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Buoni propositi del nuovo anno: iniziative e progettazione da Comuni e istituzioni pag

Buoni propositi del nuovo anno: iniziative e progettazione da Comuni e istituzioni!
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La percentuale massima di cofinanziamento è fissata all’80% per ogni progetto.
Entro il 4 marzo 2020 (cioè entro tre mesi dalla pubblicazione del decreto di assegnazione dei fondi, avvenuta il 4 dicembre 2019) gli enti beneficiari del cofinanziamento attiveranno le procedure per l’affidamento della progettazione cofinanziata.
Entro 270 giorni dalla pubblicazione del bando, la progettazione dovrà essere definitivamente aggiudicata. Entro i successivi 24 mesi dovrà essere approvato il progetto definitivo.
Il Fondo Progettazione Enti Locali cofinanzia la redazione di progetti finalizzati alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche di esclusiva proprietà dell’ente e con destinazione d’uso pubblico, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche.
I progetti ammessi accedono ai 90 milioni di euro per il triennio 2018-2020 (30 milioni di euro per ogni anno dal 2018 al 2020, al netto dello 0,5% accantonato per le attività di supporto e assistenza tecnica).
Beneficiari del Fondo sono: le 14 città metropolitane, le 86 province e i comuni. Alle città metropolitane sono destinati 4.975.000,00 euro, alle province 12.437.500,00 euro e ai comuni 12.437.500,00 euro.
Due settimane fa è stato pubblicato anche il decreto di assegnazione delle risorse alle Province e alle Città metropolitane: il cofinanziamento ammonta a 20,4 milioni di euro per 272 progetti di messa in sicurezza di edifici pubblici da mettere a gara entro febbraio 2020.
Tra i nostri buoni propositi c’è sicuramente quello di continuare ad informarci per informarvi su tutte le novità del settore, per incentivarvi a continuare ad investire nel settore per le vostre attività.
Sereno Natale e proficuo Anno Nuovo a tutti voi!
Siamo agli sgoccioli ormai, un nuovo anno sta per chiudersi e un nuovo anno arriverà con i migliori propositi, soprattutto nel campo dell’edilizia!
Tra le più importanti iniziative il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha assegnato 12,5 milioni di euro ai Comuni per la progettazione della messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche, con priorità alle scuole.
È stato infatti pubblicato sul sito web del MIT il decreto 15584 del 3 dicembre 2019 di ammissione al cofinanziamento statale di 12.437.500,00 euro delle progettazioni dei Comuni, nell’ambito dei complessivi 90 milioni
di euro per il triennio 2018-2020 del Fondo Progettazione Enti Locali. Il MIT ha ricevuto 1154 domande di accesso al Fondo, per complessive 2163 progettazioni, a valere sulle risorse stanziate per gli anni 2018, 2019 e 2020. Al termine dell’istruttoria, sono state finanziate 1663 progettazioni.
In base alle risorse disponibili per gli anni 2018 e 2019, sono ammesse a cofinanziamento statale le prime 833 progettazioni. Con successivo decreto verrà approvato l’elenco delle progettazioni ammesse a cofinanziamento statale a valere sulle risorse stanziate per l’anno 2020.

La differenza fra avvalimento tecnico/operativo ed avvalimento di garanzia. Il recente chiarimento del TAR Piemonte
A cura dell’avvocato Paolo Caputo
L’art. 89 del codice dei contratti pubblici (appalti) disciplina l’istituto dell’avvalimento nelle procedure di gara, mediante il quale l’operatore economico privo dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico e professionale di cui all’articolo 83, comma 1, lettere b) e c), può utilizzare le capacità di altri soggetti al fine di partecipare alle procedure in questione.
Il comma 1 dell’art. 89 dispone in proposito: “L’operatore economico dimostra alla stazione appaltante che disporrà dei mezzi necessari mediante presentazione di una dichiarazione sottoscritta dall’impresa ausiliaria con cui quest’ultima si obbliga verso il concorrente e verso la stazione appaltante a mettere a disposizione per tutta la durata dell’appalto le risorse necessarie di cui è carente il concorrente.
Il concorrente allega, altresì, alla domanda di partecipazione in originale o copia autentica il contratto in virtù del quale l’impresa ausiliaria si obbliga nei confronti del concorrente a fornire i requisiti e a mettere a disposizione le risorse necessarie per tutta la durata dell’appalto. A tal fine, il contratto di avvalimento contiene, a pena di nullità, la specificazione dei requisiti forniti e delle risorse messe a disposizione dall’impresa ausiliaria”.
Con riferimento all’obbligo di specificazione enunciato nell’ultima parte della disposizione citata, il TAR Piemonte, Sez. II, nella sentenza 28 novembre 209, n. 1188, richiamando un consolidato orientamento, ha ricordato la distinzione tra avvalimento “di garanzia” e avvalimento “tecnico od operativo”, affermando che: “nel caso di avvalimento c.d. “tecnico od operativo”, sussiste sempre l’esigenza di definire in modo specifico le risorse messe a disposizioni dall’ausiliaria, per cui i contraenti sono tenuti ad indicare con precisione i mezzi aziendali e il personale che l’ausiliaria fornisce all’ausiliata per eseguire l’appalto; tanto a differenza dell’avvalimento c.d. “di garanzia”, nel quale l’impresa ausiliaria si limita a mettere a disposizione il suo valore aggiunto in termini di solidità finanziaria, e nel quale non è conseguentemente necessario, in linea di massima, che la dichiarazione negoziale costitutiva dell’impegno contrattuale si riferisca a specifici beni patrimoniali o a indici materiali atti a esprimere una certa e determinata consistenza patrimoniale, ma è sufficiente che dalla ridetta dichiarazione emerga l’impegno contrattuale a prestare e a mettere a disposizione dell’ausiliata la complessiva solidità finanziaria e il patrimonio esperienziale, così garantendo una determinata affidabilità e un concreto supplemento di responsabilità” (Consiglio di Stato, sez. V, sent. 2 settembre 2019, n. 6066).
Fonte: appaltiecontratti.it


