Popolis - Aprile 2013

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Mensile di attualitĂ , economia, informazione e cultura cooperativa

IN QUESTO NUMERO

Dalla Bassa alla Cina: i dipendenti di Cassa Padana a Ningbo Villa Badia di Leno, la storia torna a risplendere 25 aprile a casa Cervi

Anno 12

04 aprile 2013


sommario

4-5

Rendere vicino ciò che sta lontano e aiutare le aziende a stare sui mercati internazionali

6-7

Dalla Bassa alla Cina: Alice Cherubini è la prima collega dell’operazione Marco Polo

8-9

Pavone Mella, la crisi non ferma la Bassa In ricordo di Padre Tone

10 11 Popolis, periodico mensile di Cassa Padana autorizzazione del Tribunale di Brescia, n. 43/2000 dell’8 agosto 2000

La Biblioteca Richeriana si apre al territorio

12-13

Villa Badia: la storia torna a risplendere

Sede, Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia

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Redazione Macri Puricelli, direttore macri.puricelli@popolis.it

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Lidia Sbarbada, coordinamento lidia.sbarbada@ cassapadana.it

25 aprile a casa Cervi

Dietro la maschera comincia il mistero

Teatro in Val Trompia

Armando Rossi e Debora Zanini, immagini armando.rossi@popolis.it debora.zanini@ popolis.it

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Sede: Villa Seccamani, via Garibaldi 25, Leno-Brescia Tel. 030 9040270 rivista@ popolis.it

18-19

Comitato di redazione Franco Aliprandi, Stefano Boffini, Andrea Lusenti, Luigi Pettinati, Macri Puricelli, Armando Rossi, Lidia Sbarbada Hanno collaborato a questo numero: Valentina Bragazzi, Daniela Iazzi, Valerio Gardoni, Massimiliano Mino, Barbara Ponzoni, Marco Sacchi, Silvano Treccani, Flavia Vighini Fotografie: Associazione culturale teatro terre di confine, Compagnia Anubisquaw, Valerio Gardoni, Elena Giorgi, Daniela Iazzi, Marco Sacchi, Silvano Treccani

I ragazzi raccontano i nonni

Regina dello sport

20-21

Vita e morte di un artista in versione misteriosa: a Breno e Cremona uno spettacolo del festival “I volti del Romanino. Rabbia e fede” Le Rifrazioni di Paolo Ciabattini arrivano a Verona

22 A g e n d a

Copertina: Villa Badia,di Marco Sacchi Stampa: Staged, S. Zeno N. (Bs) Sfoglia questo numero e gli arretrati su: http://issuu.com/popolis www.popolis.it https://www.facebook.com/ pages/Popolis/138224646437 http://twitter.com/popolisweb

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editoriale

La nostra Fondazione e il suo ruolo nel territorio

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a presenza nella rivista dell’inserto Ad Quartum Leonem mi offre lo spunto per richiamare brevemente le caratteristiche e la funzione prospettica che attribuia-

mo alla Fondazione Dominato Leonense, di cui sono presidente. La Fondazione Dominato Leonense non è una fondazione di erogazione, ma di partecipazione. Il suo compito non è di “donare”, ma di “fare” attività, da sviluppare insieme ad altri soggetti pubblici e privati presenti nelle varie comunità locali. La genesi da cui ha tratto origine nove anni fa la Fondazione è stata la riscoperta e valorizzazione della gloriosa tradizione dell’abbazia benedettina di Leno e degli ampi possedimenti su cui esercitava la sua influenza che oltrepassavano l’Appennino e giungevano fino alle valli di Comacchio, il Dominato Leonense appunto, grosso modo coincidente con l’attuale zona di competenza della Cassa Padana. L’obiettivo dell’azione della Fondazione sono quindi tutti questi territori. È nostro impegno realizzarlo, affinché la Fondazione sia sempre di più percepita – perché materialmente lo pone in essere – come uno strumento diffuso e decentrato a disposizione delle comunità locali, per realizzare iniziative culturali e di valorizzazione territoriale.

Vittorio Biemmi presidente Cassa Padana Bcc

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IN PRIMO PIANO

Le priorità di Cassa Padana di fronte alla crisi

“Rendere vicino ciò che sta lontano e aiutare le aziende a stare sui mercati internazionali” Incontro con il direttore generale Luigi Pettinati

di Macri Puricelli | macri.puricelli@popolis.it

“L

a crisi economica ci ha fatto molto riflettere sullo stato delle banche. Per troppo tempo il sistema bancario ha concentrato la sua attenzione sul conto economico senza valutare lo stato tecnico della situazione patrimoniale. Il boom degli impieghi, decollato a metà degli anni ‘90, è stato stimolato da una concorrenza esagerata ed è cresciuto spesso senza un’adeguata copertura patrimoniale. Il sistema non ha valutato il rischio insito in queste operazioni. E non aveva previsto neppure la portata di questa crisi”. Luigi Pettinati, direttore generale di Cassa Padana, ha un occhio sui giornali economici e un altro al computer, dove scorrono gli indici della Borsa. Nonostante quel profondo ottimismo della volontà con cui guarda al futuro, non riesce a nascondere qualche preoccupazione. Pochi giorni prima di questo incontro, la crisi del Monte dei Paschi di Siena, terza banca italiana e la più antica, aveva investito un sistema e un’intera comunità, finanziaria ma anche sociale. Non solo: lo scandalo legato a quell’acquisto a caro prezzo di Antonveneta e al ruolo in questa vicenda della Fondazione del Monte dei Paschi, ha scaricato tensioni e rabbia sull’intero sistema bancario italiano. “La vicenda di MPS è legata probabilmente a un’acquisizione pagata a caro prezzo che la crisi finanziaria ha messo in difficoltà e deprezzato. Non voglio fornire facili giustificazioni a quanto è successo a Siena. Le responsabilità personali verranno accertate. Ma per quel che ne sappiamo, se anche una banca fa un acquisto azzardato e a caro prezzo e poi si indebita, il rischio è sempre dietro l’angolo. È successo ad altre grosse banche, sia in Europa che negli Stati Uniti, lo abbiamo visto. In Italia, per ora, solo a MPS. Le banche italiane, in fondo, in questa crisi si stanno difendendo”. 4


