Vita Parrocchiale febbraio - aprile 2022

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Indirizzi utili Prevosto: don Juan Pablo Bravo Venegas, Via Berta 1, Giubiasco  091.840.21.01 o indirizzo mail: juanpablo6512@gmail.com Vicario: don Filippo Arcari, Via Berta 1, Giubiasco  091.840.21.02 o indirizzo mail: filippo.arcari@tiscali.it Diacono: don Giorgio Ulrich, Viale 1814, 6512 Giubiasco  091.840.26.53 Segreteria parrocchiale: casella postale, Giubiasco  091.840.21.00 o indirizzo mail: segreteria@parrocchia-giubiasco.ch o orari: dal lunedì al giovedì dalle 8.00 alle 11.00 Sito web parrocchiale: www.parrocchia-giubiasco.ch

Orari delle celebrazioni Orari delle celebrazioni a Giubiasco in Valle Morobbia Eucaristia nei giorni feriali martedì e venerdì: ore 09.00 giovedì e mercoledì: ore 17.00 il lunedì non si celebra l’Eucaristia

Eucaristia giorni feriali Carena: venerdì ore 17.30 (per la Parrocchia di S. Antonio)

Eucaristia nei giorni festivi S. Antonio: alternativamente* o sabato: ore 17.30 o domenica: ore 09.30

Ogni primo venerdì del mese Adorazione Eucaristica: ore 16.00 Eucaristia in chiesa parrocchiale: ore 17.00 Eucaristia il sabato e la vigilia dei giorni festivi in casa Aranda: ore 16.15 in chiesa parrocchiale: ore 17.30

Pianezzo: domenica ore 10.30 Eucaristia giorni feriali durante il periodo estivo (da fine giugno a fine agosto)

Eucaristia nei giorni festivi in San Giobbe: ore 08.00 in chiesa parrocchiale: ore 10.30 in Collegiata: ore 20.00

Carena: venerdì ore 19.30 Lôro San Rocco: martedì 19.30 (quindicinale) Eucaristia giorni festivi durante il periodo estivo Pianezzo: sabato o vigilia ore 19.30 S. Antonio: domenica o festa ore 09.30

Eucaristia nei giorni festivi durante il periodo estivo in San Giobbe: ore 8.00 in chiesa parrocchiale: ore 10.30 in Collegiata: ore 20.00 al Sacro Cuore: ore 20.30

Sacramento della Riconciliazione Dopo l’Eucaristia feriale e prima dell’Eucaristia festiva.

Sacramento della Riconciliazione Ogni giorno dopo l’Eucaristia feriale Il sabato alle ore 17.00

*per date e orario consultare il calendario liturgico di “Vita Parrocchiale” o l’albo parrocchiale

In copertina: “La Filatrice”, opera di Augusto Sartori e Emilio Mariotti (vedi pag. 13 – Foto: Dario Ghelmini) 2


Lettera del parroco Carissimi, con queste pagine iniziamo un nuovo tema che ci occuperà per l’intero anno: il sacramento del batte-

simo e sulla grazia battesimale che Dio ci ha

donato. Conoscere meglio questo Sacramento sul quale, io per primo, siamo un po’ ignoranti, ci poterà a provare un sentimento di gratitudine verso i nostri genitori e i nostri padrini che ci hanno portati al fonte battesimale. Ripercorreremo assieme il significato dei vari riti che sono contenuti nella liturgia battesimale, quelli pre-battesimali (imposizione del nome, segno della croce, esorcismo e unzione con l’olio dei catecumeni) e quelli post-battesimali (unzione col sacro crisma, consegna della veste bianca, consegna del cero ed Effatà). Prima di affrontare queste tematiche, proponendovi un cammino di scoperta della grazia battesimale, vedremo, in sintesi, qual è l’importanza del battesimo. Innanzitutto battezzare è il primo comando che Cristo risorto dà ai suoi apostoli: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. (Mt 28, 1920) Battezzare è dunque il primo impegno della Chiesa. La parola "battesimo" deriva dal verbo greco βαπτίζω che significa “immergere”. Nell’acqua del battesimo viene immerso l’uomo vecchio segnato dal peccato, perché rinasca a vita nuova: l’uomo vecchio viene sepolto nell’acqua della morte di Cristo, perché rinasca “uomo nuovo”. Il battezzato viene liberato dal peccato originale e rigenerato come figlio di Dio; entra così ufficialmente a far parte della Chiesa. In cosa consiste essere uomo nuovo? Ce lo dice il rituale: Cari genitori, chiedendo il Battesimo per il vostro figlio, voi vi impegnate a educarlo nella fede, perché, nell'osservanza dei comandamenti, impari ad amare Dio e il prossimo, come Cristo ci ha insegnato. Siete consapevoli di questa responsabilità? 3


