Museo Stibbert

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Rinfrescatoio, Manifattura di Vienna, xix sec.

Servito da caffè, porcellana di Parigi decorata a Napoli, 1830

romantica, fu pubblicato in numerose incisioni e litografie del primo Ottocento, come quelle databili intorno al 1820 di Johann Friedrich Wizani (1770-1835). I due piattini e il vasetto alla rosa in campo d’oro, Ginori, sono dipinti da D. Pilade, S. Giusti e C. Bossi e furono acquistati nel 1902. Simili per compimento tecnico e decorativo sono il Rinfrescatoio, del 1816, i vasi e i piatti, databili ai primi decenni dell’Ottocento, che riproducono famose opere di pittura delle collezioni imperiali viennesi, eseguite a smalto da artisti allora famosissimi come Andreas Peil, Hans Teufel e Joseph Nigg; quest’ultimo è autore anche del quadro Fiori su porcellana, collocato sopra la porta. Vi sono anche Due tazze da puerpere (Baignol, Limoges, 1810 circa) con decorazione in oro graffito e fili di perline.

Segue il Servito da caffè, prodotto a Parigi ma decorato a Napoli (1830 circa), in porcellana dorata e dipinta, con vassoio raffigurante il convito degli dei Giove, Giunone, Apollo e Ganimede ed episodi mitologici sui diversi pezzi: Apollo sauroctono, Apollo e Marsia, Bacco e Arianna, Ero e Leandro e scene ispirate alla pittura pompeiana. E ancora il Servito da caffè (Meissen, 1830 circa) composto da sedici pezzi più il vassoio, con fastosa decorazione floreale di grande varietà cromatica. Del 1872-1874 è il Piattino con tesa lavorata a giorno e decoro egizio, Ginori, destinato al Khedive d’Egitto e mai ritirato. Fu concepito da Jaffet Torelli, e dipinto in modo vivacissimo da Leopoldo Nincheri e Lorenzo Becheroni in uno stile che anticipa l’Art Déco di quasi mezzo secolo. Stibbert acquistò il piattino solo nel 1894 direttamente dalla

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