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EXALLIEVI NEWSFLASH ANNO 6 - NUMERO 28 - NATALE 2017

Periodico di attualità religiosa e sociale della Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco Edizione italiana

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CONFEDERAZIONE MONDIALE DEGLI EXALLIEVI E DELLE EXALLIEVE DI DON BOSCO

LA VOCE DEL RETTOR MAGGIORE IL PRESIDENTE MICHAL HORT INVITA A SOGNARE

BUON NATALE!

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MALTA: GLI EXALLIEVI APRONO UN RESIDENCE

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PER LA GIOVENTÙ SENZA CASA

RAÙL VÁSQUEZ DIÉGUEZ

TESTIMONIANZA DI UN EXALLIEVO GUATEMALTECO


LA VOCE DEL RETTOR MAGGIORE

Il Natale secondo Don Bosco Ho visto in tutto il mondo Salesiani che difendono i ragazzi e i giovani dai tanti Erode dei nostri giorni. E che continuano a sognare, guidati dagli angeli, come don Bosco. Uno spettacolo così, i buoni torinesi del 1842 non l’avevano mai visto. Nelle eleganti vie del centro città, un gruppetto di ragazzi cantava una canzoncina natalizia e a dirigerli c’era un prete! La musica era un po’ ingenua, ma quei ragazzi la cantavano così affettuosamente da commuovere. Don Bosco non aveva un posto per fare le prove di canto con i ragazzi e così le faceva per le strade. Quelle strade che i ragazzi conoscevano bene. Anche la canzone era stata scritta sul davanzale di una finestra. Quei ragazzi vivevano il Natale camminando, come i genitori di Gesù che avevano dovuto mettersi in viaggio e da Nazaret spostarsi a Betlemme. E là sperimentarono che cosa significa essere in terra straniera: per loro non c’era posto nell’albergo. Le case degli uomini erano chiuse per loro.

Maria e Giuseppe condividono la sorte di molti profughi e lavoratori stranieri, che cercano una casa e vengono respinti, oggi come duemila anni fa. Anche i ragazzi di Don Bosco cercavano uno spazio protettivo per poter crescere, lontano dai pericoli. Don Bosco lo cercò insieme a loro e impegnò la vita per trovarlo. Nelle mie visite ai Salesiani del mondo, ho incontrato tantissimi ragazzi e giovani che trovano casa e protezione nelle braccia e nell’affetto dei figli di Don Bosco. E ho visto in tutto il mondo ragazzi e ragazze cantare felici insieme. Gesù nacque in una stalla. Gli uomini non l’avevano accolto, degli umili animali divisero con lui il loro riparo. Don Bosco incominciò da una tettoia sporca e malandata. La stalla, con la nascita di Gesù, si riempì di luce, una luce calda e tenera e tutto ciò che era povero e disprezzato divenne prezioso. E una mangiatoia per gli animali divenne il trono dell’Altissimo.

La povera tettoia Pinardi avrebbe scoraggiato chiunque. Testimoniò don Giovanni Battista Francesia: «Quando Don Bosco visitò per la prima volta quel locale, che doveva servire pel suo oratorio, dovette far attenzione per non rompersi la testa, perché da un lato non aveva che più di un metro di altezza; per pavimento aveva il nudo terreno, e quando pioveva l'acqua penetrava da tutte le parti. Don Bosco sentì correre tra i piedi grossi topi, e sul capo svolazzare pipistrelli».

Ma per don Bosco era il più bel posto del mondo: «Corsi tosto da' miei giovani; li raccolsi intorno a me e ad alta voce mi posi a gridare: “Coraggio, miei figli, abbiamo un Oratorio più stabile del passato; avremo chiesa, sacristia, camere per le scuole, sito per la ricreazione. Domenica, domenica, andremo nel novello Oratorio che è colà in casa Pinardi”. E loro additava il luogo. Quelle parole furono accolte col più vivo entusiasmo. Chi faceva corse o salti di gioia; chi stava come immobile; chi gridava con voci e, sarei per dire, con urli e strilli» (MO, 168).

Perché Giovanni Bosco sognava. L'angelo del Natale si manifesta in modo diverso nel vangelo di Matteo. Qui non è lo splendore a circondare la nascita. L'angelo appare a Giuseppe in sogno. E gli ordina a nome di Dio di prendersi cura di quel Bambino. L'angelo gli apparirà in sogno altre volte ancora. E Giuseppe farà esattamente quello che gli dirà, fino a quando il figlio di Maria avrà raggiunto un'età in cui nessuno potrà più attentare alla sua vita. Nei sogni, don Bosco è invitato a prendersi cura dei ragazzi e dei giovani, aiutarli a crescere con l’affetto e la bontà, a far sì che nessun Erode più li insidi. Ho visto in tutto il mondo Salesiani che difendono i ragazzi e i giovani dai tanti Erode dei nostri giorni. E che continuano a sognare, guidati dagli angeli, come don Bosco. «Fate come i pastori». Lascio che sia Don Bosco stesso a concludere il mio augurio natalizio. Nella “Buonanotte” che precedeva una novena di Natale all’Oratorio disse: «Domani incomincia la novena del santo Natale. Due cose io vi consiglio in questi giorni. Ricordatevi sovente di Gesù Bambino, dell'amore che vi porta e delle prove che vi ha dato del suo amore fino a morire per voi. Al mattino alzandovi subito al tocco della campana, sentendo il 2


freddo, ricordatevi di Gesù Bambino che tremava pel freddo sulla paglia. Lungo il giorno animatevi a studiar bene la lezione, a far bene il lavoro, a stare attenti nella scuola per amore di Gesù. Non dimenticate che Gesù avanzava in sapienza, in età e in grazia appresso a Dio ed appresso agli uomini. E sovra tutto per amore di Gesù guardatevi dal cadere in qualsivoglia mancanza che possa disgustarlo. Fate come i pastori di Betlemme: andate spesso a trovarlo. Noi invidiamo i pastori che andarono alla capanna di Betlemme, che lo videro appena nato, che gli baciarono la manina, gli offersero i loro doni. Fortunati pastori, diciamo noi! Eppure nulla abbiamo da invidiare, poiché la stessa loro fortuna è pure la nostra. Lo stesso Gesù, che fu visitato dai pastori nella sua capanna si trova qui nel tabernacolo. L'unica differenza sta in ciò, che i pastori lo videro cogli occhi del corpo, noi lo vediamo solo colla fede, e non vi è cosa, che possiamo fargli più grata, che di andare spesso a visitarlo. E in qual modo andare a visitarlo? Primieramente colla frequente Comunione. Altro modo poi è di andare qualche volta in chiesa lungo il giorno, fosse anche per un sol minuto». Ovunque c’è un’opera salesiana, ho visto chiese piccole e grandi, ma tutte con l’immagine di Maria con il Bambino Gesù in braccio. Proprio come a Betlemme duemila anni fa. Don Ángel Fernández Artime Rettor Maggiore

IL CANTO DI NATALE DI SAN GIOVANNI BOSCO

Per allietare gli incontri con i suoi ragazzi in attesa del Natale Don Bosco ha scritto una poesia dedicata a Gesù Bambino e l’ha messa in musica. Ah! Si canti in suon di giubilo, Ah! Si canti in suon d’amor. O fedeli, è nato il tenero Nostro Dio Salvator. Oh come accesa splende ogni stella. La luna mostrasi lucente e bella e delle tenebre squarciasi il vel. Schiere serafiche che il ciel disserra gridan con giubilo: sia pace in terra! Altre rispondono: sia gloria in ciel Vieni, vieni, o pace amata, nei cuor nostri a riposar. O bambino in mezzo a noi Ti vogliamo conservar!

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SALUTO DEL PRESIDENTE Carissimi allievi e amici di Don Bosco,

Quando arriva il Natale ci ricordiamo il dono di Gesù nel venire a nascere nel nostro mondo. È il più grande dono di amore. Dono altruistico di Dio. Per me questa realtá, quando Dio dà a noi suo figlio e sa che Gesú morirà sulla terra per redimere i nostri peccati, rappresenta un disegno di amore vero e non limitato. Nella nostra famiglia salesiana abbiamo una realtá simile in Don Bosco. Abbiamo ricevuto da Lui tanto. Anche Lui ha deciso di dare tutto nella sua vita a noi, ai giovani, a quelli poveri, disagiati; e nulla ha mai voluto in cambio. Vi invito a contemplare questi due segni di amore. Per il Natale riceviamo tanti doni, ci auguriamo vicendevolmente tante benedizioni, però la più grande benedizione l‘abbiamo già ricevuta. Con la gioia che viene da questa splendida realtà vi invito anche a contemplare quanto e come noi stessi possiamo essere doni di amore per le nostre famiglie, i nostri amici, ma anche per i giovani, soprattutto quelli più sfortunati, orfani e poveri. La gioia del più grande dono – il Figlio di Dio – è vera solo se la condividiamo con altri. Auguri a tutti per un Santo Natale e un buon Anno nuovo 2018. Michal Hort

IL DELEGATO MONDIALE

Nato per i più bisognosi

Miei cari amici, È Natale. È la festa dei più piccoli. Più dài a quelli di cui non si dà fastidio, il più povero dei poveri e dei bisognosi, più si esprime la differenza, la ragione fondamentale per cui Gesù è nato. • Il Signore si è sempre dato ai piccoli; è dalla parte degli umili, ascolta la preghiera dei poveri. La piccolezza e l'umiltà lo attirano in modo irresistibile. • Dio ha scelto l'insignificante Nazareth, e non una grande e ricca capitale; ha scelto la piccola Maria e non la figlia di un grande comandante. Scelse Giuseppe il falegname e non un uomo importante. Questa è la logica che scorre attraverso la Scrittura, dall'inizio alla fine. • Pronunciando il suo "sì", Maria si è negata e ha deciso di lasciare agire Dio. Lei ci insegna ad aprirci all'azione di Dio. • La visita di Dio sulla terra avvenne in un ricovero per animali senza presenza di inservienti e nessun posto in cui depositare il neonato, eccetto una mangiatoia. Questo è il mistero del Natale. Auguro a tutti voi - miei cari delegati, presidenti e membri del Consiglio e tutti gli altri membri delle Federazioni degli Exallievi - un Natale particolarmente santificato e gioioso, in compagnia della nostra Madre Benedetta che solo noi possiamo comprendere nel raggiungere con amore i "piccoli", come ha fatto Don Bosco nostro Padre. Che lo spirito del Natale - gioia, amore, apprezzamento reciproco, specialmente per i più piccoli e bisognosi, e gratitudine per tutte le Sue benedizioni come ex allievi di Don Bosco - dimori in noi e nelle nostre famiglie a Natale e sempre! Dio benedica voi e le vostre famiglie! Augurandovi un Natale pieno di grazia e un nuovo anno pieno di Spirito 2018. Con desideri affettuosi, Don Jayapalan Raphael Sdb Delegato mondiale per l'associazione degli exallievi

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EDITORIALE Carissime Amiche ed Amici,

ogni qualvolta ci troviamo per chiudere Newsflash ci rendiamo conto che il numero delle pagine dovrebbe essere triplicato, per poter contenere tutte le idee e le notizie che giungono, per poter dare testimonianza di quanto accade nel nostro mondo di exallievi.

Lo stile di una Rivista, il modo come si presenta, la maniera con cui si fa percepire prima ancora di essere letta, è fattore importante di comunicazione. Occorre stabilire, quindi, un corretto stile e fare in modo che sia coerente. Una Rivista vive ed ha garanzie di continuità se ha una buona organizzazione redazionale. Insieme siamo efficienti e importanti; l’atmosfera e il tono familiare voluto da Don Bosco rendono bella la collaborazione.