Il Sacramento del Battesimo non è un rito magico ma è efficace se sostenuto dalla volontà; non è però esclusivamente uno sforzo personale (“adesso mi impegno ad essere nuova creatura!”): è un segno efficace, cioè realizza i segni e le parole del rito, perché in esso agisce Cristo stesso. Proprio per questo motivo si dà il battesimo ai neonati: è una grazia che deve progredire nel corso della vita e per svilupparsi ha bisogno, dapprima dell’adesione personale dei genitori e, crescendo, va assunta dal battezzato stesso. Tutti in età scolastica (e ringrazio ancora la mia maestra di scuola elementare) abbiamo fatto l’esperienza del semino piantato in un vaso. Se non ce ne prendiamo cura, annaffiandolo, dandogli la luce e la temperatura corretta, rimarrà solo un semino. Accade così anche nella vita di fede: bisogna prendersene cura! Occorre educarsi alla fede e aiutare il bambino in questa formazione, cercando il nutrimento nella Parola e il sostegno nei Sacramenti. Ci sono molti battezzati con situazioni di grande sofferenza: che sono in carcere, che divorziano, che abortiscono, che vivono la propria sessualità in totale libertà se non in modo perverso, ragazzi battezzati il cui unico scopo è spassarsela, oppure battezzati che vivono la loro tranquilla vita borghese. Che frutti ha portato il loro battesimo? Nessuno. Perché? Sono cattivi? No. Nella stragrande maggioranza non sono stati educati veramente alla fede: anche se hanno fatto la scuola dalle suore o dai preti, anche se hanno ricevuto la prima Comunione e la Cresima, anche se frequentavano l’oratorio e servivano come chierichetti, pure se si sono sposati in Chiesa. Nel dopoguerra, con lo sviluppo della scienza e della tecnica, per questi progressi, l’uomo occidentale battezzato si è inorgoglito e ha smarrito il senso ultimo della sua fede confondendo l’essere “cristiano” con l’essere una “brava persona, essere borghese”. Per essere una brava persona non serve la fede: ci sono buddisti, musulmani, atei, ecc. che sono bravissime persone, senza credere in Gesù Cristo. Si può essere brave persone, per la buona educazione ricevuta, ma anche per convenienza, per non avere problemi, per essere accettati dagli altri o per paura delle punizioni. In questo la fede non c’entra nulla. Oggi viviamo un tempo difficile a livello comunitario e ognuno di noi ha qualche croce da portare: la precarietà economica, un’infanzia difficile, la morte di un caro, il fallimento del proprio matrimonio, un figlio problematico, problemi di salute, un

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marito che scappa via di casa, un datore di lavoro che ti umilia, dissapori con i parenti, aver dovuto emigrare e non sentirsi accettato ecc... Anche i primi cristiani erano delle persone che avevano delle croci, ma di fronte alle persecuzioni e alle difficoltà non erano disperati, schiacciati, scoraggiati, amareggiati. I pagani vedevano apparire la vita eterna proprio nel modo in cui i cristiani affrontavano queste prove: non un semplice sopportare, ma percorrere le strade della vitacon la certezza e la speranza nella provvidenza e nell’amore di Dio. Inoltre tra di loro si amavano profondamente. Un Padre della Chiesa, Tertulliano, riportava la frase comune nell’impero Romano che esprimeva lo stupore che essi destavano: “Guardate come si amano!”. I pagani vedendoli e conoscendoli chiedevano: “Io sono libero da tutto, posso regolarmi come voglio nella mia vita, ma non riesco ad affrontare la vita come te. Come fai tu a vivere così?” “Cristo risorto mi dà questa forza!” “La voglio anch’io! Come posso fare?” “Devi farti battezzare”. Iniziavano allora un percorso chiamato catecumenato, che durava tre o quattro o cinque anni, durante il quale venivano iniziati alla vita cristiana e venivano illuminati sulla propria condizione di peccatori. Perché erano insoddisfatti nonostante avessero tutto? Perché le croci e le sofferenze li schiacciavano? Perché non c’era vita eterna in loro? Perché vivevano in una condizione di peccato. Di cosa si tratta? Prima di tutto è una mancanza di relazione con Dio, di conoscenza di Dio, che si perde con il peccato originale. Mancando di questo, l’uomo si sente solo e deve costantemente darsi soddisfazione per compensare questo vuoto. Per questo nel vangelo del Battesimo di Gesù si parla di cieli aperti e di figliolanza divina: “In quei giorni Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto»”. (Mc 1,9-11)

Carissimi, vi invito a voler ripensare al vostro Battesimo come a una Grazia ricevuta che va curata con perseveranza, per non sentirvi schiacciati dalle difficoltà della vita e per ritrovare la forza per sollevare lo sguardo verso il Mistero. Continueremo nel prossimo numero con i riti pre-battesimali. Don Juan Pablo 5


La voce del Vicario Cari parrocchiani, si è da poco concluso l’anno che Papa Francesco ha voluto dedicare a San Giuseppe, sposo della Beata Vergine Maria, in occasione del 150° anniversario della Dichiarazione di san Giuseppe quale Patrono della Chiesa universale. Anche nella nostra parrocchia, nelle attività e nelle celebrazioni di questo anno abbiamo cercato di mettere in risalto questa figura che la Chiesa venera quale “Patrono”, “Custode del Redentore”, “Patrono dei lavoratori” e “Patrono della buona morte”. Era l’8 dicembre 2020 quando Papa Francesco, con la lettera Apostolica Patris Corde, indiceva l’anno Giuseppino e subito, nella festa della Santa Famiglia di Nazareth, durante la benedizione delle famiglie della nostra parrocchia, sono stati proposti i temi fondanti di questa lettera. Successivamente nel mese di marzo, il 19, con devozione si è celebrata la solennità di San Giuseppe ed infine, proprio per la novena dell’Immacolata Concezione e soprattutto per la novena di Natale è stato ripresentato ai fedeli la figura di San Giuseppe. Anche perché lo stesso Papa Francesco a partire dal 24 novembre 2021 ha iniziato un ciclo di catechesi, (le udienze generali del mercoledì) in cui ha approfondito questo tema. Così, anche noi, come parrocchia abbiamo ripercorso e meditato queste catechesi in preparazione al Natale 2021. Purtroppo avrei voluto terminare il 26 dicembre, alla benedizione delle nostre famiglie, la lettura e la riflessione su queste catechesi bellissime e concrete di papa Francesco ma il Coronavirus mi ha costretto alla quarantena. Di seguito quindi propongo a tutte le famiglie uno stralcio dell’udienza di Papa Francesco tenutasi l’anno scorso, il 15 dicembre. «Maria e Giuseppe sono due fidanzati che probabilmente hanno coltivato dei sogni e delle aspettative rispetto alla loro vita e al loro futuro. Dio sembra inserirsi come un imprevisto nella loro vicenda e, seppure con una iniziale fatica, entrambi spalancano il cuore alla realtà che si pone loro innanzi. Cari fratelli e care sorelle, molto spesso la nostra vita non è come ce la immaginiamo. Soprattutto nei rapporti di amore, di affetto, facciamo fatica a passare dalla logica dell’innamoramento a quella dell’amore maturo. E si deve passare dall’innamoramento all’amore maturo. Voi novelli sposi, pensate bene a questo. La prima fase è sempre segnata da un certo incanto, che ci fa vivere immersi in un immaginario che spesso non corrisponde alla realtà dei fatti. Ma proprio quando l’innamoramento con le sue aspettative sembra finire, lì può cominciare l’amore vero. Amare infatti non è pretendere che l’altro o la vita corrisponda alla nostra immaginazione; 6