Valori di impresa in azione

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edici storie di impresa. Sedici casi di eccellenza che attraversano le difficoltà della crisi economica. Non senza fatica, ma con successo. È questa la parte più ponderosa del libro “Valori d’impresa in azione”, pubblicato da Egea e curato da Vittorio Coda, Mario Minoja, Antonio Tessitore e Marco Vitale. Fra questi sedici casi, c’è anche Cassa Padana. In 25 pagine viene percorsa la storia dell’istituto di credito cooperativo di Leno, analizzati i dati economici, riuniti gli obiettivi delle tre mutualità, illustrati i profili gestionali e organizzativi. “La nostra banca è molto sensibile agli effetti della crisi”, spiega nel libro il direttore generale Luigi Pettinati, “avendo limitate operazioni finanziarie siamo molto sensibili alla caduta del margine di interesse; la crisi dell’economia del territorio ci ha portato a una ancora più severa e prudente politica degli accantonamenti. Infine le nostre iniziative mutualistiche sono stabili e non fluttuano in funzione dell’utile. Ma la solidissima situazione patrimoniale, la struttura dei costi e la flessibilità organizzativa, ci hanno permesso di assorbire tutti questi effetti senza scaricarli sui clienti. Abbiamo ridotto i nostri profitti senza mancare di coerenza alla nostra funzione che è di sostegno all’economia del territorio”.

Che il sistema italiano stia reggendo, non consola molto clienti e consumatori. Ogni tanto monta la rabbia contro le banche. Per Pettinati, si tratta spesso di un “astio strumentale”. “Non siamo sanguisughe. Il problema è che oggi si fatica a recuperare i crediti. Le banche hanno investito più di quanto hanno raccolto. E ora sono in difficoltà. Ma la vera questione è capire il perché non siamo ancora fuori da questa crisi. È colpa delle banche? Della finanza? La realtà è che oggi le aziende non chiedono più soldi per investimenti, ma per far fronte ai pagamenti”. Secondo il direttore generale di Cassa Padana bisogna andar oltre e agire sul territorio e per il territorio. “Perché le nostre imprese soffrono così tanto? Perché la maggior parte non è riuscita ad adattarsi in tempo utile alla globalizzazione. A cercare e trovare nuovi mercati di sbocco per i loro prodotti. L’impegno di Cassa Padana sull’internazionalizzazione va in questa direzione: guardiamo la crisi come un’opportunità e aiutiamo le imprese del territorio a uscire e a operare nel mondo intero. Il lavoro che facciamo in Cina, ma anche in America latina, in Israele e Palestina e ora in Africa, è per creare nuove condizioni di sviluppo per le nostre imprese e di conseguenza creare occupazione. Se non diamo futuro a loro, sarà impossibile uscire dalla crisi. Questa è la priorità per Cassa Padana: aiutare le aziende a stare sui mercati internazionali. Rendere vicino ciò che sta lontano. Portare i prodotti italiani, di altissima qualità, in ogni angolo del mondo. Infondere ottimismo e speranza. Per metterci in gioco tutti insieme e trovare la via che ci porterà fuori dal tunnel”. ●

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la b a n ca al t u o s e rvi z i o

Dalla Bassa alla Cina Alice Cherubini è la prima collega dell’”operazione Marco Polo” “Se le imprese nostre clienti sono sane e trovano nuovi mercati di sbocco, anche la nostra banca sarà sana e di conseguenza il nostro territorio continuerà a beneficiare del nostro supporto”

di Flavia Vighini |

flavia.vighini@cassapadana.it

C

he qualcuno sarebbe partito si sapeva da mesi. Ma che quel qualcuno, scelto tra tanti responsabili di filiale, fosse proprio Alice è stata una decisione ponderata nel tempo e comunicata alla prescelta solo qualche settimana prima della partenza. A dir la verità, il toto-scommesse di Cassa Padana l’aveva già identificata da tempo come la più papabile: laureata in lingue, dotata di spiccate doti commerciali e con un passato da responsabile dell’ufficio estero. Certo però che Alice è anche mamma e moglie e conciliare questi fattori con la nuova veste di business coacher (così abbiamo chiamato i colleghi coinvolti nel processo di internazionalizzazione delle imprese del nostro territorio) richiede un’organizzazione speciale. Ma non è impossibile. “Forse sono incosciente” ha pensato Alice “ma se mi preoccupo troppo mi precludo la possibilità di un’esperienza unica. Certo non è stato facile organizzare la gestione familiare durante la mia assenza, ma per fortuna posso contare sull’aiuto di mio marito e di mia suocera”. In fondo si tratta solo di quattro settimane e con l’aiuto della tecnologia, la propria casa non sembra poi così lontana.

Alice, sei la prima collega in trasferta in Cina. Quali sono le motivazioni che ti hanno spinta ad accettare? Il nostro direttore generale è stato molto chiaro. Se le imprese nostre clienti sono sane e trovano nuovi mercati di sbocco, anche la nostra banca sarà sana e di conseguenza il nostro territorio continuerà a beneficiare del nostro supporto. Condivido appieno questo pensiero e di fatto mi metto in gioco in 6


prima persona per preservare il mio posto di lavoro. Allo stesso tempo mi è stata offerta la possibilità di immergermi per un mese in un paese affascinante, dove lo splendore dell’antica civiltà imperiale si fonde con le testimonianze moderne di un progresso economico straordinario. Ho pensato che avrei conosciuto persone, luoghi e un modo di vivere diverso dal mio, che avrei soddisfatto la mia innata curiosità e portato a casa una maggiore apertura mentale, il che non guasta mai. Devo fare un ringraziamento particolare a mia mamma. Nonostante sia nata negli anni ‘30, mi ha sempre spronato ad

andare e conoscere il mondo senza paura (a soli 12 anni mi sono fatta da sola una vacanza di un mese dagli zii in Canada) perché tanto secondo lei ‘tutto il mondo è paese!

In cosa consiste la tua attività a Ningbo? Sono partita dall’Italia il 24 febbraio con tre colleghi della divisione Servizi alle aziende e una ventina di imprenditori che sono rimasti con me una settimana. In questa prima settimana abbiamo fatto incontrare gli imprenditori con aziende cinesi che erano già state identificate dal nostro collaboratore cinese della società Dedalo. È stato un successo. Gli imprenditori italiani hanno espresso grande soddisfazione e apprezzato l’organizzazione, in effetti direi ottima sotto ogni profilo. Dalla loro partenza in poi, la mia attività si è sviluppata in incontri con il Foreign and Economic Trade Department, con gli assessori e sindaci dei vari distretti produttivi e in un lavoro di matching tra fabbisogni di imprese italiane e imprese cinesi.

