Popolo e Libertà - Febbraio/Marzo 2018

Page 1

N. 2 FEBBRAIO/MARZO 2018 – GAB 6501 BELLINZONA

PERCHÉ HO VOTATO PRIMA I NOSTRI

135’000 AUTOMOBILISTI TICINESI TARTASSATI NEL 2017 RIDATE I SOLDI AI CITTADINI!


3

SOMMARIO

3 4 6 8

FEBBRAIO/MARZO 2018

EDITORIALE di Fiorenzo Dadò A TU PER TU CON Alessia Ponti DOSSIER Cara auto quanto mi costi! LA VOCE DELLA STRADA L’imposta di circolazione è troppo cara?

L’INTERVISTA 10 «Mister prezzi» 11 L’OSPITE «Gli aumenti ingiustificati non piacciono a nessuno»

FACCIA A FACCIA 13 Norman Gobbi Marco Passalia

SANITÀ E SOCIALITÀ 14 Settore sociosanitario: impieghi in crescita

LE QUINTE 16 DIETRO Paolo Duca Jean Jacques Aeschlimann

17 VOCE DA BERNA 19 VOCE DAL TICINO 21 L’OPINIONE Perché ho votato “Prima i nostri”

23 L’ARTIGLIO Ci eravamo tanto amati GIOVANI 25 IlSPAZIO PPD, non è un partito per giovani?

IL PENSIERO 26 Riflessioni sulla libertà L’OPINIONE 27 Digitalizzazione tra timori e opportunità

L’INTERVISTA 28 Aiutiamo Bruno

29

POPOLO E LIBERTÀ

Cattaneo LOPINIONE Il PPD sta lavorando con serietà e passione

OLTRE LO SPORT 30 Doris De Agostini, il ritratto di una campionessa

32 33 IMPEGNO POLITICO 34 IN MEMORIA 35 CRUCIVERBA ANNUNCI LAVORO

CHI HA DATO HA DATO, CHI HA AVUTO HA AVUTO? DI FIORENZO DADÒ, PRESIDENTE CANTONALE PPD Permessi falsi, Argo1, telefoni dorati, benefit, rimborsi, gettone della Regio Insubrica e salari extra all’ex cancelliere in pensione, fatture pagate senza autorizzazione. Se a tutto questo aggiungiamo alcuni dossier che potrebbero riservare spiacevoli sorprese, come quello da 12 milioni e 600 mila franchi della Città dei mestieri, la situazione non è molto rallegrante. NON C’È REATO PENALE Per la prima volta nella storia del Cantone il Governo è stato chiamato a sfilare in fila indiana davanti a dei procuratori. Non è proprio una cosetta da nulla! I Magistrati hanno garantito che i Consiglieri di Stato non hanno commesso un reato. Noi non avevamo dubitato, ma le questioni sollevate dal collega Matteo Pronzini meritano attenzione. LA RESPONSABILITÀ DI CHI È? In questi giorni si è cercato di scaricare il barile generando confusione. Diverse persone che abbiamo incontrato per strada si dicono perplesse e scoraggiate; non vorrebbero che alla fine a prendersi le responsabilità e le colpe siano le donne delle pulizie. I RICHIAMI DEL CONTROLLO DELLE FINANZE Il problema riguarda chi ha ricevuto, chi doveva agire e chi ha pagato per l’ennesima volta senza disporre

di una base legale. Secondo la legge, chi doveva sottoporre i benefit all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio per approvazione, sono il Consiglio di Stato e l’ex cancelliere Giampiero Gianella. Perché ciò non è avvenuto, nonostante gli espliciti richiami del Controllo Cantonale delle Finanze? FATTURE E PAGAMENTI. MA IL CONTROLLO? Ancora una volta sembra emergere un quadro preoccupante che va affrontato. Come avvenuto, sembrano esserci alcuni uffici dove è sufficiente una semplice telefonata di un funzionario dirigente affinché vengano pagate le fatture, indipendentemente che ci sia o meno un’autorizzazione legale. Il versamento dei due salari extra all’ex cancelliere che già percepiva la pensione è allarmante, in quanto parrebbe che è bastata la sollecitazione di quest’ultimo per far spalancare il forziere, senza una puntuale verifica da parte di nessuno. NON È IL CASO DI DARCI UN’OCCHIATA? Come stanno in definitiva le cose lo dovrà dire la commissione. È tuttavia ovvio che di fronte a queste notizie, i cittadini contribuenti siano preoccupati e si chiedano quali controlli effettivi vengano fatti prima di utilizzare il denaro che loro, con fatica e sacrificio, versano allo Stato attraverso le imposte. Non ce ne vorrà l’On. Vitta, ma a questo punto, non è forse giunto il momento che qualcuno ci dia seriamente un’occhiata?

