Popolis - Luglio - Agosto 2013

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Mensile di attualità, economia, informazione e cultura cooperativa

IN QUESTO NUMERO

Acqua bene comune alla Fiera di San Benedetto “Pacchetti” per le aziende al servizio dell’internazionalizzazione L’impegno di Cassa Padana per il territorio è online

Anno 10

07-08 luglio-agosto 2013


s om m a r i o

4-5-6-7 Itinerario liquido: dall’Oglio al Mincio, dal Po all’Adriatico, dalla Valle Camonica al delta

8-9 Francesco Piovani, dalla Bassa alla Cina I “pacchetti” al servizio dell’internazionalizzazione

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Popolis, periodico mensile di Cassa Padana autorizzazione del Tribunale di Brescia, n. 43/2000 dell’8 agosto 2000 Sede, Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Redazione Macri Puricelli, direttore macri.puricelli@popolis.it

11 “... ’na quàt paròlå dèlå Bàså Bresànå”: il vocabolario aggiornato del maestro Tomaso Romano

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Lidia Sbarbada, coordinamento lidia.sbarbada@cassapadana.it

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Armando Rossi e Debora Zanini, immagini armando.rossi@popolis.it debora.zanini@popolis.it

Sede: Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Tel. 030 9040270 rivista@ popolis.it Comitato di redazione Franco Aliprandi, Stefano Boffini, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, Macri Puricelli, Armando Rossi, Lidia Sbarbada Hanno collaborato a questo numero: Angelo Baronio, Marco Boscolo, Valentina Bragazzi, Benedetta Cherubini, Valerio Gardoni, Paolo Ligabò, Marco Sacchi, Laura Simoncelli, Flavia Vighini, Rossella Zanotti Fotografie: Benedetta Cherubini, Fondazione Castello di Padernello, Valerio Gardoni, Daniela Iazzi, Paolo Ligabò, Maria Lodi, Marco Sacchi Copertina: Torre Abate, struttura idraulica del 1569 per la bonifica estense Delta del Po, Mesola (Ferrara) Foto di Valerio Gardoni Stampa: Staged, S. Zeno N. (Bs)

Sanguinetto, tra storia e cultura Due premi per un castello

Acqua, bene comune alla Fiera di San Benedetto

Leno e la Val Trompia: un legame lungo secoli

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Estate con gli asini

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Danza, musica e gastronomia nell’estate di Padernello

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Pia Fondazione: una storia millenaria di solidarietà

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A Villa Giuseppina per animare il tempo libero

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Cooperativa Santa Lucia: investire in responsabilità sociale

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QRCode contenuti multimediali su Popolis Quando, sfogliando la rivista, trovate un “riquadro” come quello riprodotto qui a lato, avrete scoperto un QRCode (dall’inglese “Quick Response”, risposta rapida) che vi permetterà, grazie al vostro cellulare, di vedere un video, leggere un testo in Internet, sfogliare un sito web. Ma come si fa? Il vostro telefono cellulare o smartphone deve avere un programma gratuito di lettura. I più comuni sono Nokia Reader, QR App e QR Launcher (per Iphone), KaywaReader, Barcode Scanner (per Android). Una volta scaricato il programma, “mostrate” al vostro cellulare, inquadrandolo con la fotocamera, il QRCode. Il gioco è fatto.


e d i t o r i al e

Cari soci, durante l’assemblea dello scorso 26 maggio è stata lanciata l’idea di un nuovo progetto: la “Casa delle imprese”. Si vuole affrontare un tema centrale per i nostri territori, come stimolare prima – e supportare poi – lo start up di nuove iniziative imprenditoriali, di giovani e non. Il forte radicamento dello spirito imprenditoriale è stato in passato alla base del benessere dei nostri territori. Oggi non è più sufficiente. Occorre rinvigorirlo, sostenerlo, metterlo in rete, per dare una concreta possibilità a nuove idee imprenditoriali di mostrare a pieno il loro valore. Per Cassa Padana, come del resto per tante altre iniziative intraprese in questi anni, si tratta di un modo di affrontare proattivamente la situazione di difficoltà in cui versano i nostri territori, non rinchiudendosi solo a difesa strenua dell’esistente. Oggi sono quantomai necessarie persone con idee e creatività, voglia di fare e spirito di sacrificio, autonomia, flessibilità e coraggio per osare. Proviamo a far emergere e aiutare talenti latenti, sotterrati per una molteplicità di ragioni, in modo che possano moltiplicare il loro valore a beneficio di tutti gli appartenenti alle nostre comunità locali.

Vittorio Biemmi presidente Cassa Padana Bcc

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I N P RIMO P I A N O

di Valerio Gardoni |

valerio.gardoni@popolis.it

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e c’è un elemento che congiunge i selvaggi anfratti dell’Adamello o i monti della Val Trompia con la piatta pianura bresciana, mantovana e cremonese, sino al delta del Po fra Rovigo e Ferrara, quell’elemento è l’acqua. Se ne vanno tutti ad oriente i fiumi delle nostre terre. Scriveva Giovannino Guareschi: “I fiumi che si rispettano si sviluppano in pianura, perché l’acqua è fatta per rimanere orizzontale e soltanto quando è perfettamente orizzontale l’acqua conosce tutta la sua naturale dignità”. La Valle Camonica racchiude come pochi luoghi dell’arco alpino un insieme di ambienti montani differenti, vallate dai dolci pendii con villaggetti usciti dalle favole, come le Case di Viso che stanno di rimpetto alla severa sagoma selvaggia dell’Adamello e l’imperturbato gorgogliare delle nervose ra-

Itinerario liquido Dall’Oglio al Mincio, dal Po all’Adriatico, dalla Valle camonica al delta

