Popolis - Maggio 2012

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Mensile di attualità, economia, informazione e cultura cooperativa

Anno 10

05 maggio 2012

IN QUESTO NUMERO

Cassa Padana a Ferrara Il cammino della memoria è online Sul Po, un’estate con gli asini


somm ari o

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Ponte fra le generazioni Incontro con Moni Ovadia

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Unirsi e cooperare, per rispondere meglio alle esigenze del mondo Cassa Padana in assemblea il 20 maggio

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Cremona, centro di eccellenza mondiale degli strumenti di portata meccanica

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Cassa Padana in Cina

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Cassa Padana a Ferrara Il Palio di maggio

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I soci in Bulgaria

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A Cigole, insieme per gioco Popolis, periodico mensile di Cassa Padana autorizzazione del Tribunale di Brescia, n. 43/2000 dell’8 agosto 2000

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Chiamateci pure asini!

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Sede, Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Redazione Macri Puricelli, direttore macri.puricelli@popolis.it Lidia Sbarbada, coordinamento lidia.sbarbada@cassapadana.it Armando Rossi e Debora Zanini, immagini armando.rossi@popolis.it debora.zanini@popolis.it Sede: Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Tel. 030 9040270 rivista@ popolis.it

Esine e la lotta partigiana, un documentario per non dimenticare

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L’Arcobaleno Servizi: dare corpo ad un welfare di prossimità

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La valle dei Camuni, in bicicletta

Comitato di redazione Franco Aliprandi, Stefano Boffini, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, Macri Puricelli, Armando Rossi, Lidia Sbarbada Hanno collaborato a questo numero: Stefano Boffini, Benedetta Cherubini, Valerio Gardoni, Gennica Giberti, Demetrio Pedace, Macri Puricelli, Andrea Richini, Marco Sacchi, Paola Zani Fotografie: Emanuele Coletti, Valerio Gardoni, Maria Lodi, Demetrio Pedace, Paola Zani Copertina: Ferrara di Valerio Gardoni Stampa: Staged, S. Zeno N. (Bs) Sfoglia questo numero e gli arretrati su: http://issuu.com/popolis www.popolis.it https://www.facebook.com/pages/ Popolis/138224646437 http://twitter.com/popolisweb

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22 A g e n d a

QRCode contenuti multimediali su Popolis Quando, sfogliando la rivista, trovate un “riquadro” come quello riprodotto qui a lato, avrete scoperto un QRCode (dall’inglese “Quick Response”, risposta rapida) che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video, leggere un testo in Internet, sfogliare un sito web. Ma come si fa? Il vostro telefono cellulare o smartphone deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia Reader, QR App e QR Launcher (per Iphone), KaywaReader, Barcode Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, “mostrate” al vostro cellulare, inquadrandolo con la fotocamera, il QRCode. Il gioco è fatto.


ed i t o r i ale

PATRIMONI COLLETTIVI DA FAR RENDERE AL MEGLIO La rivista contiene l’annuncio dell’assemblea soci, prevista per il 20 maggio, chiamata anche a deliberare il progetto di fusione con la Bcc della Valtrompia. L’assemblea rappresenta il momento centrale per la vita della nostra banca. Partecipazione democratica e scambio mutualistico sono i cardini su cui si regge il rapporto fra una banca di credito cooperativo e i suoi soci. Fra i vari articoli di questo mese, che informano su ciò che fa la Cassa, vorrei sottolineare il progetto del portale internet “memoria in cammino”, realizzato insieme con il Museo Cervi di Reggio Emilia, dove l’esperienza decennale diretta nel settore della Cassa viene messa a frutto. In un contenitore innovativo si costruisce una memoria dinamica, costantemente alimentata nel tempo e resa fruibile prioritariamente per le nuove generazioni. Questo progetto fornisce lo spunto per una considerazione di ordine più generale. Nell’attività che quotidianamente svolgiamo, soprattutto nelle difficoltà che incontriamo, abbiamo bisogno spesso di costruire dietro un senso, un significato più ampio del perché si fanno le cose, che vada oltre rispetto al mero profilo economico o di autorealizzazione personale. Una memoria viva, coltivata e condivisa ci aiuta a tenere saldi i punti di riferimento identitari che ci servono a navigare meglio, sia in acque quiete che tempestose. Se siamo forti di questa base valoriale di fondo, riusciamo ad essere più motivati nell’agire e a cogliere più facilmente le occasioni positive che anche situazioni di grave crisi possono offrire. Questo vale a livello di singola persona. Vale anche per istituzioni come Cassa Padana.

Vittorio Biemmi presidente Cassa Padana Bcc

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I N P R I M O P I A NO

il cammino della memoria è online

Un progetto dell’Istituto Cervi, Cassa Padana, Popolis, Fondazione Dominato Leonense

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emorie in cammino sarà presentato sabato 16 giugno al Museo Cervi di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia. Il portale è attivo e l’implementazione di testi e documenti è un continuo divenire. Lascia gli ormeggi, per vivere di vita propria e condivisa, uno dei progetti più entusiasmanti di questi anni per Cassa Padana e la redazione di Popolis: la costruzione di un percorso su internet per raccogliere le memorie di uno dei periodi più duri della storia d’Italia. Dal fascismo alla seconda guerra mondiale, dalla Resistenza alla Liberazione. Attraverso documenti, immagini, video, interviste-incontri con i protagonisti di quegli anni. Su e giù per l’Italia. Seguendo un itinerario scandito dalla presenza dei soci dell’Istituto Cervi.

PONTE

fra le generazioni incontro con moni ovadia, TESTIMONIAL DEL PROGETTO di Valerio Gardoni valerio.gardoni@popolis.it

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emorie in Cammino ha incontrato all’inizio del “cammino” un testimonial d’eccezione: Moni Ovadia che per il suo essere straordinario interprete della vita è memoria vivente. Lo è come ricercatore, cantante, interprete di musica etnica e popolare, regista, attore. Ma soprattutto lo è per il “vagabondaggio culturale e reale” proprio del popolo ebraico, di cui egli si sen-

