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Nel nuovo Decresto Crescita incentivi e non solo
Editoriale
Nel nuovo Decresto Crescita incentivi e non solo…
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Sarano diversi gli interventi che riguarderanno le imprese inclusi nella bozza del decreto crescita, approvato "salvo intese" in Consiglio dei Ministri. E’ stato reintrodotto il super ammortamento, ovvero la deduzione extracontabile del 40% per gli investimenti in beni strumentali nuovi, impianti e macchinari effettuati da tutti i titolari di reddito d'impresa (lavoratori autonomi compresi). Un incentivo che il Governo aveva cancellato con la Manovra 2019, sostituendolo con la mini Ires. Viene prorogata dal 1° aprile 2019 al 31 dicembre 2019, con esclusivo riferimento alla determinazione delle quote di ammortamento e dei canoni di locazione finanziaria, la maggiorazione del 30% del costo di acquisto dei beni strumentali all’attività di impresa. Una proroga comunque in forma ridotta visto che il 130% si applica sulla parte di investimenti complessivi che eccedono il limite di 2,5 milioni di euro. Restano esclusi dall’agevolazione gli acquisti di veicoli non strumentali all’impresa. Il super ammortamento potrà essere utilizzato per gli investimenti effettuati fino 30 giugno 2020, a condizione, però, che entro la data del 31 dicembre 2019 l’ordine risulti accettato dal venditore e sia già stato liquidato un acconto almeno pari al 20% per cento del costo di acquisto del bene. Previsti inoltre contributi ai Comuni per interventi di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, destinati in particolare ad interventi per l’efficientamento dell'illuminazione pubblica, il risparmio energetico negli edifici di proprietà pubblica o destinati all’uso pubblico, l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Una misura che potrà contare sullo stanziamento di 500 milioni di euro. La bozza di decreto prevede l’estensione alle zone 2 e 3 di rischio sismico del bonus oggi previsto solo per gli edifici in zona 1 (quella ad altissimo rischio). Il beneficio - lo ricordiamo - consiste nella detrazione fiscale del 75% in caso di miglioramento di una classe della classificazione energetica e dell’85% in caso di passaggio di due classi, nonché nella cedibilità per gli incapienti. L'obiettivo è favorire gli interventi antisismici anche sugli immobili posseduti da soggetti che non hanno liquidità necessaria per anticipare tali Prevista inoltre la possibilità per il soggetto che sostiene le spese per interventi di efficienza energetica e antisismici di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l'intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Tale contributo sarà rimborsato al fornitore sotto forma di credito d'imposta di pari ammontare, da utilizzare in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, senza l'applicazione dei limiti di compensabilità. Via libera anche alla tassazione agevolata fino al 2021 per le imposte di registro, ipotecarie e catastali relative ai trasferimenti di fabbricati, acquisiti da imprese di costruzione o di ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi 10 anni, provvedano alla loro demolizione e ricostruzione in chiave energetica e antisismica. Negli articoli all’interno continueremo ad approfondire l’argomento.
Buona lettura!