significa piuttosto scegliere in piena libertà di prendersi la responsabilità della vita così come ci si offre. Ecco perché Giuseppe ci dà una lezione importante, sceglie Maria “a occhi aperti”. E possiamo dire con tutti i rischi. Pensate, nel Vangelo di Giovanni, un rimprovero che fanno i dottori della legge a Gesù è questo: “Noi non siamo figli che provengono di là”, in riferimento alla prostituzione. Ma perché questi sapevano come Maria è rimasta incinta e volevano sporcare la mamma di Gesù. Per me è il passaggio più sporco, più demoniaco del Vangelo. E il rischio di Giuseppe ci dà questa lezione: prende la vita come viene. Dio è intervenuto lì? La prendo. E Giuseppe fa come gli aveva ordinato l’angelo del Signore. Dice infatti il Vangelo: «Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù» (Mt 1,24-25). I fidanzati cristiani sono chiamati a testimoniare un amore così, che abbia il coraggio di passare dalle logiche dell’innamoramento a quelle dell’amore maturo. E questa è una scelta esigente, che invece di imprigionare la vita, può fortificare l’amore perché sia durevole di fronte alle prove del tempo. L’amore di una coppia va avanti nella vita e matura ogni giorno. L’amore del fidanzamento è un po' – permettetemi la parola –, un po' romantico. Voi lo avete vissuto tutto, ma poi comincia l’amore maturo, di tutti i giorni, il lavoro, i bambini che arrivano. E alle volte quel romanticismo sparisce un po’. Ma non c’è amore? Sì, ma amore maturo. “Ma sa, padre, noi delle volte litighiamo ...” Questo succede dal tempo di Adamo ed Eva ad oggi: che gli sposi litigano è il pane nostro di ogni giorno. “Ma non si deve litigare?” Sì, si può. “E padre, ma alle volte alziamo la voce” – “Succede”. “E anche alle volte volano i piatti” “Succede”.

Ma come fare perché questo non danneggi la vita del matrimonio? Ascoltate bene: non finire mai la giornata senza fare la pace. Abbiamo litigato, io ti ho detto delle parolacce Dio mio, ti ho detto cose brutte. Ma adesso finisce la giornata: devo fare la pace. Sapete perché? Perché la guerra fredda del giorno dopo è pericolosissima. Non permettere che il giorno dopo incominci in guerra. Per questo fare la pace prima di andare a letto. Ricordatevi sempre: mai finire la giornata senza fare la pace. E questo vi aiuterà nella vita matrimoniale.» don Filippo

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Notizie di vita parrocchiale Buon anno! Carissimi, recita il proverbio “Chi ben inizia è a metà dell’opera”. Purtroppo abbiamo iniziato questo nuovo anno ancora preoccupati per la pandemia e quindi l’inizio non è dei migliori. Ma questa inquietudine non deve portarci a chiuderci in noi stessi. È vero, le misure di distanziamento è bene seguirle, ma il nostro cuore è opportuno che rimanga aperto e accogliente. “Sarà un buon anno se ci prenderemo cura l’uno dell’altro” dice Papa Francesco! Ricordiamoci il gesto che Gesù ha compiuto durante l’ultima cena: usando le armi del grembiule, del catino e dell’asciugamano si è chinato a lavare i piedi ai discepoli, per insegnarci ad avvicinarsi al prossimo, aprendo il suo cuore ed entrando nel suo intimo con gesti concreti e gratuiti di amore. Una visita, un momento trascorso assieme, un aiuto disinteressato, una telefonata per vedere come va…: siamo chiamati a un rinnovato impegno verso il prossimo, a interessarci dei problemi degli altri e condividerne le preoccupazioni. Igienizzare le mani e indossare la mascherina sono misure appropriate per il tempo che stiamo vivendo. Dobbiamo però prendere anche in considerazione il perdono e la misericordia, accompagnati da parole di benevolenza, parole rassicuranti, parole di consolazione, parole di apprezzamento… così da diminuire le distanze che ci allontana dalle altre persone, “igienizzando” così di fatto le relazioni umane.