Che impressione hai di Ningbo? Era quello che ti aspettavi? Avevo letto che Ningbo è una delle più antiche città della Cina, con una storia che risale al 4800 a.C., nota come centro commerciale sulla via della seta. Nel mio immaginario credevo di trovare ancora tracce di questo passato, case a pagoda con laghetti e fiori di loto, templi immersi nel verde, ma non c’è più nulla di tutto ciò. Ora Ningbo è una metropoli di oltre 8 milioni di abitanti, ci sono centri commerciali internazionali dove si può trovare qualsiasi cosa, grattacieli in acciaio e cemento, ponti degni di Calatrava, Starbucks e McDonald’s. Stanno sorgendo centri residenziali e poli tecnologici all’avanguardia: qui l’edilizia non è certo in crisi. ●

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assa Padana ha avviato una nuova strategia che sia, per le imprese clienti, global-friendly. In questi mesi ha intensificato l’impegno legato all’internazionalizzazione in diversi contesti mondiali fra cui Cina, Ghana, Palestina e Perù. Al centro della nuova strategia vi sono i responsabili commerciali della banca che rappresentano l’interfaccia tra le opportunità che la globalizzazione offre e la disponibilità delle imprese che operano nel territorio. Da novembre 2012 tutti i responsabili commerciali di Cassa Padana hanno aderito a un laboratorio che ha nell’acronimo CRES.CO. il suo intento formativo: quello di una crescita consapevole del personale dipendente, delle imprese clienti e della banca stessa. Alice Cherubini, responsabile della filiale di Leno Centro, è la prima collega in trasferta in Cina.

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la b a n ca al t u o s e rvi z i o

Pavone Mella,

la crisi non ferma la Bassa Il lavoro della filiale di Cassa Padana

L

uigi Danieletti è nato a Pralboino 58 anni fa, dove risiede tuttora con le sue tre figlie Luisa, Anna e Giulia. Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria presso l’IstitutoTecnico Commerciale E. Beltrami di Cremona e aver assolto l’obbligo del servizio militare, inizia il suo percorso lavorativo alle dipendenze del Banco di Brescia (allora Credito Agrario Bresciano), dove ha lavorato per diciotto anni. Nell’aprile 1995 inizia la sua avventura nel mondo del Credito cooperativo entrando in Cassa Padana, nella filiale storica di Leno sede. Dopo aver svolto le mansioni di addetto al retro sportello e di vice-responsabile, è stato trasferito nella filiale di Castelletto di Leno con l’incari-

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di Silvano Treccani

silvano.treccani@cassapadana.it

co di responsabile. Dall’agosto 2006 è responsabile della filiale di Pavone Mella, nella Bassa Bresciana.

Pavone Mella, piazza storica per la Cassa, prima come tesoreria e poi come filiale. Che realtà economico-sociale hai trovato? “Pavone del Mella è un paese di circa 2800 abitanti a vocazione soprattutto rurale. Non a caso la nostra clientela è costituita principalmente da privati/famiglie e aziende agricole. Completano il quadro diverse realtà artigianali e pochissime attività industriali. La nostra filiale è quindi in grado di soddisfare ampiamente le necessità della clientela essendo, per sua stessa natura, rivolta a questa ti-


In ricordo di Padre Tone

Q

uasi sedici anni sono passati dalla sua scomparsa, ma il ricordo di Padre Tone Bresciani è sempre vivo in chi lo ha conosciuto. Dai concittadini di Pavone Mella alla “sua gente” in Ecuador. È stata una vita veramente straordinaria la sua, piena di umiltà e sempre al servizio del prossimo, soprattutto i più poveri e i diseredati. Un cammino di fede culminato con la lunga missione in Ecuador, dove ha lasciato un profondo segno di pace e di speranza tra i campesinos delle Ande, una delle popolazioni più povere del pianeta. La sua opera è stata talmente forte ed incisiva da aver ispirato il progetto “Microfinanza campesina in Ecuador”, del quale Bepi Tonello, presidente del FEPP, è uno dei maggiori artefici, e che è fortemente sostenuto da Cassa Padana. Con la sua opera, Padre Tone non si è limitato solamente ad aiutare la popolazione indigena, ma è andato oltre. In tutti gli anni della sua permanenza in Ecuador è stato uno dei fautori principali della traduzione della bibbia in “quechua”, la lingua delle popolazioni andine. L’opera è stata completata poco prima della sua prematura scomparsa nel 1997. La vita e l’opera di questa straordinaria personalità sono ben raccontate nel libro di Gian Mario Andrico “Nel nome del cielo”, dove la sua figura umana, di salesiano e missionario emergono con forza. La popolazione di Pavone Mella non lo ha mai dimenticato e nel 2009 gli ha dedicato il nuovo parco comunale. Negli stessi anni, a Zumbahua, in Ecuador, gli veniva dedicata la via centrale del paese: Avenida Padre Tone.

pologia di clientela e di fasce economiche. I volumi amministrati dalla filiale si aggirano sui 50 milioni di euro”.

La grande crisi. Che segni ha lasciato e quali strategie sta affrontando la banca per andare incontro alle difficoltà della piccola-media impresa e della clientela in generale? “In questo periodo, anche se il lavoro non manca, la crisi si fa sentire e gli imprenditori lamentano grosse difficoltà a far quadrare i bilanci, pur con un impegno maggiore rispetto al passato. La crisi in atto ha, quindi, portato a un notevole ridimensionamento dei volumi aziendali, arrivando in alcuni casi alla cessazione d’imprese, principalmente edili. La nostra banca è intervenuta per cercare, per quanto possibile, di allentare la morsa della crisi, accordando la rinegoziazione di finan-

ziamenti in corso con la sospensione temporanea delle rate o l’allungamento della durata e, in generale, con una gestione più attenta ai bisogni della clientela, in considerazione del grave momento economico/finanziario”.

La vostra è una bella filiale composta da tre persone: parlaci un po’ dei tuoi colleghi e del vostro rapporto lavorativo. “Nei diciotto anni di Cassa Padana ho avuto il piacere di lavorare con diversi colleghi, soprattutto giovani, con i quali ho sempre avuto dei bei rapporti. Attualmente in filiale sono affiancato dalla viceresponsabile Cristina Casali, arrivata nel dicembre 2010 dalla filiale di Leno centro, che si sta rivelando una preziosa collaboratrice, e da Laura Bertoletti che, dopo esperienze lavorative nelle filiali di Gottolengo e Bagnolo Mella, è nella nostra filiale dal maggio 2008 con mansione di operatrice di sportello”. ●

Da sinistra: Laura Bertoletti, Luigi Danieletti e Cristina Casali.

