ficati in vari componimenti letterari dell’epoca. Il fulcro dell’assetto decorativo è costituito dall’imponente fontana dell’Appennino, eseguita da Giambologna tra il 1579 ed il 1589 circa. Essa raffigura un enorme vegliardo barbuto come accasciato su una roccia alla cui base si apre una grotta che introduce alla parte interna del corpo e della testa. La superficie esterna era rivestita di spugne e concrezioni calcaree in parte ancora esistenti. Alle spalle del colosso è il drago in pietra di Giovan Battista Foggini eseguito per il granduca Ferdinando. Dell’antico assetto mediceo rimangono ancora la cappella del Buontalenti, a pianta centrale con cupoletta e portico esterno, Fig. 1. Fontana dell’Appennino nel parco di villa Demidoff
da firenze a scarperia
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