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pide dell’Oglio che serpeggia a fondovalle. Ogni vallata custodisce gelosamente e con cura la dote di storia, misteri e leggende, incise sulla roccia nel corso di ottomila anni dalle genti camune. La Riserva Naturale incisioni rupestri, nella lista UNESCO dal 1979, è posta nella media Valle Camonica ed è una vasta area archeologica che abbraccia i paesi di Nadro, Ceto, Cimbergo e Paspardo. Le rocce incise sono centinaia e conservano delle figure di straordinaria efficacia allegorica, in molti casi uniche. Sui muri delle chiese della valle, invece, hanno lasciato capolavori unici i pittori Giovan Pietro da Cemmo e Girolamo Romanino. Non si può lasciare la valle senza visitare il Sacro Monte Camuno del santuario della Via Crucis a Cerveno: 14 cappelle che ospitano 198 statue di legno, stuccate e colorate, che rievocano la passione di Cristo. Singolari e bizzarri i volti dei grotteschi personaggi, intrisi di devozione popolare. Le sculture sono uscite dalla mani di Beniamino Simoni e dalla bottega dei Fantoni, tra il 1752 e il 1761. Si rimane stupiti a Cividate Camuno dinnanzi all’incre-

dibile dimensione del parco archeologico con il santuario di Minerva, sulle rive del fiume, in prossimità di un’antica fonte sacra. Il teatro e l’anfiteatro arricchiscono un complesso eretto in epoca romana, in un tempo in cui, per raggiungere la valle, si percorreva l’antica via Valeriana, ancora aggrappata ai monti che incorniciano il lago d’Iseo. Dopo il lago si placa lo scorrere del fiume Oglio. Sgomita tra le colline della Franciacorta striate dai vigneti, entra nella pianura bonificata dai monaci benedettini, lascia l’impronta nei territori che gli abitano attorno, tra le provincie di Brescia, Bergamo, Cremona e Mantova. Mentre fluisce verso il Po, si perde fra paesaggi di rara bellezza: boschi planiziali, zone umide, piccole paludi, riserve naturali, campi in coltivo, borghi, pievi, palazzi e castelli. Nella Bassa, Orzinuovi e Soncino si fronteggiano: uno mette in mostra la bella piazza e la rocca, l’altro lo splendido castello, le mura, il museo ebraico degli stampatori e le vie dal

Ponte di barche, Torre d’Oglio - Mantova

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I N P RIMO P I A N O

sapore medioevale. Ma i veri gioielli sono i piccoli borghi: Padernello, avvolto nella leggenda, stupisce in ogni momento della giornata. La via unica che parte dalla chiesa conserva le antiche botteghe e porta in braccio al misterioso castello, protetto dal fossato con il ponte levatoio alzato, come se nulla fosse cambiato. A poca distanza su una collina, avanzo dell’ultima glaciazione, il raro borgo di Monticelli d’Oglio, con l’antico villaggio di origine quattrocentesca ancora intatto, impreziosito dai porticati delle case coloniche perfettamente disposte a chiudere la grande corte, dove si affacciano la chiesa e il palazzo gentilizio. Il castello sulla destra del borgo, sorge sopra un’altra collina. 6

Nel parco Oglio Sud ci si inoltra nella terra dei Gonzaga. Isola Dovarese, dominata dalla piazza, sfoggia l’eleganza congegnata dalla potente famiglia e a settembre ospita il tradizionale “Palio delle contrade”. Non lontano, a Pescarolo si trova l’interessante museo del lino. La zona di maggior pregio del parco Oglio Sud è l’oasi naturalistica del WWF Le Bine: una visita nella riserva si può trasformare in un salto nel passato e un’occasione per osservare le trasformazioni dell’ambiente. A Torre d’Oglio continua caparbio a galleggiare il ponte di barche che cavalca gli ultimi metri del fiume che, qui, confluisce nel Po. Il regno incontrastato dei Gonzaga è segnato dal Mincio


A sinistra: Parco del Mincio, Rivalta sul Mincio (Mantova) Sotto: casone di Pesca di Valle Venier - Delta del Po - Rovigo

che circonda ancora oggi Mantova e la difende dalle moderne invasioni, quelle “barbare” del cemento. Quasi parallelo all’Oglio, anche il Mincio vira ad oriente e, prima di abbracciare i tesori architettonici di Mantova, passa da Valeggio sul Mincio arroccato sulle colline moreniche. Sembra di cavalcare una grande onda verde mentre si arriva al borgo medioevale di Borghetto, dove le acque gorgogliano sotto il ponte visconteo della “Rotta”. Le colline sono realmente onde di detriti spinte in epoche remote da quella lingua glaciale che era il lago di Garda. Incastonato tra le colline, come un gioiello, c’è Castellaro Lagusello il piccolissimo borgo dove il tempo si è fermato, racchiuso entro mura guelfe, con nove torri e un piccolo lago (avanzo glaciale) a forma di cuore. Poi le acque del fiume dei Gonzaga entrano nel parco del Mincio o si perdono tra i canneti e i fiori di loto dei laghi mantovani, bagnando il santuario delle Grazie e i suoi inquietanti ex voto.

Ambedue i fiumi si inchinano quando confluiscono nel grande fiume. Il Po, maestoso e regale, prima di accogliere le acque degli emissari lambisce Cremona, la città dei violini, della musica, la città che conosce l’arte di far “cantare il legno”. Per capire il carattere di queste terre lente, bisogna andare alla scoperta del mondo contadino nascosto tra il verde dei campi di una campagna che ospita alcune tra le più belle cascine della Lombardia. Le cascine sono ancora lì a simboleggiare una sfida tra passato e futuro. Maestose, con silos come torri d’un castello, le case coloniche, la colombaia, i fienili con le gelosie di mattoni rossi, le stalle basse di volti. Tra i campi arati o verdi di maggengo e di grano si distendono i viali sterrati contornati dai pioppi cipressini che entrano diritti dai logorati portoni di legno spalancati sulle aie, con il bucato steso, qualche gallina e il grugnito del maiale. Una è divenuta museo, è la cascina Cambonino alla periferia di Cremona. Là, dove le mani dei monaci benedettini hanno bonificato l’acqua di palude, cambiando l’aspetto delle campagne e accendendo lo stimolo alla cultura e all’arte, il Po incontra la grande abbazia del Polirone a San Benedetto Po, imponente e vasto complesso monastico che ha svolto un ruolo di primissimo piano nello sviluppo agricolo. È la Tebe del “Nilo padano”, gioiello di architettura e di fede, con la basilica ristrutturata nelle forme attuali da Giulio Romano. Il Po alla fine ci regale, con il Delta, un paesaggio antico su una terra recente. Difficile capire la fatica dell’uomo per vivere tra fiume, terra e mare. Bisogna navigare nell’universo del Delta e virare la rotta in un mondo vario e complesso, dove nulla è scontato, nulla è certo. Ferrara e Rovigo sono le due porte del Delta, in mezzo il Polesine che dall’età del Bronzo strappa la terra al fiume, alle paludi e alle zanzare, ma subisce le piene del Po e dell’Adige. La parola d’ordine è bonifica per poca terra da coltivare intrisa di sale. Da poco restaurata l’idrovora di Ca Vendramin, sulla strada Romea per Porto Tolle e divenuta museo della bonifica. Dove non c’è terra ci sono le “valli da pesca”. Ogni valle il suo casone, oggi monumenti di queste terre. Fare rotta nel Delta è tenere la barra a dritta in mezzo all’umanità salmastra, spazio di confine tra due mondi. Pecore, sale, vongole, pesci, uccelli migratori; pastori, zingari, agricoltori, pescatori e cacciatori, in una terra di mestieri liberi. ● 7


la ba n ca al t u o s e rvi z i o

Francesco Piovani dalla bassa alla Cina

Il responsabile della filiale di Parma è stato il secondo inviato speciale in terra cinese, tra incontri business to business ed escursioni conoscitive di Flavia Vighini |