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I n o stri pr o g e tti a R EGG I O E M I L I A

25 aprile a casa Cervi

Fra storia e memorie in cammino

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di Valerio Gardoni

valerio.gardoni@popolis.it

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l museo dei fratelli Cervi a Gattatico, nella campagna reggiana, non è solo un monumento ai valori inalienabili della Resistenza, ma anche un faro di cultura, storia, arte nel mare verde della pianura. Da più di trent’anni è in prima fila con la ricerca scientifica e la promozione culturale, nel campo della storia delle campagne, delle lotte democratiche e dei valori antifascisti alla base della nostra Repubblica. Nata nell’aprile del 1972 per ricordare il sacrificio dei sette fratelli Cervi, fucilati dai fascisti il 28 dicembre del 1943, la casa della famiglia Cervi è oggi custode di memoria delle vicende umili e generose della “civiltà contadina”. Otre a un viaggio nella storia e nella cultura, una visita a casa Cervi è anche occasione di una deliziosa gita fuori porta nell’armonia della vita contadina, trama del tessuto sociale ed umano della storia d’Italia. Il percorso museale si svilup-

pa focalizzando la storia della famiglia e quella contadina del Novecento, attraverso alcune fasi fondamentali: il lavoro nelle campagne, l’antifascismo e la Resistenza, la costruzione della memoria dei Cervi nel dopoguerra. Al percorso storico si intreccia un percorso narrativo che utilizza sia le parole lasciate da tanti protagonisti, sia alcune testimonianze video. Oltre agli oggetti e ai documenti disponibili, legati alle attività lavorative della famiglia, nel percorso sono possibili approfondimenti grazie a leggii tematici, carte geografiche, elaborazioni grafiche, rassegne di fonti fotografiche, filmate e documentarie. La didattica è parte fondamentale dell’attività del museo con visite guidate a tema, laboratori tematici, approfondimenti audiovisivi, mostre a sfondo didattico, formazione per docenti e studenti. I valori del 25 aprile attraversano anche uno dei progetti più intensi del museo e realizzato in partnership anche con Popolis e Cassa Padana: Memorieincammino.it. Un sito web che raccoglie centinaia di documenti multimediali e georeferenziati che ripercorrono gli anni del fascismo, dell’antifascismo, la seconda guerra mondiale, la deportazione e la Resistenza, in un ideale segmento cronologico che va dal 1922 al 1945. Memorieincammino.it non è un archivio di documenti, ma ne rispetta il rigore metodologico. È piuttosto un’esperienza virtuale attraverso la storia e i luoghi, un viaggio tra biografie, eventi, temi e soprattutto fonti storiche strettamente legate ai territori di provenienza. ●


f o n d a z i o n e d o mi n at o l e o n e n s e

La Biblioteca Richeriana si apre al territorio Prosegue la collaborazione con Villa Giuseppina di Gottolengo di Marco Sacchi |

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marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

rosegue la collaborazione tra la Biblioteca Richeriana del Dominato Leonense e la Comunità residenziale per anziani Villa Giuseppina di Gottolengo, bassa bresciana. Dopo le presentazioni, nel dicembre 2012, del libro di poesie “Voi endré èl ciàncol” di Emilio Gadaldi e del romanzo “Rosetta e le ciambelle” di Anna Maria Boselli Santoni, lo scorso febbraio, viene ora proposto il laboratorio di poesia “Il volo del calabrone”. Il corso, che si è già tenuto con successo in Villa Badia a Leno nei mesi scorsi, si rivolge sia agli ospiti di Villa Giuseppina che agli esterni. Da venerdì 5 aprile a venerdì 28 giugno, per 7 incontri bisettimanali dalle 10 alle 11.15, il laboratorio cercherà di offrire un viaggio meraviglioso alla scoperta di tutte quelle immagini antiche e future che l’animo di ognuno custodisce. L’intento è infatti quello di spronare i partecipanti a prendere conoscenza e confidenza con il proprio mondo interiore e con i propri sogni. La conduzione del laboratorio è affidata a Maria Alloisio,

vincitrice di numerosi concorsi poetici nazionali e internazionali, autrice del libro di poesie “Libertà di pelle” e insegnante di corsi di poesia nelle scuole medie e superiori del bresciano. Il corso sarà proposto settimanalmente anche alla Biblioteca Richeriana in Villa Badia a Leno, da mercoledì 3 aprile a mercoledì 22 maggio, dalle 20.45 alle 22.00. Il costo di iscrizione è di 30 euro. Grazie a questa collaborazione, sta diventando realtà l’obiettivo di contribuire a far diventare Villa Giuseppina un luogo di crescita, nel quale vengono stimolati percorsi culturali e formativi che valorizzano in modo diretto le potenzialità della persona. Alla Biblioteca Richeriana di Leno continuano, anche ad aprile, gli appuntamenti culturali del pomeriggio. Segnaliamo l’incontro di giovedì 11 aprile, alle 15, con Luciano Anelli che presenta il suo libro “Una notte nella Medina. Incursioni sulla costa punica da Tunisi a Zarzis”. Il racconto di un viaggio, vissuto dallo stesso autore, lungo le coste del Mediterraneo tunisino: pagine indirizzate a chi desidera conoscere il Paese in un modo un po’ meno superficiale e a chi abbia voglia di calarsi nei panni del viaggiatore. L’ingresso è libero.

Info Biblioteca Richeriana, Tel. 030-9038463 11


f o n d a z i o n e d o mi n at o l e o n e n s e

Villa Badia: la storia torna a risplendere Già luogo colmo di fascino, dopo il restauro, l’antica dimora di Leno è tornata a essere un piccolo scrigno di rafin dalla sua origine, la Fondazione Dominato Leonenfinatezza e di gusto, con una facciata prestigiosa se ha sede nella prestigiosa Villa Badia, edificio ottoe molte sale affrescate.

