L'Antiquarium di Villa Corsini a Castello

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(inv. MA n. 14216; in Tribuna: inv. Uffizi 1753 n. 1786, inv. Uffizi 1769, n. 1326) Il busto fiorentino rappresenta una donna di età giovanile. I capelli fluenti sono condotti sul vertice del capo, ove si annodano, mentre due piccole ciocche scendono lungo le tempie. Gli occhi non possiedono le pupille incise. La donna veste una larga tunica resa in alabastro verdognolo, aperta sulle spalle e legata al centro del petto. Sopra di essa, la donna indossa un manto di colore rosso che copre la spalla sinistra e una parte del petto. Il ritratto sembra avvicinabile alla ritrattistica ufficiale di Livia, moglie di Augusto, di cui riprende il tipo di acconciatura. Sulla base di tali elementi sembra possibile riconoscere in questo piccolo ritratto l’effige di un’anonima contemporanea dell’imperatrice.

0. arte romana Afrodite di Afrodisia secolo ii d.C. marmo bianco; h cm (inv. MA n. 13997; in Tribuna: inv. Uffizi 1753 n. 1791, inv. Uffizi 1769, n. 1331) La statuetta raffigura il simulacro di una figura femminile stante, ritratta con le braccia piegate e le mani protese in avanti. Il corpo, dalla rigida struttura cilindrica, indossa un lungo chitone pieghettato, al quale si sovrappone l’ependytes, pesante casacca istoriata sorretta da bretelle, che inizia al di sotto del seno e termina oltre le ginocchia. Un ampio mantello (himation), trattenuto sul capo da una corona a forma di torre, incornicia l’intero corpo sino ai piedi, mentre sul petto risalta una collana con un grande pendente formato da una palmetta e un crescente lunare. Benché simile nell’impostazione generale all’Artemide efesia, l’identificazione della nostra statuetta con l’Afrodite di Afrodisia (divinità diffusa in età ellenistica nell’omonima città caria dell’Asia Minore come assimilazione locale di un’antica divinità anatolica, la Grande Madre) è resa certa dai decori riprodotti sull’ependytes. I motivi sono, infatti, reiterati nelle diverse repliche del tipo, sebbene con piccole variazioni dovute al numero delle fasce istoriate e alla loro relativa disposizione sulla sopravveste. L’ependytes in questione è abbellito da quattro bande orizzontali che ripro-

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xii - sala dei piccoli marmi della tribuna


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