IMPRESSUM POPOLO E LIBERTÀ Mensile del PPD Ticino Editore Popolo e Libertà Ed. SA Responsabile redazionale Nicolò Parente Redazione Igor Zellweger

Redazione e Segretariato Viale Portone 5, cp 1570, 6500 Bellinzona Tel. 091 825 12 45 Fax 091 825 85 51 redazione@popolo-liberta.ch CARTA SVIZZERA

Abbonamento e pubblicità Tel. 091 825 23 77 segretariato@ppd-ti.ch Tiratura 75.000 copie, numero doppio Consulenza grafica Centro Stampa Ticino SA Stampa Centro Stampa Ticino SA, Muzzano


3

SOMMARIO

3 4 6 8

FEBBRAIO/MARZO 2018

EDITORIALE di Fiorenzo Dadò A TU PER TU CON Alessia Ponti DOSSIER Cara auto quanto mi costi! LA VOCE DELLA STRADA L’imposta di circolazione è troppo cara?

L’INTERVISTA 10 «Mister prezzi» 11 L’OSPITE «Gli aumenti ingiustificati non piacciono a nessuno»

FACCIA A FACCIA 13 Norman Gobbi Marco Passalia

SANITÀ E SOCIALITÀ 14 Settore sociosanitario: impieghi in crescita

LE QUINTE 16 DIETRO Paolo Duca Jean Jacques Aeschlimann

17 VOCE DA BERNA 19 VOCE DAL TICINO 21 L’OPINIONE Perché ho votato “Prima i nostri”

23 L’ARTIGLIO Ci eravamo tanto amati GIOVANI 25 IlSPAZIO PPD, non è un partito per giovani?

IL PENSIERO 26 Riflessioni sulla libertà L’OPINIONE 27 Digitalizzazione tra timori e opportunità

L’INTERVISTA 28 Aiutiamo Bruno

29

POPOLO E LIBERTÀ

Cattaneo LOPINIONE Il PPD sta lavorando con serietà e passione

OLTRE LO SPORT 30 Doris De Agostini, il ritratto di una campionessa

32 33 IMPEGNO POLITICO 34 IN MEMORIA 35 CRUCIVERBA ANNUNCI LAVORO

CHI HA DATO HA DATO, CHI HA AVUTO HA AVUTO? DI FIORENZO DADÒ, PRESIDENTE CANTONALE PPD Permessi falsi, Argo1, telefoni dorati, benefit, rimborsi, gettone della Regio Insubrica e salari extra all’ex cancelliere in pensione, fatture pagate senza autorizzazione. Se a tutto questo aggiungiamo alcuni dossier che potrebbero riservare spiacevoli sorprese, come quello da 12 milioni e 600 mila franchi della Città dei mestieri, la situazione non è molto rallegrante. NON C’È REATO PENALE Per la prima volta nella storia del Cantone il Governo è stato chiamato a sfilare in fila indiana davanti a dei procuratori. Non è proprio una cosetta da nulla! I Magistrati hanno garantito che i Consiglieri di Stato non hanno commesso un reato. Noi non avevamo dubitato, ma le questioni sollevate dal collega Matteo Pronzini meritano attenzione. LA RESPONSABILITÀ DI CHI È? In questi giorni si è cercato di scaricare il barile generando confusione. Diverse persone che abbiamo incontrato per strada si dicono perplesse e scoraggiate; non vorrebbero che alla fine a prendersi le responsabilità e le colpe siano le donne delle pulizie. I RICHIAMI DEL CONTROLLO DELLE FINANZE Il problema riguarda chi ha ricevuto, chi doveva agire e chi ha pagato per l’ennesima volta senza disporre