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te figlio e rappresentante. Quell’immersione continua in lingue e suoni diversi ereditati da una cultura che le dittature e le ideologie totalitarie del Novecento avrebbero voluto cancellare e di cui Moni Ovadia si fa memoria per il futuro. Abbiamo incontrato Moni Ovadia nella sua casa milanese. Sono limpidi i punti cardine di Memorie in Cammino per Moni Ovadia. “A cominciare”, ci dice, “dal valore ‘sacrale’ della Resistenza, non sottoposto a compravendite del mercatino della politica, ma nuovo patto con l’umanità”. “Raccogliere testimonianza, dati, conoscenze per creare un grande archivio è un lavoro impor-

tante, ma non può sostituire la memoria dell’uomo e delle donne con il loro bagaglio di emotività. Per questo la memoria deve divenire un progetto che si rivolge al futuro in cui orrore, ingiustizia, violenza non abbiano più spazio. C’è un solo modo: creare a monte la capacità di costruire memoria in ogni essere umano, con i nuovi mezzi, ma soprattutto con la comunicazione costante e continua delle emozioni legate alla memoria. È l’azione più grande che possiamo fare per coloro che hanno dato la vita per gli ideali di giustizia, libertà”. L’urgenza della memoria, aggiunge, deve diventare carne, fibra e san-


www.memorieincammino.it: su internet le memorie di uno dei periodi più duri della storia d’Italia. Dal fascismo alla seconda guerra mondiale, dalla Resistenza alla Liberazione. Documenti, immagini, video, intervisteincontri con i protagonisti di quegli anni. Su e giù per l’Italia. Seguendo un itinerario scandito dalla presenza dei soci dell’Istituto Cervi.

gue della nostra esistenza. Deve crescere e fruttificare: “È questo il gande compito della nostra epoca: fare ponte fra emozione umana e archivio della memoria. Per amore delle generazioni future. Perché senza memoria non siamo niente, siamo asserviti e subordinati agli altri, questo vale per un individuo, una comunità, l’Europa, il Mondo e per tutta l’umanità. La memoria ci serve per navigare nell’oggi e nel domani, a decidere chi siamo e ciò che vogliamo essere. Ma dobbiamo decidere perché abbiamo due memorie: la memoria dell’antifascismo e la memoria del fascismo”. È vero: quando si parla di riconciliazione bisogna distinguere. Gli esseri umani si possono e si devono riconciliare, sarebbero guai se così non fosse, ma le memorie sono irriconciliabili. “Le

due memorie non si possono riconciliare. Dobbiamo scegliere”. Ne è convinto Moni Ovadia che aggiunge: “Se libertà e democrazia sono nel nostro essere, è la memoria dell’antifascismo che dobbiamo scegliere. Se crediamo in una società dove è il leader a decidere le sorti degli altri, dove la libertà è considerata uno scempio, dove gli uomini sono considerati massa bue, allora è la memoria del fascismo che dobbiamo scegliere. È un lungo cammino che il nostro tempo ci impone di percorrere contro la falsa coscienza”. La nostra chiacchierata torna alle future generazioni. Perché creare un ponte della memoria è la ragione fondante su cui è nata “Casa Cervi”. Quella di Alcide Cervi è una famiglia che si è messa in gioco. Che ha dato la propria vita perché noi potessimo essere liberi. “Ma basta in-

terrompere di una sola generazione questo impegno e la benedizione si trasforma in maledizione. Può ripetersi allora la catastrofe delle catastrofi. Questo dimostra quanto sia pulsante il sacrificio dei sette fratelli. Papà Cervi lo sapeva bene. Se si fosse concentrato sul lutto dei figli e non avesse capito che educare i nipoti era il miglior modo per onorare il sacrificio dei figli, forse i pronipoti non “sarebbero” stati dalla parte di chi coltiva la memoria della giustizia e della libertà”. Per Moni Ovadia le nuove tecnologie ci servono proprio per trasmettere ai giovani il rispetto dell’essere umano e il rifiuto della violenza a qualsiasi titolo essa venga commessa. Memorie in Cammino deve trovare la strada per trasmettere i sentimenti, le emozioni e i valori profondi dell’umanità che stanno nell’intimo dell’uomo e che non possono essere surrogati dal cuore delle nuove tecnologie. Moni Ovadia si fa interprete di tutto questo ogni giorno, dal palcoscenico del teatro al palcoscenico della vita. ● 5


la b a n ca al t u o s e r v i z i o

unirsi e cooperare per rispondere meglio alle esigenze del mondo Oltre la crisi economica: incontro con Luigi Pettinati, direttore generale di Cassa Padana di Marco Sacchi | marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

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sistono due tipi di persone ottimiste: quelle che vogliono guardare al futuro con fiducia e quelle che sul futuro hanno già scommesso. Luigi Pettinati, direttore di Cassa Padana Bcc, è uno di questi ultimi. Lo incontriamo al rientro dalla missione in Cina, dove ha accompagnato un gruppo di imprenditori locali alla scoperta di nuovi orizzonti commerciali e culturali.

Un primo commento al rientro dalla Cina In Cina la parola crisi è un ideogramma formato dalla parola “crisi” e dalla parola “opportunità”. Il

rovescio della medaglia della crisi, infatti, sono le opportunità che si aprono a chi ha il coraggio di non restare sulla difensiva. La crisi è un cambio di rotta e a questo cambiamento è necessario rispondere cambiando. Una delle ragioni per le quali la crisi continua è perché, nonostante i mercati si trasformino, manca il corrispettivo mutamento culturale. Non è corretto affermare che la crisi economica sia globale: è presente in certi Paesi, in certi settori, in certe situazioni e in certi atteggiamenti. In Cina, ad esempio, la crescita economica è intorno all’8%. L’Europa invece arranca. E l’Italia soffre da anni di una mancata crescita. E non è una situazione dovuta soltanto alla crisi.

cassa padana in assemblea il 20 maggio di Stefano Boffini stefano.boffini@cassapadana.it

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uest’anno c’è molta carne al fuoco nella consueta assemblea annuale di Cassa Padana, il 20 maggio a Villa Badia in Leno, con l’apertura dei lavori alle 9,00. A questa assise parteciperanno per la prima volta anche i soci provenienti dalla ex Banca Veneta 1896, entrati a far parte della compagine sociale di Cassa Padana dal 1° gennaio scorso. In sede ordinaria l’approvazione del bilancio è un’occasione importante per fare il punto su come la banca stia affrontando l’attuale fase di crisi economica, come stiano reagendo i vari territori e quali siano gli orientamenti, le politiche poste in essere per sostenere le imprese e le comunità locali. In sede straordinaria l’assemblea è chiamata a pronunciarsi su un adeguamento statutario per migliorare e rendere più trasparente la governance aziendale. Ai soci verrà sottoposto anche il progetto di fusione con la Bcc della Valtrompia. La consorella svolgerà in contemporanea un’analoga assemblea gemella. È già stato inviato un numero speciale di Popolis, indirizzato ai soci di Cassa Padana e Bcc Valtrompia, dedicato al progetto di fusione fra le due banche di credito cooperativo, con numeri, strategie e prospettive sottese a questo progetto.


