facebook Twitter Linkedin Netlog Badoo

42% 9% 8% 17% 34%

78% 17% 1% 3% 1%

Dai dati raccolti sul grado di conoscenza e utilizzo degli strumenti informatici, è risultato che il 42% degli studenti utilizza il Personal Computer, il 34% lo Smartphone, il 17% il Netbook, l’ 8% il Tablet e solo il 9% il Laptot. Per quanto riguarda l’utilizzo dei social network, invece, emerge che la maggior parte degli studenti conosce e usa Facebook (78%), mentre il 17% utilizza Twitter. Ciò fa desumere quanto la multimedialità sia a portata dei giovani e quanto poco la stessa venga utilizzata nelle metodologie di insegnamento a discapito di una formazione umana e professionale degli stessi. L'Unione Europea ha da sempre sottolineato l'importanza delle tecnologie informatiche e delle competenze digitali dei cittadini, infatti, il Consiglio, la Commissione, il Parlamento Europeo sono concordi nel riconoscere che la capacità di sfruttare al meglio le tecnologie sia un fattore essenziale per lo sviluppo economico e sociale dei singoli paesi europei e dell'Unione stessa.

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Ad esempio, la stessa Commissione Europea ha pubblicato una “Guida per l'insegnante” in cui è enunciato che “senza le competenze informatiche, si riducono in qualche misura per un giovane le possibilità di trovare un lavoro buono e gratificante”.

6) HO LE CAPACITA’ DI:

Per la domanda in esame, è stato chiesto di indicare una sola risposta tra quelle suggerite. Dall’analisi dei dati il 16% ritiene di avere un’alta capacità di agire in modo autonomo; seguono le capacità di collaborare/partecipare ed imparare ad imparare con il 14% delle risposte crociate, comunicare con il 13%, risolvere i problemi ed acquisire ed interpretare con il 12%. Il restante 10% ha espresso di avere una buona capacità a saper individuare i collegamenti, mentre solo il 9% ha capacità di progettazione.

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7) HO CONOSCENZA/E:

Relativamente al grado di conoscenza/e appresa/e nel corso degli studi specifici del Liceo Scientifico, si evince chiaramente che il 22% degli alunni ha ottima conoscenza linguistica; mentre il 21% ha espresso di avere buone conoscenze interdisciplinari e comunicative. Segue il 18% degli studenti che ha dichiarato di avere buone conoscenze di calcolo.

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CONCLUSIONI Con riferimento agli obiettivi relativi all’azione di SCN svolta, i risultati ottenuti hanno evidenziato che gli scopi prefissati sono stati abbondantemente raggiunti. Da un’analisi dei dati complessivi si rileva una situazione di incertezza che necessita di un maggior potenziamento nello sviluppo di attività orientative con uno sguardo, anche, al mondo lavorativo in particolare. La stessa indagine, poi, rivela che: per gli studenti è importante approfondire la conoscenza delle politiche e dei sistemi di orientamento lungo tutto l’arco della vita, attraverso la predisposizione di percorsi formativi che si distacchino dagli istituzionali curricola scolastici, mentre tra i vari punti di debolezza, spicca la scarsa informazione, l’incapacità a saper utilizzare i social network per attività formative.

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8.

BIBLIOGRAFIA

Colazzo S., Progettazione e valutazione dell’intervento formativo, McGraw-Hill 2008

Bochicchio F., I formatori: l’educatore. Competenze,tecniche e strumenti per la Formazione. Celid 2004

Dal Fiore F. - Martinotti G., E-learning, McGraw-Hill 2006

Fraccaroli F. - Vergani A., Valutare gli interventi formativi, Carocci 2006

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