Museo Stibbert

Page 65

Sale Giapponesi

C

ontinuando il percorso troviamo una piccola porta sulla destra che, attraverso una stretta scala a chiocciola, conduce alle tre stanze della Collezione Giapponese, collocata da Stibbert in questi ambienti, spostandola da una sala a terreno, alla fine degli anni Ottanta. In questo caso non è rispettata l’abituale armonia tra collezione e ambienti che la contengono, probabilmente perché il progetto decorativo era già stato portato a termine prima del trasferimento degli oggetti giapponesi al primo piano. Le pareti e il soffitto hanno infatti una decorazione neo-fiorentina realizzata da Gaetano Bianchi e Michele Piovano nel 1890; nella sala a destra dell’ingresso un fregio decorativo sulla parete est riproduce a mezzo busto gli affreschi del Castello della Manta. La Sezione Giapponese del Museo Stibbert nasce sulla scia dei due grandi interessi di Frederick Stibbert: la storia delle armi e la storia del costume, interessi che hanno permesso di formare una delle più straordinarie ed eclettiche collezioni esistenti al mondo. È la prima grande collezione monotematica che nasce in Italia, intorno al 1870, ed una delle prime al mondo al di fuori del Giappone. Frederick Stibbert fu folgorato dall’arte giapponese, vista per la prima volta approfonditamente durante l’Esposizione Universale di Parigi nel 1867. Partendo da un piccolissimo nucleo di opere acquistate subito dopo l’esposizione parigina, Stibbert s’impegnò, per comporre l’attuale Collezione Giapponese, sistematicamente fino a pochi mesi prima della sua morte, acquistando opere in Inghilterra, Francia, Italia o direttamente in Giappone, tramite agenti di fiducia. Il risul-


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.