Quali potranno essere i fattori che faranno ripartire l’Italia? Come possiamo spiegare questa disparità? Attualmente ci troviamo nell’ultima fase della crisi, che sembra essere stata temporaneamente superata: lo Stato sta recuperando la sua credibilità e i titoli di stato sono ritornati competitivi sul mercato. Tuttavia, molte delle cause strutturali che hanno generato la crisi rimangono ancora irrisolte. Pensiamo alla Germania dell’Est: fino a vent’anni fa era una delle zone d’Europa più arretrate, ma poi, grazie a un forte mutamento culturale, è riuscita a rispondere al cambiamento innovando.

Secondo lei l’Italia ha le potenzialità per potercela fare? L’Italia è un marchio forte da esportare nel mondo. La condizione necessaria però deve essere la capacità di spostarsi per conoscere, farsi conoscere e cambiare. È fondamentale non rimanere fermi. È certo che la crisi non sarà superata fintanto che si continuerà a coltivare il proprio “orticello”, senza cercare di conoscere e aprirsi al mondo. Capire le altre culture, non aver paura di muoversi. In Cina ci sono quasi 1,4 miliardi di persone, in Italia 62 milioni. Come possiamo ancora pensare che i beni che produciamo possano essere consumati in Italia, noi che siamo l’1% della popolazione globale? Noi italiani non riusciamo purtroppo a vedere le nostre potenzialità, perché spesso il termine di paragone è l’Italia stessa. Se fossimo capaci di aprirci di più verso il mondo la visione sarebbe certo più chiara.

Non aver paura di conoscere il mondo ed essere rapidi nel cambiamento. Uno dei fattori che più è variato in questi anni sui mercati è la velocità. Il panorama è cambiato, la visione si deve allargare e soprattutto i tempi di reazione devono essere più veloci. Una volta si poteva vedere la crisi arrivare. Oggi bisogna prevedere. Non tutte le imprese italiane però sono attrezzate per rispondere velocemente ai cambiamenti. È importante invece non stare ad aspettare che tutto passi cercando soltanto di sopravvivere per paura di rischiare. La crisi, come già detto, può aprire molte opportunità. L’Italia e la Cina sono due esempi, due storie importanti, due civiltà fondamentali che hanno conosciuto la loro massima ricchezza proprio nei momenti di maggior apertura verso l’esterno. Altra caratteristica è la dimensione. Di fronte a mercati sempre più grandi, il piccolo non va più bene. La mossa vincente è quella di unirsi e di cooperare. Per rispondere meglio alle esigenze del mondo, per accrescere economie di scala.

Questa però può sembrare una scelta controcorrente È necessario essere anticonformisti. Non bisogna sempre seguire passivamente l’onda, ma avere la forza di ragionare con la propria testa. Scommettere sul futuro significa scommettere sulla conoscenza e sul cambiamento. E puntare su questi valori è, in ogni caso, una partita vinta. ● 7


la b a n ca al t u o s e r v i z i o

Cremona,

centro di eccellenza mondiale degli strumenti di portata meccanica La multinazionale tedesca Wika acquista Euromisure, società di Pieve San Giacomo

di Macri Puricelli | macri.puricelli@popolis.it

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remona diventerà il centro di eccellenza mondiale della strumentazione sulla portata meccanica in campo petrolifero e non solo. Un’area di produzione industriale ad alta tecnologia che negli ultimi due decenni ha visto crescere le competenze nel territorio cremonese. Sarà questo uno dei primi effetti dell’acquisizione di Euromisure Spa di Pieve San Giacomo da parte del gruppo Wika, multinazionale tedesca con base a sud di Francoforte, leader mondiale nella produzione di misuratori di livel-

lo, temperatura e pressione. Un colosso con 7 mila dipendenti, 40 filiali, 14 stabilimenti (in Germania, Brasile, Cina, India, Canada, Polonia, Svizzera, Sud Africa e Stati Uniti), 20 distributori e un fatturato consolidato 2011 pari a circa 650 milioni di euro, di cui 30 milioni realizzati dalla branch italiana che ha sede a Milano. Lo scorso febbraio Bcc Private Equity, la società di gestione di fondi mobiliari chiusi, ha ceduto – insieme ai tre soci fondatori della società cremonese – a Wika le partecipazioni che dal 2008 aveva in Euromisure attraverso i fondi


Cassa Padana e Dominato leonense Fondo chiuso a carattere territoriale – gestito da Bcc Private Equity – hanno contribuito a realizzare un’operazione economica e finanziaria di successo.

Dominato Leonense (Cassa Padana Bcc) pari al 20,43%, Bcc PE1 (14.29%) e MC2 (14,29%). Con l’acquisizione di Euromisure, Wika completa la sua gamma di strumenti legati alla misurazione anche con quelli della portata. Euromisure nasce nel 1987 per volontà di tre soci – Walter Caletti, Claudio Felice Arisi e Giuseppe Tizzoni – usciti dalla cremonese Tecnomatic, azienda specializzata nel nucleare, dotata di tecnologie all’avanguardia e personale competente. L’obiettivo è sviluppare un’azienda flessibile, competente, attenta, capace di inserirsi nel mercato mondiale, in particolare in quello legato al petrolio e al gas. Vent’anni dopo, nel 2007, i tre soci possono dirsi soddisfatti: Euromisure ha 62 dipendenti, un fatturato di 16,5 milioni di euro, l’80% del mercato e delle vendite nel mondo, la fiducia da parte delle maggiori compagnie di ingegneria del settore petrolifero. Un successo ma, al tempo stesso, anche una crisi di crescita, in particolare nell’organizzazione strutturale, e la necessità di riprogettare il futuro per garantire nuovi sviluppi. Euromisure aveva bisogno di un incontro ravvicinato

con un istituto di credito capace di porsi come partner costruttivo nella crescita dell’azienda e del territorio. È in questo momento che entrano in gioco Cassa Padana Bcc, Bcc Private Equity e il fondo Dominato Leonense. Nel dicembre 2008 il Fondo acquisisce quote di Euromisure con la promessa di affiancare la proprietà e i manager di fronte alle nuove sfide del mercato mondiale e di concludere il lavoro nel giro di quattro anni. Così è stato. Il periodo di transizione si chiude il 1° febbraio 2012: Euromisure passa nelle mani del gruppo Wika, con il quale già collaborava da molti anni, che acquisisce il 100%. “Quello che abbiamo compiuto”, spiega Giuseppe Tizzoni, a nome dei tre soci, “è un passo importante nell’ottica della continuità di Euromisure che grazie a Wika potrà guardare al futuro non solo con tranquillità, ma anche con grandi prospettive di sviluppo. Euromisure aveva bisogno di crescere per raggiungere una massa critica capace di rispondere in modo effettivo e competente alle richieste del mercato internazionale. Wika si è presentata come la fidanzata ideale:

