158
(2007)
Ho, Mason, & Spence
(2007)
Greenop & Kann
(2007)
Schellenberg et al.
Jones, West & Estell (2007)
Cassity, Henley & Markley (2007)
(2006)
Schellenberg et al.
(2006a, 2006b)
Waterhouse
Studio
Crossmodal Research Laboratory, Dpt. of Experimental Psychology, Univ. of Oxford, Oxford, UK n.s.
M = 9,75
22 bambini ADHD 20 bambini senza ADHD
Psychology School of Human & Community Development, Univ. of the Witwatersrand, WITS (South Africa)
Nagasaki Junshin Catholic Univ., JP
48 studenti M = 20,5 (1) … 39 bambini M=5 (2)
M = 20,9
41 studenti univ.
38 studenti
Dpt. of Psychology, Univ. of Toronto, Missisauga, ON (CA)
Dpt. of Counseling & Educational Psychology, Indiana Univ., Bloomington, IN (USA)
Dpt. of Psychology & Special Education, TX A&M Univ. Commerce Commerce, TX (USA)
studenti universitari
-
The College of New Jersey, Ewing, NJ (USA)
Dpt. of Psychology, Univ. of Toronto, Missisauga, ON (CA)
N/Età
Istituzione
ANOVA per misure ripetute
Quasi-sperimentale
ANOVA per misure ripetute 2x2 test di Levene per omogeneità varianze
Quasi-sperimentale
Quasi-sperimentale One-tailed t-Test, ….. ANOVA, Contrasti ortogonali pianificati
ANCOVA (analisi covarianza)
Quasi-sperimentale
Correlazione lineare
Sperimentale
Quasi-sperimentale
Rassegna critica
Disegno/Analisi
Tabella 2.2 - Studi sperimentali sull’Effetto Mozart
3 condizioni: ascolto K.448 Mozart, ascolto Mozart al contrario, silenzio (controllo)
Identificazione di 2 cifretarget nell’ordine corretto entro un flusso di lettere di distrazione.
Valutazione di 3 indici nel test: “Correttezza”, “N° Tentativi” e “Accuratezza”
Esp. 2: disegno libero
Esp.1: subtest misura QI (Symbolic Search)
Subset rapporti spaziali Stanford-Binet Scale (Terman & Merrill, 1960)
Selezioni musicali (Mozart, RHCP) Scala su preferenze musicali (13 generi) Videogame
Stanford-Binet Intelligence Scale: PF&C Subtest (Paper Folding & Cutting, di Terman & Merrill, 1960). WISC-III (Wechsler, 1991)
Ascolto musicale
Meta-analisi
Strumenti/Tecniche
Valutazione dell’Effetto Mozart sull’attenzione temporale in un compito visivo di cecità attenzionale.
Confronto bambini con e senza ADHD, in un compito scolastico (soluzione problemi matematica). Due condizioni: silenzio/musica. Valutazione dell’utilità di stimolazioni extra per mantenere i bambini orientati sul compito.
Esp. 2: confronto esecuzione disegni dopo ascolto Mozart, Albinoni, musica per bambini e canto.
Esp. 1: confronto rendimento cognitivo dopo ascolto di musica di tempo allegro (Mozart) e triste (Albinoni).
Replica effetto Mozart Valutazione 3 ipotesi: “priming” neurale, influenza su umore-arousal e preferenze musicali.
Valutazione ipotesi di umore e arousal come determinanti per l’effetto Mozart, nel contesto della performance in un videogame a punti.
Esp. 1: replica esperimento originale Esp. 2: esplorazione ipotesi “preferenza” (Mozart/Albinoni). Esp. 3: 4 variazioni Sonata K.448 di Mozart (veloce/lento/modo magg e min) Esp. 4: generalizzazione dell’effetto Mozart a test che misurano altre abilità e a qualsiasi musica gradita all’ascoltatore.
- Confermata l’esistenza di una componente puramente temporale nell’effetto Mozart.
- Individuazione del target in maniera significativamente più accurata nel flusso quando la sonata di Mozart è ascoltata nella versione normale, rispetto alle altre due condizioni.
- Esp. 1: punteggi migliori dopo l’ascolto di Mozart; effetto evidente per induzione di significative differenze di umore. - Esp. 2: i bambini disegnano più a lungo e in maniera più creativa dopo aver cantato o ascoltato canzoni per bambini, rispetto all’ascolto di Mozart e Albinoni. - L’effetto Mozart dipende dalla capacità dello stato emotivo di influenzare l’elaborazione cognitiva di alto livello. - Risultati migliori nella condizione compito e musica per tutti i bambini (con e senza AHD), in particolare nel punteggio di “Accuratezza” del calcolo matematico. - I risultati supportano la teoria del livello ottimale di stimolazione (Zentall, 1975). - L’effetto non è specifico per i bambini con ADHD.
- Effetto positivo dell’ascolto di Mozart sulla performance di ragionamento spaziale, mediata dall’arousal. - Nessun effetto preferenza o “priming”. - Il livello di arousal sembra quindi mediare nel rapporto tra ascolto della musica di Mozart e performance spaziale.
- I livelli della performance sono più alti quando il soggetto ascolta, come sottofondo, la musica che gradisce di più. - L’effetto Mozart, quindi, sembra davvero attribuibile ad un fenomeno di attivaz. e miglioram. del tono dell’umore.
- Il tempo veloce influisce sull’arousal, mentre il modo maggiore produce umore positivo. - Le caratteristiche specifiche della musica influenzano l’arousal e l’umore che, a loro volta, influiscono sulla performance in compiti cognitivi. - L’effetto non sembra specifico della musica di Mozart e va ben al di là dei test sulle abilità spazio-temporali, fino a riguardare altre componenti dell’intelligenza (es. creatività).
Principali risultati - Le tre teorie, pur essendo ampiamente utilizzate in contesti educativi, sembrano tuttavia mancare di adeguato supporto empirico. L’elevata opinabilità, ad oggi, le rende quindi inadatte a costituire il punto di partenza per qualsiasi programma educativo.
Ipotesi/procedura Valutazione della validità di tre teorie: intelligenze multiple (Gardner, 1983), effetto Mozart (Rauscher, Shaw, & Ky, 1993) ed intelligenza emotiva (Salovey & Mayer, 1990).
Diana Olivieri