Forse qualcuno se ne sarà già accorto senza aprire del tutto la Rivista: Newasflash sta cambiando. Anzitutto cambiano alcuni aspetti dell’impaginazione, cercando di dare più “respiro” agli articoli, ma non è tutto lì. Anche i contenuti sono accresciuti e abbiamo diversi nuovi collaboratori e argomenti. Una Rivista deve essere uno spettacolo, non deve annoiare... Il modo secondo cui io ordino le informazioni e le faccio incontrare al mio lettore, deve essere una sorpresa, non dico una pagina diversa dall’altra, ma uno non deve poter vedere quello che accade dopo, in maniera tale che l’attenzione rimanga sempre viva. Non si può camminare in avanti con lo sguardo rivolto indietro. Qualsiasi pubblicazione è frutto di un lavoro di squadra. Tutti sono importanti e svolgono un lavoro importante. Quello che, come giornalista, fa maggiormente piacere è associare l’attività ad una operazione culturale, ad uno strumento che serve alla crescita civile della collettività. Non è poco. In molti casi è auspicabile essere “preventivi”: non attendere ma anticipare, non rispondere ma proporre, non difendere ma promuovere. Spesso il giornale cattolico viene considerato come una cattedra di morale. Il discorso giornalistico non è una predica, è l’esposizione di un fatto. Come osservava già Luigi XIV: «Chi è male informato non può fare a meno di ragionare male». Chi fa comunicazione deve essere al passo con i tempi.

Nella Famiglia Salesiana noi Exallievi rappresentiamo una parte consistente e per questo dobbiamo operare con sempre maggior vigore. Non si deve vendere, ma convincere. Non cercare il piacere, ma diffondere un messaggio. «Io mando il Bollettino Salesiano a chi lo vuole e a chi non lo vuole» affermava Don Bosco.

È Natale! Una ricorrenza che certamente dona gioia, perché ricorda il giorno in cui il più grande dono è stato fatto all’Umanità, la salvezza; un messaggio che ci viene regalato dal protagonista: Gesù! Auguri di un sereno Natale a tutti gli Exallievi e per un felice e costruttivo 2018. Pierluigi Lazzarini

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C ONSIGLIO E SECUTIVO

Malta – Consiglio Esecutivo della Confederazione Mondiale degli Exallievi/e di Don Bosco

Sliema, Malta – settembre 2017

Il Consiglio Esecutivo della Confederazione Mondiale degli Exallievi di Don Bosco si è riunito a Malta dal 15 al 17 settembre. Michal Hort, Presidente Mondiale, Ángel Gudiña, Vicepresidente GEX, Bryan Magro, Tesoriere, Peter Kovác, assistente, don Raphael Jayaplan SDB, Delegato dei Salesiani, hanno affrontato vari temi di sviluppo degli Exallievi e degli amici di Don Bosco nel mondo. 6


E UROBOSCO

Francia - Eurobosco 2017 Gli Exallievi di Don Bosco per la famiglia (ANS – Samoens)

Quattro giorni per discutere sulle visioni, le sfide e le idee degli Exallievi di Don Bosco per il loro futuro: questo è stata la XII edizione dell’ “Eurobosco”, il congresso europeo dedicato a tutti gli exallievi ed exallieve degli istituti salesiani del Vecchio Continente, svoltosi dal 12 al 15 ottobre a Samoens, in Francia, in uno dei villaggi vacanze costruiti dagli Exallievi francesi nell’ambito dei loro progetti sociali.

A 4 anni dalla precedente edizione, realizzata a Malta sul tema dell’Identità e Missione dell’Exallievo Salesiano, oltre 65 partecipanti si sono radunati da 12 paesi europei – con un Exallievo venuto anche dal Cile – per riflettere e condividere esperienze sul tema della famiglia, all’insegna del motto prescelto: “Buoni Cristiani nella famiglia ed Onesti Cittadini per la famiglia”.

Nella prima giornata di lavori è stato approfondito il tema dell’esortazione apostolica “Amoris Laetitia” da una prospettiva salesiana, preparata dal salesiano don Francesc Riu, che ha pubblicato recentemente dei materiali di divulgazione su questo testo; mentre nella seconda è stato sviscerato l’aspetto “onesti cittadini per la famiglia”, grazie all’intervento di Anna Zaborska, Europarlamentare slovacca, responsabile delle politiche familiari dell’Intergruppo del Parlamento Europeo; Antoine Renard, Presidente della Federazione Europea delle Organizzazioni Familiare Cattoliche (FAFCE) e di Laurent Gregoire, Presidente della Confederazione Francese delle Associazioni degli Exallievi delle Scuole Cattoliche.

Altri momenti di particolare interesse sono stati quelli in cui sono state presentate le buone pratiche nell’ambito familiare portate avanti da diverse realtà nel contesto europeo, come “la Famiglia Parodi”, in Italia, e “Hogares Don Bosco”, in Spagna. Nelle varie giornate dell’incontro, svoltosi nel tradizionale clima di allegria e condivisione salesiana, i partecipanti hanno anche condiviso momenti di riflessione, festa e spiritualità.

Significativa è stata la visita alla Basilica della Visitazione di Annecy, dov’è custodita la reliquia di San Francesco di Sales. Il prossimo Eurobosco si terrà a Valdocco

All’evento hanno preso parte alcuni tra i massimi esponenti dell’Associazione degli Exallievi: il Presidente, Michal Hort; il Consigliere per l’Europa, Fernando Nuñez; il Consigliere per la Formazione e la Famiglia, Maurizio Bruni; il Vicepresidente Giovani Exallievi (GEX), Angel Gudiña, insieme al Delegato Mondiale dei Salesiani per gli Exallievi, don Raphael Jayapalan.

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L’ INTERVISTA AL P RESIDENTE

MICHAL HORT a cuore aperto invita a... sognare

A prima vista sembri un uomo concreto e razionale. Potresti presentarti ai nostri lettori?

«Sono un figlio educato dal padre e dalla madre, tutti e due exallievi, che mi hanno insegnato come nella vita bisogna essere altruisti e servire gli altri. Mi hanno insegnato ad essere responsabile. Ho frequentato la scuola superiore dei Salesiani assieme allo studentato, dove è proprio il programma, fissato dalle sei di

mattina alle dieci di sera, che ti costringe ad essere concreto e razionale. Poi ho proseguito gli studi all’Università a Bologna.

Tornato a casa (avendo acquisito esperienza all’estero che all’epoca costituiva un bonus non da poco) mi sono messo a fare l’imprenditore.

Oggi gestisco una mia azienda di circa 50 persone, che si sviluppa in tre Stati. Sono 50 famiglie di cui prendersi cura. Allora si che devi essere razionale».

Nella Famiglia Salesiana gli Exallievi/e rappresentano una parte consistente. Come valuti l’attuale vitalità degli Exallievi/e nel mondo e le diverse realtà? «Come un gigante dormiente che si sta svegliando poco a poco. L’Europa é da salvare, l’Africa da ri-scoprire, America Latina ed Asia da indirizzare e Nord America da definire.

Il paradosso é che altri gruppi della Famiglia Cristiana ci capiscono spesso meglio degli stessi Exallievi; c’é da lavorare molto sulla identità dell’Exallievo».

Come sta andando la realizzazione della Programmazione che hai ideato con il Consiglio mondiale della Confederazione? Bene, ma piano. Puoi avere idee bellissime quanto vuoi ma, fin quando la gente non lo sa, é difficile andare avanti.

Ecco perché stiamo disponendo tutte le forze nella diffusione delle nostre idee, del nostro Piano strategico e dei nostri Progetti chiave». Si dice che nella Chiesa ci vuole più laicità. Non credi che oggi ci sia troppo clericalismo nei laici? «No, penso proprio in maniera diversa.

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L’ INTERVISTA AL P RESIDENTE Il presidente degli Exallievi/e di Don Bosco, Michal Hort, è di nazionalità slovacca. Nato il 12 ottobre 1977; sposato con Martina Hortova con cui ha tre figli. Laureato presso il Liceo Salesiano di Šaštín (1995), ha studiato Scienze Politiche e Relazioni Internazionali all’Università di Bologna (1996-2001). Successivamente, presso l'Università di Economia di Bratislava (2001-2006) studia relazioni economiche internazionali. Come alunno ha ricoperto diversi ruoli: Vicepresidente dell'Associazione degli Exallievi Sloveni; Promotore della "Piattaforma commerciale degli exallievi". È stato membro del Comitato esecutivo dell'Associazione slovacca per le relazioni internazionali.

Oggi c´é troppo laicismo tra i preti.

Voglio dire che dedicano troppo tempo del giorno ad occuparsi di lavori e di attività che non sanno fare, che non hanno studiato e che toglie loro troppe forze psichiche e fisiche. Il prete ha studiato e ha la sua vocazione per le anime. Se deve dedicare troppo tempo alla contabilità, alla manutenzione degli edifici, alla gestione amministrativa, è ovvio che non ha tempo per quello per cui è stato formato e chiamato da Dio. È meglio lasciare queste cose ai laici, che le hanno studiato e sono professionisti.

e i doni che ho ricevuto da Dio e vedere che con la preghiera le cose vanno avanti e progrediscono».

Cosa desideri dire agli Exallievi ed Exallieve che leggeranno questa intervista?

«Auguro di scoprire che essere “Onesti cittadini e buoni cristiani” é il piano di vita.

Auguro di capire che “Essere sale della terra e luce del mondo” è un programma di azione. Auguro di realizzare che usando le capa-

cità e le conoscenze personali a servizio degli altri, e specialmente della Famiglia Salesiana, è la via giusta per arrivare al cielo». Esprimi una nota di speranza, per concludere…

«Capire che Don Bosco ci ha formati è un pensiero che libera. Provare a seguirlo é la soluzione di tante incertezze. Sognare come lui é garanzia di sucesso... Invito tutti gli Exallievi a sognare».

Ecco perché spesso diciamo che gli Exallievi vogliono essere “gruppo di Servizio e di Management”».

Un po’ confidenzialmente: è difficile fare il Presidente della Confederazione Mondiale degli Exallievi/e?

«Si, lo é. In quanto non é un lavoro al quale ti puoi dedicare a tempo pieno. Adesso capisco che cosa voleva dire il mio coach personale nel 2015 (quando sono stato eletto) nel consigliarmi: «Prendi la famiglia e trasferisciti per 2 anni a Roma...». Dall´altra parte però, é stimolante, perché posso usare appieno i talenti 9


V ISITA DI ANIMAZIONE

Laos

Prima visita di animazione

Vientiane, Laos, 1 settembre 2017

Dopo la visita in Thailandia, Angel Gudiña (vicepresidente del GEX) e Alberto Piedade (Consigliere di GEX per l'Asia) si sono recati a Vientiane attraverso il confine tra la Thailandia e il Laos (Amicizia Ponte). Hanno ricevuto un caloroso benvenuto da p. Patrizio Maccioni, SDB insieme all'attuale Presidente degli Exallievi di Don

Bosco, Bounpithak e uno degli insegnanti del Centro di formazione professionale Don Bosco in Laos, Sida Saiphiavong.

I salesiani ci mostravano la città di Vientiane - ricordano Mr. Gudiña e Mr. Piedade - con due dei nostri giovani exalunni di Don Bosco, il signor Nai Khaiy Zae Tern (che gestisce il proprio laboratorio); poi siamo andati a visitare Mr. Thanouthong Sikhamlay

(un exallievo che gestisce le proprie bottiglie di filtraggio e gallone per le vendite e le consegne). Il business di Mr. Sikhamlay sta crescendo di giorno in giorno. Poi ci hanno fatto visitare anche il Centro di formazione di Foca Vocation - sezione di cucito per le ragazze, prima di visitare il Centro di formazione professionale Don Bosco.