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di Daniela Iazzi | 12

daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

centesco che sorge al centro del paese di Leno, Brescia. In questi anni si è parlato molto di ciò che è stato scoperto durante gli scavi archeologici: i resti del monastero fondato nel 758 dal re longobardo Desiderio. Un’abbazia che, per secoli, è stata seconda solo a quella, ancora oggi celebre,


di Montecassino. Poche, invece, sono le notizie in merito a Villa Badia, che sorge proprio sulle rovine del monastero benedettino, soppresso e demolito alla fine del 1700. Qui i fratelli Alessandro e Giovanni Dossi di Brescia, all’inizio dell’800, vi costruirono la residenza di campagna per la famiglia, come testimonia una lapide muraria posizionata su un lato dell’edificio. Della costruzione di questa villa sono pochi i documenti giunti fino a noi. È certo che i fratelli Dossi dovettero far costruire una residenza adatta al proprio rango, collocata in una posizione privilegiata e al centro del paese. Alla fine del secolo, in seguito a diversi passaggi ereditari, la villa subì una profonda ristrutturazione, cambiando radicalmente il suo aspetto. Lo testimonia un’annotazione degli anni ’50 del ‘900: “ Oggi non rimane che la località Badia, dove sorse, alla fine del sec. XVIII la villa dei fratelli Dossi sostituita poi (dopo la demolizione di quest’ultima avvenuta nel 1873) dall’attuale villa di proprietà Peri. (…) Davanti ad essa si estende un vasto terreno tenuto a prato che a dire del proprietario, sotto un sottile strato di terra vegetale, è intersecato da grosse muraglie e dove si trovano molto spesso ossa umane.” Verso la metà del 1900 la villa viene frazionata in più parti e passa a diversi proprietari per via testamentaria o per acquisto. Oggi l’intero edificio, di proprietà di Cassa Padana, è stato concesso in comodato alla Fondazione Dominato Leonense che ne ha fatto la propria sede. Al momento dell’acquisto, l’intero immobile si presentava in grave stato di abbandono e di degrado. Nel 2005 è stato ristrutturato il rustico, adibendolo a sala espositiva e sala convegni. Per quanto riguarda la parte centrale della villa, quella più antica che presentava elementi decorativi di grande pregio, l’intervento è

iniziato nel 2010, con la collaborazione della Libera Accademia delle Belle Arti di Brescia. Il corpo principale è infatti diventato un cantiere-scuola utile ai ragazzi per imparare l’arte del restauro. Come da accordi con la Soprintendenza, è stato avviato inizialmente il restauro delle facciate esterne, del colonnato e del portico che, a causa dell’esposizione agli agenti atmosferici e al malfunzionamento delle grondaie, era in stato di forte deterioramento. È proseguito successivamente alle stanze affrescate del piano terra. E infine alle stanze decorate del primo piano. Anche qui il degrado era evidente, soprattutto nelle stanze superiori. L’edificio presentava infatti seri problemi strutturali: erano visibili crepe di grandi entità e crolli di soffitti affrescati. Si è quindi deciso, prima di restaurare gli affreschi ottocenteschi, di intervenire al risanamento e alla messa in sicurezza delle solette e delle volte, inserendo nella muratura catene di rinforzo. Villa Badia, già luogo colmo di fascino, oggi si presenta come un piccolo scrigno di raffinatezza e di gusto: una facciata prestigiosa, un ingresso accattivante e molte sale affrescate. Invitiamo tutti a venire a trovarci in occasione dei prossimi eventi, durante i quali la villa sarà aperta al pubblico in tutte le sue parti. In Villa Badia si trovano le sedi di Fondazione Dominato Leonense, Biblioteca Richeriana, la Libera Accademia delle Belle Arti di Brescia (in questa sede distaccata è stato avviato 4 anni fa il corso di laurea triennale in Graphic Design e Multimedia), la scuola teatrale “Il teatro di Desiderio”, la Lubes-Libera Università dei Santi Benedetto e Scolastica, il patronato ACLI di Leno. ●

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f o n d a z i o n e d o mi n at o l e o n e n s e

Dietro la maschera comincia il mistero Laboratorio teatrale con Silvio Castiglioni di Daniela Iazzi | daniela.iazzi@fondazionedominatoleonense.it

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e per alcuni recitare vuol dire togliersi idealmente una maschera, c’è chi invece sul palco la vuole indossare per raggiungere livelli di espressione diversi. Silvio Castiglioni, attore e ricercatore teatrale, tra i fondatori del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano, condurrà un laboratorio intensivo di 4 giorni a Leno, nella sede del Teatro di Desiderio, durante il quale approfondirà l’analisi e la decostruzione dei comportamenti per ottenere un buon controllo in scena assieme alla consapevolezza del luogo e dello spazio e a un soddisfacente atteggiamento neutro. Seguirà lo studio di alcune forme espressive con la maschera, partendo dalle culture e dalle tradizioni teatrali più vive, vicine e lontane: dalla commedia dell’arte, al teatro-danza orientale, alle suggestioni del cinema e della video-arte. Scene dal teatro greco antico e da autori contemporanei. Durante il corso saranno utilizzate maschere in cuoio di Donato Sartori e Stefano Perocco di Meduna, e maschere artigianali di legno e cartapesta. ●

Il lavoro teatrale con la maschera 11-14 aprile 2013 Villa Badia, Leno (Brescia) Costo: 140 euro

info tel. 030 9038463

Diventa socio della Fondazione Dominato Leonense

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a Fondazione Dominato Leonense, fin dalla sua costituzione nel 2004, ha tra i suoi obiettivi la realizzazione di attività di carattere culturale, artistico, sociale, educativo e turistico, al fine di promuovere e diffondere la cultura in tutte le sue forme. È storicamente legata al territorio in cui opera e alle sue tradizioni; porta avanti, stringendo collaborazioni con enti e associazioni, iniziative volte a valorizzare e far conoscere la storia del passato che ci rappresenta. Per fare tutto questo, c’è bisogno della collaborazione di tutti. Essere socio della Fondazione Dominato Leonense rappresenta quindi una valida occasione per sostenere il mondo della cultura, fondamentale per la vita di una comunità. Per diventare socio basta poco. La campagna soci 2013 prevede un’agevolazione per chi ha

compiuto i 60 anni. Infatti: se hai più di 60 anni: quota di 50 euro al momento dell’iscrizione più un contributo annuale di 10 euro. Se hai meno di 60 anni, sei un’associazione o una ditta: quota di 100 euro al momento dell’iscrizione più un contributo annuale di 10 euro. Associandoti alla Fondazione riceverai la newsletter con notizie e anticipazioni sulle attività; avrai diritto a ingressi gratuiti e agevolazioni alle iniziative della Fondazione, sconti per l’ingresso a musei e iniziative organizzate da enti partner della Fondazione. Ma soprattutto diventerai parte integrante della Fondazione Dominato Leonense.