non tanto e non solo come partnership finanziaria, ma anche nella condivisione di una medesima filosofia aziendale. E nell’assoluta garanzia che la produzione e le strutture resteranno a Pieve San Giacomo”. “La fusione con Euromisure, con la quale lavoravamo da tempo”, aggiunge Marco Conti, managing director di Wika Italia, “arricchisce il nostro palmares di strumentazione di misurazione anche della portata. Il nostro è un investimento che si basa sull’eccellenza tutta italiana di questa particolare produzione. Sarà per noi un fiore all’occhiello anche perché non avevamo in Italia alcun sito produttivo. Qui potenzieremo capacità produttiva, ricerca e sviluppo. Euromisure è un’azienda sana che ormai aveva raggiunto la sua massa critica e che aveva bisogno di quegli investimenti che ora Wika è pronta a fare. Anche per l’occupazione. Dopo il necessaio periodo di analisi, Wika investirà sulle strutture di Pieve San Giacomo e sul suo bacino di elevata competenza in questo settore. Con l’obiettivo di duplicare, ma anche triplicare, il fatturato dei prossimi anni”. ● 9


la b a n ca al t u o s e r v i z i o

cassa padana in cina 18 aziende di 10 province a shanghai e ningbo E dall’8 all’11 giugno trasferta alla fiera internazionale di Ningbo

di Macri Puricelli | macri.puricelli@popolis.it

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erza missione commerciale in Cina per Cassa Padana. Dal 25 febbraio al 3 marzo la Bcc ha guidato 18 aziende di diversi settori merceologici e di dieci province (Brescia, Cremona, Bergamo, Mantova, Parma, Reggio Emilia, Modena, Ferrara, Verona, Rovigo) alla scoperta delle opportunità di lavoro nei distretti di Shanghai e Ningbo. In Cina gli imprenditori italiani hanno incontrato potenziali clienti/partnership e visitato le migliori aziende locali. La missione ha fatto rotta in particolare nei distretti produttivi di Zhabei, a Shanghai e nella New Bay Zone di Ningbo. Zhabei è un’area con 800 mila residenti, in pieno centro cittadino, estremanente vivace dal punto di vista imprenditoriale. Qui sono stati oltre 50 gli incontri fra imprenditori italiani e cinesi. Con il vicedirettore della Commissione per il commercio, Boris Wan, si è discusso di progetti comuni che coinvolgeranno aziende cinesi e italiane. Ningbo è una delle città più antiche ma anche più floride della Cina. Un tempo crocevia commerciale sulla via della seta, oggi è secondo porto cinese e quarto al mondo. Qui la missione di Cassa Padana è stata accolta dallo staff del Foreign Department e dal vice sindaco della città, Wang Renzhou, che ha voluto offrire agli ospiti una cena di gala con menu metà cinese e metà italiano. Il lavoro degli imprenditori italiani si è focalizzato in numerosi incontri B2B e nella visita a due aziende modello (una in partnership con una realtà italia-

na) e alla New Bay Zone, 235 chilometri quadrati di distretto industriale in pieno sviluppo, in particolare dal punto di vista tecnologico. L’impegno di Cassa Padana in Cina è iniziato nel 2010 con una prima missione alla guida di 8 aziende, mentre l’anno scorso a seguire la Bcc sono state circa trenta realtà, tutte del settore agroalimentare. La missione 2012 registra un salto di qualità. Non tanto e non solo per la varietà di settori merceologici coinvolti, quanto per i frutti già raccolti e per gli sviluppi previsti nei prossimi mesi. Dall’8 all’11 giugno, infatti, Cassa Padana e le aziende sono state invitate a partecipare all’undicesima edizione della Fiera internazionale di Ningbo. Un appuntamento decisivo per il commercio mondiale che in dieci anni ha visto passare per i suoi stand oltre 10 mila espositori e 120 mila buyers provenienti da oltre 110 Paesi del mondo. “Questa terza missione”, spiega il direttore generale Luigi Pettinati, “è un ponte concreto voluto per i clienti della banca per dare fondamenta sicure a un necessario processo di internazionalizzazione che sta alla base di ogni futuro sviluppo strategico. Cassa Padana ha messo a fattor comune le relazioni instaurate in questi anni con le realtà economiche, politiche e industriali cinesi e, qui da noi, ha riunito le migliori forze del territorio per un’azione di business comune. Il nostro obiettivo è quello di proseguire su questa strada, sia per quanto riguarda gli scambi commerciali, sia per il lavoro di sinergia tra le forze economiche del territorio”. ● 11


la filial e

cassa padana a ferrara

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assa Padana Bcc arriva a Ferrara tramite la fusione con Banca Veneta 1896. Direttore della filiale è Davide Toso, coadiuvato da Demetrio Pedace, Marica Cortesi, Francesco Menarbin, Nicola Nardini, Rita Guerra e Chiara Mongardi, tutti con importanti

di Demetrio Pedace demetrio.pedace@cassapadana.it

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esperienze maturate presso altre banche di interesse nazionale. Toso e i colleghi hanno sposato con entusiasmo il progetto di fare “banca del territorio” in una città di medie dimensioni. La filiale è aperta da febbraio 2010 e oggi conta oltre 700 clienti di cui 220 diventati anche soci della banca. Intermedia masse per circa 80 milioni di euro, suddivise tra 50 milioni di raccolta e 30 di impieghi, questi ultimi in grandissima parte rivolti a famiglie e piccoli operatori economici locali. Questi numeri, evidentemente rilevanti, dimostrano che la città

ha recepito con grande favore le tipicità che caratterizzano il mondo del credito cooperativo. Un progetto che fino ad oggi ha dato importanti risultati, ma che è ancora giovane, ed è perciò suscettibile di ulteriore sviluppo e crescita. I risultati acquisiti fino ad oggi vanno visti quindi come le fondamenta su cui verrà costruito il lavoro dei prossimi anni. L’arrivo di Cassa Padana è un’eccellente opportunità, in quanto garanzia di impegno, solidità, esperienza e valori non solo in ambito strettamente economico e finanziario, ma anche in campo sociale. Ferrara si è dimostrata fin da subito sensibile a questi valori ed è quindi facile prevedere che Cassa Padana saprà imporsi non solo come semplice istituto di credito ma come vero elemento portante di questo territorio. ●


