La Gerusalemme di San Vivaldo

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A destra 18. cappella del santo sepolcro patronato famiglia Bardi Nel iv secolo l’imperatore Costantino aveva fatto erigere alle pendici del monte Calvario, su una tomba rupestre tradizionalmente identificata con quella in cui era stato deposto Gesù, il Martiryon, una grande basilica a cinque navate, e l’Anàstasis (resurrezione, in greco), un’edicola a pianta centrale con cupola. La basilica venne più volte distrutta e ricostruita finché, in seguito alla con-

quista di Gerusalemme da parte dei Crociati, tra xi e xii secolo fu eretta un’unica chiesa che comprendeva i siti del Calvario, della Sepoltura e della Resurrezione di Gesù. Al centro della rotonda della chiesa si trovava l’edicola del Santo Sepolcro, divisa in due parti: un vestibolo (la cappella dell’Angelo) e la tomba. Fra Quattro e Cinquecento sono state numerose le cappelle ideate sul modello di quella del Santo Sepolcro di Gerusalemme: tra di esse è celebre quella di Leon Battista Alberti per i Rucellai in San Pancrazio a Firenze.

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visita alla gerusalemme di san vivaldo

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