di una base legale. Secondo la legge, chi doveva sottoporre i benefit all’Ufficio presidenziale del Gran Consiglio per approvazione, sono il Consiglio di Stato e l’ex cancelliere Giampiero Gianella. Perché ciò non è avvenuto, nonostante gli espliciti richiami del Controllo Cantonale delle Finanze? FATTURE E PAGAMENTI. MA IL CONTROLLO? Ancora una volta sembra emergere un quadro preoccupante che va affrontato. Come avvenuto, sembrano esserci alcuni uffici dove è sufficiente una semplice telefonata di un funzionario dirigente affinché vengano pagate le fatture, indipendentemente che ci sia o meno un’autorizzazione legale. Il versamento dei due salari extra all’ex cancelliere che già percepiva la pensione è allarmante, in quanto parrebbe che è bastata la sollecitazione di quest’ultimo per far spalancare il forziere, senza una puntuale verifica da parte di nessuno. NON È IL CASO DI DARCI UN’OCCHIATA? Come stanno in definitiva le cose lo dovrà dire la commissione. È tuttavia ovvio che di fronte a queste notizie, i cittadini contribuenti siano preoccupati e si chiedano quali controlli effettivi vengano fatti prima di utilizzare il denaro che loro, con fatica e sacrificio, versano allo Stato attraverso le imposte. Non ce ne vorrà l’On. Vitta, ma a questo punto, non è forse giunto il momento che qualcuno ci dia seriamente un’occhiata?

IMPRESSUM POPOLO E LIBERTÀ Mensile del PPD Ticino Editore Popolo e Libertà Ed. SA Responsabile redazionale Nicolò Parente Redazione Igor Zellweger

Redazione e Segretariato Viale Portone 5, cp 1570, 6500 Bellinzona Tel. 091 825 12 45 Fax 091 825 85 51 redazione@popolo-liberta.ch CARTA SVIZZERA

Abbonamento e pubblicità Tel. 091 825 23 77 segretariato@ppd-ti.ch Tiratura 75.000 copie, numero doppio Consulenza grafica Centro Stampa Ticino SA Stampa Centro Stampa Ticino SA, Muzzano


6

7

POPOLO E LIBERTÀ

POPOLO E LIBERTÀ

“Gli abitanti delle2018 FEBBRAIO/MARZO regioni periferiche non hanno la possibilità di scegliere tra il traspoto pubblico e l’auto. Con l’aumento dell’imposta vengono penalizzati una seconda volta.”

FEBBRAIO/MARZO 2018

CARA AUTO QUANTO MI COSTI! A CURA DI NICOLÒ PARENTE, SEGRETARIO CANTONALE

AUMENTO DELL’IMPOSTA DI CIRCOLAZIONE: ANCORA UNA VOLTA LE FAMIGLIE VENGONO PENALIZZATE. È ORA DI FINIRLA! NEL 2017: 135’000 AUTOMOBILISTI TARTASSATI Erano i primi giorni del 2017 quando il Dipartimento delle Istituzioni comunicava un aumento medio del 7.9% delle imposte di circolazione per un totale, da fatturare nel corso dell’anno, di 136 milioni di franchi. Una doccia fredda, anzi ghiacciata, per 135’000 automobilisti ticinesi, molti dei quali confrontati addirittura con il raddoppio della tassa. I MOTIVI UFFICIALI DELL’AUMENTO… Il Ticino, lo si può dire, è in parte vittima del suo successo. Numerosi infatti i ticinesi che, confrontati con la possibilità di beneficiare di un ecobonus al momento dell’acquisto di un’auto, hanno optato per un veicolo ecologico. La popolarità di questi bonus non è purtroppo, o per fortuna, stata compensata dai “malus” previsti per automobili meno rispettose dell’ambiente. La neutralità finanziaria, ovvero il pareggio tra bonus emessi e malus incassati, si è dunque rivelata impossibile da rispettare. L’unica risposta al virtuosismo ambientale dei ticinesi era veramente soltanto quella di aumentare la tassa? …E QUELLI UFFICIOSI La risposta alla domanda precedente è ovviamente: NO. Il Cantone, anziché limitarsi a spremere maggiormente i ticinesi, avrebbe dovuto rivedere il complesso e obsoleto modello di calcolo. Il sospetto di molti cittadini è che a fronte delle difficoltà a raggiun-

