Espressione

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PRIMO PIANO Sotto, ancora la bellissima attrice Ingrid Thulin. Nell’angolo in basso una foto che parla da sé. E, in questa foto, dopo questa guerra, è nata anche la Donna moderna.

con ardore e temerarietà. Per farvi comprender meglio i sentimenti di Agnese citerò il libro omonimo, da cui è ispirato il film, di Renata Viganò. “Nasceva invece in lei un odio adulto, composto ma spietato, verso i tedeschi che facevano da padroni, verso i fascisti servi, nemici essi stessi fra loro, e nemici uniti contro povere vite come la sua, di fatica, inermi, indifese.” Perciò, dobbiamo scremare questo personaggio da ogni sorta di idealismo e prenderlo per ciò che è: una reale interpretazione dell’italiano nella resistenza. Quindi, senza gli aulici ideali che caratterizzano i trattati di filosofia e storia; ma piena di sentimenti viscerali e puri, come un odio profondo e passionale. Nella figura materna di Agnese, vediamo anche l’espressione di un 14

L'altra direzione dell'impegno femminile è stata quella politica. Numerosissime donne, di ogni estrazione sociale, operaie, studentesse, casalinghe, insegnanti, in città, così come in campagna, organizzarono veri e propri corsi di preparazione politica e tecnica, di specializzazione per l'assistenza sanitaria, per la stampa dei giornali e dei fogli del Comitato di Liberazione Nazionale e per la divulgazione di stampa e volantini di propaganda, a favore della lotta partigiana.

dell’impotenza di chi lotta contro gli invasori, perché questo sono i germanici. Segnando fine ad un’appassionante pellicola. Ed ad una delle tante storie che sarebbero finite dimenticate, senza l’aiuto dell’Arte letteraria e cinematografica. Un nuovo merito di quest’ultima è proprio il riesumare storie e portarle all’attenzione del grande pubblico; scavare nei meandri del dimenticato e ridare onore a personaggi ingiustamente scordati. Concludo, citando la frase finale del romanzo della Viganò: “L’ AQueste storie cadute gnese restò sola, stranamente picnell’oblio. Piccole cola, un mucchio di stracci sulla Questa è un po’ ciò che rieroine di periferia, neve.” mane di queste storie cadute morte e piccole. nell’oblio. Piccole eroine di periStracci in balia della feria, morte e piccole. Stracci in balia della fredda neve. fredda neve. La memoria è importante per creare una coscienza civile, ma anche per togliere dalla neve questi cadaveri. Perché possano insegnarci qualcosa. Ed il film non rancore comune a molti italiani. Un può far altro che aiutarci. rancore che taccia i tedeschi come usurpatori e razziatori. Un sentimento ampiamente giustificato dalle gesta disgustose e dai crimini commessi, che si tramuta in un’azione esplicita e forte come la resistenza armata. Non si creda, infatti, che quella delle staffette non fosse resistenza armata. Pur senza armi, infatti, esse hanno saputo segnare la storia. Così quando, tra le splendide musiche di Ennio Morricone, Agnese viene brutalmente uccisa ci si rende conto 27 Gennaio 2008 L’espressione


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