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rancesco Piovani ha preso il testimone da Alice Cherubini, responsabile della filiale di Leno centro e ha trascorso un mese a Ningbo dove ha posto le basi per l’attività concreta dell’ufficio di Cassa Padana. Francesco, come hai strutturato l’attività e quali opportunità hai intravisto per le imprese del nostro territorio? Ho cominciato a partecipare alle fiere di maggior importanza, dialogando con i buyers cinesi, per intercettare un eventuale interesse verso i prodotti italiani. Ho raccolto brochure e biglietti da visita che ho inserito in un database nel quale stiamo catalogando tutte le informazioni del tessuto imprenditoriale di questa zona della Cina. Gli uffici di Leno, parallelamente, lo hanno alimentato con i dati delle nostre aziende, in modo da incrociare immediatamente la nostra offerta con la domanda cinese. Per facilitare il dialogo tra imprenditori cinesi e

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italiani abbiamo attivato un servizio di videoconferenza. Per quanto riguarda le opportunità, ho trovato una ditta alla ricerca di grossi quantitativi di plastica riciclata e un’altra interessata a presse usate per metalli. In generale, poi, c’è un’attrazione verso i prodotti alimentari italiani, non solo perché sono i migliori in Europa dal punto di vista delle norme sanitarie, ma anche perché l’Italian lifestyle in Cina è apprezzato e ricercato. Nella metropoli di Ningbo, costantemente coperta da una cappa d’inquinamento e dove l’acqua potabile è un lusso, l’Italia è vista come il paese del sole e del cibo sano. A breve, un gruppo di imprenditori cinesi sarà in visita nelle nostre zone per vedere con i propri occhi le opportunità di

flavia.vighini@cassapadana.it

business nei settori dell’enogastronomia, dell’arredo casa e dell’illuminazione. Cosa deve fare un’azienda interessata all’internazionalizzazione? Non tutte le imprese possono farlo: è un passo che richiede un cambiamento strategico, il prodotto giusto e una profonda conoscenza della realtà con la quale si intende fare business. Inoltre ci sono normative sanitarie da conoscere e barriere doganali e linguistiche da superare. Alle aziende interessate consiglio di fissare un appuntamento col proprio responsabile di filiale che potrà dare un primo parere. Se ci saranno le condizioni di base, si potrà passare a uno studio più approfondito


del settore merceologico di riferimento e a una consulenza finanziaria mirata. Cassa Padana è in grado di accompagnare passo per passo le aziende nel processo di internazionalizzazione attraverso dei pacchetti di servizi e ricerche ad hoc. Hai vissuto un mese in Cina. Raccontaci qualche impressione ed esperienza. La vita a Ningbo è frenetica, le strade sono così affollate che il primo giorno di saldi a Milano, a confronto, è una bazzecola. Nei negozi del centro tengono la merce negli scatoloni, perché c’è talmente tanta gente che la compra che non riescono nemmeno a smistarla. In Cina bisogna abituarsi a convivere con l’inquinamento acustico: lì tutto fa rumore, i clacson suonano all’inverosimile, i camion annunciano che stanno curvando, i fuochi d’artificio scoppiano appena si inaugura qualcosa, all’interno dei supermercati la musica è alta e le venditrici, per farsi ascoltare, propongono offerte imperdibili al megafono. Vivere una realtà così diversa dall’Italia mi ha aiutato ad apprezzare lati del mio paese che tante volte diamo per scontati. ●

I “pacchetti” al servizio dell’internazionalizzazione

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uando le aziende vogliono instaurare relazioni commerciali con l’estero possono incontrare barriere linguistiche e difficoltà nel valutare le controparti estere o nel reperire informazioni relative alla situazione socio politica del paese in questione. Cassa Padana, grazie alla collaborazione con partner locali esperti e collaudati, offre dei pacchetti di servizi, ricerche e assistenza finanziaria per progettare e gestire, insieme all’impresa, l’intero progetto di internazionalizzazione sul paese prescelto.

Pacchetto Small (base) • Caricamento dei dati e del catalogo prodotti in un database, consultabile anche dai partner esteri, che distingue le aziende locali e le controparti estere per tipologia e settore merceologico. Nel database è possibile inserire una vetrina on line e stock aziendali • Analisi del contesto socio-politico del paese e del mercato di riferimento e indagine di eventuali barriere legislative/doganali all’entrata • Segnalazione di opportunità all’estero e aggiornamento sulle fiere di settore in programma • Priorità di accesso alle missioni commerciali di Cassa Padana con assistenza linguistica (sia durante le missioni che spot sulla corrispondenza) • Assistenza sulla scelta del prodotto finanziario più idoneo per l’operazione • Newsletter

Pacchetto Medium

Pacchetto Large

Ai servizi SMALL si aggiungono:

Ai servizi MEDIUM si aggiungono:

• Analisi dei principali concorrenti sul mercato estero

• Approfondita analisi di mercato e analisi dei vincoli legislativi su specifici prodotti/ settori

• Breve valutazione dell’affidabilità delle controparti estere (con report dei dati di bilancio per un max di 2 clienti)

• Check-up organizzativo di I° livello per l’adeguatezza della struttura aziendale

• Presentazione dell’azienda presso le associazioni di categoria e i centri universitari

• Lista dei potenziali clienti • Valutazione dell’affidabilità controparti estere (con report dati bilancio per un max di 5 clienti) • Price-position dei principali concorrenti • Promozione del business nelle fiere di settore all’interno dello stand Cassa Padana • Breve consulenza doganale in loco

È inoltre possibile richiedere una consulenza più approfondita sull’adeguatezza della struttura aziendale, un check-up di marketing, un’assistenza legale/fiscale per la stesura dei contratti, una formazione specifica per le figure principali dell’impresa, un supporto alla creazione di “consorzi”, uno studio approfondito sulla catena distributiva dei propri prodotti all’estero e una consulenza specifica per la creazione di shop espositivi. Le imprese possono richiedere una quotazione dei pacchetti di proprio interesse presso tutte le filiali.

info cina@cassapadana.it

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la ba n ca al t u o s e rvi z i o