gere la citata neutralità finanziaria, si sia colta l’occasione per rimpinguare con qualche milione in più le casse dello Stato andando nuovamente a rovistare nelle tasche della gente. IMPOSTA DI CIRCOLAZIONE RADDOPPIATA Se nel 2016 l’imposta ticinese, almeno per le automobili più popolari come VW Golf e Skoda, era in linea con la media svizzera, l’aumento del 2017 ha peggiorato la situazione. Secondo uno studio comparativo del TCS i proprietari dell’automobile in assoluto più venduta in Svizzera, la VW Golf, si sono visti aumentare la fattura dai 225.- del 2016 ai 315.- del 2017. Stesso discorso per i proprietari di un altro modello “popolare”, la Skoda Octavia, addirittura confrontati con un raddoppio: dai 326.- del 2016 ai 652.- del 2017. Troppo per i nuclei famigliari già abbondantemente sotto pressione da rincari come ad esempio i premi di cassa malati. CONFRONTO CON GLI ALTRI CANTONI: FAMIGLIE TICINESI PENALIZZATE Uno sguardo al resto della Svizzera, grazie allo studio del TCS, mostra come le famiglie ticinesi subiscano un’importante penalizzazione. Con il rincaro del 2017 l’imposta cantonale per l’automobile delle famiglie Skoda Octavia, pari a 652.-, è nettamente oltre la media nazionale che si attesta a 441.-. Nella classifica delle imposte più care per modelli d’automobili ideali per le famiglie, il Ticino si issa sul po-

IL GOVERNO RIDIA I SOLDI AI CITTADINI Il PPD, con le sue iniziative, chiede anche la restituzione di quanto pagato in eccesso dagli automobilisti nel 2017. La Camera di diritto tributario del Tribunale di appello, accettando il ricorso di quattro cittadini sulla modifica dell’imposta, è andata nella stessa direzione. Di fatto il PPD ha visto giusto e il Governo, alla luce di questa decisione, sta discutendo sulla possibilità di ridare ai cittadini ticinesi i franchi ingiustamente prelevati dalle tasche della gente. Noi siamo d’accordo e auspichiamo che venga fatto.

dio con un triste terzo posto, superato solo da Vaud (659.-) e Giura (661.). Le famiglie ticinesi che, per necessità, acquistano automobili grandi e quindi pesanti, con il metodo di calcolo che applica il Cantone – ne parliamo in seguito – risultano particolarmente penalizzate. ZONE PERIFERICHE: L’AUTOMOBILE UNA SCELTA OBBLIGATA Gli abitanti delle nostri valli e delle regioni più discoste dai centri urbani non hanno la possibilità di scegliere tra il trasporto pubblico e l’automobile. Le frequenze dei trasporti pubblici al di fuori dei centri urbani non permettono di raggiungere il posto di lavoro con la dovuta flessibilità, oltre che essere troppo cari. In questo caso l’utilizzo imperativo dell’auto, non è dunque mancanza di sensibilità ambientale bensì una necessità. Con l’aumento dell’imposta, coloro i quali sono già penalizzati dalla scarsità di mezzi pubblici lo sono una seconda volta, dovendo sborsare più soldi.

TICINO: UNA CALCOLO COMPLESSO E OBSOLETO Si diceva che il calcolo non è più attuale. Il Canton Ticino, così come Svitto e Vaud, basa il suo calcolo su due parametri: potenza e peso totale del veicolo. A prima vista il modello potrebbe anche andare bene. In realtà, secondo il PPD, il principio deve essere un altro: “chi più inquina, più paga” puntando unicamente sulle emissioni di CO2 così come già avviene nel Canton Neuchâtel. OLTRE 23’000 TICINESI STANNO CON NOI PER ABBASSARE L’IMPOSTA L’ingiustificato aumento dell’imposta che ha colpito 135’000 ticinesi e la necessità di cambiare rapidamente la base di calcolo hanno spinto il PPD a lanciare due iniziative popolari. Il riscontro straordinario testimonia come il problema sia reale. Oltre 23’000 persone, nei soli 60 giorni a disposizione per firmare, hanno sottoscritto le due iniziative.