Piccoli gesti per allenare il cuore alla vicinanza e all’attenzione, piccoli gesti per avverare quanto dice ancora Papa Francesco: “La cura del prossimo è il vaccino del cuore”. Buon anno! don Juan Pablo 8


Visitare gli infermi: quinta opera di misericordia corporale Forse, fra tutte le opere di misericordia, è la più difficile da comprendere se non la si considera come frutto della grazia divina. Non chiede di guarire i malati, viene prima del guarire. È un atto di vicinanza accessibile a chi desidera accostarsi al dolore di un suo simile malato per dargli forza e rinfrancargli e sollevargli l’animo. La visita agli infermi è un momento nel quale si porta la luce e la grazia del Signore a chi soffre nell’animo e nel corpo. Il malato chiede di condividere la sua sofferenza e la solitudine, e, a volte anche la disperazione e il dolore che lo isolano dal mondo circostante, e ne ferisce la personalità aggravando il suo disagio fisico e morale. Visitare il malato significa per noi offrirgli vicinanza con amore e discrezione, farlo sentire meno solo e ancora parte integrante e importante della comunità parrocchiale a cui appartiene. L’efficacia della nostra relazione d’aiuto dipende dalle qualità umane e spirituali di chi le esercita: capacità d’ascolto della narrazione verbale e non verbale, offrire comprensione empatica che gli faccia capire di essere accolto e compreso. Questo atteggiamento, se offerto con amore disinteressato, competenza e gratuità lo aiuta a dare senso alla sua esperienza e favorisce l’incontro con Cristo… e dove non sarà possibile pregare con il malato, potremo, nel silenzio, pregare noi per lui. La Vergine Maria ha incarnato questa opera di misericordia corporale quando è rimasta in silenzio ai piedi della croce di Gesù, sperimentando nel suo cuore di madre il forte dolore per l’agonia e la morte del suo amato figlio, sperando però nella sua risurrezione. Esistono pure tante altre forme di infermità non fisiche ma interiori, eventi che richiedono la vicinanza di qualcuno. La solitudine è l’infermità più diffusa nel nostro tempo e richiede persone disponibili all’ascolto con cuore aperto e atteggiamento misericordioso, che comprende e non giudica mai. Nella visita alle persone nel bisogno dobbiamo portare la misericordia di Dio che offre un servizio semplice, fattivo, nascosto, concreto, umile e tanto prezioso. La malattia è un’esperienza umana molto forte, aperta al mistero della vita. Questo aspetto emerge nel sacramento dell’unzione degli infermi, sacramento per rafforzare e santificare lo spirito e, a volte, anche per guarire il corpo. Per gli anziani l’unzione illumina e conforta la loro progressiva e inevitabile debolezza e conferisce loro fiducia e speranza. Anche in questo ambito chi visita i malati deve provvedere affinché ricevano con gioia e senza patemi d’animo questo importante sacramento. In questi due ultimi brutti anni di pandemia il tutto ci è risultato più difficile da esplicare ma abbiamo fatto del nostro meglio stando vicino a tutti, nel possibile, e tanto con la nostra preghiera. Gaby 9


Finestre dell’Avvento Su iniziativa della signora Wolfensberger Deborah anche per lo scorso periodo natalizio di sono realizzate delle finestre decorate. Ci complimentiamo con tutte le persone che si sono impegnate con creatività e fantasia per allietare questo periodo e invitare alla riflessione le persone che puntualmente, ogni sera, si sono ritrovate per l’accensione. La panoramica di fotografie che pubblichiamo è il nostro grazie e il nostro applauso. don Juan Pablo

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Nuovo…………...… AZIONE QUARESIMALE ………..……Nuovo A partire da quest’anno, Sacrificio Quaresimale viene chiamato “Azione Quaresimale”. Anche il logo è cambiato: non è più la croce che condivide il pane come abbiamo imparato a conoscere, ma la croce si trasforma in una persona o un crocefisso nel centro.

Anche questa è una chiamata di Gesù e un invito alla carità cristiana. Questi cambiamenti sono stati decisi in occasione del sessantesimo giubileo delle campagne quaresimali della Chiesa Svizzera.

Un po’ di storia… Il lucernese Meinrad Hengartner, già presidente svizzero dei movimenti esploratori cattolici (scout, Pfadi, Blauring, Jungwacht) ha avuto l’intuizione di creare un nuovo approccio alla Quaresima per sviluppare un’altra dimensione della condivisione. Nel 1962, anno missionario svizzero, la Conferenza dei Vescovi decise di istituire la “Fondazione Sacrificio Quaresimale” dei cattolici svizzeri. Unica a quel tempo, poiché era anche una nuova collaborazione tra laici e Chiesa e per risvegliare una nuova prospettiva sui concetti di patria e missione. Negli anni seguenti si sono associati alle campagne quaresimali la Chiesa evangelica-riformata e la Chiesa cattolica-cristiana dando così origine ad un prezioso impegno ecumenico. Oggi Azione Quaresimale opera in 14 Paesi, sostenendo 295 progetti all’estero e 24 in Svizzera. Da ben 24 anni la nostra Parrocchia ha aiutato a sostenere 23 progetti diversi nel Sud del mondo (progetti di sviluppo e di sanità, progetti giuridici e pastorali). Per valorizzare l’anno giubilare, per sottolineare l’iniziativa che ha avuto un pioniere scout 60 anni fa e per il grande impegno svolto dai Vescovi svizzeri, dai parroci e dai laici in tutte le Quaresime passate, quest’anno abbiamo deciso di sostenere proprio un progetto interno per la formazione dei diversi gruppi scout. Si tratta di istruire e di sensibilizzare i giovani all’ambiente e al cambiamento climatico. Assumiamo quindi assieme la responsabilità per quello che Dio ha creato diventando custodi della terra. Il tema (ancora quest’anno): Giustizia climatica. Adesso! Potrete trovare le nostre proposte quaresimali all’interno della rubrica “Calendario liturgico e pastorale”. Gruppo Missionario 12