Per info e contatti: studiopaolocaputo@libero.it

2020: insolvenze a livello globale in aumento, prevede uno studio Atradius
Il rallentamento della crescita economica globale causata dal calo del commercio e degli investimenti e dall’inasprimento delle tensioni commerciali, porterà ad un ulteriore aumento delle insolvenze nel prossimo anno.
Secondo l’ultima edizione dell’Economic Outlook di Atradius, la crescita globale del PIL subirà un forte rallentamento nel 2019 e 2020 (+2,5%), mostrando un calo significativo rispetto al 2018 (+3,2%). Alla base di questo fenomeno è il rallentamento del commercio globale che, aggravato dall’inasprimento della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, avrà un impatto negativo su tutte le principali economie mondiali, come l’Eurozona, il continente americano e i mercati emergenti.
Le deboli previsioni e il clima di incertezza del commercio mondiale, pesano sulla fiducia delle imprese e sulla crescita degli investimenti, portando ad un peggioramento globale dei casi di insolvenza, che, dopo essere aumentate del 3% nel 2019, si prevede aumenteranno ulteriormente del 2,6% nel 2020. A guidare la crescita delle insolvenze è il Nord America (+4,2% nel 2019 e 3,2% nel 2020), colpito principalmente dell’incremento dei fallimenti aziendali negli Stati Uniti (il numero di bancarotte ha raggiunto il + 4% nel primi 9 mesi dell’anno). Per l’Europa Occidentale, indebolita dalla guerra sui dazi e dall’incertezza sulla Brexit e sulla politica italiana, è previsto un aumento significativo dei casi di insolvenza (+2,3% nel 2019 e +1,3% nel 2020). Una accelerazione è attesa anche in Asia-Pacifico (+2,3% nel 2020 dopo l’1,2% nel 2019), in particolare tra i produttori dell’industria di beni tecnologici ad alto valore come il Giappone e la Corea. L’Est Europa è l’unica regione per la quale non è previsto un aumento quest’anno, ma un miglioramento, seppur un leggero, dello 0,8%. Tra i paesi oggetto dell’analisi Atradius, quelli che mostrano le performance di insolvenza peggiori nel 2020, sono il Regno Unito e Hong Kong (entrambi in cima alla classifica con un aumento del +7%), seguiti da Turchia, Singapore e Romania (rispettivamente al +5%), subito dopo si trovano gli Stati Uniti che insieme al Sud Africa registrano un 4%, seguiti dal Giappone, Sud Corea e Polonia con un 3%.
Guardando all’Eurozona, l’analisi Atradius delinea un quadro tutt’altro che positivo per le insolvenze, che quest’anno si attestano all’1,2%, il primo aumento annuale registrato dal 2013. All’interno dell’area, le previsioni più pessimistiche sono per l’Europa Occidentale con il Regno Unito (+7% nel 2020) che mostra il livello più alto di crescita delle insolvenze, a causa dell’incertezza politica sulla Brexit che pesa negativamente sulle imprese e gli investimenti.
In Germania, il rallentamento del PIL e le sfide del settore automobilistico aggravate dal calo del commercio globale, spingono le insolvenze del settore manufatturiero in salita del 2% nel 2019, mentre il dato complessivo è del + 1% con una stabilizzazione prevista nel 2020. La frenata dell’industria tedesca influisce negativemente su alcune economie all’interno della zona euro, in particolare Paesi Bassi e Francia, dove il numero delle insolvenze dovrebbe aumentare rispettivamente dell’1% nel 2020 (4% nel 2019), e 2% nel 2020 (dato equivalente al 2019). Anche per l’Irlanda si prevede una crescita delle insolvenze del 2% nel 2020, dopo una stabilizzazione nel 2019. Una previsione che potrebbe ulteriormente aggravarsi a causa della crescente incertezza sulla Brexit dei legami economici con il Regno Unito. In Italia il lento percorso di ripresa economica potrebbe arrestarsi facendo salire le insolvenze del 2% rispetto lo scorso anno. L’elevata incertezza politica è dovuta anche al possibile inasprimento delle tensioni con la Commissione Ue sugli obiettivi di bilancio, che potrebbe portare ad una recessione prolungata nel tempo.
Previsioni più ottimistiche per la Spagna, dove la crescita economica rimane la più alta dell’Eurozona favorendo un calo delle insolvenze del -1% previsto per quest’anno e del -2% per il prossimo anno. Anche l’economia del Portogallo ha registrato una rapida ripresa negli ultimi anni, influendo positivamente sul livello di insolvenza che scenderà del 6% nel 2019 e ulteriormente del -2% nel 2020. Va ancora meglio al Lussemburgo che dopo un aumento del 3% registrato nel 2019, il prossimo anno vedrà un calo al -3%.
Massimo Mancini, Country Manager di Atradius per l’Italia, ha sottolineato: “Il rallentamento dell’economia su scala globale dovuto allo stallo del commercio e degli investimenti, avrà come principale conseguenza un ulteriore aumento delle insolvenze atteso per il prossimo anno. Questa situazione mette a dura prova le nostre imprese, notoriamente molto più esposte al rischio credito commerciale rispetto agli altri Paesi per via delle più lunghe dilazioni di pagamento concesse alla clientela, e impone ai nostri esportatori una maggiore tutela delle attività commerciali rivolte ai mercati esteri. Per questo il nostro consiglio è di attivare strumenti assicurativi di gestione dei crediti in grado di tutelare il proprio flusso di cassa da clienti insolventi sia sul mercato locale che nelle diverse aree del mondo”.
Fonte: Comunicato Stampa