il palio di maggio

info

www.paliodiferrara.it

P

er tradizione il mese di maggio, a Ferrara, è tempo di palio. Del palio più antico del mondo, visto che se ne hanno notizie fin dal 1259. La città è divisa in 8 contrade che per tutto il mese competono in molteplici e affascinanti discipline. Il palio culmina nelle quattro gare tradizionali, che si corrono nella giornata conclusiva, l’ultima domenica di maggio: la corsa dei putti (i ragazzi), delle putte (le ragazze), degli asini e dei cavalli (quest’ultimo certamente il palio più ambito). Prima di queste però, altrettanto coinvolgenti e sentite, vengono le gare degli sbandieratori: la grande squadra, la piccola squadra, i singoli, i doppi, i piccoli sbandieratori. Contemporaneamente si sfidano i musici. Il tutto di sera, nella piazza del Comune illuminata a giorno, colorata dei simboli e dei vessilli delle varie contrade. E ovviamente gremita di persone. Anticipano il tutto i cortei, cui partecipano oltre 1.000 figuranti, persone normali che per mesi e mesi provano e riprovano, si riuniscono, preparano uno spettacolo che dura un mese e che ogni anno si ripete e si rinnova. Ad aprile, le singole contrade hanno sfilato (una per ogni domenica) lungo le vie del centro della città arrivando nel cortile del castello estense per omaggiare il Duca Borso D’Este e la sua corte con una breve rappresentazione, sotto gli occhi meravigliati dei turisti e dei numerosi sostenitori della contrada. Poi, in una sera di tarda primavera che anticipa le gare, tutte le contrade assieme si danno appuntamento sulle mura antiche della città, si organizzano in corteo (prima i tamburini, poi gli sbandieratori, infine le dame con i cavalieri e gli altri figuranti, tra cui moltissimi bambini, bellissimi nei loro piccoli e preziosi abiti d’epoca), percorrono tutto corso Ercole 1° D’Este, una delle più antiche e importanti vie storiche di Ferrara, attraversano il castello estense e raggiungono, una per volta, la piazza antistante dove giurano fedeltà alla casa d’Este al grido: Este Viva! Tutta la città segue il palio e parteggia per la propria contrada con passione e trasporto, esulta, applaude, si emoziona, ritorna indietro nel tempo e rivive per un mese una magica atmosfera rinascimentale che di anno in anno si ripete. Ogni ferrarese sa benissimo a quale contrada appartiene ed è affezionato ai suoi colori. Talvolta si creano situazioni a dir poco complesse, come ad esempio nella mia famiglia: io appartengo alla contrada di San Luca, mentre mia moglie a quella di Santa Maria in Vado. Non bastasse, mia figlia sfila per San Giorgio, mentre mio fratello e le sue figlie per San Benedetto. Un disastro! A proposito: la filiale di Cassa Padana appartiene al rione di S. Paolo. D.P.

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la b a n ca al t u o s e r v i z i o

sofia

fotocronaca della gita dei soci

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I n o s t ri pr o g e t t i a b r e scia

a cigole, insieme per gioco di Paola Zani | paola.zani@cassapadana.it

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abato 9 e domenica 10 giugno a Cigole, nel Palazzo e nel parco, appuntamento con il gioco e l’editoria per bambini nell’evento dedicato alle famiglie: “Insieme per gioco”. L’iniziativa si svolge già da un paio d’anni, ma questa edizione è un po’ speciale perché vi collabora anche Cassa Padana che dal 2011 gestisce le attività didattiche del Museo multimediale. Molte le idee e le iniziative proposte. Nelle stanze del palazzo ci saranno le case editrici per i piccoli con iniziative legate alla lettura espressiva, all’uso della manualità e alla presentazione di nuovi volumi o di edizioni speciali. Non solamente punti in cui sarà possibile acquistare, ma vere e proprie “fucine di idee”. Saranno numerosi i laboratori manuali; varie le tematiche come il riciclo,

il rispetto dell’ambiente, la creazione di oggetti fatti con i materiali più disparati, tutti legati da passione e grande originalità. Ci sarà poi un’area dedicata ad eventi speciali che accompagneranno questi due giorni e una zona dedicata ai giochi di una volta, della tradizione e perfino giochi a grandezza “umana”. Non potevano mancare animaletti da cortile, asinelli e animali da fattoria. Le famiglie potranno passare un weekend all’insegna del divertimento, del sorriso e dello stare assieme grazie anche ai gustosi piatti preparati dalla ProLoco di Cigole che per i più piccoli ha pensato ad un Cigole Happy Meal dai sapori locali e bio. ●

info

www.palazzocigolamartinoni.it

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I n o s t ri pr o g e t t i a cr e m o n a

chiamateci pure

asini! di Benedetta Cherubini benedetta.cherubini@cassapadana.it

Tanti appuntamenti in Località Valloni a Gussola: il 26 maggio si farà il punto di due anni di lavoro a contatto con mille fragilità; il 10 giugno sarà tempo di Baby Asino Day e a Ferragosto torna l’Happyhour (in compagnia degli asini ovviamente...). Si chiude la stagione a settembre con la tradizionale festa sociale del Centro Natura Amica

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po rurale. Il pomeriggio del 26 maggio sarà dedicato a una passeggiata nel bosco con gli esperti della LIPU di Cremona. L’associazione, nuova amica del Centro Natura Amica, ha creato – grazie anche alla riqualificazione dell’appezzamento di terra che costeggia il Po da parte del Consorzio Forestale Padano – un percorso adatto sia ai piccoli che agli anziani, dove non mancano punti di interesse per flora e fauna locale e dove poter sperimentare prime escursioni in sella agli asini.

Baby Asino Day

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ono passati tre anni da quando il Centro Natura Amica ha mosso i primi passi. Era il maggio del 2009 e una quarantina di persone decisero di puntare su un progetto di valorizzazione locale del Casalasco e di riscoperta dell’asino. La fatica dei primi mesi la ricordiamo ancora tutti. E spesso non manchiamo di ricordarla ai nuovi volontari nei momenti delle sfide che le relazioni con bambini, disabili e anziani ci impongono. L’avvio delle attività arriva nella primavera 2010, dopo un laborioso percorso di formazione dedicato ai nostri volontari sotto la guida della Fondazione iniziative zooprofilattiche e zootecniche della Regione Lombardia e dei referenti dell’ASL di Brescia. Diventano da subito partner stabili del progetto di sperimentazione di Attività di Mediazione con l’Asino la Fondazione Conte Carlo Busi onlus (RSA) di Casalmaggiore, la Fondazione Elisabetta Germani onlus (RSA + RSD) di Cingia de’ Botti, la Cooperativa sociale Santa Federici di Casalmaggiore, la Cooperativa sociale ‘Il Portico’ CDD di Vidiceto di Cingia de’ Botti, la Cooperativa sociale ‘La Cometa’ CDD di Bozzolo, la Comunità ‘Casa Giardino’ di Casalmaggiore e l’Istituto Comprensivo Diotti di Casalmaggiore. I loro utenti sono il vero fiore all’occhiello di questo progetto e la particolare relazione che ognuno di loro è riuscito a cogliere con i nostri asini è fonte di compenso per gli innumerevoli sacrifici dei volontari tutti. In questi due anni di sperimentazione, volontari ed operatori hanno seguito attentamente le varie fasi di attività che la terapia con l’asino richiede. Grazie all’elaborazione di schede di valutazione nelle diverse azioni, possono oggi fare il punto di un ciclo di questa attività. Le schede di valutazione, analizzate e valutate, sono state affidate ai referenti tecnici del progetto dell’ASL di Brescia che nella mattinata di sabato 26 maggio presenteranno i frutti di questi due anni di lavoro a contatto con mille fragilità. L’appuntamento sarà anche il momento per inaugurare le rinnovate strutture di Località Valloni: sono state ampliate le stalle che ospitano i dieci asini del Centro Natura Amica e realizzato un porticato fisso per la sede operativa, la ‘Casetta in Canada’. Questo recupero ambientale e di valorizzazione locale è stato possibile grazie al prezioso aiuto giunto dal GAL Oglio-Po Terre d’Acqua, che ha premiato il Centro Natura Amica come secondo miglior progetto del territorio cremonese-mantovano all’interno di un bando legato al Fondo europeo agricolo per lo svilup-