In copertina “Il 2022 sottolineerà il ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella nostra società”. Le Nazioni Unite, infatti, hanno scelto questo tipo di materiale essendo sostenibile, riutilizzabile e riciclabile all’infinito. Centinaia di attività in musei e mostre, mondo accademico e ricerca, educazione e divulgazione, aziende e società in tutto il mondo contribuiranno a celebrare il vetro come strumento trasparente per costruire un mondo migliore Le copertine di Vita parrocchiale verranno quindi realizzate su questo antico materiale iniziando dalla vetrata eseguita dal maestro vetraio Emilio Mariotti su cartone di Augusto Sartori. Nel 1921 il Comune di Bellinzona dava incarico all'architetto Enea Tallone di studiare la ristrutturazione del Palazzo civico, nel cuore dell'antico borgo di Bellinzona. Il nuovo edificio comunale potrà essere inaugurato ufficialmente il 2 giugno 1929. Il pittore Augusto Sartori, nato a Giubiasco nel 1880 e morto nel 1957, ricevette così nel 1924 l'incarico di fornire i disegni per le quattro vetrate che impreziosiscono lo scalone del Municipio e che furono posate nel 1928. I soggetti rappresentati nelle vetrate del Municipio di Bellinzona, per i quali era stata lasciata all'artista «piena libertà, a condizione che almeno i temi previsti al primo piano avessero carattere ticinese», nell'ordine con cui si incontrano salendo dal cortile sono: un pastorello, una donna che fila, il ritratto di Lodovico Maria Sforza detto il Moro e quello di Giovanni Molo patrizio di Bellinzona e cancelliere ducale. (Tratto da Le vetrate di Augusto Sartori nell'officina del Palazzo civico a Bellinzona - Maria Will) La Filatrice dell’opera di Sartori ci suggerisce di riflettere sulla dignità del lavoro… anche di quello più umile e nascosto magari tra le quattro mura domestiche. Il lavoro, oltre ad essere il mezzo attraverso il quale ci procuriamo da vivere, è anche l’occasione di mettere a frutto i nostri talenti, di sentirci utili agli altri, di contribuire assieme agli altri al destino delle nostre comunità; è sorgente di significato e di autostima, mobilita la creatività, le competenze e l’ingegno. Vi proponiamo un estratto dall’omelia di Papa Francesco in occasione della festa di S. Giuseppe lavoratore (1 maggio 2020). «E Dio creò» (Gen 1,27). Un Creatore. Creò il mondo, creò l’uomo e diede una missione, all’uomo: gestire, lavorare, portar avanti il creato. E la parola ”lavoro” è quella che usa la Bibbia per descrivere questa attività di Dio: «Portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro» (Gen 2,2), e consegna questa attività all’uomo. È come se dicesse: “Tu devi fare questo, custodire quello, quell’altro, tu devi lavorare per creare con me questo mondo, perché vada avanti” (cfr Gen 2,15.19-20). A tal punto che il lavoro non è che la continuazione del lavoro di Dio: il lavoro umano è la vocazione dell’uomo ricevuta da Dio alla fine della creazione dell’universo. E il lavoro è quello che rende l’uomo simile a Dio, perché con il lavoro l’uomo è creatore, è capace di creare, di creare tante cose, anche creare una famiglia per andare avanti. L’uomo è un creatore e crea con il lavoro. Questa è la vocazione. E dice la Bibbia che «Dio vide quanto aveva fatto ed ecco, era cosa molto buona» (Gen 1,31). Cioè, il lavoro ha dentro di sé una bontà e crea l’armonia delle cose – bellezza, bontà – e coinvolge l’uomo in tutto: nel suo pensiero, nel suo agire, tutto. L’uomo è coinvolto nel lavorare. È la prima vocazione dell’uomo: lavorare. E questo dà dignità all’uomo. La dignità che lo fa assomigliare a Dio. La dignità del lavoro.

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Calendario liturgico e pastorale Febbraio 2 martedì

Presentazione del Signore al Tempio

4 venerdì

1° del mese Adorazione individuale dalle 16.00 alle 16.30 16.30 adorazione comunitaria 17.00 Eucaristia 18.000 Cineforum per i giovani all’Angolo d’Incontro

5 sabato

17.30 Eucaristia a S. Antonio

6 domenica

V. del tempo ordinario

7 lunedì

14.00 riunione del Gruppo Missionario 14.30 riunione del Gruppo visita ai malati

Preghiera mariana in preparazione alla festa della Madonna di Lourdes dall’8 al 10 febbraio 2022 ore 16.30 preghiera mariana ore 17.00 Eucaristia feriale 8 martedì

16.30 preghiera mariana ed Eucaristia

11 venerdì

10.45 Unzione dei malati in Casa Aranda 14.30 preghiera mariana 15.00 Eucaristia e Unzione dei malati in Chiesa Parrocchiale È obbligatorio iscriversi. Possono partecipare malati e anziani di salute instabile. 19.15 Eucaristia del gruppo foulard bianchi in Chiesa San Giobbe Non c’è Eucaristia alle ore 9.00.

13 domenica

VI. del tempo ordinario 9.30 Eucaristia a S. Antonio

16 mercoledì

14.00-15.15 festa del perdono bambini di Prima Comunione

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17 giovedì

20.15 riunione del gruppo Lettori della Parola di Dio

Ogni venerdì c’è la possibilità di pregare davanti all’Eucaristia adorando Gesù Figlio di Dio, in Chiesa parrocchiale a Giubiasco dalle 14.00 alle 15.00. Durante l'adorazione possibilità del Sacramento della Riconciliazione. 19 sabato

17.30 Eucaristia a S. Antonio

20 domenica

VII. del tempo ordinario

22 martedì

17.30 riunione dei ragazzi del 2° anno di Cresima per la formazione dei gruppi

27 domenica

VIII. del tempo ordinario 9.30 Eucaristia a S. Antonio

Marzo 2 mercoledì

delle Ceneri 17.00 a Giubiasco Eucaristia con imposizione delle ceneri 20.00 a Giubiasco Eucaristia con imposizione delle ceneri