Da sinistra: Luca Zavarise, Elisa Sartori, Paolo Ligabò e Mattia Giarola

Sanguinetto

tra storia e cultura di Paolo Ligabò |

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paolo.ligabo@cassapadana.it

e origini di Sanguinetto sono, probabilmente, da ricondursi a uno dei numerosi insediamenti romani esistenti nelle propagini sud-sudovest dell’attuale pianura veronese. Caratterizzato da una robusta fortificazione già in epoca tardo medioevale, fu punto di incontro e scontro delle numerose Signorie che si contesero le sue terre: Mantovani, Scaligeri, Estensi, Visconti, Sforza si succedettero al governo fino alla caduta sotto il controllo della Repubblica di Venezia. Sanguinetto, che oggi conta circa 4.200 abitanti, caratterizza il suo tessuto socio-economico per la presenza di numerose aziende di produzione di mobili in stile di elevata qualità (con vicini Cerea e Bovolone costituisce il rinomato distretto produttivo del “mobile d’arte”). Significativa è anche l’attività agricola che si caratterizza per la produzione di cereali e tabacco. Meritevoli di una visita sono il castello Scaligero, l’ottocentesco Palazzo Taidelli, il Convento di Santa Maria delle Grazie e l’Oratorio delle Tre Vie, conosciuto con il nome di Rotonda. Banca Veneta 1896 avviò l’operatività della filiale di Sanguinetto nel luglio del 2009 in un locale in posizione strategica, proprio di fronte al Castello Scaligero, sede del Municipio. La fusione con Cassa Padana non ha generato problematiche. Piuttosto ha dato alla filiale la possibilità di strutturarsi adeguatamente, incrementando l’organico di una persona, per meglio soddisfare le esigenze di soci e clienti. La filiale sviluppa un montante di circa 21 milioni di euro di cui circa 8 di raccolta complessiva e 13 di impieghi. 260 sono i conti correnti attivi. La filiale, che conta tre addetti, ha recentemente cambiato vertice: Giampietro Bissoli (a Sanguinetto dal 1 dicembre 2012) ha ceduto la guida a Paolo Ligabò, già responsabile della filiale di Cerea. È affiancato dai colleghi Elisa Sartori e Luca Zavarise. Da aprile, la filiale può anche contare sulla collaborazione di Mattia Giarola promotore finanziario che divide la propria attività tra le filiali di Sanguinetto e Bovolone. ●

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Due premi per un castello di Paolo Ligabò

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ll’ombra del Castello Scaligero, la comunità di Sanguinetto è riuscita nel corso degli anni a dare vita a due manifestazioni di respiro internazionale e di altissimo spessore culturale: il concorso internazionale di musica da Camera “Gaetano Zinetti” e il concorso nazionale di narrativa per ragazzi “Premio Castello”. Il Premio “Gaetano Zinetti” (www.zinetticompetition.org/it), nato quasi in sordina 18 anni fa con lo scopo di onorare la memoria del celebre concertista nato e vissuto a Sanguinetto tra il 1873 ed il 1911, vanta la partecipazione di concorrenti provenienti da ogni parte del mondo. Il Premio “Castello” (www.premiocastello.it), nato nel 1951 e promosso dal Comune, è un concorso riservato ad autori di romanzi o racconti per ragazzi dagli 11 ai 14 anni. Quest’anno la 63ª edizione si svolgerà domenica 20 ottobre.


f o n d a z i o n e d o mi n at o l e o n e n s e

“… ’na quàt paròlå dèlå Bàså Bresànå” Il vocabolario aggiornato del Maestro Tomaso Romano di Marco Sacchi |

marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

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l dialetto è l’essenza di un territorio e delle persone che lo ne del volume: “Nel terzo millennio la saggezza popolare della vivono. Possiede una grande forza espressiva che rappre- nostra lingua è e rimarrà intatta. Il dialetto della Bassa Bresciasenta la memoria di esperienze umane e sentimenti genui- na esiste, anche al di fuori di grandi clamori culturali e storici. ni e autentici ed è intriso dell’intelligenza e della fatica, del Si sente, pulsa, vive e si perpetua. Ma soprattutto, ci dà voce: sapere e delle esperienze culturali della popolazione. salvando la nostra lingua, salveremo la nostra identità.” Il maestro Tomaso Romano, insegnante e scrittore novanLa nuova edizione aggiornata del vocabolario non è soltunenne di Alfianello, bassa bresciana, con la sua passione per tanto una semplice raccolta di parole. Nelle prime pagine si il dialetto si è fatto portavoce in questi anni di tali sentimenti, trovano le note per entrare nel merito della grafia del dialetpromuovendo ricerche e studi su questa lingua al fine di con- to, accompagnate da consigli pratici di pronuncia. Il dialetto servarla, valorizzarla e divulgarla. infatti possiede regole di scrittura e dizione ben precise: ogni L’amore per il dialetto traspare fin dal suo primo libro di lemma quindi è spiegato sia mediante la definizione sia attraracconti e tradizioni di una volta, verso espressioni e modi di dire “Emusiù e fragransa” del 2002. che aiutano a comprenderne meLa Fondazione Dominato Leoglio il significato e l’utilizzo. Tomaso Romano nense ha riconosciuto nel dialetIl vocabolario sarà presentato un valore da promuovere e da non dimenticare. Per questo, dopo aver promosso, lo scorso anno, la pubblicazione del volume “Tradisiù e superstisiù dela Basa Bresana”, ora presenta la versione ampliata del vocabolario “…’na quàt paròla dela Basa Bresana”, già edito da Cassa Padana nel 1998, oggi aggiornato con nuovi lemmi. Scrive Romano nella prefazio-

…’na quàt paròlå dèlå Bàså Bresànå

to sabato 6 luglio in Villa Badia a Leno durante l’XI edizione della Fiera di San Benedetto. Per chi fosse interessato sarà poi in vendita presso la sede della Fondazione Dominato Leonense in via Marconi 28 a Leno. Per info: Tel. 0309038463. ●

Info www.fieradisanbenedetto.it Nuova edizione ampliata

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f o n d a z i o n e d o mi n at o l e o n e n s e

Acqua, bene comune alla Fiera di San Benedetto

di Marco Sacchi |

marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

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a fiera delle produzioni biologiche torna ad animare il parco di Villa Badia a Leno, nella bassa bresciana. Da 11 anni la Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana organizzano questa manifestazione con l’intento di incoraggiare la produzione biologica di qualità, presentando esempi concreti di prodotti e attività. Nell’anno internazionale della cooperazione per l’acqua, il filo conduttore di questa edizione non poteva che essere l’acqua. Perché l’acqua è fonte di vita. Perché l’acqua è un bene comu-