Info 030-9038463 info@fondazionedominatoleonense.it

Fai parte della Fondazione Dominato Leonense! Avrai diritto a sconti e agevolazioni sulle iniziative culturali da noi organizzate e in altri siti culturali del territorio

Quota socio privato: 100 euro all’adesione e 10 euro annui 14Quota socio istituzionale: 1.000 euro all’adesione e 100 euro annui


I n o stri pr o g e tti a b r e scia

TEATRO in Val Trompia Rassegna itinerante di primavera di Valerio Gardoni |

“T

reatro Terre di Confine”, nome suggerito da una storpiatura infantile, è la compagnia teatrale che da trent’anni apre il sipario in Val Trompia e terre confinanti. Nata a Gardone Val Trompia con la voglia di mettere a frutto esperienze individuali di teatro, si è affermata con intensi lavori di ricerca e frequentando corsi per approfondire le tecniche del teatro di strada. Oggi è una solida realtà culturale, punto di riferimento per la valle, con la rassegna Proposta 13 ci sono in cartellone spettacoli di alto livello, da primavera sino a fine giugno. Con il supporto anche di Cassa Padana.

valerio.gardoni@popolis.it

Villa Carcina sabato 6 aprile: Banche - un ladro in casa Inzino di Gardone V.T. domenica 14 aprile: Open day Bovezzo sabato 20 aprile: Italianesi Ponte Zanano di Sarezzo mercoledì 24 aprile: Cose da salvare Nave domenica 5 maggio: Vecchia sarai tu! Lumezzane mercoledì 8 maggio: Don Chi?... Gardone V.T. venerdì 10 maggio: Reading con David Riondino Villa Carcina sabato 18 maggio: Il nostro amore schifo Ponte Zanano di Sarezzo mercoledì 22 maggio: Confini- Esito laboratorio “Corso Adulti 2012/13” Sarezzo venerdì 24 maggio: Femminile e singolare. Vedi alla voce poetessa Marcheno venerdì 31 maggio: Brandelli di muri Marcheno venerdì 7 giugno: Mayor gremeza il mund no pothevela ancor aver Gardone Val Trompia domenica 16 giugno: (S)legati Tavernole sul Mella giovedì 20, venerdì 21, sabato 22, domenica 23 giugno: Fèr. Storie di ferro, lavoro, arte

Info www.treatro.it

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I n o stri pr o g e tti A BRESCIA

In Valtrompia, i ragazzi raccontano i nonni di Massimiliano Mino |

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massimiliano.mino@cassapadana.it


A

nna: “La mia nonna Carla è decisa e scherzosa e non dice mai di no!...ha un carattere fiero e solare, ha i capelli bianchi e sopra il naso a patata porta occhiali marroni e oro. Il nonno Nino lavorava per le famiglie che finito il lavoro gli davano un pezzo di pane e sapete cosa faceva? passava vicino alla staccionata degli ebrei con la sua carriola e andava

su e giù finché non riusciva a passare a qualcuno il pezzo di pane con il rischio di essere visto”. Silvia: “Il rapporto con la mia nonna è molto speciale, perché con lei ci vivo e perciò facciamo molte cose insieme”. Saavera: “La mia nonna paterna si chiama Rashid Begum. Lavora molto a casa ma non si stanca mai. Lei vive in Pakistan dove c’è casa nostra e non è mai sola”. Mattia: ”Mi ricordo che mio nonno Severino mi racconta spesso di quando faceva il militare e doveva sopportare sempre gli attacchi dei nemici”. Eccoli i ragazzi delle scuole elementari dell’alta Valtrompia che raccontano i loro nonni. Alcuni dei loro temi sono stati premiati in un concorso scolastico organizzato dall’associazione per i diritti degli anziani di Brescia (ADA) con il sostegno dei comuni dell’Alta Valle

Trompia e il contributo di Cassa Padana. Il progetto prevedeva che i ragazzi svolgessero dei temi sui propri nonni, sulle loro vite. I migliori quattro temi di ogni scuola sono stati premiati e raccolti in un libro e presto anche in un ebook. Durante la premiazione, che si è tenuta ancora lo scorso dicembre al Forno fusorio - una delle poche testimonianze della siderurgia al carbone di legna meglio conservatesi in Europa - i maestri hanno letto i temi degli alunni e la giornata è stata allietata da musiche suonate al piano da una bambina vestita con un cappottino rosso e una sciarpa bianca. Due riflessioni danno particolarmente senso all’incontro fra generazioni, fra bambini e anziani. Quello del dirigente scolastico: “I nonni sono il passato che vive il presente e i bambini sono il presente che vedrà il futuro” e quella del sindaco di Marcheno: “Idealmente vediamo unite le radici della nostre Comunità, le persone più anziane e i germogli cioè i bambini”. Questa avventura ci consegna un insegnamento: la crisi economica dei nostri giorni, seppur molto complessa, può essere superata se si riparte dai valori presenti in queste generazioni: l’onestà, l’inventiva e l’entusiasmo dei bambini uniti ai valori, alla forza di volontà e al rispetto degli anziani. ●

Gli alunni selezionati e vincitori Scuola primaria di Bovegno “Angelo Canossi” Classe V a: Silvia Corda (vincitrice), Caterina Fettolini, Saavera Rahat, Gloria Tanghetti. Scuola primaria di Lodrino “Don Arcangelo Tadini” Classe V a: Anna Borghetti (vincitrice), Rachele Bettinsoli, Fabio Pedersoli, Fabian Tarullo Paciello. Scuola primaria di Marcheno “Tito Speri” Classe V a: Blanca Mondinelli (vincitrice), Giorgia Ardesi, Elisa Zanoletti, Martina Fausti. Classe V b: Adil Lakmin (vincitore), Melina Manushi, Daniel Gipponi, Micaela Mason. Scuola primaria di Tavernole “Aldo Moro” Classe V a: Sarah Bertani (vincitrice), Artur Ialanski, Matteo Leali, Mattia Tassi.

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I n o stri pr o g e tti A C R E M ON A

Regina dello sport Cremona Città Europea dello Sport 2013, fra incontri, riflessioni, iniziative che attraverseranno tutto l’anno. Un’avventura che si è aperta lo scorso gennaio al Teatro Ponchielli in compagnia di Gianluca Vialli. E che prevede anche una partecipazione di Cassa Padana

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er capire meglio la genesi di quest’opportunità per la città, come si svolgerà e, soprattutto, che riscontri potrà dare, ho incontrato Marcello Ventura, consigliere comunale con delega allo sport, e Cesare Beltrami, presidente del Panathlon International Club, sezione di Cremona. “Sinceramente non mi aspettavo questo riconoscimento spiega Ventura - Cremona è una città molto piccola, pensavo

di Barbara Ponzoni |

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barbara.ponzoni@cassapadana.it

fosse penalizzata per questo. In realtà, rispetto al numero di abitanti, la nostra città ha molte strutture e impianti sportivi, grazie anche alla massiccia presenza delle Canottieri”. Ma la cosa che più ha fatto propendere l’Aces per la scelta è stata l’attenzione verso la disabilità delle società sportive e dei cremonesi tutti. “Cremona è la patria del Baskin, il basket integrato fra giocatori normodotati e disabili”, sottolinea con orgoglio il consigliere con delega allo sport.