Quaresima Con il rito penitenziale delle Ceneri, inizia la Quaresima, tempo di rinnovamento spirituale che prepara alla celebrazione annuale della Pasqua. Ma che cosa significa entrare nell’itinerario quaresimale? La Quaresima è come un lungo “ritiro”, durante il quale rientrare in se stessi e ascoltare la voce di Dio, per vincere le tentazioni del maligno e trovare la verità del nostro essere. Un tempo, possiamo dire, di “agonismo” spirituale da vivere insieme con Gesù, non con orgoglio e presunzione, ma usando le armi della fede, cioè la preghiera, l’ascolto della Parola di Dio e la penitenza. In questo modo potremo giungere a celebrare la Pasqua in verità, pronti a rinnovare le promesse del nostro Battesimo. Mercoledì delle Ceneri La penitenza si esprime in forme molto varie, in particolare con il digiuno, la preghiera e l'elemosina. Queste e molte altre forme di penitenza possono essere praticate nella vita quotidiana del cristiano, in particolare nel tempo di Quaresima e nel giorno penitenziale del venerdì. (n. 300, Compendio Catechismo Chiesa Cattolica).

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Azione quaresimale 2022 Azione Quaresimale, dal 1969, in collaborazione con Pane per tutti della chiesa riformata, realizza ogni anno la Campagna ecumenica che, per il 2022, focalizza l’attenzione sulla necessità di rafforzare i diritti dei contadini nel Sud del mondo, così che possano provvedere al loro sostentamento, continuando a usare e a scambiarsi le loro sementi. Il motto della Campagna 2022: “Giustizia climatica. Adesso!”. 3 giovedì

20.15 alle Fragranze preparazione dei genitori al Battesimo dei figli

4 venerdì

1° del mese 16.00 Via Crucis a Giubiasco 17.00 Eucaristia 17.30 Eucaristia a Carena con imposizioni delle ceneri

5 sabato

17.30 Eucaristia a S. Antonio

6 domenica

I. di Quaresima 10.30 Eucaristia a Pianezzo con imposizioni delle ceneri Inizia la catechesi dei fidanzati in preparazione al Matrimonio

7 lunedì

14.00 riunione del Gruppo Missionario

8 martedì

17.30 inizia la catechesi del 2° anno in preparazione alla Cresima

11 venerdì

20.00 Via Crucis a Giubiasco

13 domenica

II. di Quaresima 9.30 Eucaristia a S. Antonio

14 lunedì

10.00 riunione del Gruppo Visita ai malati

18 venerdì

17.30 Eucaristia prefestiva a Giubiasco 17.30 Eucaristia a S. Antonio Non c’è Eucaristia a Carena

19 sabato

solennità di San Giuseppe – orario festivo Non c’è Eucaristia prefestiva

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con imposizioni delle ceneri


20 domenica

III. di Quaresima 9.30 Eucaristia a S. Antonio

Distribuzione di polenta a favore di Azione Quaresimale 2022 con la collaborazione della Sezione Scout sul sagrato della Chiesa 25 venerdì

20.00 Via Crucis a Giubiasco

26 sabato

17.30 Eucaristia a S. Antonio

27 domenica

IV. di Quaresima

Giornata nazionale di vendita delle rose Fair-Trade a favore di Azione Quaresimale sul sagrato della Chiesa dopo le S. Messe

Aprile Ti ama

3 domenica

V. di Quaresima 9.30 Eucaristia a S. Antonio

4 lunedì

14.00 riunione del Gruppo Missionario

7 giovedì

10.45 celebrazione penitenziale in Casa Aranda

8 venerdì

Via Crucis dei giovani della Diocesi con il Vescovo Valerio

10 domenica

delle Palme 9.15 a S. Antonio benedizione degli ulivi sul piazzale del cimitero, processione ed Eucaristia solenne 10.00 a Giubiasco benedizione degli ulivi in Piazza Pedroli, processione ed Eucaristia solenne 10.30 a Pianezzo benedizione degli ulivi davanti alla casa comunale, processione ed Eucaristia solenne Si raccolgono le offerte destinate a Azione Quaresimale 15.00-16.00 Sacramento della Riconciliazione a Pianezzo 16.00-17.00 Sacramento delle Riconciliazione a S. Antonio In manus tua meditazione per la settimana santa a cura dell’Ensemble Rosa Mystica di Bellinzona Chiesa parrocchiale, ore 17.00 17

Ti perdona


12 martedì

17.30 celebrazione della Riconciliazione per i cresimandi

Sacramento della Riconciliazione Il Signore risorto ha istituito questo Sacramento quando la sera di Pasqua si mostrò ai suoi Apostoli e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi, e a chi non li rimetterete resteranno non rimessi» (Gv 20,22-23). Poiché la vita nuova nella grazia, ricevuta nel Battesimo, non ha soppresso la debolezza della natura umana, né l'inclinazione al peccato (cioè la concupiscenza), Cristo ha istituito questo Sacramento per la conversione dei battezzati, che si sono allontanati da lui con il peccato, affidando il ministero della riconciliazione ai suoi Apostoli, ai Vescovi loro successori e ai presbiteri loro collaboratori, i quali diventano pertanto strumenti della misericordia e della giustizia di Dio. Essi esercitano il potere di perdonare i peccati nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. (nn. 297s-307, Compendio Catechismo Chiesa Cattolica).