LE NOSTRE RICETTE Il PPD chiede innanzitutto di ridare ai cittadini i milioni che hanno ingiustamente pagato di troppo nel 2017. Inoltre ritiene che le emissioni di CO2 debbano essere l’unico criterio di calcolazione dell’imposta. Tale modifica porterebbe a una riduzione della tassa di circolazione per i ticinesi, rientrando nella media nazionale. Oltre a ciò si ritiene indispensabile fissare un tetto massimo di 110 milioni di Franchi di prelievo tramite l’imposta (contro i 136 milioni odierni), e la riattribuzione della competenza per la fissazione della tassa dal Consiglio di Stato al Gran Consiglio. In ultima analisi, se il popolo lo ritiene, deve poter lanciare un referendum. L’ultima esigenza della nostra iniziativa è quella legata alla creazione di un “conto mobilità”. Un conto, questo, utile per finalmente ottenere quella sacrosanta trasparenza sui costi e sulla provenienza delle risorse finanziarie destinate alla manutenzione delle strade, alla sicurezza e alla lotta contro gli effetti negativi della mobilità (inquinamento e traffico) oggi carente. Fonte dati: Touring Club Svizzero TCS


6

7

POPOLO E LIBERTÀ

POPOLO E LIBERTÀ

“Gli abitanti delle2018 FEBBRAIO/MARZO regioni periferiche non hanno la possibilità di scegliere tra il traspoto pubblico e l’auto. Con l’aumento dell’imposta vengono penalizzati una seconda volta.”

FEBBRAIO/MARZO 2018

CARA AUTO QUANTO MI COSTI! A CURA DI NICOLÒ PARENTE, SEGRETARIO CANTONALE

AUMENTO DELL’IMPOSTA DI CIRCOLAZIONE: ANCORA UNA VOLTA LE FAMIGLIE VENGONO PENALIZZATE. È ORA DI FINIRLA! NEL 2017: 135’000 AUTOMOBILISTI TARTASSATI Erano i primi giorni del 2017 quando il Dipartimento delle Istituzioni comunicava un aumento medio del 7.9% delle imposte di circolazione per un totale, da fatturare nel corso dell’anno, di 136 milioni di franchi. Una doccia fredda, anzi ghiacciata, per 135’000 automobilisti ticinesi, molti dei quali confrontati addirittura con il raddoppio della tassa. I MOTIVI UFFICIALI DELL’AUMENTO… Il Ticino, lo si può dire, è in parte vittima del suo successo. Numerosi infatti i ticinesi che, confrontati con la possibilità di beneficiare di un ecobonus al momento dell’acquisto di un’auto, hanno optato per un veicolo ecologico. La popolarità di questi bonus non è purtroppo, o per fortuna, stata compensata dai “malus” previsti per automobili meno rispettose dell’ambiente. La neutralità finanziaria, ovvero il pareggio tra bonus emessi e malus incassati, si è dunque rivelata impossibile da rispettare. L’unica risposta al virtuosismo ambientale dei ticinesi era veramente soltanto quella di aumentare la tassa? …E QUELLI UFFICIOSI La risposta alla domanda precedente è ovviamente: NO. Il Cantone, anziché limitarsi a spremere maggiormente i ticinesi, avrebbe dovuto rivedere il complesso e obsoleto modello di calcolo. Il sospetto di molti cittadini è che a fronte delle difficoltà a raggiun-

gere la citata neutralità finanziaria, si sia colta l’occasione per rimpinguare con qualche milione in più le casse dello Stato andando nuovamente a rovistare nelle tasche della gente. IMPOSTA DI CIRCOLAZIONE RADDOPPIATA Se nel 2016 l’imposta ticinese, almeno per le automobili più popolari come VW Golf e Skoda, era in linea con la media svizzera, l’aumento del 2017 ha peggiorato la situazione. Secondo uno studio comparativo del TCS i proprietari dell’automobile in assoluto più venduta in Svizzera, la VW Golf, si sono visti aumentare la fattura dai 225.- del 2016 ai 315.- del 2017. Stesso discorso per i proprietari di un altro modello “popolare”, la Skoda Octavia, addirittura confrontati con un raddoppio: dai 326.- del 2016 ai 652.- del 2017. Troppo per i nuclei famigliari già abbondantemente sotto pressione da rincari come ad esempio i premi di cassa malati. CONFRONTO CON GLI ALTRI CANTONI: FAMIGLIE TICINESI PENALIZZATE Uno sguardo al resto della Svizzera, grazie allo studio del TCS, mostra come le famiglie ticinesi subiscano un’importante penalizzazione. Con il rincaro del 2017 l’imposta cantonale per l’automobile delle famiglie Skoda Octavia, pari a 652.-, è nettamente oltre la media nazionale che si attesta a 441.-. Nella classifica delle imposte più care per modelli d’automobili ideali per le famiglie, il Ticino si issa sul po-