Nel Don Bosco Training Center, p. Maccioni ha introdotto diversi reparti di meccanica per la moto, la fusione e l'elettricità. Alcuni dei nostri studenti sono alunni e gli insegnanti sono per lo più allievi del Centro Don Bosco.

L'incontro con gli exalunni è stato organizzato il 1° settembre alle 18.30 nel Centro; hanno partecipato circa 20-25 studenti scolastici tra cui Zae Tern e Mr. Sikhamlay. Mr. Gudiña e Mr. Piedade hanno fatto diverse presentazioni su: 1) Confederazione Mondiale, 2) Statuto, 3) Come stabilire 10


V ISITA DI ANIMAZIONE

un'Unione Locale agli exallievi, con l'assistenza di p. Maccioni per la traduzione. La realtà dell'associazione degli exalunni è abbastanza giovane e non ancora ben consolidata. Tuttavia, hanno mostrato una volontà ferma e l'entusiasmo di continuare la loro amicizia ed i legami reciproci come i Bosconi.

La riunione si è conclusa con la consegna di souvenir e il Laos Don Bosco. Gli exalunni (Bosconi) saranno in contatto con P. Maccioni con l'Assessore mondiale dell'Asia - Oceania per quanto riguarda il progresso dell'associazione locale.

Il Centro di formazione vocazionale di Don Bosco in Laos è iniziato nel 2004 in modo molto umile, attraverso l'iniziativa della Scuola Tecnica Bangkok Don Bosco scolastica del passato, con l'aiuto di p. Tito Pedron (ex provinciale di THA).

Fino ad ora più di 1000 studenti sono laureati e contribuiscono allo sviluppo della società del Laos. Alberto Sequeira Alves Piedade, GEX 11


R EGIONI

Giappone

Avanzare con i giovani exallievi

Tokyo, Giappone, 14 ottobre 2017

La Federazione di Exallievi di Don Bosco, presieduta dal Presidente Hiroshi Yoshida, in presenza del P. Provinciale SDB, Mario Yamanouchi, ha tenuto la riunione annuale del consiglio a Shibuya, Tokyo. 25 exallievi di Don Bosco di 5 Scuole Salesiane in Giappone, Presidente degli Exallievi di Maria Ausiliatrice (Unione Giappone: Sig.ra Soh Eiko), Provinciale SDB, Delegato Provinciale (P. Suzuki Masao), Giovani Delegato del Ministero (Fr. Shin Mishima) e Delegato per il SYM Japan (Fr. Urata Shinjiro). Questa volta, la Federazione ha prodotto un foglietto di raccolta di fondi dagli exal-

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lievi. Prima della riunione le 5 associazioni scolastiche avevano scelto 16 ragazzi più giovani, tra cui me, come i membri del Working Team (WT), che prenderà in considerazione la sostenibilità e lo sviluppo della Federazione.

Il presidente Yoshida ha sottolineato: «È molto importante che questa Federazione inviti più exallievi, in particolare i membri più giovani, ad adottare i loro nuovi pareri per attivare l'associazione per la gioventù futura».

Nell'ultima parte dell'incontro, il sig. Yoshida ha concesso molto tempo ai membri del team di lavoro e gli alunni più giovani hanno discusso concretamente le sfide

che la Federazione sta affrontando adesso. Sentiranno con entusiasmo il compito di trovare buone risposte sulle sfide particolarmente importanti: 1. Pubblicità (Comunicazione sociale) 2. Asia-Oceania: Congresso in Giappone nel 2020 3. Finanza e Incorporazione

Anche se ci sono stati alcuni nuovi arrivati nella riunione della Federazione, i membri del Team di lavoro sono molto in contatto tra loro. Ogni squadra ha un leader e i comunicatori della Federazione (Mr. Tateishi Mitsuhiro e Chihiro Okawa) sono stati nominati come Capitani dei Team di Lavoro (WT). I membri del WT dovranno avere riu-


R EGIONI

nioni di persona o in rete frequentemente, per un futuro più luminoso, in collaborazione con ogni Associazione Exallievi. Dopo la riunione si è tenuta una festa conviviale. I rappresentanti di 5 associazioni hanno parlato delle notizie dei loro attuali alunni.

Poi p. Mishima e p. Urata e io abbiamo introdotto le attività del ministero della gioventù SDB in Giappone e abbiamo chiesto una maggiore cooperazione sui Movimenti salesiani per la gioventù.

Infine, p. Suzuki Masao ha pronunciato un colloquio di “buona notte”. Per i primi cristiani giapponesi, "Gotaisetsu" significava Amore. Fr. Suzuki ha sottolineato il valore di "Gotaisetsu" e ci ha chiamato ad amare ancor più i giovani e i bambini come parte importante di una grande Famiglia Salesiana. Mr. Okawa Chihiro, EXDB

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R EGIONI

India

Incontro della Federazione Nazionale degli Exallievi

Guwahati, India – 27 ottobre 2017 Circa 60 Delegati della Federazione Nazionale Indiana degli Exallievi di Don Bosco si sono radunati venerdì 27 ottobre presso l’Istituto Don Bosco di Guwahati per un incontro di confronto e delibera su questioni organizzative, riguardante le procedure di funzionamento e i progetti della Federazione. All’appuntamento hanno partecipato anche il Delegato Nazionale per gli Exallievi, don Albert Johnson, e il Presidente della Federazione, signor Ketan Gala. Il momento saliente dell'incontro è stato la partecipazione (per la prima volta) di tutte le 11 Province dell'India, di tutti i 39 membri (compresi quelli di V.P. Gex).

In linea con la chiamata del Presidente mondiale a coinvolgere e promuovere attivamente i membri di V.P. Gex, è stata la prima volta che sono stati invitati a partecipare all'MNC.

Di grande ispirazione è stata anche la presenza speciale del Delegato mondiale Rev. Fr. Raphael Jayapalan.

Si è iniziato con l'indirizzo di benvenuto di don Jananuari, Delegato ispettoriale della provincia di Guwahati, seguito dal messaggio di P.Maria Arokiam (letto dal dele-

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gato nazionale), dal messaggio di P. Johnson (Direttore, DBI) e l'indirizzo di P. Albert Johnson (delegato nazionale).

Il rapporto della recente visita del presidente nazionale e del delegato nazionale della provincia di Shillong è stato poi presentato al consiglio dal segretario provinciale Mr. Valerian Pakma; il punto forte è l'interazione della squadra nazionale con oltre 1400 classi 10, 11 e 12 studenti, motivandoli a unirsi al movimento Exallievi una volta che lasciano le istituzioni. Nelle sessioni aziendali sono stati letti e studiati i verbali dell'ultimo NCM, quindi anche i resoconti sono stati presentati al consiglio e analizzati. C'è stata una breve discussione sul nome

da adottare come appello del Presidente Mondiale, che dovrebbe essere Exallievi di Don Bosco e non Alunni. P.Jayapalan ha incentivato il Consiglio a seguire questo nome.

Anche un rapporto del movimento V.P. Gex in India è stato presentato da Mr.Bikash Agarwal, insieme a una dichiarazione di visibilità. A ciò ha fatto seguito il lancio del dinamico sito Web nazionale (www.dbppinf.org). Un'altra sessione importante è stata la modifica degli Statuti.

Tenendo presente il tessuto indiano e l'attuale periodo, è stato a lungo necessario apportare alcune modifiche agli Statuti.


R EGIONI

Gli emendamenti furono approvati dal Consiglio e sarebbero stati trasmessi alla Confederazione Mondiale per approvazione, dopo la quale sarebbero stati implementati.

È stata inoltre intrapresa la pianificazione per l'ospitalità del Congresso nazionale nel 2018. È stato suggerito di prendere di mira una partecipazione di circa 350 delegati delle varie province dell'India.

La partecipazione dei coniugi degli exallievi sarebbe anche incoraggiata per questo Congresso nazionale. Questo è stato seguito da una sessione

sulla Pianificazione finanziaria della Federazione nazionale. Importanti anche le sessioni di animazione condotte dal Delegato Mondiale Fr. Rafael Jayapalan e dal Delegato Nazionale Fr. Albert Johnson.

L'NCM si è concluso con la presentazione del piano d'azione al Consiglio da parte del Presidente nazionale Mr.Ketan Gala, come segue:

1) Ingressi tempestivi delle province per il sito web nazionale. Riguardo a questo, tutte le province hanno chiesto gentilmente di inoltrare i nomi insieme alle fotografie della squadra provinciale, una breve storia della provincia e le statistiche delle unità e dei membri della vita.

2) Promuovere il movimento V.P. Gex a tutti i livelli.

3) Garantire che la raccolta dei database sia effettuata a livello provinciale e unitaria. 4) Animazione dei Delegati locali da parte del Delegato provinciale.

5) L'attività "A MILIONI DI IMPEGNI" riguardante la donazione di organi sarà acquisita da PAN INDIA in tutte le province.

6) Premi Alberto Marvelli per il Congresso Nazionale. Ketan Gala (Presidente nazionale)

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R EGIONI

Argentina

Lettera del Presidente Gentili Exalunni Salesiani,

Paraná, 24 ottobre 2017

ricevete un cordiale saluto e in questo contatto vorrei lasciarvi un pensiero di Don Bosco, raccontarvi di una riunione e annunciare un futuro incontro.

Don Bosco consigliava di evitare critiche e mormorazioni. Affermava: «Quando posso parlare bene, lo faccio, quando devo parlare male, mi chiudo» (Memorie Biografiche, Volume III, pagina 246). «Egli ha espresso la dolorosa impressione quando ha sentito qualche critica, e ha esortato tutti a non parlare mai male di nessuno, ancor meno da parte di appartenenti al clero o ad un ordine religioso, in quanto contraria alla carità e lascia sempre una cattiva impressione in coloro che hanno un po’ di giudizio»(MB II 84).

Sabato 7 ottobre, presso la scuola Don Bosco di San Juan, si è tenuto l'Incontro Zonale degli Exalunni. Vi hanno partecipato exalunni di Rodeo del Medio (Mendoza), Cordoba (PIO X, Domenico Savio, Villada), Santa Fe, Paraná e di San Juan.

L'incontro ha avuto due profondi momenti di illuminazione dal SDB Abel Iglesias Cortina sulla “Identità dell’Exalunno” e SDB Orlando Sánchez su "Famiglia Salesiana", completando la giornata un workshop sugli Statuti nazionali e internazionali degli Exalunni con riferimenti al Congresso Nazionale 2018 e il JEX Pablo Ríos affrontando il tema di "Patios per gli Exalunni". Tra i partecipanti vi erano 6 JEX.

È stato un giorno in cui è stato possibile approfittare dei diversi casi in cui il contenuto era chiaro e semplice, consentendo al dibattito, ai contributi di idee e proposte di continuare a lavorare in ogni centro locale. Questa esperienza è stata molto apprezzata a causa della ne-

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cessità di creare collegamenti per il Congresso del prossimo anno, ma anche per rafforzare il lavoro e aggiungere ancora maggiore impegno come ex studenti nella stessa linea di quello tenuto due mesi fa a Mar del Plata.