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ne dell’umanità, un bene irrinunciabile che appartiene a tutti. Mostre a tema – tra cui quella del maestro cinese Zhu Renmin, della fotografa Elena Pivato e dell’Accademia del Gamber – spettacoli e presentazioni saranno proposte per sensibilizzare i presenti su questo importante tema. Il programma della Fiera di San Benedetto si presenta molto ricco: si inizia venerdì 5 luglio con lo spettacolo Popolis is Music. Il mercato sarà invece aperto sabato 6 luglio e domenica 7 luglio dalle 17 alle 23.30. Saranno presenti anche gli hobbisti che hanno fatto del riciclo un’arte e le associazioni di volontariato che rappresentano il cuore pulsante della società. Da non perdere è la presentazione, sabato pomeriggio, della nuova edizione ampliata del dizionario “…’na quàt paròla dè la Basa Bresàna” del maestro Tomaso Romano; mentre domenica pomeriggio sarà presentato in anteprima il completamento del restauro di Villa Badia, realizzato grazie a una collaborazione fra Cassa Padana e Libera Accademia delle Belle Arti, a cui seguirà una visita guidata nelle meravigliose sale affrescate. Durante il fine settimana non mancheranno gli intrattenimenti per i bambini e la possibilità di cenare in Villa Badia con squisiti piatti biologici, tra cui il tipico spiedo. L’ingresso alla manifestazione è gratuito. ●

In viaggio con verdi

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uecento anni fa nasceva Giuseppe Verdi, poi soprannominato il “cigno” di Busseto, per l’eleganza e la delicatezza del suo stile musicale. Il maestro ha rivoluzionato la storia della musica. Cosa sarebbe il mondo senza le sue opere? Senza Rigoletto, Traviata, Trovatore, Nabucco, Macbeth, Aida, Don Carlo, Otello… Anche Leno vuole celebrare questo artista: sabato 6 luglio, il Corpo Musicale Lenese “V. Capirola”, con il coro “Città di Brescia”, proporrà una serata interamente dedicata a Verdi. Nella magica atmosfera del parco di Villa Badia aleggeranno le arie più celebri. Ingresso libero.

info Tel. 030-9038463 www.fondazionedominatoleonense.it www.fieradisanbenedetto.it

Popolis is music

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la storia di un lungo viaggio a bordo di una nave durante il quale i membri dell’equipaggio saranno costretti a rivedere le loro vite da una prospettiva diversa. La collaborazione può vincere su tutto? Molte le domande: qual è la destinazione? Cosa nascondono le vite dei passeggeri? Questa è la trama dello spettacolo Popolis is music, che sarà rappresentato venerdì 5 luglio dai partecipanti del corso “TEATRIAMO”, organizzato dalla compagnia teatrale Caramella presso il Teatro di Desiderio di Leno. Lo spettacolo è nato su proposta di Cassa Padana per celebrare i 10 anni del portale Popolis.

Anubisquaw for Africa

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uando lo spettacolo è a fin di bene. La compagnia teatrale Anubisquaw presenta, domenica 7 luglio, Il Segreto della Dark Lady (Otto Misteri per una Donna), per sostenere l’associazione Harambee onlus, impegnata nella costruzione di un pozzo di acqua potabile nella Chang’ombe School in Tanzania. In Africa l’acqua potabile è un lusso: spesso ciò che dovrebbe dare la vita diventa fattore di malattie e di morte. Per questo Anubisquaw ha creato questo spettacolo, per contribuire a dare al più presto a questi bambini acqua sana che li possa fare crescere e portare verso il futuro.

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f o n d a z i o n e d o mi n at o l e o n e n s e

Leno e la Val Trompia: un legame lungo secoli di Angelo Baronio

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e più recenti scoperte della ricerca storica ci testimoniano che lo stretto rapporto tra la fertile pianura della Bassa e le valli bresciane, in particolare la Val Trompia, risale a tempi assai remoti. È soprattutto il fenomeno della transumanza che mette in collegamento le due realtà. Avviata già in età romana, la pratica di svernare in pianura e di portare capre e pecore in montagna durante l’estate si intensifica nell’alto medioevo per iniziativa delle grandi abbazie benedettine di Santa Giulia, San Faustino e Sant’Eufemia in città e San Benedetto di Leno in pianura. È dalle grandi corti monastiche della Bassa che in primavera partono le greggi per raggiungere le malghe delle prealpi sia bresciane, che bergamasche, per farvi ritorno poi in autunno. Le conducono malghesi e pecorari che nell’alto medioevo operano al servizio dei titolari delle corti monastiche e in età comunale con il contratto di soccida si trasformano in veri e propri pastori-imprenditori. In Val Trompia innumerevoli sono le testimonianze del fenomeno, che si intreccia alla commercializzazione del ferro estratto dalle miniere e dei semilavorati che uscivano dai forni della media e alta valle, diretti verso la città, la pianura e la Franciacorta da un lato, dall’altro attraverso la Val Sabbia al

lago di Garda per giungere infine ai mercati lungo il Po. Sono queste attività che nell’alto medioevo le grandi abbazie mettono sotto controllo, organizzando un sistema che promuove la crescita di professionalità e in età comunale e signorile si traduce nella nascita di imprese autonome. Si alimenta così un fecondo collegamento che lascia tracce evidenti nel panorama della valle. Curiosa ed emblematica quella della località di Aleno, frazione del comune di Marcheno. Un’antica tradizione collega il borgo a Leno e al monastero di San Benedetto, fondato dal re longobardo Desiderio nel 758, in rapporto tanto stretto d’averne mutuato il nome. Alla luce delle attuali conoscenze, le fonti non ci consentono di confermare i racconti della tradizione. Un’ipotesi si può tuttavia avanzare ed è quella che collega il toponimo Aleno al nome della famiglia Aleni, i cui membri ricordano nel cognome l’originaria provenienza dal paese della Bassa, sede della grande abbazia. Non si può escludere che membri di tale famiglia protagonisti della transumanza o del commercio dei manufatti di ferro si siano stanziati nella media Val Trompia, presumibilmente su beni dipendenti dal monastero leonense, dando vita a un nucleo abitativo cresciuto fino a diventare comune, il Comune di Lè come segnalano le fonti quattro-cinquecentesche, da cui si originerà l’attuale Comune di Marcheno. ●

Fai parte della Fondazione Dominato Leonense! Avrai diritto a sconti e agevolazioni sulle iniziative culturali da noi organizzate e in altri siti culturali del territorio

Quota socio privato: 100 euro all’adesione e 10 euro annui 14Quota socio istituzionale: 1.000 euro all’adesione e 100 euro annui