Gli eventi sportivi di rilievo a Cremona sono già diversi e consolidati, come la Maratonina a ottobre e il campionato europeo di Triathlon. Verranno messe in campo nuove iniziative, come i “Martedì d’estate” da affiancare ai già noti “Giovedì d’estate”. Queste serate saranno interamente dedicate allo sport, con il coinvolgimento delle società più conosciute ma anche degli oratori e delle piccole associazioni sportive. “L’intenzione è di fare le Olimpiadi di quartiere - rivela in anteprima Ventura - con il coordinamento del CSI. Ma questa è solo la

Cesare Beltrami

Sport e salute

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n occasione dell’anno Cremona Città Europea dello sport, in collaborazione con l’ospedale di Cremona, l’università di Brescia – corso di laurea in fisioterapia – e Cassa Padana Bcc, il Panathlon ha progettato il percorso formativo “Sport e salute”, tre incontri sulla prevenzione dei traumi nello sport in calendario fra novembre e dicembre.

punta dell’iceberg; ogni settimana ci cono manifestazioni, convegni e momenti legati allo sport”. Nel comitato organizzativo di Cremona Città Europea dello sport 2013 c’è anche il Panathlon, associazione internazionale che raduna il meglio della dirigenza sportiva e fondato a Venezia nel 1951. A Cremona è attivo dal 1955 e vanta fra i suoi fondatori diversi illustri sportivi cremonesi. L’attuale presidente è Cesare Beltrami. “Oltre a garantire assistenza e collaborazione in generale - fa presente - nello specifico ci occuperemo di tre eventi. Il primo, già concluso, è stato Donna è sport, al Centro Culturale Santa Maria della Pietà. Oltre ad aver contattato la Fondazione Candido Cannavò che ha ideato la mostra, il nostro gruppo ha dato la disponibilità per accompagnare, con una breve descrizione dei pannelli, le scolaresche in visita. Per novembre inoltre abbiamo organizzato, grazie al contributo di Cassa Padana e alla collaborazione dell’Asl di Cremona e l’università di Brescia- corso di laurea in Fisioterapia-, un ciclo di tre incontri sulla prevenzione dei traumi nello sport, ma il momento più rappresentativo sarà, a mio avviso, la posa del monumento in ricordo degli sportivi all’interno del museo civico, presumibilmente a giugno.” Già, perché quest’anno non sarà solo all’insegna dello sport praticato. Ci saranno anche tante iniziative collaterali, come convegni e seminari sulle diverse problematiche ed opportunità legate al mondo sportivo, come stile di vita. La diffusione dei valori legati allo sport è fra le priorità del Panathlon. Alla domanda finale su cosa resterà di questa gloriosa annata è Marcello Ventura a rispondere: “Il riconoscimento di Città Europea dello Sport è qualcosa che rimane nel tempo, con tanto di certificato. Le città vincitrici entrano a far parte di una sorta di associazione che prevede un confronto e uno scambio periodico e proficuo. A ricordo rimarranno anche una mostra e un libro di fotografie. Abbiamo fatto un accordo con l’associazione italiana fotografi della Lombardia: 70 fotografi a turno seguiranno nel dettaglio tutti gli eventi sportivi e le manifestazioni correlate. Tanta gente si sta muovendo. Cremona si sta risvegliando”. ●

Info

www.cremonasport2013.it

9 novembre “Sport e agonismo: quando e perché l’attività fisica può diventare dannosa per l’organismo, lo sport fa sempre bene?” e “La prevenzione dei traumi nelle attività sportive di salto e corsa”. 30 novembre “I traumi sport-specifici da attività sportiva con mezzi (ciclismo, canoa e canottaggio), tra prevenzione e riabilitazione”. 10 dicembre “Sport e disabilità: prevenzione, cura e riabilitazione”; consegna del Premio Roberto Telli (6° edizione).

Info Cesare Beltrami, 3385072413, cesare.beltrami@tin.it

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F R A M O S T R E E S P E T TA C O L I

Vita e morte di un artista in versione misteriosa di Barbara Ponzoni |

barbara.ponzoni@cassapadana.it

A Breno e Cremona uno spettacolo del festival “I volti del Romanino. Rabbia e fede”

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ell’ambito del festival “I volti del Romanino. Rabbia e fede”, creato dall’associazione bresciana Cieli vibranti, grazie a numerosi sponsor e partnership fra cui Cassa Padana Bcc, la compagnia cremonese AnubiSquaw propone, fra aprile e maggio, un divertente spettacolo: “Maleficarum. L’ultima pennellata del Romanimo”. Il Rinascimento è l’epoca del pieno fulgore dell’arte in tutte le sue espressioni, ma è anche un periodo di oscure trame, intrighi e misteri. Di Girolamo Romano detto “il Romanino” non si conosce con certezza la data della morte, né la sua causa. Proviamo a giocare con la storia, immaginando che si sia trovato a fronteggiare gli interessi di alcune persone. Ipotizziamo che ciascuna delle persone che gli gravitavano attorno avesse un motivo di rivalsa nei suoi confronti. E aggiungiamo qualche altro dettaglio di fantasia, collegando eventi