A mezzogiorno si recitò un Rosario, ricordando il giorno della Vergine del Rosario e nella chiusura serale veniva celebrata l'Eucaristia. Un ringraziamento molto grande per tutti i project manager che hanno diffuso ed economicamente sostenuto gli exalunni per poter essere presenti allla riunione nella città di San Juan, dove studenti locali hanno fornito tutta la logistica ed i pasti. Grazie mille! Con affetto. Víctor L.M. Centurión

CONGRESSO LATINO AMERICANO DI EX–ALUNNI/E DON BOSCO (CONGRELAT), nella città di Santo Domingo, Repubblica Dominicana dal 19 al 22 aprile, 2018. Per ulteriori informazioni scrivere all'e-mail: congrelatsantodomingo2018@gmail.com


N OTIZIE

Corea del Sud

Una normale pausa pranzo in una scuola salesiana (ANS – Gwangju)

Come in ogni scuola salesiana, il tempo della pausa pranzo è un momento preziosissimo per l’accompagnamento dei giovani, per essere presenti vicino ai ragazzi come padri, fratelli maggiori e amici.

Anche nella “Salesian Junior & Senior High School” di Gwangju, che ha appena festeggiato 60 anni d’esistenza, questo tempo privilegiato è un tempo vivace e molto interessante.

Nel grande campus immerso nella valle “Il Gog Dong”, ogni giorno dal lunedì al venerdì quasi 1400 studenti delle scuole medie e superiori fanno esperienza del cuore salesiano nella loro vita quotidiana.

E a fronte di un sistema scolastico molto competitivo nel paese, che ogni anno trova il suo obiettivo negli esami di ammissione universitaria di novembre, i 9 salesiani

della scuola – il Direttore, don Mike Chang, 5 sacerdoti, 1 coadiutore e 2 tirocinanti – insieme ad oltre 100 laici collaboratori nella missione, compresi non pochi exallievi e Salesiani Cooperatori, fanno sempre del loro meglio per favorire anche la crescita umana degli allievi. Ad esempio, dato che in tutto il paese impazza il “K-Pop”, la musica pop koreana, nella scuola salesiana si esibiscono ogni venerdì, durante la pausa pranzo, delle “Salesian Pop Star” (S-Pop) con canzoni alle volte improvvisate, altre volte ben preparate, accompagnate da balli o altri giochi.

E tutti i 1400 studenti sono ben lieti di contribuire a tali iniziative, insieme al Coordinatore Spirituale della scuola, ai giovani salesiani tirocinanti coinvolti nella formazione pratica, e a diversi insegnanti.

Inoltre lo spirito di famiglia nel campus

viene espresso attraverso molti modi diversi – con del tempo dedicato agli origami nella sala dei catechisti, nel dialogo tra docenti e allievi durante le passeggiate per il campus e davanti alla riproduzione della Grotta della Madonna, percorrendo le verdi colline, giocando ai diversi giochi da tavolo o negli sport come Calcio o Pallacanestro.

«Sì, per noi Salesiani occupare tempo con i giovani, ascoltare il loro cuore durante le pause è il modo migliore per arrivare al loro cuore – spiegano i Salesiani dell’istituto –. In questi momenti i nostri studenti possono sentirsi veramente amati e così la nostra educazione riesce ad essere realmente salesiana. E siamo grati alle molte generazioni di Salesiani, docenti, laici collaboratori ed exallievi che hanno contribuito a creare questo meraviglioso ambiente salesiano alla periferia di Gwangju in questi oltre 60 anni!». don Joseph Sin Minsoo, SDB Fonte: AustraLasia

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N OTIZIE

Portogallo

Rinnovarsi per rinnovare Fátima, Portogallo

Rinnovarsi per rinnovare, una parola d’ordine. Creato un GL (Gruppo di Lavoro) promotore di una ripresa sul serio delle Unioni Locali e della stessa Federazione Nazionale degli Exallievi portoghesi. Approfittando dell’opportunità dell’incontro della Famiglia Salesiana a Fátima, il giorno 16 settembre, per la presentazione del Programma Pastorale del 2017-18, si è

riunito un gruppo di Exallievi con il Delegato Nazionale e l’Ispettore per incrementare l’organizzazione di questo settore della Famiglia Salesiana. Si è costituito un Gruppo di Lavoro ristretto per studiare e proporre le linee d’impegno verso un vero rinnovamento dell’associativismo degli exallievi presso le opere salesiane nel Portogallo. Tra gli altri argomenti si è sottolineato an-

cora, una volta, che l’educazione ricevuta non può rimanere come ricordo ma si dovrà trasformare in una forza dinamica incidente nel mondo, in modo di renderlo più umano e autenticamente cristiano.

Si è anche deciso che il Delegato della Famiglia Salesiana si radunerà entro breve tempo con il Gruppo di Lavoro ivi costituito appositamente, perché sia possibile arrivare ad un buon risultato al più presto. António G. Pires

Nelle fotografie, il gruppo con l’Ispettore e il Delegato Nazionale degli Exallievi. Rappresentanti dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana riuniti a Fatima, nel Centenario delle apparizioni della Madonna ai Pastorelli.

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N OTIZIE

Spagna

Salesianos Antequera inaugura il portico e le nuove aule secondarie

Gonzalo Urbano, un ex allievo e attuale player del CD Antequera UMA, ha tagliato il nastro inaugurale in un evento aperto all'intera Comunità Educativa Dopo alcuni mesi di lavoro, dedizione e sforzo per preparare gli studenti ad avere una bella e accogliente classe, il 19 ottobre, dopo una prima riunione dei genitori, il portico e le nuove aule sono state inaugurate nella scuola secondaria di Salesianos Antequera.

L’evento, aperto all'intera Comunità Educativa, ha visto la presenza di genitori, insegnanti, educatori, studenti e personale di servizio. L'atto ha inizio con poche parole del direttore del Centro, Miguel Conrado Montes. Gonzalo Urbano, un ex allievo e giocatore attuale del CD Antequera UMA, ha quindi tagliato il nastro inaugurale. Così queste nuove aule sono state ufficialmente aperte, dotate ciascuna delle più recenti tecnologie e servizi per il divertimento e l'uso di studenti e docenti di ESO: isolamento delle finestre, aria condizionata, proiettori e un sistema di illuminazione moderno. In questo modo si è avverato un vecchio sogno, risolvendo una necessità esistente da anni e scommettere su un continuo rimodellamento di questa vecchia casa, sede dei giovani. José Carlos Paradas Fonte: salesianos MARÍA AUXILIADORA

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N OTIZIE

Francia

Week-end Don Bosco giovani e famiglie “Noi siamo una famiglia”

Saint-Jean-de-Sixt, Francia – novembre 2017

La Federazione degli Exallievi di Don Bosco della Francia porta avanti dal 2008 un progetto per offrire a famiglie e giovani momenti di relax, giochi, condivisione, riflessioni e preghiere in uno dei villaggi vacanza dell’Associazione delle rete Don Bosco.

Nell’ultima edizione svoltasi tra fine ottobre e inizio novembre nel villaggio di Forgeassoud, sono stati 210 i partecipanti, che hanno potuto approfondire vari temi e problematiche della società attuale, ascoltare varie testimonianze tra cui quelle di due migranti siriani accolti presso la casa di Don Bosco di Parigi.

Cuba

Ricordando il venerabile don Vandor nel 38° anniversario della sua morte

Santa Clara, Cuba – ottobre 2017

Nella parrocchia “Nuestra Señora del Carmen”, la stessa che accolse don Vandor al suo arrivo nel 1954, è stato commemorato il venerabile salesiano nel 38° anniversario della sua morte. Conclusa l’Eucaristia domenicale, si è svolto un incontro per ricordare i momenti più importanti della vita di don Vandor, anche come scrittore, condotto dalle storiche Heidy Águila Zamora e Yuliana Denis, entrambe MSC.

Dopo la lettura della sua opera ci sono state le testimonianze degli exallievi dell’allora collegio salesiano “Rosa Pérez Velasco” e di amici che hanno conosciuto don Vandor. Nell’incontro non è mancata la musica, interpretata da Pedro O’rrelly, che ha musicato alcuni poemi del venerabile Vandor. 20


N OTIZIE

Stati Uniti

Inaugurato un nuovo edificio al Don Bosco Prep Ramsey, Stati Uniti – settembre 2017

Il 21 settembre mons. John J. O’Hara, vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di New York ed exallievo del Don Bosco Prep di Ramsey, ha presieduto la Messa per l’inaugurazione di un nuovo edificio dell’Istituto, denominato “Savio Hall”.

Presenti alla cerimonia don Timothy Ploch, Consigliere per la Regione Interamerica, don Timothy Zak, Ispettore degli Stati Uniti Est e Canada, la comunità salesiana di Ramsey e circa 1200 persone tra membri del clero, alunni, famiglie, professori e staff. La nuova struttura include mensa, laboratorio di robotica e vari laboratori e aule all’avanguardia.

Brasile

Viaggio di studio presso la NASA Cape Canaveral, Stati Uniti – ottobre 2017

Si è svolta, come programmata, nel mese di ottobre, la visita da parte di dieci professionisti – docenti, exallievi ed allievi – della Facoltà di Ingegneria dell’UniSALESIANO di Araçatuba, in Brasile, presso le strutture del “Kennedy Space Center” della NASA (National Aeronautics and Space Administration), nell’ambito del “Progetto per la Settimana dell’Innovazione Tecnica”.

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S OLIDARIETÀ

Malta

Gli Exallievi aprono un Residence per la gioventù senza casa

Nell'anno centenario della nascita di Alberto Marvelli, la Federazione Nazionale degli Alunni e degli ex Alunni di Don Bosco a Malta ha lanciato un progetto sociale per aiutare i giovani senza casa a vivere indipendentemente nella comunità. Questo progetto è stato realizzato in collaborazione con l'Associazione maltese del Sovrano Ordine di Malta.

I giovani svantaggiati hanno diverse sfide per superare la povertà e l'esclusione sociale. Tra i più vulnerabili, ci sono giovani che sono senza tetto e non hanno la sicurezza di una famiglia. L'elevato costo di possedere una casa e il forte aumento dell’affitto a Malta rende più difficile condurre una vita indipendente per i giovani senza casa.

Una casa a schiera nel centro di Paola, donata ai salesiani di Don Bosco da un benefattore, è stata completamente ristrutturata e trasformata in una abitazione completamente funzionale che prende il nome da Alberto Marvelli, un ex allievo di Don Bosco beatificato. Il residence ospiterà e sosterrà tre giovani in qualsiasi momento della loro vita.

L'obiettivo del progetto è quello di offrire servizi di alloggio ai giovani senza fissa dimora grazie alla vita indipendente sostenuta. I giovani senza tetto rimarranno in

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questa casa per un periodo temporaneo fino a due anni, con l'obiettivo di aiutarli a diventare totalmente indipendenti.

tente per aiutare i giovani a farli uscire dalla povertà e aiutarli a diventare più socialmente inclusi.

La testimonianza dei giovani è un modo po-

Anche gli exalunni stanno dando il proprio tempo nell'offrire volontariato nella preparazione della casa. Entro un anno si prevede che il Residence sarà completato e pronto per essere utilizzato.

Una caratteristica unica del progetto sarà la fornitura di servizi di supporto mentale a questi giovani durante il loro soggiorno presso il Residence, preparandoli a vivere in modo autonomo e ad entrare nella comunità come cittadini buoni e esemplari.

I lavori di costruzione e ristrutturazione della proprietà sono già stati avviati.


S OLIDARIETÀ

Italia

L’umanista tecnologico inventa i bracciali per farsi ritrovare Nel nome c’è un personaggio mitologico shakespeariano e c’è il blu, il colore dell’elettricità. La doppia anima di Pietro Tinelli, 24enne, e della startup milanese “Blue Oberon” di cui fa parte.

Già mentre studiava Lettere classiche all’Università Cattolica di Milano Tinelli ha iniziato a sviluppare bracciali intelligenti per rintracciare chi si perde. I primi pensati per i bambini nelle più disparate situazioni, dai centri balneari ai centri commerciali; poi i collari per animali. L’ultima creatura si chiama “Semiperdo Senior” ed è dedicata agli anziani, ai malati

di Alzheimer e alle persone autistiche.

