Pediatria magazine vol 2 | num 7-8 | 07-2012

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Primo piano

Alt ai tagli alla spesa sanitaria per l’infanzia segue dalla prima pagina

13,6%

Bambini tra 0 e 2 anni che possono usufruire dell’asilo nido

8.000

Posti letto pediatrici tagliati dal 1990 al 2006

10

u

A dire no ai tagli alla spesa sanitaria per l’infanzia ben trentasei tra Società scientifiche di area pediatrica, associazioni di categoria e di famiglia che hanno aderito al “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia” promosso dalla Società Italiana di Pediatria. Il documento, che ha ricevuto la piena adesione del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, è stato inviato al Ministro della Salute Renato Balduzzi e al Presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani, alla vigilia del decreto sulla Spending review per chiedere, in maniera unanime e corale, di lasciare i bambini fuori dai tagli previsti dal provvedimento. È ancora presto per fare i conti sugli effetti della Spending review sulla salute dei bambini, alla quale il nostro Paese destina appena il 2% della spesa sanitaria. Certo è che la revisione della spesa per la Sanità sarà molto pesante (4,7 miliardi di euro da qui al 2014) e che i tagli si inseriscono in un contesto già molto delicato per la Pediatria italiana. Già oggi si assiste alla chiusura di reparti senza che vengano offerte valide alternative sul territorio; alla cronica carenza di pediatri; a ricoveri sempre più frequenti di adolescenti con malattie acute e croniche in reparti di adulti non a misura di bambino. Basti pensare che secondo una recente indagine SIP solo il 27% delle Pediatrie accoglie pazienti sino a 17 anni (percentuale che nel 2006 era del 39%), ben il 60% delle Pediatrie accetta ricoveri solo fino a 14 anni (percentuale che era solo del 16% nel 2006). Non meno inquietanti i segnali che arrivano dalla Conferenza Stato-Regioni dove sta per essere ap-

Pediatria numero 7-8 - luglio-agosto 2012

Il Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti in Italia provato l’Accordo Stato-Regioni che prevede l’abolizione dell’infermiere specializzato nell’area pediatrica, proposta che segue quella di affidare ai medici generalisti l’assistenza sanitaria dopo il sesto anno di vita, maturata qualche mese fa in seno agli Assessorati regionali alla Sanità. Una proposta accantonata ma non abbandonata, che rischia di riemergere nel Patto per la Salute 2013-2015. “Quello che si sta mettendo in discussione”, spiega il Presidente della SIP Alberto G. Ugazio, “è il diritto dei bambini di essere assistiti da personale medico, infermieristico e professionale specializzato, di essere accolti in reparti ospedalieri a loro dedicati e curati in ambienti a misura di bambino. Si tratta di conquiste di civiltà che fanno parte degli ultimi 50 anni di storia del nostro Paese”. Di fronte a questi molteplici segnali negativi la SIP ha sentito il bisogno di coinvolgere tutto il mondo che a vario titolo si occupa di bambini attorno al “Manifesto per il diritto alla salute e al benessere dei bambini e degli adolescenti italiani”. Questi i cinque punti del Manifesto che riafferma per tutti i bambini e gli adolescenti che vivono nel nostro Paese, di ogni cultura ed etnia e indipendentemente dal loro status giuridico, il diritto: di venire assistiti da personale sanitario, medico ^^ e infermieristico, professionale e volontario, specificamente formato per l’assistenza ai soggetti in età


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