I n o stri pr o g e tti A C R E M ON A

Estate con gli asini Appuntamenti in riva al Po: 15 agosto e 8 settembre di Benedetta Cherubini |

benedetta.cherubini@cassapadana.it

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Info Associazione Centro Natura Amica Onlus

Sede legale – Via XX Settembre 50 Sede operativa – Località Valloni Gussola (Cremona) Tel. 331 3615741 – 339 5470562 info@centronaturaamica.it www.centronaturaamica.it

opo l’appuntamento del Baby Asino Day che si è tenuto a metà giugno – in cui una tribù di bambini si è destreggiata con gli asinelli per una passeggiata nel bosco – nel calendario degli appuntamenti estivi del Centro Natura Amica di Gussola non poteva mancare un momento dedicato ai giovani e alle famiglie, in programma per giovedì 15 agosto per vivere in modo simpatico e singolare il ferragosto con un Happy Hour degli Asini, quarta edizione per un appuntamento che ha riscosso un incredibile successo, dove i ragazzi possono condividere con gli amici una serata estiva, nel rilassante contesto naturale del parco golenale della bassa cremonese, in compagnia degli animatori della fattoria didattica del Centro. I protagonisti saranno naturalmente loro: gli asini! Dalle 19 aperitivo, per proseguire con la croccantezza della torta fritta, salu-

mi e un buon goccio di vino grazie al sostegno della ProLoco I Corvi di Solarolo Monasterolo. Per poi rimanere in buona compagnia in campagna a guardar le stelle. Domenica 8 settembre si terrà, invece, quella che possiamo chiamare la giornata di festa solenne dell’associazione: Asino Day 2013. Un incontro sociale aperto a tutta la cittadinanza, per celebrare la quinta stagione di attività dell’associazione e festeggiare gli splendidi amici asini che, quotidianamente, lavorano con persone caratterizzate da fragilità per aiutarle, tramite l’attività assistita, a prendere consapevolezza delle proprie potenzialità. L’Asino Day aprirà alle 10.30 con una Staffetta dell’Amicizia, un percorso preparato dagli utenti e dagli operatori delle cooperative sociali e delle fondazioni RSA/RSD locali, per proporre un momento simpatico nel verde della golena e dare la possibilità a tutti di interagire con gli asini. Alle 12.30 si aprirà il Pranzo dell’Asinaro, un sorprendente viaggio alla scoperta dei sapori dei piatti tradizionali casalaschi. Dalle ore 13 musica dal vivo con le canzoni dialettali narranti la storia dei luoghi, personaggi e tradizioni dei Peritoperaria. La festa proseguirà per tutta la giornata con diverse proposte di animazione per i bambini e si concluderà con l’esibizione di karate dell’A.S.D. Buschido di Casalmaggiore (M° Alfonso Ventura). Tutti gli eventi sono a numero chiuso, con iscrizione obbligatoria al fine di garantirne una migliore gestione e riuscita. Tutto il ricavato delle iniziative sarà devoluto alla cura degli asinelli e per migliorare i servizi offerti gratuitamente a fondazioni e cooperative sociali del territorio. ● 15


I n o stri pr o g e tti A BRESCIA

Danza, musica e gastronomia nell’estate di Padernello di Laura Simoncelli |

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laura.simoncelli@popolis.it


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inalmente estate! E la fondazione Castello di Padernello propone un ricco cartellone di eventi che spaziano tra musica, arte, danza, teatro lirico e gastronomia tipica del territorio. Si comincia sabato 6 luglio con la serata di danza classica organizzata dall’associazione Scarpette Rosse. Nella suggestiva cornice del castello, le al-

lieve della scuola di danza di Borgo San Giacomo, dirette da Laura Migliorati, daranno prova di armonia, rigore, forza e passione affrontando coreografie di brani tratti dal repertorio delle colonne sonore dei più celebri musical e film. Dopo il successo della Traviata, messa in scena l’anno scorso, giovedì 11 e sabato 13 luglio alle ore 21.15, sarà il momento de Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, melodramma buffo in due atti dal libretto di Cesare Sterbini con Brixia Sinergy Chorus e Brixia Symphony Orchestra diretti da Giovanna Sorbi. Martedì 16 luglio l’associazione culturale Isola propone Musica e poesia, viaggio fra musica e parole nella canzone d’autore del secondo Novecento attraverso le pagine, rivisitate in chiave cameristica, di alcuni fra i più rappresentativi cantautori italiani scomparsi, come Umberto Bindi, Piero Ciampi, Lucio Dalla, Fabrizio De André, Sergio Endrigo, Giorgio Gaber, Rino Gaetano, Ivan Graziani, Bruno Lauzi, Bruno Martino, Domenico Modugno, Giuni Russo e Luigi Tenco. Venerdì 19 luglio sarà di scena l’interpretazione musicale di Eugenio Catina sulla ben nota storia della Dama Bianca, la dolce fanciulla morta nel secolo XV cadendo dalla camminata di ronda del maniero di Padernello. Sabato 20 luglio, invece, tornerà l’appuntamento con il mercato della terra, questa volta in versione serale, dalle 19.30 alle 2 di notte. Il mercato, organizzato dalla condotta Slow Food della Bassa bresciana, si propone per qualità e riconoscimento tra i 28 mercati organizzati e approvati in tutto il mondo, testimonianza di essere riuscito negli intenti qualitativi dei produttori e sociali degli organizzatori. Infine, c’è tempo fino al 28 luglio per vedere la mostra Pictor Caeli, percorso dedicato a Gian Battista Tiepolo, il pittore veneziano più celebre del Settecento: due tele fotografate da Virginio Gilberti , la Caduta della manna e il Sacrificio di Melchisedec, entrambe del 1740 ed entrambe ospitate nella chiesa di Verolanuova. ●

Info e prenotazioni: Castello di Padernello via Cavour, Borgo San Giacomo (Brescia) Telefono: 030 9408766 info@castellodipadernello.it www.castellodipadernello.it

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I n o stri pr o g e tti A BRESCIA