Dietro le quinte, insieme a lui, dieci giovani milanesi, dai 24 ai 40 anni.

Quando è iniziata questa avventura? «Nel 2013. Studiavo ancora, ma volevo trovare il modo di unire le mie passioni, per le materie umanistiche e per la tecnologia, per creare qualcosa di veramente utile».

Come funziona? «È waterproof, il microchip integrato nel “Semiperdo” attiva, se avvicinato ad uno smartphone, il sistema di geolocalizzazione senza dover disporre di app. Se chi ritrova la persona smarrita non ha un cellulare

con tecnologia NFC, può collegarsi all’indirizzo web stampato sul prodotto e può far partire una chiamata o inviare un messaggio. Una notifica istantanea con la posizione viene inoltrata ai familiari».

Quanto è stata utile la formazione umanistica? «Tantissimo. Ho frequentato il liceo classico a Treviglio, dai Salesiani. Lo scorso anno mi sono laureato in Lettere classiche alla Cattolica». Simona Ballatore

Fonte: Il Giorno di Milano, 25 agosto 2017

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S OLIDARIETÀ

Brasile

La testimonianza di Lílian Maia «Ho imparato a scuola che cos’è la solidarietà e l’importanza di non essere individualista»

(ANS - Niterói)

«Tutto ciò che sono lo devo alla mia infanzia. Sono sempre stata una bambina estroversa, carismatica e affettuosa e mi piaceva chiacchierare sia con i bambini, sia con gli adulti.

A scuola volevo essere rappresentante di classe e, poiché studiavo in una scuola cattolica, mi piacque entrare a far parte della Pastorale Giovanile. Ed è in quell’ambiente che ho imparato a sviluppare me stessa, come essere umano».

È la testimonianza di Lílian Maia, exallieva salesiana, avvocato di professione e formatrice in qualità di coach.

Che ricordi hai della tua infanzia?

«Nella Pastorale Giovanile eravamo divisi in gruppi, di solito per età, e avevamo incontri settimanali per parlare di religione, comportamenti, valori, aspetti motivazio-

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nali della nostra vita, quelle abilità che ognuno di noi amava sviluppare… Organizziamo visite agli orfanotrofi e agli ospedali, che mi resero consapevole di quanto fosse importante sviluppare queste opere sociali!

Ho imparato cos’è la solidarietà e l’importanza di non essere individualista.

Amavo raccogliere cibo nel mio palazzo per le “Campagne di Solidarietà” ed ero la prima a donare giocattoli e vestiti per quelle realtà che visitavamo». Cosa hai imparato nella tua scuola?

«Ho appreso proprio a scuola grandi insegnamenti, che mi accompagnano nella vita adulta. Tra questi, posso dire: identificare e creare piani di azione collaborativi per il futuro; sviluppo dello spirito di solidarietà, di cooperazione e unione tra gli esseri umani; sviluppo del senso di associazione e appartenenza tra colleghi; consapevolezza che la leadership è un processo di

apprendimento; l’importanza di costruire forti alleanze e relazioni. Nel concreto: onestà, auto conoscenza, fiducia in se stessi, flessibilità, intelligenza sociale, coerenza con i propri valori».

Come porti avanti quanto hai imparato a scuola?

«Oggi svolgo una professione che mi permette di usare tutti gli insegnamenti che ho appreso da studentessa. E, cosa ancor più incredibile, posso sviluppare quelle forze in un numero sempre maggiore di persone.

Credo che non sarei in grado di stimolare quegli insegnamenti se non li avessi prima vissuti e creduti.

Nel coaching ho trovato la mia missione: aiutare un numero crescente di persone a perseguire lo sviluppo e l’apprendimento, in modo che i loro obiettivi siano gradualmente raggiunti seguendo fasi di cambiamento che culminano nel raggiungimento di un obiettivo finale».


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Timor Est

Formazione del Gex «Come avviare una nuova unità di Exallievi di Don Bosco (Giovani)?» Dili, Timor Est, 9 ottobre 2017

Vorrei informarvi sulla nostra assemblea nazionale di Dili. Sono stato invitato a comunicare l'associazione, insieme ad alcuni dei rappresentanti del nuovo governo di Timor-Este, anche loro ex allievi. Dopo aver informato l'associazione su GEX e su altri programmi di GEX - con l'assistenza dell'associazione, siamo riusciti a selezionare 4 giovani studenti ex allievi per entrare nel National GEX e fornirò loro un briefing sulle attività GEX.

Speriamo che entro la fine di novembre posso avere un progetto della Scuola di Leaders pronto per essere consultato e discusso con il nostro delegato SDB, p. Mario do Rosario.

mente nel Segretariato Mondiale della Confederazione sta ancora mettendo insieme l'organigramma per dimostrare la struttura e i ruoli complessivi (Confederazione Mondiale, Regioni - Continente, Federazione Nazionale o Provincia Federazione o la più piccola organizzazione) che è Unione (locale). Sul Boscolink è possibile trovare i seguenti documenti;

1. Piano strategico della Confederazione Mondiale per gli Ex Allievi di Don Bosco 2. Identità e Statuto Mondiale 3. Manuale di organizzazione dell'Unione /

Federazione locale (progetto) 4. Spiegazione su GEX 5. Dichiarazione del Congresso Regionale EAO 2016

Dopo il primo turno di animazione (27 agosto-4 settembre) in Thailandia, Cambogia e Laos, sono felice di condividere la prossima proposta (2018, 26-31 luglio) in altre province dell'EAO. Desidero sapere se viene richiesta una ulteriore assistenza! Risorse sul Boscolink: (Don Bosco Alumni Confederazione Mondiale) Alberto Piedade Consigliere Mondiale degli Exallievi di Don Bosco per l'Asia-Oceania

Fortunatamente i primi quattro "animatori" sono molto desiderosi ed interessati a partecipare. A seguito di questa riunione, sono disponibili alcuni documenti che potrebbero aiutare a comprendere l'animazione e la "gestione" degli exalunni di Don Bosco. Per quanto riguarda la struttura, attual-

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Thailandia

Corso di formazione per la Federazione degli Exalunni

Bangkok, Thailandia, 31 agosto 2017

Dal 30 al 31 agosto si è tenuto presso la Casa Provinciale THA un corso di formazione guidato da Alberto Alves Piedade,

Consigliere GEX per l'Asia e Angel Gudiña, vicepresidente GEX della Confederazione Mondiale Ex Allievi (GEX per Giovani Exallievi, giovani studenti passati).

L'incontro è stato fortemente appoggiato da Fr. John Bosco Theparat, provinciale e p. Louis Ponchit, delegato per gli ex alunni.

Il corso di formazione è stato onorato dalla presenza del Dott. Wanlop Chiaravanont, Presidente e Wichai Srisura, Segretario Generale della Federazione Tailandese, e con i rappresentanti dei sindacati locali e di altre Presenze Salesiane con Alunni non attivi.

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L'evento è stato organizzato su richiesta di P. Provinciale quando ha frequentato il nuovo corso provinciale di formazione a Roma. Il 30 agosto il signor Piedade ha iniziato a spiegare il concetto di GEX e la sua strategia di coordinamento per il periodo 2016-2021 e alcune delle iniziative più importanti, come la scuola di leader per l'Asia, il programma per lo scambio di giovani e il programma di volontariato. Il signor Gudiña ha continuato con una spiegazione dettagliata dello Statuto Mondiale, aggiornato nel 2015 nel-

l'Assemblea Generale.

La sessione pomeridiana è stata incentrata sulla piattaforma di business, in cui la Federazione thailandese ha una grande esperienza e numerose conoscenze da condividere con altre Federazioni.

Il 31 agosto la sessione ha avuto inizio con la presentazione del piano strategico della Confederazione Mondiale (facile da trovare nel sito www.exallievi.org) e le sette priorità per il periodo 2017.

Entrambi i consiglieri hanno dettagliato i punti salienti di questi piani, spiegando alcune delle iniziative di punta che la Presidenza mondiale sta preparando. La seconda parte della sessione è stata in-


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centrata sulla comunicazione e sugli strumenti e sulle strategie che la Presidenza mondiale cerca di mettere in atto per aumentare la comunicazione e la sinergia tra le Federazioni in tutto il mondo. L'incontro si è concluso con una sessione di riflessione per avviare la preparazione del piano strategico tailandese e per aumentare le attività a livello nazionale, contando sul sostegno della Provincia.

Sia gli oratori che i partecipanti sono stati molto felici alla conclusione della riunione, in quanto ha rappresentato un'esperienza molto incoraggiante per la crescita dell'Associazione in Thailandia. Angel GudiĂąa, GEX

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Giappone

Primo incontro del gruppo di lavoro Gex giapponese

Tokyo, Giappone, 26 novembre 2017

Un mese dopo la riunione annuale della Federazione giapponese Exalunni di Don Bosco, il 25 novembre si è tenuta a SITEC

Fr. Vaclav Klement, consigliere regionale EAO e p. Anche Mario Yamanouchi, provinciale SDB Giappone, era lì per condividere alcune utili informazioni su GEX e Don Bosco Exallievi nelle altre province della regione EAO e in tutto il mondo. Fr. Klement ha sottolineato alcuni punti.

(Suginami, Tokyo) la prima riunione del gruppo di lavoro GEX Japan. La squadra è composta da 16 Exallievi di Don Bosco di 5 scuole salesiane in Giappone, e il Delegato GEX è p. Shin Mishima, SDB (Delegato del Ministero giovanile).

Il team di lavoro è composto da 3 piccoli team, Social Communication, Asia-Oceania Congress in Giappone 2020 con Finanza e Incorportation; 2 capitani, 2 leader e 1 membro del Politecnico Salesiano (Tokyo), Osaka Seiko Gakuin (Osaka) e Salesio Gakuin (Yokohama), e p. Mishima ha partecipato al primo incontro.

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Primo. Gli ex alunni di Don Bosco devono sapere che sono un membro essenziale della Famiglia Salesiana.

Secondo. Gli exallievi devono ricevere una formazione adeguata sulla spiritualità salesiana. Nella maggior parte dei 23 paesi della EAO, compreso il Giappone, i cattolici

sono minoranza e la maggior parte degli exallievi non è cristiana. Quindi gli ex alunni non cristiani possono svolgere ruoli più importanti in varie aree del ministero salesiano, cooperando bene con gli SDB o altri membri del gruppo della Famiglia Salesiana. I partecipanti hanno parlato con entusiasmo soprattutto di come risolvere problemi di comunicazione sociale e finanza. Alla fine abbiamo deciso che più importante per la Federazione è essere fedeli allo Spirito di Don Bosco - cioè l'assistenza ai giovani e ai giovani bisognosi.

Per condividere le informazioni e invitare altri Exallievi a collaborare e contribuire, faremo il sito ufficiale della Federazione il prima possibile. Nel prossimo futuro organizzeremo assistenza e eventi significa-


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tivi per l'interazione degli attuali studenti di cinque scuole salesiane in Giappone (ad es. Attività di volontariato congiunto, competizione sportiva, ecc.). L'intero tempo dell'incontro è stato riempito di speranza e aspettativa e non vediamo l'ora che arrivi il prossimo! Per favore continuate a pregare per noi!

