Pediatria magazine vol 3 | num 10 | 2013

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News

“Allegria Tour”

Partita la campagna di solidarietà realizzata dall’Agenzia Kimbe insieme a Salvamamme e Croce Rossa Italiana – Comitato Provinciale di Roma, in collaborazione con RAI Ragazzi, che coinvolgerà i reparti pediatrici di 10 ospedali italiani. Protagonista del tour sarà Peppa Pig, personaggio amatissimo dei cartoon, che farà visita in corsia ai piccoli pazienti e ai loro familiari.

Ripensare l’idratazione endovenosa? La consolidata raccomandazione di somministrare soluzioni ipotoniche per endovena nei pazienti pediatrici ospedalizzati per idratarli è stata recentemente messa in discussione da chi paventa il rischio di iponatremia o iponatriemia (concentrazione di sodio sierico <135 mEq/L). I ricercatori della Stanford University School of Medicine coordinati da Francis Carandang hanno effettuato uno studio di coorte su tutti i ricoveri effettuati al Lucile Packard Children’s Hospital di Stanford tra 2009 e 2011.

Un totale di 1048 pazienti hanno ricevuto soluzioni ipotoniche (n=674) o isotoniche (n=374) per endovena. Si è sviluppata iponatremia in 260 (38,6%) bambini che hanno ricevuto soluzioni ipotoniche e in 104 (27,8%) che hanno ricevuto soluzioni isotoniche per endovena (OR 1,63; 95% CI da 1,24 a 2,15, P <0,001). Commenta F. Bruder Stapleton, direttore del Department of Pediatrics della UW School of Medicine, Chief Academic Officer e Senior Vice President del Seattle Children’s Hospital: “Sebbene questi dati sollevino importanti interrogativi, il design dello studio non permette di concludere con sicurezza che la pratica corrente di idratazione endovenosa della maggior parte dei pazienti ospedalizzati vada rifiutata. Lo stato di idratazione dei pazienti presi in esame non è stato valutato al ricovero, e quindi non sappiamo se la terapia endovenosa somministrata sia stata correttamente impostata rispetto al reale bilancio idroelettrolitico. Ciononostante, è probabilmente vero che oggi la condizione mediamente acuta dei pazienti in assistenza terziaria potrebbe e dovrebbe indurre a una revisione complessiva delle formule per idratazione da somministrare. Personalmente prendo in considerazione di somministrare soluzioni isotoniche per endovena nei pazienti che ricevono idratazione già da lungo tempo e non si alimentano e nei pazienti con problemi gastrointestinali.

Divezzamento e rischio di celiachia Il rischio di celiachia aumenta significativamente se il glutine viene introdotto nell’alimentazione dopo i 6 mesi di età e se l’allattamento al seno prosegue dopo 1 anno di età. Lo sostiene uno studio pubblicato su “Pediatrics” che sta già suscitando un ampio dibattito nella comunità scientifica. I ricercatori norvegesi dell’Østfold Hospital Trust di Fredrikstad coordinati da Ketil Størdal hanno analizzato i dati riguardanti 82.167 bambini partecipanti al Norwegian Mother and Child Cohort Study per identificare i casi di celiachia. Il glutine è risultato introdotto nell’alimentazione di questi bambini a 4 mesi nell’8% dei casi, dai 5 ai 6 mesi nel 45,3% dei casi e dopo i 6 mesi nel 46,6% dei casi, mentre la percentuale di allattamento al seno è risultata di ~78% a 6 mesi di vita. Una diagnosi di celiachia si è avuta in 3,68/1000 bambini nel gruppo in cui il glutine è stato introdotto a 5-6 mesi, ma la percentuale sale a 4,15/1000 se l’introduzione è stata più tarda (OR 1,27 95% CI, da 1,01 a 1,65 P=0,045) e a 4,24/1000 se è stata troppo precoce. Anche l’allattamento al seno oltre i 12 mesi è risultato associato ad un aumento del rischio di celiachia (OR 1,49 95% CI, da 1,01 a 2,21 P=0,046). 

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^^   Størdal K, White RA, Eggesbø M. Early Feeding and Risk of Celiac Disease in a Prospective Birth Cohort. Pediatrics 2013; DOI: 10.1542/peds.2013-1752

Pediatria numero 10 - ottobre 2013

Ma occorre porre molta cautela nel somministrare normali soluzioni saline a pazienti con problemi cardiaci o renali”.  ^^   Carandang F, Anglemyer A, Longhurst CA, Krishnan G, Alexander SR, Kahana M, Sutherland SM. Association between Maintenance Fluid Tonicity and Hospital-Acquired Hyponatremia. The Journal of Pediatrics 2013; DOI:10.1016/j.jpeds.2013.07.020.

“Mettiamoci all’Opera”: raccolti oltre 300.000 € Grande successo per l’evento benefico “Mettiamoci all’Opera: perché la leucemia diventi curabile al 100%”, ideato da MSC Crociere e AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie, i Linfomi e il Mieloma) con il patrocinio del Comune di Genova andato in scena a bordo di MSC Opera, elegante nave della flotta, ormeggiata in via del tutto eccezionale per una notte intera nel porto della “Superba”. Ricco il parterre di ospiti illustri: Franco Mandelli, presidente dell’AIL e fondatore di GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto); Andrea Biondi, Presidente della Società Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica; Angelo Michele Carella, Direttore UOC Ematologia dell’Ospedale San Martino di Genova; Carlo Dufour, Direttore UO Ematologia Clinica dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova; Ching-Hon Pui, Direttore del Dipartimento di Oncologia del Jude Children’s Research Hospital di Memphis. Il compito di allietare la serata è poi toccato alla scuderia di “Zelig” insieme all’attrice Geppi Cucciari. Lo show è stato chiuso da un’esibizione del cantautore Edoardo Bennato. Si è tenuta anche un’asta benefica: per la maggiore sono andati un vestito donato da Sophia Loren venduto a 1.600 € e una borsa di Chanel battuta a 2.200 €. Assegnati anche la bacchetta del maestro Ennio Morricone, un dipinto di Paolo Conte, alcuni capi di moda e accessori offerti da prestigiose maison come Bulgari e Louis Vuitton, oltre alla maglia della nazionale di calcio firmata dai giocatori azzurri. 


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