Pia Fondazione

una storia millenaria di solidarietà di Rossella Zanotti direttore sociale

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a storia quasi bimillenaria della Pia Fondazione si dipana fra i secoli mantenendo intatta l’antica vocazione: prendersi cura dei più deboli e bisognosi attraverso l’attivazione di servizi che in ogni epoca si sono caratterizzati per la loro modernità. Nell’anno 100 d.C. i Romani costruiscono la via Valleriana, la Civitas Camunnorum e un ponte, sul fiume Oglio, di “unione” col popolo Camuno. Sul lato destro del ponte sorge una “mansio” romana, stazione di posta e di ristoro: è questa la prima e attuale ubicazione della Pia Fondazione. Nell’ 841 d.C. nasce lo xenodochio “de Campello” (antenato dei moderni ostelli) sempre per fornire ai viandanti, ma soprattutto ai pellegrini, una assistenza non solo materiale ma anche spirituale. Durante il 1300 la struttura è governata da una colonia di frati Umiliati. Annessa all’Ospedale (Hospitalia) viene costruita la chiesetta dell’Epifania,

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ovvero “chiesa degli ospedali”. Oggi la chiesetta è l’intatta testimonianza dell’antico passato, dove la gente può recarsi alla messa domenicale o semplicemente ad ammirarne dipinti e sacrestia. Tra Settecento e Ottocento la struttura viene trasformata in Ospedale degli esposti (salvo 4 mesi di metà 1700 nei quali diventa un lazzaretto per i camuni colpiti dalla peste). Viene predisposta una vecchia ruota di legno, che garantiva il segreto, nella quale venivano depositati bambini illegittimi o destinati a morire di fame, vista la miseria in cui versava la Valcamonica. Nei poveri fagottini con cui venivano fasciati i bambini, le madri lasciavano segnali segreti come medagliette e immaginette spesso divise a metà: l’altra metà era tenuta come ricordo dalla famiglia. Esistono ancora, custoditi in un prezioso archivio, alcuni di questi piccoli ricordi. Verso la fine dell’Ottocento, la chiesetta dell’Epifania vede il passaggio dei pellegrini che scendono


coltà, gesti di carità, impegno professionale, oggi la Pia Fondazione gestisce un rinomato Centro di fisioterapia, un Centro diurno disabili, un Centro socio educativo, il “Bruco” con laboratori di creInfo ta, serra e piccoli frutti, una comunità alloggio, il Pia Fondazione di Valle Camonica Via del Lanico 2, Malegno (Brescia) Centro diurno integrato Tel. 0364 340434 per anziani La rondine, il progetto sperimentale per minori disabili gravi Il Melograno. Tutti i servizi dell’ente, accreditati dalla Regione Lombardia, mantengono intatta l’antica finalità: offrire cura e professionalità a coloro che vivono difficoltà, o, come in tono moderno si usa dire, disabilità. Ogni giorno una trentina di adulti con disabilità psico-fisiche frequentano il nostro centro diurno, dove un’équipe di personale sanitario, educativo e assistenziale li aiuta a concretizzare il loro “progetto di vita” attraverso laboratori ed esperienze pensate su misura per ognuno di loro. Una delle esperienze più importanti che ogni primavera vede coinvolto un numeroso gruppo di “ragazzi” della Pia Fondadalla Germania lungo la via Jacopea per recarsi a zione, sono le olimpiadi sulla neve a Livigno, una Santiago dè Compostela, ma anche quello dei pelmanifestazione che ogni anno raccoglie Centri per legrini che si recano in Germania. Nel 1880 viene disabili e associazioni che arrivano da tutta Italia. dismessa la vecchia ruota e i bambini vengono Quest’anno le olimpiadi sulla neve si sono svolraccolti e ospitati da un custode. te durante la terza settimana di aprile, in uno scenario ancora completamente invernale. Lungo le Scorrono gli anni e la nostra mission si adegua strade i colori, le voci, la felicità dei ragazzi. E sulle ai nuovi bisogni dei tempi moderni. piste da sci, cose incredibili: persone gravemente Nel 1975 nasce la scuola speciale per minori dicompromesse riuscivano a scendere dai pendii insabili e psichici con annesso convitto. nevati con particolari slittini e l’aiuto dei maestri Dopo cinque anni il convitto viene chiuso e la dell’associazione Handy sport. È stata una festa e scuola speciale si trasforma in CFPH, il Centro di un esempio di vera integrazione. formazione professionale disabili per falegnami e il laboratorio, gestito dalla neo costituita Cooperativa Rosa Camuna. Parte anche il servizio di riabilitazione e nel 1985 nasce, in forma sperimentale, il Centro socio educativo, ora diventato centro diurno disabili. Dopo un lungo cammino di solidarietà, diffi-

La nostra storia non si chiude qui. Molto è ancora il bisogno di aiuto, affetto, comprensione, accettazione, amore. E noi, semplici samaritani, abbiamo e avremo ancora tanto filo da svolgere dal gomitolo della solidarietà. ● 19


I n o stri pr o g e tti A BRESCIA

A Villa Giuseppina

per animare il tempo libero di Benedetta Cherubini |

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benedetta.cherubini@cassapadana.it

l lavoro con gli anziani è centrato sulla rivalutazione del tempo: per loro il passato è lontano e il ricordo tende a sfumare. Il presente è noioso e il futuro genera ansia. L’animazione in una comunità residenziale per anziani non può, quindi, ridursi nel “far trascorrere il tempo agli anziani”. Animare il tempo libero significa soprattutto educare alla sua valorizzazione, in modo che questo diventi “partecipare”, “guardare” o anche “riposare”, purché a guidare le singole scelte siano la consapevolezza e il protagonismo della persona, anziché la passività o l’apatia. Sotto questo auspicio, tutte le attività iniziate a Villa Giuseppina di Gottolengo, sotto il coordinamento della preziosa animatrice e arteterapeuta Antonella Agosti, sono ormai “costanti e attivi momenti di socializzazione, compagnia ed anche di sfogo”. Si parte dalla 20

prediletta tombola e dal partecipatissimo cruciverba, per passare al gioco a palla a ritmo di musica. Si realizzano lavoretti con vari materiali di recupero per sostenere la capacità manuale e sollecitare la motricità. Si dipinge su vari supporti, piccoli e grandi quadri, valorizzati e appesi anche per colorare le pareti della casa. Si animano discussioni dopo la visione di un film a tema, si viaggia nel tempo ricordando storici cantautori e si lavora sulle emozioni attraverso la poesia creativa. Lo scorso maggio, in collaborazione con i cuochi della struttura, è partito anche un laboratorio di cucina: piccoli gruppi di ospiti si sono turnati con le ricette di casa, per ricordare e far gustare i loro piatti. Tante le uscite programmate, come l’ultima a ‘La dolce casa Cameo’, dove gli ospiti di Villa Giuseppina sono stati accompagnati in un percorso guidato con

i pasticceri: a coppie gli ospiti creavano un dolce da offrire al rientro alla “famiglia” in struttura. Con il bel tempo l’arteterapia passa anche attraverso l’allestimento di uno spazio-orto e, in vista della “gara alla pesa” programma per il 28 luglio in occasione della Festa del pomodoro a Gottolengo, ogni ospite si prende grande cura del proprio pomodoro, sperando di spingerlo verso una crescita esagerata. Tutte queste attività e altre verranno raccontate nel giornalino che gli ospiti stanno scrivendo per la Festa di fine estate programmata per sabato 24 agosto, dove parenti e amici saranno coinvolti in attività musicali e di intrattenimento. ●

info Comunità residenziale Villa Giuseppina Genesi Impresa Sociale Soc. Coop. Sociale Onlus Via Pavone 12 - Gottolengo (Brescia) Tel. 030 951674 segreteria@coop-soc-genesi.it