Con la chiusura della scuola, domenica 10 giugno, torna il Baby Asino Day, la giornata dedicata ai più piccoli che si scoprono abili conduttori di asini. L’occasione giusta anche per presentare le opere che i bambini hanno creato nei laboratori didattici della mostra ‘Il Primo della Classe’ – nella sede legale dell’associazione in Via XX Settembre – con un allestimento sostenuto e potenziato da Provincia di Cremona e Fondazione comunitaria di Cremona onlus.

Happyhour con gli asini Le attività didattiche, di mediazione con l’asino e di onoturismo – iniziate ad aprile dopo un nuovo percorso di formazione per volontari e simpatizzanti – faranno una pausa in agosto e ricominceranno a settembre. Fa eccezione Ferragosto, dove verrà rinnovato l’appuntamento dell’Happyhour con gli asini che coinvolgerà la ProLoco I Corvi di Solarolo Monasterolo. Per gli ospiti del parco golenale tanta allegria e una croccante torta fritta!

Centro Natura amica in festa Con le prime giornate fresche di settembre ritorna l’appuntamento più atteso dal territorio, la festa sociale del Centro Natura Amica che quest’anno si terrà domenica 9 settembre, regalando agli ospiti una giornata di celebrazioni con un ricco programma di appuntamenti ricreativi e culinari. Un’intera giornata in un clima gioioso condiviso, per ringraziare i tanti volontari e sostenitori di questa curiosa iniziativa che si è trasformata in un modello progettuale! ●

Per permettere ai volontari una miglior gestione delle attività e vista la forte affluenza di visitatori, tutti gli appuntamenti sono a numero chiuso e quindi su prenotazione. Il ricavato di tutte le iniziative andrà alla cura degli animali della fattoria didattica che ogni giorno ci accompagnano nell’attività terapeutica di mediazione a favore di persone che soffrono di disagi psico-fisici.

info

Associazione Centro Natura Amica onlus Sede legale: via XX Settembre n. 50 Sede operativa: Località Valloni 26040 Gussola Tel. 339 5470562 – 331 3615741 info@centronaturaamica.it

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I n o s t ri pr o g e t t i i n v all e cam o n ica

esine e la lotta partigiana Un documentario per non dimenticare di Andrea Richini | presidente associazione AIAL

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ltre 1.400 persone hanno partecipato, lo scorso febbraio, all’anteprima del cortometraggio storico “L’appuntamento” e del documentario “La guerra del Grigna – La lotta partigiana sui monti di Esine”, realizzati dall’associazione culturale L’AIAL. I due audiovisivi, entrambi tratti dal libro “La neve cade sui monti – Dal diario di un ribelle” (edizioni “El Carobe”, 1975) del partigiano esinese Tani Bonettini, sono il frutto di un lavoro di oltre due anni di ricerche e ricostruzione scaturito da una grande passione per la storia e dalla volontà di creare una nuova opportunità sul territorio: quella del cinema. Il lavoro è stato in parte sostenuto anche dal contributo di Cassa Padana, che ha creduto nell’associazione e in questo progetto di rilevanza culturale e sin da subito si è attivata per un finanziamento, grazie al quale è stato possibile pagare parte delle spese vive di produzione. 18

“L’appuntamento” racconta il primo capitolo del libro da cui è liberamente ispirato. È l’inizio di una storia, ovvero la vita da ribelle di Tani Bonettini. Racconta i presupposti e i gravi motivi che lo spinsero, diciottenne, a unirsi ai partigiani e divenire un “bandito”, come venivano sprezzantemente definiti i ribelli. Il documentario “La guerra del Grigna” ricostruisce invece i fatti raccontati nel prosieguo del libro. Le vicende storiche descritte nel diario di Bonettini sono lo spunto per la ricostruzione che rivive quei momenti attraverso la voce narrante di Carmelo Strazzeri e le testimonianze di Ciocarì, Tomàh, Gelsomino e altri compagni dell’autore, all’epoca poco più che ragazzi, saliti come lui sulle montagne per unirsi alle bande ribelli. I racconti degli ex partigiani sono arricchiti da filmati originali, fotografie e documenti inediti, raccolti dai membri dell’Associazione da marzo 2010 a febbraio 2012. La ricerca storica e i testi non si sono limitati all’ambito locale, ma hanno portato questo lavoro a un respiro internazionale, grazie al supporto di importanti archivi di stato tedeschi e britannici che hanno fornito informazioni su personaggi storici cruciali, tra cui l’agente segreto William Oliver Churchill e il famigerato Maresciallo Maraun, la cui esistenza risulta strettamente legata a molti degli avvenimenti descritti dal libro. Ora il lavoro è concluso e dopo il successo dell’anteprima, i membri dell’associazione si mettono a disposizione per divulgarlo sul territorio e non solo, affinché venga visto soprattutto dai più giovani e da coloro che meno conoscono questo importante periodo della storia della Valle Camonica e dell’Italia. Scopo finale di questo lavoro è infatti valorizzare e promuovere la conoscenza della storia locale, soprattutto nelle scuole, attraverso il linguaggio universale del cinema. ●

info associazioneaial.wordpress.com associazioneaial@gmail.com www.framelab.it


2012 anno della cooperazione a r e g g i o e milia

l’arcobaleno servizi:

dare corpo a un welfare di prossimitÀ di Gennica Giberti | gennica.giberti@cassapadana.it

