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Gli attributi di Dio, p. 50 di 63

servo”(Sl. 119:76) Era stato così per Cristo nella Sua afflizione (Sl. 76:17). In quinto luogo dovrebbe essere l’oggetto della nostra preghiera: “Oh Eterno, vivificami secondo la tua benignità” (S1. 119:59). Davide fa appello proprio a questo attributo di Dio per avere più forza e vigore. In sesto luogo dovremmo fare appello ad essa quando cadiamo: “Abbi pietà di me, o Dio secondo la tua benignità” (Sl. 51:1). Tratta con la mia persona secondo il più dolce di tutti i Tuoi attributi, fa’ del mio caso un esemplificazione della Tua tenerezza. In settimo luogo, essa dovrebbe diventare una delle richieste delle nostre preghiere della sera: ”Fammi sentire la tua benigni tà al mattino, perché io confido in Te” (Sl. 143:8). Fammi alzare domani con la mia anima in armonia con la Tua bontà, che ogni mio pensiero da sveglio sia concentrato solo in essa.

16. L’amore di Dio Vi sono tre cose che la Bibbia ci dice sulla natura di Dio. La prima che “Dio spirito” (Gv. 4:24). Nel greco non esiste l’articolo indeterminato, e dire “Dio è uno spirito” è piuttosto discutibile, perciò porrebbe Dio all’interno di una classe di esseri equivalenti. Dio è “spirito” nel senso più alto. Proprio perché Egli è “spirito”, Egli è incorporeo, cioè senza sostanza fisica. Se avesse un corpo tangibile, Egli non sarebbe onnipresente, sarebbe limitato ad un luogo soltanto; ma proprio perché Dio è “spirito” Egli riempie il cielo e la terra. In secondo luogo, “Dio è luce”(1 Gv. 1:5), il che l’opposto di tenebre. Nella Bibbia “tenebre” è sinonimo di peccato e morte, e “luce” sinonimo di santità, di bontà, di vita. Dire “Dio è luce” significa dire che Egli è la somma di tutto ciò che più eccellente. In terzo luogo, “Dio è amore” (1 Gv. 4:8). Questo non significa semplicemente che “Dio ama”, ma che Egli è l’amore stesso. L’amore non è semplicemente uno dei Suoi attributi, ma la Sua stessa natura. Vi sono molti oggi che parlano dell’amore di Dio ma sono totalmente estranei al Dio dell’amore. L’amore di Dio è comunemente considerato come una specie di bonaria debolezza, una sorta di indulgenza che sorge da una buona natura; viene ridotto ad un sentimento malaticcio, modellato secondo le emozioni umane. Ora la verità è che su questo, come su tutto il resto, i nostri pensieri devono essere conformi e regolati da ciò che ci viene rivelato dalle Scritture. Che vi sia per questo un bisogno urgente, è evidente non solo dall’ignoranza prevalente, ma anche da una spiritualità molto mediocre, tristemente evidente dovunque fra i cristiani professanti. Quanto poco vero amore c’è per Dio! Una delle ragioni principali di questa situazione è che il nostro cuore riflette troppo poco sullo stupefacente amore che Dio ha per il Suo popolo. Più noi ci familiarizziamo con il Suo amore - il suo carattere, pienezza, benedizioni, più il nostro cuore verrà sospinto ad amarlo sempre di più. 1. L’amore di Dio è incondizionato. Con questo intendiamo che non c’è nulla nell’oggetto del Suo amore a renderlo desiderabile, nulla nella creatura ad attirarlo o a sollecitarlo. L’amore che una creatura ha per un’altra è sempre a causa di qualcosa


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