l Museo di Arte Sacra di San Martino a Gangalandi

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giovane vergine che tiene in mano la palma del martirio e una tenaglia che stringe un dente.

Sant’Ignazio di Loyola (Azpeitia -Roma 6) Nato in terra basca, era stato avviato alla vita del cavaliere; durante una convalescenza, però, si convertì: nell’abbazia benedettina di Montserrat si spogliò degli abiti cavallereschi e fece voto di castità. Quindi, per oltre un anno condusse vita di preghiera e di penitenza presso il fiume Cardoner a Manresa, dove decise di fondare una Compagnia di consacrati. Da solo in una grotta prese a scrivere una serie di meditazioni che formarono poi i celebri Esercizi Spirituali. Attributi di sant’Ignazio: abito talare nero, cuore trapassato da spine, libro, monogramma di Cristo IHS e il motto “Omnia ad maiorem dei gloriam”. Sant’Ursula (o Orsola) Vissuta probabilmente nel IV secolo, secondo la leggenda era la bellissima figlia di un re bretone, chiesta in sposa dal principe pagano Ereo. Ursula, che si era consacrata a Dio, dopo aver ottenuto un rinvio delle nozze, allo scadere di questo partì con undicimila compagne dall’Inghilterra e raggiunse in pellegrinaggio Roma, dove fu accolta dal papa. Di ritorno in patria transitò per Colonia, nel frattempo conquistata da Attila: qui le undicimila vergini furono trucidate dai barbari e Ursula, che rifiutò di divenire sposa del re unno, fu uccisa a colpi di freccia. Santa Caterina d’Alessandria La sua leggenda la ricorda donna no-

bile, erudita e bella che convinse della verità del Cristianesimo i filosofi alessandrini fatti venire a Roma dall’imperatore Massenzio (IV secolo) per confutarla. Tipici attributi sono la ruota chiodata, strumento del suo martirio, la spada, la corona, la palma, l’anello e il libro; frequente anche la raffigurazione del suo matrimonio mistico con Cristo.

Santa Caterina da Siena Caterina Benincasa (Siena ) si rifiuta di prendere marito e diviene, giovanissima, terziaria domenicana. Entrata nelle Mantellate, condusse una vita di penitenza e di carità. Portata al misticismo, ricevette le stimmate, che però rimasero invisibili agli occhi di tutti. Solitamente è raffigurata con l’abito del proprio ordine, ovvero in abito bianco e il mantello nero. Attributi della santa sono l’anello e il giglio. Santa Margherita d’Antiochia L’esistenza del suo personaggio storico è stata messa in dubbio dalla Chiesa ufficiale. Secondo la leggenda Margherita, figlia di un sacerdote pagano, rifiutatasi di sposare un funzionario del governo di Antiochia, venne per questo rinchiusa in carcere. Qui le apparve il diavolo sotto le sembianze di un dragone il quale tentò di divorarla, ma venne trafitto con la croce dalla santa. Bruciata viva e immersa in una botte d’acqua dalla quale riemerse illesa, la giovane trovò la morte solo mediante la decapitazione. È solitamente raffigurata giovane, con in mano la croce o mentre emerge dal ventre del drago e lo sottomette. glossario e biografie


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