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ell’anno dedicato alle cooperative bisogna aprire un piccolo scorcio su una realtà reggiana, pioniera nel sistema mutualistico citato anche dall’economista Noorena Herzt autrice e promotrice del nuovo modello economico coop-capitalismo: non vince il denaro ma vincono le persone, la partecipazione attiva di tutti, la solidarietà e il capitale sociale dei territori. L’Arcobaleno Servizi cooperativa sociale spicca per l’eccellenza dei servizi offerti. Dopo una bella chiacchierata con il

presidente Andrea Fontana è più semplice comprendere un assetto cooperativo tanto complesso e strutturato con alti profili professionali e servizi all’avanguardia, rivolti anche alle persone meno abbienti. L’Arcobaleno Servizi è una cooperativa sociale radicata sul territorio che fornisce servizi sanitari e socio-pedagogici a utenti privati, pubblici, a scuole ed enti e ha stretti rapporti di collaborazione con diverse Università. Nasce sotto forma di associazione nel 1994, per volere della fondatrice Ileana Villa e per dare una risposta al bisogno che il territorio aveva di servizi specialistici per i disturbi dell’apprendimento. Si trasforma poi in cooperativa sociale nel 2006. Accanto ai servizi interni diagnostici e riabilitativi e ai servizi psicopedagogici, che spaziano dalla formazione di do-

centi e genitori a progetti preventivi di screening, si sono sviluppate iniziative di educazione alla salute (sessualità e dipendenze) e di promozione delle abilità sociali (prevenzione di fenomeni di bullismo), con una dimensione non solo locale, ma anche europea. Ogni progetto risponde alle necessità del singolo e della comunità locale con servizi diversificati e mirati a soddisfare bisogni, attivando reti formali e non, coinvolgendo attori diversi per costruire legami e relazioni di maggior prossimità e collaborazione. ●

L’arcobaleno servizi Via Kennedy, 17 Reggio Emilia Tel +39.0522.934524 Fax +39.0522.306788 info@arcobaleno.re.it www.arcobaleno.re.it

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l’ i t i n e rari o

Istruzioni per l’uso

La valle dei Camuni, in bicicletta di Valerio Gardoni | valerio.gardoni@popolis.it

A questo viaggio dobbiamo concedere un po’ di tempo. Non tanto per i chilometri da percorrere su due ruote, ma

Itinerario: facile, gran parte su ciclabili asfaltate con brevi tratti sterrati o di ciottolato Lunghezza: 50 chilometri Dislivello: 250 metri circa Tempo: dalle 4 alle 6 ore (dipende dal tempo destinato alla visita dei siti) Bicicletta: consigliata la mountain bike o bicicletta con gomme larghe e comunque con cambio Segnaletica: buona per gran parte del percorso, difficoltosa in certi tratti

per la ricchezza di siti prei-

Collegamento tramite treno in 45 minuti di viaggio (3,40 euro a persona + 3 euro per la bicicletta)

storici e archeologici, per le

Rifornimenti: acqua di fonte lungo tutto il percorso

chiese romaniche affrescate

Info: www.invallecamonica.it

da grandi artisti e sconcertanti complessi statuari, per le montagne severe e paesaggi alpini, le malghe e i villaggi. 20


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er raggiungere Capo di Ponte da Pisogne saliamo con bicicletta al seguito sulla carrozza delle ferrovie Trenord (www.trenord.it per orari e info). In stazione a Pisogne è facile trovare parcheggio gratuito per tutta la giornata. Ogni treno imbarca 5 biciclette. Per gruppi più numerosi meglio contattare Trenord: 800.500.005. A Capo di Ponte, dalla piccola stazione a terrazzo sul paese, una chiesa aggrappata alla montagna richiama il nostro sguardo: è la pieve romanica di San Siro, con la facciata rivolta verso la Concarena che in un tempo pre-cristiano era montagna sacra. Ma Capo di Ponte è il cuore del patrimonio Unesco delle incisione rupestri: non possiamo scivolare verso valle senza prima aver visitato un sito dell’enorme patrimonio. Dalla stazione saliamo a destra per un centinaio di metri per seguire le indicazioni del parco di Naquane, una salita erta mette già alla prova le nostre gambe, ma in breve ci porta all’ingresso di uno dei centri più importanti delle incisioni rupestri della valle, in uno splendido ambiente naturale. Ritornati sui nostri passi imbocchiamo la via di fronte alla stazione, dopo la fontana nella piazza del paese: un cartello della ciclabile, direzione Breno, ci indica la via. Consiglio di fare una breve deviazione e raggiungere la splendida pieve romanica di San Siro. Subito dopo i massi di Cemmo con altre incisioni rupestri. La salita che affrontiamo per raggiungere Cemmo e Ono San Pietro è la gabella da pagare, come un tempo facevano i viandanti per superare Capo di Ponte. Dopo l’itinerario sarà gran parte in discesa e in piano. Ono San Pietro è un paese dalle strette vie con le case in pietra addossate una spalla all’altra, con sottopassi, viuzze e tante fontane d’acqua fresca che sgorga dalla Concarena che sovrasta il paesaggio. Sulla via c’è una “calchera” un tempo usata per produrre la calce. Dopo la salita che supera la chiesa, sulla sinistra si stacca la ciclabile che corre in discesa, con alcuni brevi tratti di ciottolato, sino a Cerveno. All’ingresso del paese ci accoglie la Casa Museo. Dopo la suggestiva piazzetta, con un antico mulino, ecco la parrocchiale che custodisce il complesso statuario della Via Crucis, 14 cappelle ospitano 198 statue di legno, stuccate e colorate, che rievocano la passione di Cristo. Singolari e bizzarri i volti dei grotteschi personaggi, intrisi di devozione popolare. Le sculture sono uscite dalle mani di Beniamino Simoni e dalla bottega dei Fantoni tra il 1752 e il 1761. Ogni 10 anni nel mese di maggio a Cerveno si rinno-