I n o stri pr o g e tti A MANTOVA

Cooperativa Santa Lucia:

investire in responsabilità sociale di Benedetta Cherubini |

benedetta.cherubini@cassapadana.it

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a Santa Lucia è una cooperativa sociale di tipo B, una delle tante realtà che aderendo alla legge 381/1991 si sono prefissate l’obiettivo dell’inserimento lavorativo di persone con svantaggio. Attiva dal 1988 ad Asola, con l’offerta di servizi di pulizie ambientali e di ristorazione, è cresciuta nel tempo, passo dopo passo, arrivando oggi a coinvolgere 93 soci e 181 dipendenti (di cui 144 donne) e toccando un fatturato nel 2012 di 3,5 milioni di euro. Oltre alla laboriosa gestione ordinaria, negli ultimi anni la cooperativa si è riconosciuta nel panorama del terzo settore per aver investito in progetti ad ampio respiro sociale come “A pranzo con te” per l’avvio di un centro cottura per mille pasti/giornalieri e “Net Work Family Balance” per sostenere la conciliazione vita/famiglia-lavoro. La cooperativa ha ottenuto, per la responsabilità sociale d’impresa adoperata nel 2012, il premio Buone Prassi di Unioncamere Lombardia, che le ha riconosciuto una crescita sociale sviluppata negli ambiti della sostenibilità ambientale, qualità del lavoro e relazioni con il personale, iniziative a favore della comunità e del territorio, qualità delle relazioni con fornitori, clienti e consumatori. La sostenibilità ambientale è testimoniata da una sede in classe A sia per la struttura che per i macchinari utilizzati e in un corretto smistamento dei rifiuti o riduzione dei consumi di carta (comunque a chilometro zero), cui si aggiunge la coltivazione della lavanda nei cantieri di lavoro per evitare l’utilizzo di profumi chimici. La qualità del lavoro e relazioni con il personale

passa per interventi ad hoc che hanno portato, in un triennio, a una percentuale di lavoratori svantaggiati inseriti superiore al 50%. Le iniziative a favore della comunità e del territorio si concretizzano nei 4mila pasti gratuiti annuali a favore di alunni e cittadini in grave situazione economica, nei Comuni in cui la cooperativa opera, nonché nel prezzo del pasto calmierato per tutti i soci e lavoratori in difficoltà. Infine, la qualità delle relazioni con fornitori, clienti e consumatori, si rivela nell’adozione di un sistema di gestione qualità e sicurezza conforme agli standard UNI EN ISO 9001:2008 e BS OHSAS 18001:2007 e privilegiando l’acquisto da produttori e fornitori di prodotti e derrate alimentari biologici, a filiera corta, chilometro zero o da agricoltura biodinamica. Una chiara testimonianza che anche nei momenti più bui si possono mantenere mire altissime e, con un forte radicamento territoriale, proseguire nella mission di investire per sostenere chi sta ai margini della società ●

info S. Lucia Società Cooperativa Sociale di Solidarietà via Emilia, 23/27, Asola (Mantova) Tel. 0376/712099 – Fax 0376/712098 www.coopsantalucia.com info@coopsantalucia.com

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age n da a cura di Valentina Bragazzi valentina.bragazzi@popolis.it

> MOSTRE Gio Batta Tiepolo pictor cæli

> Musica e teatro

Rare visioni di pittura da ponte I teleri di Verolanuova fotografati

Gran gala della musica

Castello di Padernello Borgo San Giacomo (Brescia)

Orchestra Sinfonica Giovanile Salieri Mozart & Filarmonici Veneti

Fino al 28 luglio

Info: www.castellodipadernello.it

7 luglio – ore 21.00 Villa Stopazzolo - Legnago (Verona)

Info: www.associazionefilarmonici.it

Gioacchino Rossini Il Barbiere di Siviglia (opera buffa in II atti) 11 e 13 luglio - ore 21.15 Castello di Padernello – Borgo San Giacomo (Brescia)

Info: www.castellodipadernello.it/ index.php

> Eventi Mantua Wine

Fino al 30 settembre com/

Info: 030 9040334

Scultura italiana 1915-1945

Info: http://8variazioniperstradivari.wordpress.

Galleria dell’incisione, via Bezzecca 4, Brescia

Premio Nocivelli 2013

Fino al 20 luglio

Concorso per la promozione dell’arte contemporanea

Info: www.incisione.com

Verolanuova (Brescia) Iscrizioni aperte fino al 19 luglio

Beach volley: Torneo Stradivari

Info: www.premionocivelli.it/home.pag

Info: 0372 23461

Museo Civico “Ala Ponzone” – Pinacoteca Museo Stradivariano, Cremona

19 luglio - ore 20.00 Filiale Cassa Padana Volta Mantovana (Mantova)

> sport

24 e 25 agosto Centro sportivo Stradivari via Milano 13/g, Cremona

8 variazioni per Stradivari

Fiera agricola campestre del Cornazzano 91esima edizione Dal 26 al 30 luglio Località Cornazzano – Viarolo (Parma)

L’impegno di Cassa Padana per il territorio è online

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a quest’anno il bilancio di coerenza di Cassa Padana è un lavoro in costante aggiornamento: i risultati e gli avanzamenti dei diversi progetti non vengono forniti solo in occasione dell’assemblea dei soci. E neppure esclusivamente su supporto cartaceo. Dallo scorso maggio, ogni giorno diamo conto su web dello stato di avanzamento dei numerosi progetti legati alle mutualità (interna, esterna e internazionale) grazie a un sito web che registra con pazienza, approfondimento, costanza, il lavoro che svolgiamo in questo ambito. È, quindi, facile avere uno sguardo complessivo su luoghi, temi, iniziative che vengono attivati o sviluppati da Cassa Padana. Una forma trasparente di comunicazione e informazione sia interna all’istituto che esterna, rivolta, quindi, ai soci e a tutto il territorio.

http://mutualita.cassapadana.it 22


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