Palazzo dei Vicari a Scarperia e Raccolta d’arte sacra “Don Corrado Paoli” a Sant’Agata

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ne di un ruolo politico ben preciso, esplicitato dai compiti e dalla presenza stessa del vicario che viene ad assumere una grande importanza in quanto, oltre alla competenza in materia penale, acquisiva la carica di rappresentante periferico del governo cittadino. Tutto nell’edificio, quindi, assume una precisa valenza civica che trasmette specifici messaggi legati al contesto comunale: se l’elemento caratterizzante della decorazione del palazzo appare definito dal variegato mosaico di stemmi che si affastellano gli uni sugli altri, seguendo una sorta di horror vacui sedimentatosi in quattro secoli di storia, è proprio l’analisi dell’intero apparato decorativo del palazzo che fornisce notizie preziose per ricostruire la funzione dei diversi ambienti che nel tempo subirono numerose vicissitudini e trasformazioni. Il piano terreno dell’edificio si connota come spazio pubblico per eccellenza strutturato per l’esercizio della funzione giudiziaria, civile e criminale: da qui si accede alle carceri sottostanti e il primo locale a sinistra entrando costituiva la Stanza delle Udienze, identificata dalla tipica scritta «Odi l’altra parte» che spronava i giudici all’oculata analisi dei fatti; qui condannati, molto spesso sottoposti a più “tratti di corda” potevano trovare consolazione nell’ormai larvale Maestà affrescata sulla parete d’ingresso. Il grande atrio è caratterizzato Scritta nella Stanza delle Udienze

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