IL GOVERNO RIDIA I SOLDI AI CITTADINI Il PPD, con le sue iniziative, chiede anche la restituzione di quanto pagato in eccesso dagli automobilisti nel 2017. La Camera di diritto tributario del Tribunale di appello, accettando il ricorso di quattro cittadini sulla modifica dell’imposta, è andata nella stessa direzione. Di fatto il PPD ha visto giusto e il Governo, alla luce di questa decisione, sta discutendo sulla possibilità di ridare ai cittadini ticinesi i franchi ingiustamente prelevati dalle tasche della gente. Noi siamo d’accordo e auspichiamo che venga fatto.

dio con un triste terzo posto, superato solo da Vaud (659.-) e Giura (661.). Le famiglie ticinesi che, per necessità, acquistano automobili grandi e quindi pesanti, con il metodo di calcolo che applica il Cantone – ne parliamo in seguito – risultano particolarmente penalizzate. ZONE PERIFERICHE: L’AUTOMOBILE UNA SCELTA OBBLIGATA Gli abitanti delle nostri valli e delle regioni più discoste dai centri urbani non hanno la possibilità di scegliere tra il trasporto pubblico e l’automobile. Le frequenze dei trasporti pubblici al di fuori dei centri urbani non permettono di raggiungere il posto di lavoro con la dovuta flessibilità, oltre che essere troppo cari. In questo caso l’utilizzo imperativo dell’auto, non è dunque mancanza di sensibilità ambientale bensì una necessità. Con l’aumento dell’imposta, coloro i quali sono già penalizzati dalla scarsità di mezzi pubblici lo sono una seconda volta, dovendo sborsare più soldi.

TICINO: UNA CALCOLO COMPLESSO E OBSOLETO Si diceva che il calcolo non è più attuale. Il Canton Ticino, così come Svitto e Vaud, basa il suo calcolo su due parametri: potenza e peso totale del veicolo. A prima vista il modello potrebbe anche andare bene. In realtà, secondo il PPD, il principio deve essere un altro: “chi più inquina, più paga” puntando unicamente sulle emissioni di CO2 così come già avviene nel Canton Neuchâtel. OLTRE 23’000 TICINESI STANNO CON NOI PER ABBASSARE L’IMPOSTA L’ingiustificato aumento dell’imposta che ha colpito 135’000 ticinesi e la necessità di cambiare rapidamente la base di calcolo hanno spinto il PPD a lanciare due iniziative popolari. Il riscontro straordinario testimonia come il problema sia reale. Oltre 23’000 persone, nei soli 60 giorni a disposizione per firmare, hanno sottoscritto le due iniziative.

LE NOSTRE RICETTE Il PPD chiede innanzitutto di ridare ai cittadini i milioni che hanno ingiustamente pagato di troppo nel 2017. Inoltre ritiene che le emissioni di CO2 debbano essere l’unico criterio di calcolazione dell’imposta. Tale modifica porterebbe a una riduzione della tassa di circolazione per i ticinesi, rientrando nella media nazionale. Oltre a ciò si ritiene indispensabile fissare un tetto massimo di 110 milioni di Franchi di prelievo tramite l’imposta (contro i 136 milioni odierni), e la riattribuzione della competenza per la fissazione della tassa dal Consiglio di Stato al Gran Consiglio. In ultima analisi, se il popolo lo ritiene, deve poter lanciare un referendum. L’ultima esigenza della nostra iniziativa è quella legata alla creazione di un “conto mobilità”. Un conto, questo, utile per finalmente ottenere quella sacrosanta trasparenza sui costi e sulla provenienza delle risorse finanziarie destinate alla manutenzione delle strade, alla sicurezza e alla lotta contro gli effetti negativi della mobilità (inquinamento e traffico) oggi carente. Fonte dati: Touring Club Svizzero TCS