TRIDUO PASQUALE 14 giovedì Santo 9.30 Messa crismale in Cattedrale il Vescovo con i sacerdoti celebra il dono del sacerdozio alla Chiesa 19.00 a S. Antonio Solenne Eucaristia nella “Cena del Signore” 20.15 a Pianezzo Solenne Eucaristia nella “Cena del Signore” 20.00 a Giubiasco Solenne Eucaristia nella "Cena del Signore"

15 venerdì Santo 15.00 adorazione della Croce a Giubiasco 16.00-17.00 Sacramento Riconciliazione a Giubiasco 15.00 Adorazione della Croce a Pianezzo 16.15 Adorazione della Croce a S. Antonio 18.30 Via Crucis itinerante rete pastorale Giubiasco-Camorino

16 sabato Santo 9.00-11.00 Sacramento Riconciliazione a Giubiasco 20.00 Solenne Veglia Pasquale a Pianezzo 22.00 Solenne Veglia Pasquale a Giubiasco 18


17 domenica

di Pasqua 10.00 Eucaristia a S. Antonio

18 lunedì

dell’Angelo 10.00 Eucaristia nella Chiesa della Madonna degli Angeli

24 domenica

II. di Pasqua – domenica della Divina Misericordia 9.30 Eucaristia a S. Antonio

30 sabato

17.30 Eucaristia a S. Antonio

Maggio 1 domenica

III. di Pasqua A dipendenza della situazione pandemica: Giornata diocesana dei bambini

2 lunedì

14.30 riunione del Gruppo Missionario

5 giovedì

20.15 alle Fragranze preparazione dei genitori al Battesimo dei figli

6 venerdì

1° del mese Adorazione individuale dalle 16.00 alle 16.30 16.30 adorazione comunitaria 17.00 Eucaristia

7 sabato

celebrazioni delle Prime Comunioni

8 domenica

VI. di Pasqua 9.30 Eucaristia a S. Antonio

9 lunedì

14.30 riunione del Gruppo Visita ai Malati

Celebrazioni delle Prime Comunioni sabato 7 e 14 maggio 2022 Celebrazione della Cresima sabato 21 maggio 2022

19


Nella famiglia parrocchiale Battesimi Sono entrati nella comunità cristiana, la Chiesa, con l'impegno dei loro genitori a credere in Cristo e nella fede cattolica: Lamanna Leonardo Natiello Manuel Pacino Eva Gioia Pacino Liam Matti Pacino Mila Stella Martini Sophie Charlotte Tornosciolo Nathan De Stefano Misia Salzano Nicole Montella Lorenzo

di Nicola Lamanna e Milka Andonova di Maurizio Natiello e Maria di Filippo Alberto e Katia Sophia Manno di Filippo Alberto e Katia Sophia Manno di Filippo Alberto e Katia Sophia Manno di Alexander Carlo e Martini e Petra Maria di Nicola Tornosciolo e Elisa Prati di De Stefano Francesco e Francesca Auricchio di Giuseppe Salzano e Mariella Mancuso di Livio Montella e Giorgia Accardi

Defunti La nostra preghiera di suffragio interceda presso Dio perchè, nella sua misericordia e perdono, conceda loro vita eterna. Trélanche Maddalena Barelli Olga Piroddi Maria Luigia Bruschi Maria Assunta Piaquadio Vittorina Streule Maria Theresia Foiada Efrem Bulotti Adriano

1926 1938 1936 1936 1954 1955 1937 1967

Remondi Anna Muto Fernando Pedrioli Elvio Paolini Dina Caccia Eros Borsa Celestina Solari Ege

20

1947 1949 1930 1932 1945 1921 1932


La vostra generosità Giubiasco OFFERTE PER IL BOLLETTINO fr. 1'555.— Cidali Maria; Celpi Julianne; Diciatteo Tonino e Teresa; Passerini Olga; Beeler Resy; Trupina Stipo; Crugnola Adele in ricordo di Sergio; Colombi Lucia; Freuler Andrea e Marilena; Antognoli Assunta; D’Alessio Filomena; Paris-Pongelli Ines; Vavassori Pierino; Blättler Hermann Sen; Buzzini Dolores; Marini Natalia; Bassetti Daniela; Bulloni Yvonne; Zanolari Carlo; Di Donato Gioconda; Mazzoleni Marilena; Giuliana Fausta; Sargenti Clara; Basile Giuseppe; Muggiasca Adriana; Lucignano Rosita; Albergo Ristorante San Giobbe; Fontana Alberta; Zanelli Maria; Kenklies Maria Teresa; Fontana Roberto e Nicla; Orazi Franco; Foiada Maria Luisa; Zoppi Marisa; Gadoni Rosina; Lotti Angela; Guarneri Salvatore; Pistilli Pasquale; Passerini Olga; Erzen Leona; Duchini Elisabetta; Cavallero Marisa; Martinetti Maria Teresa; Pedraita Renato e Carla; Baumann Maurer Doris; Scalzi Vincenzo e Gabriella; Gruosso Michele; Domic Ivica; Marietta Franco; Streit Hans; Zoppi Marisa; Maranesi Antonella

OFFERTE PER LE ATTIVITA’ EDUCATIVE fr. 1’170.— Käppeli Dorina; Zappa Tiziana in mem. Cavazzoni Prospero nel 54° anniversario; Pestoni-Pedraita Fosca; Aemme Costruzioni; Pallone-Verga Deianira; Borsa Elena; Gaia Fausta; Garbani D. e P.; Farmacia Cugini S; Ferrari Luciana; Bassetti Daniela; Fam. Moro; Padè Mario; Ferrini Matteo; Fam. Delbiaggio Elmo; Musatti Rita; Käppeli Dorina; Balmelli Carmen; Hersperger Hans