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dell’autentica storia di questo pittore in modo da ricavarne una chiave di lettura enigmatica. Ecco, ci sono tutti gli ingredienti per costruire intorno alle cause della morte del Romanino un giallo perfetto. La nota compagnia teatrale cremonese AnubiSquaw regala il tocco finale rendendo la vicenda, oltre che intrigante, divertente e con personaggi un po’ improbabili. Durante lo spettacolo gli attori daranno alcuni indizi e il pubblicò sarà chiamato a individuare il colpevole del delitto e, naturalmente, il movente che ha portato al misfatto, compilando delle schede consegnate all’inizio. La lettura finale di queste interpretazioni, grazie soprattutto alla verve di Marinella Pavanello, risulta decisamente esilarante. E ora, un assaggio della trama: anno 1560, Girolamo Romano, detto “il Romanino”, celebre pittore, dopo una vita

al servizio dell’arte si ritrova circondato da persone che, per motivi diversi, lo mettono alle strette. La moglie, la figlia, una dama squattrinata e altri sinistri personaggi, compreso un oscuro inquisitore, pretendono da lui qualcosa. All’improvviso si sente in pericolo, e non si sbaglia: qualcuno lo ucciderà. Due bizzarri armigeri cercano di smascherare il colpevole, ma nemmeno loro sono al riparo dai sospetti. Chi può essere stato? E perché? C’entrano forse i soldi? O si tratta di una vendetta? Oppure la chiave del mistero è nascosta in un affresco della chiesa di S. Antonio a Breno? “Maleficarum. L’ultima pennellata del Romanimo” va in scena il 10 aprile alle 20.45 al Teatro delle Ali di Breno (Brescia) e il 28 maggio, sempre alle 20.45 al Filodrammatici di Cremona. ●

Info 030 9040334


Rifrazioni ex Chiesa di San Silvestro (ora Filiale Cassa Padana Bcc), Piazza degli Arditi, 4, Verona 9 aprile-10 maggio 2013 Inaugurazione: Lunedì 8 aprile, ore 17.30. Sarà presente l’artista. Orari: dal lunedì al venerdì, 8-12 e 14.30-16.30. Ingresso libero

Info Fondazione Dominato Leonense Tel. 030 9038463 / 045 594375 www.cassapadana.it www.fondazionedominatoleonense.it info@fondazionedominatoleonense.it

Le Rifrazioni di Paolo Ciabattini arrivano a Verona Nell’ex Chiesa di San Silvestro

di Marco Sacchi

marco.sacchi@fondazionedominatoleonense.it

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ondazione Dominato Leonense e Cassa Padana BCC, nell’itinerario artistico-culturale che ha portato l’artista Paolo Ciabattini prima a Leno e poi a Reggio Emilia, sono lieti di concludere il viaggio della mostra “Rifrazioni” nell’ex Chiesa di San Silvestro a Verona, oggi filiale di Cassa Padana. La mostra sarà presentata lunedì 8 aprile in occasione dell’evento “Fuori Vinitaly, dentro il Valtènesi”, organizzato dal Consorzio di Tutela del Valtènesi e del Garda Classico DOC, durante il quale sarà possibile degustare due tipologie distinte di vino: il chiaretto e i rossi della Valtènesi. L’esposizione del pittore milanese, curata da Giulia Sillato, storica dell’arte di scuola longhiana, propone un viaggio interpretativo attraverso opere inedite, risultato di anni di studi e approfondimenti che hanno portato l’artista a superare la soglia del figurativo per approdare all’astrattismo. Paolo Ciabattini viene dal mondo

dell’architettura, arredo d’interni e design e in questo settore svolge un’attività di primo piano a livello nazionale. Ha iniziato a dipingere da giovanissimo e ha affinato nel tempo una naturale inclinazione verso la ricerca della spazialità attraverso la luce, resa percepibile dal colore, e la profondità, mediante gli impasti cementizi che suggeriscono prospettive uniche ed esclusive. La curatrice, Giulia Sillato, ha fondato nel 2010 i principi di una nuova visone storico-artistica, tutti convergenti nella poetica del Metaformismo, che decreta la fine della consueta lettura di un’opera non figurativa, basata sul concetto di astrazione. Diversamente da quanto si è sostenuto finora, la studiosa propone di leggere l’opera artistica dal punto di vista opposto, ossia con l’ottica della Forma, individuandone precise fattezze nelle pennellate stesse, che, nel caso di Paolo Ciabattini, esibiscono una fascinosa tridimensionalità proprio per la plasticità delle misture. ●

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agenda > appuntamenti a cura di Valentina Bragazzi valentina.bragazzi@popolis.it

I mercati della terra

domenica 21 aprile Castello di Padernello Borgo San Giacomo (Brescia)

Il recupero del patrimonio rurale Laboratorio sabato 13 aprile Museo Cervi Gattatico (Reggio Emilia)

Info: : www.fratellicervi.it

> incontri Parole con the Luciano Anelli presenta il libro “Una notte nella Medina. Incursioni sulla costa punica da Tunisi a Zarzis” giovedì 11 aprile ore 15 Biblioteca Richeriana di Villa Badia via Marconi 20, Leno (Brescia)

Info: info@fondazionedominatoleonense.it

Lubes

Villa Badia, Leno (Brescia) ore 15 Mercoledì 3 aprile Storia e misteri del Colle Cidneo a cura dell’Associazione Speleologica Bresciana Mercoledì 10 aprile Giovanni Pascoli nel centenario della sua morte Pietro Gibellini, Università Cà Foscari di Venezia Mercoledì 17 aprile La vita e le opere di Timo Bortolotti, artista camuno Massimo De Paoli, Università degli Studi di Brescia Mercoledì 24 Aprile Visita al Cristo Re e alla mostra di Timo Bortolotti a Bienno

Info: info@fondazionedominatoleonense.it Le cadute e il freezing nella malattia di Parkinson 20 aprile, ore 10.00 Cisvol via san Bernardo 2 - Cremona

Info: www.latartarugaparkinson.it Run for Parkinson, camminata lungo il Po 21 aprile, ore 9.00 Partenza dalle colonie Padane (Cremona)

Info:www.latartarugaparkinson.it 22

> MOSTRE Gio Batta Tiepolo pictor cæli Rare visioni di pittura da ponte I teleri di Verolanuova fotografati Castello di Padernello Borgo San Giacomo (Brescia) fino al 28 luglio

Info: www.castellodipadernello.it

Zhu Remin, la rinascita dell’ecologia attraverso l’arte Filiale Cassa Padana via Valle Camonica 12, Brescia fino al 30 aprile

Info: www.fondazionedominatoleonense.it

Friends of Stradivari Fondazione Stradivari via Ugolani Dati 4 Cremona fino al 31 dicembre

Info: www.friendsofstradivari.it

La maison Goupil: il successo italiano a Parigi negli anni dell’Impressionismo Palazzo Roverella Rovigo fino al 26 giugno

Info: www.palazzoroverella.com

Lo sguardo di Michelangelo. Antonioni e le arti Palazzo dei Diamanti Ferrara fino al 9 giugno

Info: www.palazzodiamanti.it

Delvaux e il Surrealismo

Fondazione Magnani Rocca di Mamiano Traversetolo (Parma) fino al 30 giugno

Info: www.magnanirocca.it



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