14

POPOLO E LIBERTÀ

FEBBRAIO/MARZO 2018

15

POPOLO E LIBERTÀ

FEBBRAIO/MARZO 2018

SETTORE SOCIOSANITARIO: IMPIEGHI IN CRESCITA DI PAOLO BELTRAMINELLI, CONSIGLIERE DI STATO

GRAZIE AL LAVORO DEL DSS, L’OSSERVATORIO SOCIOPROFESSIONALE CONTRIBUISCE A FORMARE NUOVO PERSONALE RESIDENTE. Ai giovani che stanno cercando uno Grazie a un grande lavoro di raccolta buone pratiche per la conciliazione sbocco professionale mi verrebbe da dati, di monitoraggio del fabbisogno, lavoro e famiglia e per prolungare dire: formatevi nel settore sociosanidi collaborazione con gli istituti di la durata nel mondo del lavoro del tario! Dal 2012 il DSS sta intensamencura, ma anche di adeguamento dei personale formato, soprattutto quelte collaborando con un Osservatorio programmi di formazione, sono stalo femminile. Non da ultimo, è stato che ha come principale scopo quello ti registrati i primi risultati positivi. promosso e attivato un master in cure di aumentare il numero di impieghi Dal 2012 si registra infatti un leggeinfermieristiche SUPSI, che prenderà da parte di residenti nel settore socioro calo dei frontalieri occupati in un avvio l’anno accademico 2018/2019, sanitario. settore in cui è noto che preceduto quest’anno da un nuovo Il primo rapporto dell’Osla forza lavoro frontaliera corso passerella tra la Scuola speciaRADDOPPIO servatorio sulla formaè da sempre indispensalizzata superiore in cure infermieriDEGLI zione e le prospettive bile. Ciò significa che la stiche e il bachelor SUPSI. INFERMIERI professionali nel settore risposta formativa moduCome detto per incrementare il nuDIPLOMATI TRA lata dall’Osservatorio è sociosanitario 2015-2017 mero di studenti occorre un numero evidenzia che se c’è un IL 2011 E IL 2018 interessante perché si può maggiore di stage. Si sta perciò valusettore che non conosce sempre più fare affidatando un modello di incentivi per vacrisi è quello delle cure. Complice mento sul personale residente. Uno lorizzare quelle strutture che mettol’evoluzione demografica che vede il degli obiettivi dell’Osservatorio è apno a disposizione dei posti di stage a Ticino più di altri cantoni confrontato punto quello di incrementare il perdifferenza di quelle che non lo fanno. con l’invecchiamento della popolasonale formato residente e di miglioDopo questa prima presentazione zione, per favorire il mantenimento a rare le prospettive professionali in un l’Osservatorio continuerà le sue attivicasa propria degli anziani, coprire il settore in cui il fabbisogno tà per il prossimo triennio fabbisogno di personale curante neè in crescita. Come? Mi- L’OSSERVATORIO con l’obiettivo di rafforzagli ospedali, nelle case per anziani e gliorando l’offerta di stage re il coordinamento circa MIGLIORA nel settore delle cure a domicilio, ocin cure infermieristiche, il fabbisogno di impieghi, L’ATTRATTIVITÀ correrà in futuro formare un numero grazie anche ad un’aperi percorsi formativi, e la DEL SETTORE maggiore di personale sociosanitario, tura da parte delle cliniche verifica delle modalità di nonché promuovere la sua permaprivate ticinesi e a un’ofattuazione del sistema di DELLE CURE nenza nella professione. In tal modo ferta accresciuta da parte incentivi per gli stage. si riduce anche l’esigenza di ricorrere dell’EOC. Un altro trend da invertire Di fronte alle esigenze di un settore in a personale non residente. tramite il lavoro dell’Osservatorio è crescita il DSS si impegna attivamenDi questo importante tema si ocquello delle interruzioni di carriera. te affinché sempre più giovani colgacupa da oltre cinque anni il mio DiQuasi un infermiere su due abbanno le opportunità offerte dal settore partimento, in collaborazione con il dona la professione prematuramente sociosanitario, tra percorsi formatiDipartimento dell’educazione, della nel corso della sua carriera. Su quevi diversificati, interessanti e nuovi cultura e dello sport, e con la SUPSI. sto tema l’Osservatorio sta valutando sbocchi per il futuro.

“Grazie all’intenso lavoro del mio Dipartimento sono raddoppiati gli infermieri diplomati in un settore in cui la copertura da parte dei residenti è solo del 43%. Un incentivo per i giovani ticinesi.”