NB: GEX significa Giovani Ex Allievi (italiano) o Young Don Bosco Alumni (inglese). La Confederazione Mondiale degli Alumni DB ha una doppia struttura: in ogni continente c'è un Consigliere Mondiale per gli Adulti e un Consigliere Mondiale per i Giovani Alunni (GEX) Chihiro Okawa Exallievo di Don Bosco

Fonte: AustraLasia

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Cina

Essere il sale della terra a Macao

Macao, Cina, 13 dicembre 2017

Giovani al servizio della gioventù

Con una consolidata tradizione di aiutare i nostri studenti delle scuole salesiane a degustare il volontariato a scuola, i giovani alunni delle scuole salesiane di Macao (Istituto Salesiano, Yuet Wah College - scuole primarie e secondarie e scuole FMA ) sono coinvolti in regolari servizi di volontariato per i loro fratelli e sorelle più giovani nelle attività quotidiane dopo la scuola (Oratorio quotidiano).

Dallo scorso 1992, infatti, la cultura del volontariato tra gli studenti e gli ex allievi salesiani di Macao ha registrato un grande sviluppo. Di cosa fanno tesoro i nostri giovani ex al-

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lievi dopo la loro educazione ricevuta? Tra le più frequenti menzionano lo spirito di famiglia, la stretta presenza dei loro insegnanti e dei fratelli o sacerdoti salesiani, l’ambiente gioioso e stimolante delle loro scuole.

da seguire. Preghiamo che in tutte le 17 scuole della provincia cinese (Hong Kong, Macao e Taiwan) questa Casa Madre (scuola salesiana - Istituto Salesiano, fondata nel 1906 da don Luigi Versiglia) abbia una base di volontariato giovanile simile.

Possiamo espandere questo spirito di volontariato e l'azione oltre il nostro ambiente scolastico? In effetti, la sfida del servizio di volontariato missionario nel proprio paese o anche all'estero (volontariato internazionale) è stata accettata dall'assemblea dei Giovani Alunni (GEX) come possibile via

Il volontariato apre i cuori della nostra gioventù salesiana alla fede e al cammino vocazionale.

Infatti il nome di Don Bosco era spesso sulle loro labbra durante il tempo di condivisione.

Quando i nostri giovani assaporano l'attrazione di servire altri giovani, di solito sono contagiosi.

Nei nostri tempi siamo chiamati a investire nella costruzione della cultura del volontariato in ciascuna delle nostre comunità educativo-pastorali.


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O NESTI

CITTADINI E BUONI CRISTIANI

Italia

Come si può diventare… exallievo

Un'opportunità per conoscere, e far conoscere, quanto di buono fa nel mondo "quel vasto movimento di persone impegnato per la salvezza dei giovani" che è la Famiglia Salesiana: mi piace considerare in questo modo il mio lavoro all'Agenzia iNfo Salesiana (ANS), iniziato ormai oltre 8 anni fa ed evolutosi insieme al contesto mediatico e alla Chiesa.

Quando, nell'estate del 2009, misi per la prima volta piede all'ANS - nella storica sede di Via della Pisana - avevo appena ultimato un tirocinio presso “SAT2000” (oggi TV2000), la TV della CEI (Conferenza Episcopale Italiana).

Sorvolo sull'intera gamma di “provvidenziali coincidenze” che nel giro di pochi mesi mi avevano portato fin lì – dall'obbligatorietà del tirocinio per il mio corso in Scienze delle Comunicazioni, alla scoperta casuale, durante una cena tra amici, della ricerca di stagisti da parte di SAT2000, fino all'invio ripetuto, per errore, di una mail, che mi permise di sostenere il colloquio come tirocinante ben prima del tempo naturale.

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STATUTO MONDIALE Capitolo I - Identità e Missione degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco Art. 2 - Livelli di identità a) Exallievi di Don Bosco sono coloro che, per aver frequentato un oratorio, una scuola o una qualsiasi altra opera salesiana, hanno ricevuto in essa una preparazione per la vita con gradi e modalità differenti secondo le culture, le religioni, la qualità educativa dell’opera, la capacità di ricezione dei singoli, seguendo i principi del Sistema Preventivo di Don Bosco: formare persone sviluppando l’originalità di ciascuno.

Fatto sta che al termine di quell'esperienza una collega, Salesiana Cooperatrice, mi informò che i Salesiani stavano cercando un giovane da inserire nel progetto "Don Bosco Web Community - II Tempo" - un progetto di Servizio Civile per "soddisfare la richiesta di aumento di informazioni e relazioni educative tramite gli strumenti virtuali" dei navigatori web, in particolar modo giovani.

All'epoca, a parte qualche riferimento alla toponomastica romana, non conoscevo praticamente nulla di Salesiani e di Famiglia Salesiana; anzi, pur essendo cresciuto in un oratorio parrocchiale, la logica mi portava a collegare i Salesiani a San Francesco di Sales, senza passare per Don Bosco! Eppure a quel primo colloquio estivo fece seguito un intero anno da volontario e, al suo termine, l'inserimento vero e proprio nella piccola ma laboriosa Redazione. E negli anni è cresciuta la conoscenza della

Congregazione, delle sue realtà locali, dell'impegno missionario, del carisma ispiratore, del Sistema Preventivo, dei Santi Salesiani, delle realtà giovanili... Oggi il bagaglio da comunicatore si va sempre più arricchendo, anche grazie alla partecipazione a significativi momenti di spiritualità giovanile, vissuti professionalmente con numerosi coetanei. Intendo riferirmi, tra i numerosi altri, alla Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid nel 2011 e al “SYM Don Bosco” dell’Anno Bicentenario della nascita di Don Bosco (2015).

Sono i motivi per i quali desidero continuare ad impegnarmi nel diffondere quelle “informazioni e relazioni educative” ispirate al carisma di Don Bosco: per l'ANS e i Salesiani, come per la Famiglia Salesiana e gli Exallievi. Con la consapevolezza che, nella vasta missione per la salvezza dei giovani che coinvolge la Famiglia Salesiana, c'è oggi grande spazio e necessità dell'impegno dei laici. Gian Francesco Romano

Il 16 agosto 2015, nel compimento dei 200 anni dalla nascita, nelle chiese salesiane d'Italia e del mondo sono stati svolti solenni festeggiamenti, compreso il pellegrinaggio a Roma in occasione dell'Angelus di Papa Francesco. Inoltre 5000 giovani provenienti da tutto il mondo si sono riuniti, prima a Torino poi al Colle Don Bosco, durante la settimana tra il 10 e il 16 agosto 2015 per festeggiare il bicentenario in un evento di scala mondiale. Questo evento è noto come SYM Don Bosco e il suo motto è "LIKE Don Bosco WITH the young FOR the young" (ovvero "COME Don Bosco CON i giovani PER i giovani"). Il SYM è stato caratterizzato da spettacoli e celebrazioni in varie lingue, prevalentemente inglese, spagnolo e italiano (Fonte Wikipedia).


O NESTI CITTADINI E BUONI

CRISTIANI

Il Rettor Maggiore nell’Ispettoria di Bangalore

(ANS – Bangalore)

La Visita di Animazione del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, nell’Ispettoria di India-Bangalore, ha avuto inizio con una festosa accoglienza nel mattino di sabato 4 novembre presso l’aeroporto di Kochi.

La seconda giornata della visita, domenica 5, si è aperta con l’Eucarestia presieduta dal Rettor Maggiore per i membri della Famiglia Salesiana: tra i numerosi concelebranti c’erano anche don Maria Arokiam Kanaga, Consigliere per la regione Asia Sud, l’Ispettore e don Tom Uzhunnalil.

Nel pomeriggio, attraverso un affascinante viaggio in battello sulle acque davanti Kochi, il X Successore di Don Bosco ha raggiunto l’opera “Don Bosco Vaduthala”, nota come “la Valdocco del Kerala”.

Kochiite Charles Antony, può cantare in 14 lingue internazionali (spagnolo, italiano, francese, tedesco, messicano, russo, africano, arabo, giapponese, coreano, ebraico, sinhala, indonesiano e malese); canta con l'accompagnamento di un organo di bocca e di una chitarra acustica.

La sua presenza, insieme a quella di diverse altre autorità, e della star della musica internazionale Charles Antony, exallievo dell’istituto, è servita a festeggiare il 60° anniversario dell’opera. don Bastin Nellissery, SDB

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O NESTI

CITTADINI E BUONI CRISTIANI

Guatemala

Raùl Vásquez Diéguez Testimonianza di un exallievo guatemalteco

Presèntati ai lettori di Newsflash. Ricordaci il tuo curriculum (quando e dove sei nato, quali scuole hai frequentato, ecc.). «Cari amici, mi chiamo Raùl Vásquez Diéguez, sono nato nella Cittá del Guatemala, secondo di tre figli: un maschio più grande morto alcuni anni fa mentre faceva sport

nella casa salesiana e una donna anch’essa exallieva delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Quindi... “salesiano dalla nascita”. Penso che il mio curriculum sia molto semplice. Ho conosciuto Don Bosco da bambino, ho trascorso tutta una vita accanto a Lui nella scuola salesiana di questa cittá, poi sono andato all’Università per prendere la laurea in Diritto; nello stesso tempo ho imparato un pochettino la lingua italiana, il francese e il tedesco, perché ho sempre desiderato conoscere il mondo tramite le diverse culture. Da bambino suonavo il pianoforte, adesso ho dimenticato tutto perché non ho più la pratica. Ma Don Bosco mi é stato sempre presente, motivo per cui sono diventato salesiano cooperatore nel 1990, all’età di 27 anni. Ho prestato il servizio nell’Associazione dei

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Salesiani Cooperatori in diversi livelli: locale, nazionale e regionale; così come nell’Associazione Exallievi, ove da alcuni anni il nostro ispettore mi ha chiesto di essere il suo Delegato per gli Exallievi dell’Opera Tecnica della Città di Guatemala. Veramente credo che Dio sia stato generoso con me! É cosi che ho conosciuto tante brave persone, tantissimi luoghi; tra l’altro ho fatto la traduzione allo spagnolo del libro Mammá Marghereta di don Jose Aubry e le traduzioni sulla vita di Alberto Marvelli. Con il ricavato della vendita dei libri tanto gli Exallievi come i Salesiani Cooperatori hanno potuto fare qualcosa di bene ai ragazzi più bisognosi. Da 16 anni opero come Direttore dell’Opera Tecnica Salesiana dove gli exallievi fanno tanto bene tramite l’Associazione e specialmente con la Fondazione “Alberto Marvelli”, che si dedica ai giovani disagiati, quelli più emarginati che però nutrono tanta forza nello spirito per conquistare una vita più degna proprio tramite la professionalità lavorativa».

Perché sei stato premiato? «Anch’io mi pongo la stessa domanda. Perché mi hanno premiato? Alcuni anni fa ho ricevuto dal Governo Italiano la Condecorazione di Cavaliere “Stella della Solidarietà”; in un primo momento non volevo ritirarla perché in realtà sono un po’ timido, però un grande salesiano mi ha convinto dicendomi: “Fai come Don Bosco... cerca qualcosa di positivo per i ragazzi”. Appena alcune settimane fa ho ricevuto

anche la Condecorazione “Croce Pro Ecclesia et Pontifice”, dalle mani del Signor Nunzio della Città del Guatemala, Monsignor Nicolas Thevenin. È stato proprio Lui, insieme agli exallievi dell’Opera Tecnica, a chiedere a Sua Santità l’attribuzione di questo riconoscimento per premiare i miei anni come Salesiano Cooperatore ed Exallievo. Io mi sento un vero Salesiano Cooperatore e un vero Exallievo di Don Bosco! Non posso essere una cosa senza l’altra. È come l’anima al corpo, come il giorno alla notte. Questo riconoscimento è di tutti noi exallievi, i cooperatori dei salesiani di Don Bosco; una significativa approvazione per il lavoro della Famiglia Salesiana ed un bel modo per dire a tutti: “Siete avanti”...».