va il rito della “Santa Crus” una suggestiva via Crucis vivente. L’appuntamento è proprio per quest’anno, domenica 20 maggio, con “replica” sabato 26. Usciti da Cerveno, dopo poco un segnale sulla destra ci riporta sulla ciclabile per raggiungere Losine e riavvicinarci alle acque dell’Oglio che domina il paesaggio del fondovalle. Sull’altro versante si alza la guglia affilata del Pizzo Badile e i contrafforti rocciosi del gruppo dell’Adamello. Ora la nostra ciclabile costeggia il fiume con splendide vedute, sfiora case di pietra, sosta alla pieve della Vergine a Breno, raggira il paese costeggiando il fiume. Ombreggiata dal folto della vegetazione, zigzaga e in breve ci porta al parco archeologico del santuario di Minerva, un complesso eretto in epoca romana (I° secolo d. C.) sulle rive del fiume in prossimità di un’antica fonte sacra. Incredibile la dimensione e la ricchezza del santuario sperduto sulle rive del fiume: ci dà un’idea dell’importanza strategica della valle in epoche antiche. Dopo la visita, la ciclabile aggira il sito archeologico e prosegue sulla sponda del fiume sino a Cividate Camuno, importante centro dell’età romana. Dalla piazza, ove sbocca la ciclabile, risaliamo la via principale e, dopo un centinaio di metri, sulla destra si entra nel complesso archeologico del teatro e dell’anfiteatro. Ritornati nella piazza, la nostra strada continua sempre sulla sponda sinistra orografica del fiume e fuori paese ci riporta nel silenzio tra cascinali di pietra, mucche al pascolo e lo scorrere delle acque dell’Oglio. Sino a Esine, dove cambiamo sponda. La ciclabile prosegue ombrata dalla vegetazione e un paesaggio che man mano assume l’aspetto di fondovalle sino all’Archeopark, un parco didattico che rievoca la vita degli antichi abitanti camuni, prima di Boario Terme. Famoso per le acque benefiche, Boario Terme, è assediato dal traffico. Una deviazione sino al complesso termale potrebbe costarci una sorta di “caccia al tesoro” alla ricerca della nostra ciclabile che aggira il centro sportivo e si fa strada tra villette e periferie anonime. Tra Boario e Darfo la ciclabile, supera più volte il fiume e poi, più a valle, ci riporta nel silenzio della campagna. Ora il segnale indica la direzione di Pisogne. La nostra strada si avvicina e si allontana dalla statale, ma è ben separata: a volte la sottopassiamo in brevi gallerie, poi ci rituffiamo nel silente incanto di antiche cascine, stalle e campi in coltivo. Un andirivieni tra passato e presente. Sfioriamo Artogne e Pian Camuno, ci inoltriamo nel verde intenso per poi sbucare alla periferia di Pisogne. Prima di arrivare al traguardo, la ciclabile ci porta in fronte alla chiesa della “Longa” o Santa Maria della Neve: uno scrigno d’arte con il ciclo di affreschi cinquecenteschi eseguiti da Girolamo Romanino. Un ultimo regalo del nostro itinerario. ● 21


agenda

> MOSTRE Sui passi di Giuliano Mauri dal martedì al sabato su prenotazione domenica, 14.30-18.30 ingresso euro 5,00, con laboratorio didattico euro 8,00 Parco del Castello di Padernello (Brescia) fino al 29 luglio

INFO 030 9408766 www.castellodipadernello.it

> musica Cremona, Teatro Filodrammatici 8 maggio, ore 21 Johannes Brahms, sonate e variazioni Pianoforte Diego Maccagnola. Violino Lena Yokoyama

10 maggio, ore 21 Spazio Mythos - Miles Gloriosus 15 maggio, ore 21 Johannes Brahms, sonate e variazioni Pianoforte Monica Cattarossi. Violoncello Amedeo Cicchese

17 maggio, ore 21 Il Barbiere di Siviglia, di Gioachino Rossini

Pianoforte Federico Porcelli. Clarinetto Alberto Longhi

24 maggio, ore 21 Kay’s come back

Info 030 98038463

22 maggio, ore 21 Johannes Brahms, sonate e variazioni

Il ritorno della grande cantante afroamericana Habakkah Kay Foster Jackson accompagnata dalla Big Band “The Swinger”

31 maggio, ore 21 Johannes Brahms, sonate e variazioni Violino Amy Yokoyama. Pianoforte Sara Costa

Mercoledì 16 maggio Gita a Gardone Riviera con visita al Vittoriale degli italiani

Info 030 98038463

INFO Teatro Filodrammatici, tel 0372 411252 Filiale Cassa Padana di via Del Vasto (ex cinema Padus), tel. 0372 463230

Scoprire il violino 6 maggio, ore 15

> appuntamenti a villa badia (Leno- Brescia)

Sabato 16 e domenica 17 giugno Villa Badia – Leno (Brescia) La LILT festeggia il 90° della sua fondazione Due giorni di convegni dedicati all’importanza della prevenzione con testimonianze di guarigione e visite mediche gratuite. Ingresso libero.

Orchestra Filarmonica Italiana. Dir. M° Alessandro Arigoni

> itinerari

> Incontri

Visita alla Parrocchiale di Medole (MN), con una splendida pala di Tiziano e una deposizione in terracotta policroma quattrocentesca; e al Museo Aloisiano, nel Collegio delle Vergini di Castiglione delle Stiviere. Costo per individuali: 10 € (8 € per associati ACuTo) + 3 € ingresso Museo

VersinPianura

VersinPianura

VersinPianura

VersinPianura Castello di Padernello, Borgo San Giacomo (Brescia) 11 maggio, ore 21 L’asso nella neve

Anna Maria Carpi con Piera Maculotti

18 maggio, ore 21 E vó mia sula (Vado non sola) Franca Grisoni con Paola Carmignani

25 maggio, ore 21 Canti degli offesi Fabio Franzin e Cristina Alziati

29 maggio, ore 21 Bestia di gioia Mariangela Gualtieri

Info 030 9408766 www.castellodipadernello.it info@castellodipadernello.it

Mercoledì 2 maggio, ore 15 Le più belle chiese romaniche bresciane Francesca Stroppa, Università degli studi di Parma

13 maggio (appuntamento alle 15 davanti allo Iat) Visita guidata agli edifici medioevali di Piazza del Comune di Cremona e alla bottega del liutaio. In collaborazione con Provincia di Cremona. Costo per individuali: 10 € (8 € per associati ACuTo e possessori “city card”)

> concorsi

Mercoledì 9 maggio, ore 15 “La messa dell’uomo disarmato”. La Resistenza di Luisito Bianchi Mimmo Franzinelli, storico

20 maggio, piazza della Loggia a Brescia, ore 15 Visita guidata al Museo degli strumenti musicali e della liuteria bresciana e ai luoghi della liuteria a Brescia, i quartieri di S. Giovanni e delle Cossere e la chiesa di S. Giuseppe.

Venerdì 8 giugno, ore 20,30 Villa Badia – Leno (Brescia)

INFO 030 98038463 www.fondazionedominatoleonense.it

Costo per individuali: 10 € (8 € per associati ACuTo)

INFO e prenotazioni info@acutoweb.net tel. 349 6068897 (Luisa Galetti) – 335 292560 (Francesca Bottini)

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L’associazione Il Chiaro del Bosco in collaborazione con le associazioni del Progetto ospedale in piazza presenta l’esito del concorso letterario “Rintracciare la speranza”. Sarà presentato anche il nuovo concorso “Infiniti paesaggi di cura”.


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