La tecnologia al servizio delle aziende: nuovo applicativo firmato BDO Italia per individuare e prevenire la crisi d'impresa

@IndexAlert, il primo tool gratuito che rileva in pochi minuti potenziali situazioni di crisi
prevenire le crisi aziendali è diventato prioritario per le imprese che vogliano competere sul mercato ma, per riuscirci, è necessario saper interpretare una serie di segnali (indici storici, indici prospettici e dati previsionali) i cui valori variano di settore in settore, che monitorano le condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale.
proprio in quest'ottica, BDo Italia ha sviluppato @Indexalert, un nuovo tool rivolto ad aziende di diverse dimensioni e pensato per far fronte alle sfide introdotte dal nuovo Codice sulla Crisi di Impresa.
@Indexalert ha l'obiettivo di aiutare gli organi sociali a verificare sia l'adeguatezza dell'assetto organizzativo interno, sia l'equilibrio economico e finanziario: in pochi passaggi, ogni impresa potrà effettuare un check up sul proprio stato di salute finanziario e organizzativo, basato su indicatori qualitativi e quantitativi.
Completamente gratuito e disponibile per qualsiasi realtà, dalla pMI all'azienda più strutturata, @Indexalert fornisce un riscontro rapido e chiaro per identificare potenziali criticità e dare quindi modo alle aziende di adottare le opportune iniziative. per ricevere il feedback, sarà sufficiente inserire all'interno della piattaforma una serie di dati quali l'esistenza di un business plan, di un budget o i dati relativi al bilancio come cashflow e liquidità, che verranno poi incrociati, calcolati secondo specifiche ponderazioni e analizzati in un report finale.
Con @Indexalert, BDo Italia mette a disposizione per la prima volta un tool online automatico e gratuito, responsive e accessibile da ogni device, caratterizzato da combinazioni guidate per la miglior user experience. Stefano Salvadeo, partner Business Services & outsourcing di BDo in Italia, ha spiegato: "Sviluppare questo nuovissimo applicativo è stato possibile grazie alla trasversalità delle competenze di BDo Italia: dalla divisione audit all'advisory, dal tax legal al business services & outsourcing, aver coinvolto nell'intero processo soggetti diversi e altamente specializzati è il vero valore aggiunto della nostra offerta".
Marcello fumagalli, partner advisory Risk & Compliance di BDo in Italia, ha dichiarato: "la nostra mission è supportare le aziende e aumentare le possibilità di successo, anche fornendo loro gli strumenti pratici necessari per mitigare i rischi. Siamo estremamente orgogliosi di poter proporre il primo strumento completamente gratuito per individuare e prevenire la crisi d'impresa, che ci permette ancora una volta di accompagnare davvero le imprese di oggi nel loro percorso di crescita".
fonte: Comunicato Stampa