14

POPOLO E LIBERTÀ

FEBBRAIO/MARZO 2018

15

POPOLO E LIBERTÀ

FEBBRAIO/MARZO 2018

SETTORE SOCIOSANITARIO: IMPIEGHI IN CRESCITA DI PAOLO BELTRAMINELLI, CONSIGLIERE DI STATO

GRAZIE AL LAVORO DEL DSS, L’ OSSERVATORIO SOCIOPROFESSIONALE CONTRIBUISCE A FORMARE NUOVO PERSONALE RESIDENTE. Ai giovani che stanno cercando uno Grazie a un grande lavoro di raccolta buone pratiche per la conciliazione sbocco professionale mi verrebbe da dati, di monitoraggio del fabbisogno, lavoro e famiglia e per prolungare dire: formatevi nel settore sociosanidi collaborazione con gli istituti di la durata nel mondo del lavoro del tario! Dal 2012 il DSS sta intensamencura, ma anche di adeguamento dei personale formato, soprattutto quelte collaborando con un Osservatorio programmi di formazione, sono stalo femminile. Non da ultimo, è stato che ha come principale scopo quello ti registrati i primi risultati positivi. promosso e attivato un master in cure di aumentare il numero di impieghi Dal 2012 si registra infatti un leggeinfermieristiche SUPSI, che prenderà da parte di residenti nel settore socioro calo dei frontalieri occupati in un avvio l’anno accademico 2018/2019, sanitario. settore in cui è noto che preceduto quest’anno da un nuovo Il primo rapporto dell’Osla forza lavoro frontaliera corso passerella tra la Scuola speciaRADDOPPIO servatorio sulla formaè da sempre indispensalizzata superiore in cure infermieriDEGLI zione e le prospettive bile. Ciò significa che la stiche e il bachelor SUPSI. INFERMIERI professionali nel settore risposta formativa moduCome detto per incrementare il nuDIPLOMATI TRA lata dall’Osservatorio è sociosanitario 2015-2017 mero di studenti occorre un numero evidenzia che se c’è un IL 2011 E IL 2018 interessante perché si può maggiore di stage. Si sta perciò valusettore che non conosce sempre più fare affidatando un modello di incentivi per vacrisi è quello delle cure. Complice mento sul personale residente. Uno lorizzare quelle strutture che mettol’evoluzione demografica che vede il degli obiettivi dell’Osservatorio è apno a disposizione dei posti di stage a Ticino più di altri cantoni confrontato punto quello di incrementare il perdifferenza di quelle che non lo fanno. con l’invecchiamento della popolasonale formato residente e di miglioDopo questa prima presentazione zione, per favorire il mantenimento a rare le prospettive professionali in un l’Osservatorio continuerà le sue attivicasa propria degli anziani, coprire il settore in cui il fabbisogno tà per il prossimo triennio fabbisogno di personale curante neè in crescita. Come? Mi- L’OSSERVATORIO con l’obiettivo di rafforzagli ospedali, nelle case per anziani e gliorando l’offerta di stage re il coordinamento circa MIGLIORA nel settore delle cure a domicilio, ocin cure infermieristiche, il fabbisogno di impieghi, L’ATTRATTIVITÀ correrà in futuro formare un numero grazie anche ad un’aperi percorsi formativi, e la DEL SETTORE maggiore di personale sociosanitario, tura da parte delle cliniche verifica delle modalità di nonché promuovere la sua permaprivate ticinesi e a un’ofattuazione del sistema di DELLE CURE nenza nella professione. In tal modo ferta accresciuta da parte incentivi per gli stage. si riduce anche l’esigenza di ricorrere dell’EOC. Un altro trend da invertire Di fronte alle esigenze di un settore in a personale non residente. tramite il lavoro dell’Osservatorio è crescita il DSS si impegna attivamenDi questo importante tema si ocquello delle interruzioni di carriera. te affinché sempre più giovani colgacupa da oltre cinque anni il mio DiQuasi un infermiere su due abbanno le opportunità offerte dal settore partimento, in collaborazione con il dona la professione prematuramente sociosanitario, tra percorsi formatiDipartimento dell’educazione, della nel corso della sua carriera. Su quevi diversificati, interessanti e nuovi cultura e dello sport, e con la SUPSI. sto tema l’Osservatorio sta valutando sbocchi per il futuro.

“Grazie all’intenso lavoro del mio Dipartimento sono raddoppiati gli infermieri diplomati in un settore in cui la copertura da parte dei residenti è solo del 43%. Un incentivo per i giovani ticinesi.”


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.