Ricordi un aneddoto da exallievo che avresti piacere di raccontare? «Certo che sí! Stavo a Roma per il Congresso Mondiale degli Exallievi, mi pare nel 2004; ci trovavamo alla Pisana e, mentre don Chávez stava salutando tutti nel cortile, arrivava una macchina della polizia. A bordo vi era un exallievo, un ragazzo moro, non parlava affatto l’Italiano; lo avevano fermato all’aeroporto sospettati dal suo viso, il colore della pelle, e senza alcuna comprensione della lingua locale. Erano tempi difficili e di grande attenzione alla sicurezza per gli attentati terroristici. Ispezionando i suoi documenti ecco venir fuori una foto di Don Bosco. Tra la sorpresa generale, i poliziotti, dialogando tra loro, alla fine affermano: “È un exallievo...”. Per di più. Visto che per le nume-


rose domande e per l’accurato controllo del bagaglio era trascorso un lungo tempo, hanno deciso di farlo recuperare al ragazzo accompagnandolo con una loro auto alla Pisana. Appena arrivati e ascoltato quel bel racconto, don Chávez ha prontamente benedetto i poliziotti che... sorprendendo ancor più tutti... si sono dichiarati exallievi di un oratorio fuori della città di Roma, Bello? Certo! Così è nata anche l’amicizia tra i poliziotti e quell’exallievo».

Quali sono per te i valori più importanti? «Quelli che ho imparato in casa, nella famiglia. Mia mamma è una donna molto religiosa, però di una religiositá pratica, una religiositá attiva, dove non ci si deve mai dimenticare che Dio si trova accanto a me tramite le persone, specialmente quelle più disagiate. Per questo i valori essenziali sono quelli della “Cordialità”, del “Saper ascoltare più che parlare”, della “Fedeltà”, del “Servizio”, della “Donazione” di se stesso nel servizio».

Ritieni che la figura di Don Bosco possa servire da guida al giorno d’oggi? E perché? È importante la presenza dei Salesiani su Facebook o Twitter? «Penso di si. Ci troviamo nell’era della comunicazione, e senza dubbio Don Bosco avrebbe fatto uso di Facebook, Twitter, Internet, anche del telefonino. Perché questi sono i mezzi dei ragazzi, sono proprio queste le possibilità per fare il bene, anche per lottare contro il male, contro tutto ciò che non è utile alla persona umana».

O NESTI CITTADINI E BUONI CRISTIANI

Qual è, secondo te, la sfida centrale che abbiamo davanti? «Come Exallievi penso sia il collaborare di più con i salesiani. Voglio dire, assumersi l’incombenza di alcune opere insieme ai salesiani che si, con il carisma e lo spirito di Don Bosco possono fare tanto, però molte volte per l’età avanzata o per la salute carente non possono più lavorare come vorrebbero. Noi figli dobbiamo attribuirci la responsabilità dei nostri “genitori spirituali” per garantire una vera famiglia a tanti ragazzi bisognosi. Penso sia giunto il momento di lavorare, non più quello riservato ai ricordi, al parlare solo di quanto fosse stato bello quando eravamo allievi».

Quali elementi di pensiero e di prassi dovrebbero caratterizzare un laico credente? «Penso che il laico debba essere “pratico”, “concreto”, “all’impronta”, non aspettare, non fare tanti programmi, come si è soliti organizzare adesso: “Una Commissione che comincia a organizzare un’altra Commissione”... Vuol dire non essere burocra-

tico, bensì “concreto”. Lavorare e pregare come faceva Don Bosco; non si può perdere tempo, i laici non possono aspettare in un mondo che vuole risposte, in special modo dalla politica, dall’economia, dalla cultura. Tutto quanto parla ai ragazzi».

A chi vorresti somigliare? Come vedi il tuo futuro? «Somigliare a Don Bosco. A quel Don Bosco che ho conosciuto tramite tanti bravi exallievi, un Don Bosco amico, amabile, sempre pronto ad ascoltare con il cuore, capire i tempi e soprattutto i tempi dei ragazzi, un Don Bosco capace di pregare in mezzo agli ostacoli del mondo e della vita. Pensando al futuro non lo vedo come un qualcosa di brutto. Penso alla morte e per questo voglio prepararmi. Sai, mi piacerebbe morire in piena attività, in mezzo ai ragazzi, forse in un cortile, nello studio, nella cappella; cadere in terra lavorando nello stile di Don Bosco. Non è una forma romantica di parlare e un modo concreto di condurre la propria vita?». Peter Kovác

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O NESTI

CITTADINI E BUONI CRISTIANI

Pakistan

Akash Bashir un simbolo di speranza per tutti noi! Nuova luce nella comunità cattolica di Youhannabad

Lahore, Pakistan, 10 novembre 2017

"Due anni e mezzo dopo i bombardamenti suicidi nella nostra colonia cristiana di Youhannabad, la vita sta andando. Una delle più grandi parrocchie in Pakistan - la Parish di St. John - è piena di vita. 800 nuovi battezzati (soprattutto bambini) e le nostre scuole cattoliche, centro di comunità e servizi di Caritas sono la migliore espressione della vitalità della nostra comunità cattolica. Tra le nostre luci e le nostre motivazioni nasce l'amato Akash Bashir, il nostro eroe e martire del bombardamento suicida di due anni fa, marzo, a due chiese cattoliche di San Giovanni ed alla vicina parrocchia anglicana. La vita sta tornando di nuovo quasi in modo normale, la nostra Chiesa parrocchiale è stata rinnovata e continuiamo l'abbellimento del complesso per sollevare lo spirito dei nostri cattolici.

Ogni volta che giungono i frequenti visitatori, sia dall'estero che da altre parti del nostro paese, siamo incoraggiati dalla forte fede della famiglia Akash Bashir - i suoi genitori, due fratelli e una sorella. Nel nostro cimitero cristiano la tomba di

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Akash Bashir brilla, sempre piena di fiori.

E leggiamo i versi della Rivelazione: "Restaci fedele anche nella morte e ti darò la corona di Vivere" (Apocalisse 2,10). Molti vengono a pregare e chiedono la sua intercessione. A nome della nostra comu-

nità parrocchiale abbiamo già pubblicato un piccolo libretto in inglese e in urdu con poche testimonianze e preghiere: "Akash Bashir è una di quelle persone che si sono dimostrate veri cristiani e esseri umani. Noi crediamo che dando la sua vita per gli altri è seduto in compagnia di altri martiri. Il suo atto audace e spirituale trasmette il


O NESTI CITTADINI E BUONI

messaggio del sacrificio. E oggi preghiamo per tutte le famiglie i cui figli hanno dato la loro vita per gli altri e posizionano l'esempio dell'amore vivente. Che il loro esempio vivente diventi la fonte del cambiamento, che deve avvenire nelle menti dei malfattori, un vero amore, l'amore di Dio".

L'arcivescovo Sebastiano Francis Shaw, OFM di Lahore è fiducioso: «Akash è un simbolo di speranza per tutti noi: c'era una speranza nel suo cuore che, sacrificando la sua vita, sta per dare vita a molti... Aveva un cuore più grande dei suoi sogni, cuore che lo ha portato ad abbandonare la

propria vita per l'amore del suo Cristo».

Akash Bashir (1994, 22 giugno 2015, 15 marzo) ha frequentato la scuola secondaria Don Bosco di Lahoreed ed è stato ministro dedicato nella sua parrocchia di San Giovanni.

Quando la guardia armata nel giorno dell’attacco suicida fuggì, non esitò a morire insieme all'attaccante per salvaguardare la vita di centinaia che celebravano la Messa della domenica delle Palme nella Chiesa. L'Arcidiocesi di Lahore e soprattutto la comunità parrocchiale di Youhannabad

CRISTIANI

hanno iniziato a raccogliere i documenti e le testimonianze, utili per la prima stesura del Dossier per avviare la fase preliminare della Causa del Martirio con la Congregazione per i Santi in Vaticano.

La situazione della comunità cristiana in Pakistan (2% dei 200 e più milioni di abitanti) rimane piena di sfide, anche a causa del basso livello di socialità e di istruzione.

Tuttavia ogni luce, come il modello del giovane Akash, ispira i giovani cattolici e le proprie famiglie nel loro viaggio quotidiano! p. Francis Gulzar, SDB

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O NESTI

CITTADINI E BUONI CRISTIANI

Cinque salesiani – due pakistani, due missionari filippini e un altro in formazione – si sono riuniti presso il Centro salesiano di Lahore per iniziare la visita di quattro giorni (6-10 novembre), insieme a don Václav Klement, Consigliere per la Regione Asia Est-Oceania, alle opere salesiane del paese. L’intenso programma è stato incentrato soprattutto sulla tabella di marcia della delegazione pakistana fino al 2020. Oltre alla visita alle comunità di Quetta e Lahore, la delegazione ha avuto anche un breve incontro con la famiglia dell’exallievo salesiano Akash Bashir, rimasto ucciso per difendere i fedeli radunati in chiesa da un attacco kamikaze il 15 marzo 2015.

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OMAEC

Organizzazione mondiale Exallievi/e dell’Insegnamento cattolico

50° anniversario di fondazione OMAEC

Roma, Italia – ottobre 2017 Dal 22 al 25 ottobre si è svolto il XV Congresso dell’Organizzazione Mondiale degli Exallievi delle Scuole Cattoliche (OMAEC), sul tema “Persone e Valori per trasformare la società”, in occasione del suo 50° anniversario di fondazione. L’OMAEC raggruppa le Confederazioni Mondiali degli Exallievi delle Congregazioni, le Unioni Continentali e Federazioni Nazionali degli Exallievi delle Scuole Cattoliche di quattro continenti ed è stata fondata nel 1967 su invito di Paolo VI. Gli exallievi SDB e FMA figurano tra i soci fondatori dell’OMAEC. Al congresso è intervenuto, tra gli altri Angel Gudiña, Vicepresidente GEX, e vi hanno partecipato 15 persone tra exallievi/e, SDB e FMA.

Un gruppo di Exallievi ed Exallieve SDB e FMA, partecipanti al XV Congresso ed alle celebrazioni del 50º anniversario dell’OMAEC, a Roma dal 22 al 25 ottobre 2017. Con la Vicaria della Madre Generale, Sr. Chiara Cazzuola e il Delegato Mondiale dell’AA.

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FAMIGLIA S ALESIANA

Croazia

Giornata della Famiglia Salesiana

Zagabria, Croazia – ottobre 2017

Il 21 ottobre si è svolta la Giornata annuale della Famiglia Salesiana sul tema della Strenna 2017 del Rettor Maggiore “Siamo Famiglia! Ogni casa, Scuola di Vita e di Amore”. Oltre 200 i partecipanti tra SDB, FMA, Salesiani Cooperatori, Exallievi e il primo gruppo ADMA formatosi nel paese.

Don Pejo Orkic, Ispettore della Croazia, ha presieduto l’Eucaristia, concelebrata da oltre 20 Salesiani delle varie opere salesiane di Croazia, Bosnia ed Erzegovina.

Cina

La Famiglia Salesiana si riunisce per celebrare la festa della fraternità

Macao, Cina – 2 dicembre 2017

Sabato 2 dicembre, presso l’“Istituto Salesiano” di Macao, si è svolta la giornata della Famiglia Salesiana della Cina, quest’anno realizzata in anticipo a motivo della presenza di don Václav Klement, Consigliere regionale per l’Asia Est-Oceania. All’appuntamento erano rappresentati i sei gruppi della Famiglia Salesiana locale – Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiani Cooperatori, Exallievi di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice e Volontarie di Don Bosco – che, accompagnati anche dall’Ispettore salesiano, don Lanfranco Fedrigotti, hanno condiviso momenti di preghiera, dialogo, confronto e festa.

