Pierròt. Febbraio 2009

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Mariangela Graziano

Sorrido e gioco:” Sono dei POTERI che ab-

“Bravo così tu hai capito il gatto coi POTERI

biamo per conoscere le cose, tutte le cose.

DEL TATTO E DELL’UDITO”. ”Già”.

Se sai che sono cinque allora saprai a che

“Ora, il quinto potere?”

servono…”

“ Il potere di camminare…”

Risponde: “La maestra lo sa…”

“nooo, i POTERI mica si vedono!!! si sento-

Paziento: “Allora, quando hai fame qual è

no dentro…per esempio tu la vedi la cacca

la cosa che ti piacerebbe mangiare di più

dei cani per strada o la pesti?”

di più?”

“ A volte riesco a vederla in tempo, a volte

R: “IL GELATO” “Perché?” “Perché è buono.”

mi avvisa mamma, a volte il più delle volte

“Come fai a dire che è buono?” “Perché lo

la pesto e poi quando vado a casa mia ma-

ho assaggiato ed è buono.”

dre si arrabbia…” “Perché?”

“Bravo. Hai usato il POTERE DEL GUSTO”.

“ Perché si sente una puzza terribile ma non

Richiedo: “E quando guardi la tv che cosa ti

si capisce subito da dove viene. Mia madre

piace vedere di più di più?”

mi dice di lavarmi, io mi lavo ma la puzza

memoria il proprio pensiero.

“UN CARTONE ANIMATO.”“Perché?”“Perché

continua a sentirsi finché tutto nudo capia-

In quattro giorni di lavoro, recitando tre

è più colorato. E’ come tanti disegni messi

mo che arriva dalle scarpe e finalmente le

repliche al giorno, non ho mai visto un

insieme che si muovono.” ”Bravo. Hai usato

mettiamo fuori al balcone….”

bimbo seccato per dover scrivere il proprio

il POTERE DELLA VISTA.”

“Mamma mia che tortura!Però meno male

pensiero. Eppure il loro era un compito, un

Ancora: “Ce l’hai un animale a casa tua?”

che sentiamo la puzza se no ci teniamo le

dovere, non avrebbero potuto lasciare il

“Ahi voglia! Ce ne ho due. Un cane e un

scarpe “incaccate”. La puzza, allora, la sen-

teatro se non avessero completato il loro

gatto.”

tiamo col POTERE DELL’OLFATTO”.

pensiero.

“E qual è il tuo preferito?”

“Ora io ti voglio svelare che esiste un SE-

Quando gli è stato proposto il compito del

“RENATO”

STO POTERE”

formulare un pensiero sembravano inter-

“Il cane?”

“Bugggia!!!”

detti.

“ NO, il gatto”

“E’ vero, esiste però nessuno se lo ricorda,

Cosa è un pensiero? Cosa significa “scrivete

“Perché?”

perché è il potere degli uomini saggi: IL

quello che pensate”?

“Perché può saltare sul mio letto e poi è

POTERE DEL PENSIERO”

Mi avvicino ad uno di loro, il più spaurito,

bello che quando lo accarezzi si sentono

“ A che serve?”

il più perso, quello che aveva cercato lo

le fusa…”

“Come? Non sai a che serve? Serve ad os-

sguardo rassicurante della maestra ma

”Si sentono? Come si sentono? Io ne ho

servare tutto e a farsi tante tantissime do-

non trovandolo perché perso anch’esso, mi

sentito parlare ma non le ho mai sentite

mande e a cercare tutte le risposte su tutte

aveva guardato con timore che lo interro-

veramente. Com’è? “

le cose del mondo. Io sono sicura che se tu

gassi e quasi quasi gli mettessi il voto.

“Se vieni a casa mia ti faccio accarezzare il

ci pensi un po’ potresti farmi tante tantissi-

Gli chiedo a bruciapelo: “Sai cosa sono i

mio gatto e senti un rumore che fa rrrrrr..e

me domande per conoscermi e conoscere

sensi?”.

poi trema tutto il collo sotto la mano”

quello che hai visto stamattina”.

Risponde: “Sono cinque.”

“mmm…fa impressione!!??”

”Tutte le domande?” “ Tuttissime, da quelle

Ripeto: “Sì, ma cosa sono?”

“No, è bello perché significa che il gatto ti

più semplici a quelle più complicate. Pro-

Risponde:”Non mi ricordo bene…”

vuole bene”.

viamo?

M

A CHE BELLO QUESTO TEATRO RECITATO E SPETTACOLATO!!

Così scrive uno dei piccoli spettatori su una delle cartoline distribuite al pubblico dopo la rappresentazione di “MA DOVE SIAMO CAPITATI” da Favole al telefono di Gianni Rodari affinché vi lasciassero a perenne

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