Hi-Tech Ambiente 8.2015

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MACCHINE & STRUMENTAZIONE SPETTROSCOPIA A FLUORESCENZA

La valutazione dei reflui Le potenzialità di questa tecnica per migliorare l’efficienza energetica del trattamento delle acque di scarico Poiché la maggior parte dei composti contenuti nell’acqua è soggetta all’interazione con la luce, la spettrometria a fluorescenza potrebbe fornire informazioni in modo rapido ed efficiente sulla qualità di un campione di acque reflue trattate. Il progetto Fluoro-Boost sta studiando le potenzialità di questo metodo per migliorare l’efficienza energetica del trattamento delle acque reflue. Grazie a un investimento di 14,3 miliardi di euro dal 2007 al 2013 e una tenace azione legale, l’UE ha visto miglioramenti considerevoli della raccolta e trattamento delle acque reflue. Trattare più acque reflue e migliorare costantemente la

qualità post-trattamento però è pesante per le tecnologie esistenti e questo risulta in un maggiore consumo di energia. La ventilazione del sedimento di liquami nel tratta-

mento con fanghi attivi da solo è responsabile di oltre la metà dei costi per l’energia legati al trattamento delle acque reflue. Per di più, il controllo della qualità

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può ancora migliorare molto, e l’attuale rispetto dei metodi di analisi ha diversi limiti, come sostenuto nell’ambito del progetto FluoroBoost (Fluorescence-Based Optimisation Of Sewage Treatment) si è proposto di trovare una soluzione a entrambi i problemi. Invece di ricorrere alla diffusa tecnica di monitoraggio delle possibilità di rimuovere l’ossigeno dall’acqua mediante batteri eterotrofi aerobi, il team di ricerca, guidati da Elfrida Carstea dell’Università di Brimingham, suggerisce di applicare i progressi fatti recentemente nel campo della spettroscopia a fluorescenza per ottimizzare il rendimento del tratta-


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