OFFERTE DIVERSE fr. 715.— Fagetti Mario e Manuela in memoria di Tamagni-Fontana Egle; Borradori Carlo in mem. Guarneri Sergio e Giuliana; Delkmano Maria per le mense sociali di Fra Martino; Antognoli Assunta; Cristofalo Luciana in mem. del marito Mario; Giordani Erminia; Ghisletta Anna Maria per il nuovo Oratorio; Bruschi Flavio; Bruschi Walcher Carla in ricordo del marito e dei genitori; Rigamonti Carlo e Katja in mem. Delmenico Antonio e Carmen, Cidali Maria in mem. dei famigliari defunti Pellandini Silvana in ricordo dei defunti; Locarnini Fiorenza in memoria della mamma Luciana; Kundert Olivi Katia

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S. Antonio OPERE PARROCCHIALI E RIFACIMENTO MURO

fr. 3'270.—

N.N. S. Antonio, Giuliana Tami in memoria della mamma Emma, Tamagni Anna Giubiasco, Anna Fehr, Valeria Codiroli, fam. Luzzi Albino per S. Bernardino a Carena, Livi Fausto e Renata per il bollettino, N.N. S. Antonio, Bernasocchi Agnese in memoria del marito Rolando e dei genitori, Salmina Vincenzo per il bollettino, Ponzio Fabrizio Bellinzona, Parravicini Fernando per restauro orologio, Bovay-Tamagni Maris, Duchini Elisabetta per oratorio S. Bernardino a Carena, Bassetti Franca Lumino per il bollettino, Paola Agnese Princzes Bellinzona per oratorio S. Bernardino a Carena in memoria di Marisa e Rodolfo Delmenico, Codiroli Nello Gudo, Remo e Paola Polito, Codiroli Roberto, Salvioni Anna Maria, Zacchi Diedhion Nicoletta, N.N. Vellano

Un grande GRAZIE a tutte le persone che ci hanno aiutato con generosità per le Opere Parrocchiali.

Pianezzo OPERE PARROCCHIALI

fr.

1’200.—

Del Biaggio Giovanni e Michela in memoria di Tamagni Egle, Teruzzi Giulia e Alan in occasione del Battesimo di Nicolas, Patriziato di Robasacco in memoria di Solari Ege, Polito Remo e Paola, Livio Simone e Clara, Tedeschi Giordano e Antonietta, Martini Noris e Rita in occasione del Battesimo di Sophie, Tedeschi Giordano e Antonietta in ricordo del fratello Augusto e di tutti i parenti defunti, Bonetti Milena

BOLLETTINO PARROCCHIALE

fr.

150.—

fr.

50.—

fr.

40.—

Codiroli Elsa, Soler Aurelio, Storelli Diego, Famiglia Jorio Pianezzo,

RESTAURO CAMPANE Soler Aurelio

CHIESETTA PAUDO

Salmina Marcella e fam. per il 20° anniversario della morte di Buletti Eugenia

Per la vostra generosità Parrocchia di Giubiasco: 65-2010-6

Opere parrocchiali Pianezzo 65-3009-7

Attività parrocchiali: 65-6229-8 (bollettino, catechesi, animazione parrocchiale e sociale, ecc.)

Opere parrocchiali S. Antonio 65-3518-0

Azione Cattolica e giovani: 65-6960-7 Esploratori S. Rocco: 65-7800-3 Cantoria: 65-2231-0

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Attività sociali e caritative Gruppi parrocchiali Gruppi parrocchiali a Giubiasco in Valle Morobbia Riunione del gruppo missionario Riunione del gruppo del giovedì Il 1° lunedì del mese: ore 14.00 Ogni giovedì, 13.30-16.30, a S. Antonio Riunione del gruppo Visita ai malati Il 2° lunedì del mese: ore 14.30 Riunione movimento Rinnovamento nello Spirito Santo ogni martedì alle Fragranze: ore 20.30

Caritas parrocchiale È presente in parrocchia ed è disponibile per le persone in difficoltà. Persona di riferimento: don Juan Pablo Bravo

 091.840.21.01

Supporto scolastico Per i ragazzi che hanno difficoltà in matematica vengono organizzati gratuitamente dei momenti di appoggio il giovedì, nella sala Robinia della casa alle Fragranze, dalle ore 19.00 alle ore 20.00. Interessati rivolgersi a: ✓ Jauch Mariangela

 091.857.27.30

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Calendario della catechesi 2021 / 2022 Preparazione Prima Comunione e Cresima Prima Comunione Una volta la settimana dal 10 novembre 2021 a maggio 2022

Cresima  Primo anno Una volta la settimana dal 9 novembre 2021 a fine febbraio 2022  Secondo anno Una volta la settimana da marzo 2022 a maggio 2022 Informazioni presso la segreteria parrocchiale

Preparazione dei giovani al Matrimonio Bellinzona, Chiesa del Sacro Cuore

Padre Paolo Santagostini

Giubiasco, Angolo d’Incontro (ore 20.15) ✓

ottobre-novembre 2021 maggio-giugno 2022  091.826.28.60 @ bellinzona@cappuccini.ch dal 6 al 28 marzo 2022

don Juan Pablo Bravo, Giubiasco  091.840.21.01 @ juanpablo6512@gmail.com

Preparazione dei genitori al Battesimo dei figli L’incontro sviluppa la teologia del Battesimo e la preparazione al Rito del Battesimo. Per informazioni e iscrizioni: ✓ don Filippo Arcari  091.840.21.02 @ filippo.arcari@tiscali.it 2021

settembre novembre

2 11

2022

gennaio marzo maggio luglio

13 3 5 7

Celebrazione del Battesimo: Durante l’Eucaristia delle ore 10.30 (date privilegiate): 21 novembre (Cristo Re), 9 gennaio (Battesimo di Gesù) 16 e 17 aprile (notte pasquale e Pasqua), 5 giugno (Pentecoste) Dalla fine di giugno alla fine di agosto alle 10.30 durante l’Eucaristia festiva Dal 2 marzo al 14 aprile è Quaresima. Non si celebrano né Battesimi né Matrimoni

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