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FAMIGLIA S ALESIANA 20° Anniversario

AUGURI “AUSTRALASIA”! EAO, 7 novembre 2017 Vent'anni fa (esattamente il 7 novembre 1997) durante l'incontro regionale dei Provinciali e Soc.Com. Delegati delle province EAO con p. Martinelli (Consigliere Generale per la SC e la Famiglia Salesiana) è nato l' ”e-mail news service AustraLasia” da una semplice raccolta di pochi indirizzi email e invito a condividere. Dal 1997 al novembre 2017 non meno di 4500 notizie sono state condivise via email e recentemente anche via SNS tra i membri della famiglia salesiana EAO.

Nella riunione regionale di comunicazione sociale (10-14 novembre), presente anche l'assessore generale per SC, p. Filiberto Gonzalez e 20 delegati provinciali SDB con alcuni Mission Partners si è celebrato il ventesimo compleanno del servizio di stampa regionale - ministero comunitario - AustraLasia & Boscolink.

(EAO Team Visit 2017, Hua Hua Hin). Uno dei traduttori di AustraLasia nella sua lingua condivide la propria convinzione:

«Felice di festeggiare il ventesimo compleanno! Continuerò a provare il mio meglio per diffondere il carisma salesiano a tutti, soprattutto ai giovani. Notizie in Facebook, molti lettori contattano queste notizie, anche Cooperatori Salesiani ed Exallievi di Don Bosco» (Don Giovanni Battista).

Dal lancio del nuovo sito web BOSCOLINK (www.bosco.link) il 3 febbraio 2015 sono stati condivisi più di 1550 articoli di notizie. Il servizio quotidiano in inglese viene ulte-

riormente raccolto dall'Agenzia di stampa (ANS: http://www.infoans.org) in 7 lingue e molte notizie sono tradotte in vietnamita, giapponese e cinese. Ringraziamenti e congratulazioni a tutti coloro che hanno contribuito in questi ultimi 20 anni a questo strumento di comunione e all'area EAO per la condivisione digitale delle aree di gioco con i loro testi e foto, con traduzione e semplicemente passando le buone notizie ad altri membri della famiglia salesiana. Il modo migliore per celebrare è semplicemente quello di contribuire (eao@bosco.link)! Buon compleanno!

Il Rettore Maggiore p. Angel ha apprezzato in diverse occasioni la crescita della comunione tra le province della regione EAO:

«È molto apprezzato lo sforzo che la Regione EAO sta realizzando in stampa e nelle traduzioni video: sono modi di comunicazione che portano la realtà della Congregazione e Rettor Maggiore più vicini ai fratelli, permettendoci di crescere in un senso di appartenenza e di partecipazione. Allo stesso modo continuiamo a spingere AustraLasia - Don Bosco Link, che unisce e rende visibile la Congregazione nella Regione...».

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S TATUTO

MONDIALE

Statuto della Confederazione Mondiale

Præit ac tuetur / Ci precede e ci protegge Roma, 5 dicembre 2015

Capitolo III Finalità e Obiettivi dell’Associazione degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco

sfacimento della società24.

b) L’Exallievo/a cristiano vive seriamente i vincoli del Battesimo e della Cresima, accentuando la tipica spiritualità di Don Bosco espressa in uno stile di vita apostolicamente impegnato, derivante dall’essere discepolo del Cristo. A questo scopo: ~ promuoverà le attività a servizio dell’uomo coinvolgendo quanti, nobilmente orientati e animati da buona volontà, operano per la crescita globale, della persona umana e il rispetto della famiglia25.

Art. 6 - Fine generale a) L’Associazione ha come fine generale l’avere molto a cuore e difendere ad ogni costo i valori umani con l’impegno sociale, politico ed economico. In particolar modo: ~ la vita: essa è sacra, dalla nascita fino alla morte. Occorre aiutare i giovani a trovare il senso della vita e ad impegnarsi a curare la qualità della vita, specie quella dei più poveri e bisognosi;

~ la libertà: specialmente quando i governi sembrano agire sempre più in modo autarchico, pur apparendo democratici, mettendo a repentaglio la libertà e l’impegno comune di costruire un mondo migliore, dove la libertà venga garantita a tutti;

~ la verità: non solo scientifica, ma anche quella etica e morale, soprattutto quando si assiste al passaggio da un sano pluralismo al relativismo, per approdare infine nel nichilismo, che porta alla perdita di qualsiasi quadro di riferimento e al di-

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~ Promuoverà la vita spirituale e la partecipazione attiva alla vita della Chiesa come sacramento.

~ Curerà un’aggiornata sensibilità ecumenica tra i cristiani26 e l’apertura al dialogo con le altre religioni.

c) Inoltre, l’Exallievo/a di Don Bosco, sia cristiano che di altre religioni, è chiamato ad esprimere e sviluppare i semi della “educazione ricevuta”, cioè: 1. A svolgere la missione con:

P. CHÁVEZ, Buonanotte nella IV Assemblea Mondiale Elettiva 2010. Art. 3 dell’antico Statuto 1973. 26 E. VIGANÒ, op. cit., p. 21. 24

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S TATUTO a) Competenza professionale. b) Coscienza morale. c) Impegno sociale.

2. A programmare esperienze di formazione ed educazione.

3. A rendere viva e presente l’educazione ricevuta, come indica il Sistema Preventivo, eredità preziosa e ricca sintesi di contenuti e di metodi da promuovere integralmente.

4. Promuovere la dignità umana, il rispetto per la vita e una società più giusta; una cultura del lavoro responsabile, come mezzo per arrivare alla piena realizzazione all’Associazione;

~ effettuando gli impegni contratti con l’Associazione a livello economico, etico e morale; ~ partecipando affettivamente ed effettivamente nei progetti sociali ed educativi promossi dall’Associazione; ~ testimoniando i valori del Sistema Preventivo in famiglia, nel lavoro e nella società; ~ partecipando nella missione della Chiesa.

Art. 7 - Promozione educativa

L’Associazione degli Exallievi, cosciente della propria speciale responsabilità, si preoccupa di animare e promuovere la crescita personale dei soci e dei giovani tutti in Don Bosco, impegnandosi a: a) Programmare esperienze di formazione permanente per gli Exallievi, atte a favorire un loro ulteriore arricchimento personale e aggiornare l’educazione ricevuta, in modo che possano affrontare le esigenze dei tempi attuali. b) Essere presenti come esperti nelle sfere in cui si sviluppano le politiche educative della gioventù.

Art. 8 - Impegno familiare

L’Associazione promuove e testimonia i valori e la dignità della famiglia, fondata sul sacramento del Matrimonio, promuovendo in essa il principio della sua indissolubilità, della sacralità della vita, della parità di diritti e doveri tra i coniugi, di un’educazione cristiana e di altre fedi, del metodo pedagogico preventivo e del rispetto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli.

Art. 9 - Servizio alle Vocazioni e ai compiti secolari specifici L’Associazione accompagna i giovani nella scelta scolastico-professio-

MONDIALE

nale, nell’inserimento nel mondo del lavoro e della cultura, nella preparazione socio-politica, nell’acquisizione di specifiche competenze di comunicazione sociale, nel sano impiego del tempo libero, nella risposta alla vocazione ricevuta. Cura questi settori con particolari interventi. L’Associazione, in particolare, ha anche cura delle vocazioni per gli altri gruppi della Famiglia Salesiana e per la Chiesa.

Art. 10 - Volontariato

L’Associazione degli Exallievi di Don Bosco incoraggia la partecipazione alle varie attività del volontariato salesiano e si preoccupa di stimolare l’impegno personale nell’apostolato missionario.

Art. 11 - Attenzione verso i giovani

a) L’Associazione cura i giovani sin dal primo momento in cui incominciano a frequentare una presenza salesiana, facendo conoscere l’esistenza dell’Associazione e i vantaggi di esserne membri giovani, predisponendo con e per essi progetti e programmi a loro confacenti. b) L’Associazione entra in contatto con i giovani iscritti nei centri e nelle altre opere salesiane, poiché sono i primi destinatari dell’azione di aiuto, recupero e coinvolgimento dell’Associazione stessa.

Art. 12 - La Famiglia Salesiana

a) L’Associazione incrementa la comunione attiva con gli altri gruppi della Famiglia Salesiana partecipando alla creazione e al funzionamento di strutture che facilitino l’accoglienza reciproca, il dialogo, la collaborazione di lavoro e l’interazione dei diversi gruppi. Partecipa alla Consulta Mondiale e alle Giornate di Spiritualità. b) L’Associazione studia e programma intese e attività con le Exallieve ed Exallievi delle Figlie di Maria Ausiliatrice, per l’evidente affinità di spirito e di pedagogia che caratterizza le due Associazioni, che condividono lo stesso pregiato patrimonio.

Art. 13 - Gli Amici di Don Bosco

L’Associazione è un punto di riferimento e di aggregazione per quanti “a vario titolo” si sentono vincolati all’opera salesiana, ne condivide gli obiettivi e costituisce l’ampio movimento di simpatizzanti, includendo “gli Amici di Don Bosco”, che da molto tempo hanno operato ed operano nella società.

(Continua nel prossimo numero)

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C ALENDARIO SALESIANO G ENNAIO

F EBBRAIO

8 - Beato Titus Zeman 15 - Beato Luigi Variara 22 - Beata Laura Vicuña 24 - San Francesco di Sales 30 - Beato Bronislao Markiewicz 31 - San Giovanni Bosco

7 - Beato Pio IX 9 - Beata Eusebia Palomino 25 - SS. Versiglia e Caravario

GLI APPUNTAMENTI DELLA CONFEDERAZIONE Valdocco (Torino) - 18-21 gennaio 2018

Famiglia Salesiana: Giornate di spiritualità Timor Este (Asia Est-Oceania) - 5-9 marzo

Congresso Provinciale

Slovenia (Europa) - 24 marzo / 1 aprile

EXALLIEVI NEWSFLASH

Scuola di Leaders

Periodico di attualità religiosa e sociale della Confederazione Mondiale degli Exallievi ed Exallieve di Don Bosco

Direzione e Redazione Sede Centrale Salesiana - Via Marsala, 42 - 00185 Roma - Italia tel. + 39 06 656 12609 E-mail: newsflash@exallievi.org Internet: www.exallievi.org

Coordinamento redazionale Pierluigi Lazzarini Segreteria di Redazione Silvia Bruni, Silvia Ciamarra

IL NOSTRO NUMERO DI CONTO

Nome: Confederazione Mondiale Exallievi ed Exallieve di Don Bosco Bank: Banco Posta Indirizzo: Roma, Italia IBAN: IT53 0076 0103 2000 0004 3261 007 SWIFT Code: BPPIITRRXXX Bank Account Number: 43261007

Collaboratori di questo numero Don Ángel Fernández Artime sdb, Michal Hort, don Jayapalan Raphael sdb, Simona Ballatore, Okawa Chihiro, Ketan Gala, Angel Gudiña, P. Francis Gulzar sdb, Peter Kovác, Victor L.M., don Bastin Nellissery sdb, José Carlos Paradas, Alberto Sequeira Alves Piedade, António G. Pires, Gian Francesco Romano, don Joseph Sin Minsoo

Traduzioni Inglese (Pietro Riparbelli), Spagnolo (Angel Gudiña), Francese (Redazione), Portoghese (António Guilhermino Pires), Italiano (Redazione) Foto e immagini Archivio ANS, AustraLasia, Wikipedia, Salesianos MARÍA AUXILIADORA, “Il Giorno” di Milano

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