122 Angelo Morbelli
(Alessandria 1853 - Milano 1919)
CANALE A MAZZORBO
olio su tela, cm 71,5x90 firmato e datato “1911” in basso a sinistra retro del telaio: timbri della Galleria Sacerdoti di Milano
€ 140.000/180.000
Provenienza Galleria Edmondo Sacerdoti, Milano Collezione privata
Dipinto di calcolata essenzialità ed equilibrio compositivo, condotto mediante un linguaggio divisionista raffinato e maturo, Tramonto sul canale di Mazzorbo, datato 1911, mai esposto vivente l’artista se non con altro titolo, è senza alcun dubbio, tra i lavori imperniati sul paesaggio della laguna veneziana elaborati da Morbelli fra il 1910 e il 1914, uno dei più significativi. Come testimoniano i numerosi dipinti inviati dal pittore a pubbliche rassegne in quel giro di anni, tutti lavori ambientati alle prime luci dell’alba o a quelle del tramonto - tra questi sia sufficiente ricordare Era già l’ora che volge il desio... presentato nella sua prima redazione nell’autunno del 1910 a Milano nel corso dell’Esposizione Nazionale di Belle Arti, La prima messa e Tramonto a Burano inviati alla Mostra Internazionale di Roma del 1911 -, il soggiorno in laguna dei primi anni dieci si rivela particolarmente felice e proficuo per le sperimentazioni en plein air di Morbelli sulla luce e sul colore. Sfruttando al meglio i suggerimenti offerti dal luogo e dalla sua atmosfera, indagando con metodo il variare delle condizioni cromatico-luminose, Morbelli riesce, infatti, a licenziare dipinti di grande concretezza visiva e pittorica ma, nel contempo, anche di profonda suggestione emotiva. Dipinti, come nel caso di Tramonto sul canale di Mazzorbo, nei quali, in scoperta rottura con la raffigurazione aneddotica del mondo lagunare proposta da Favretto, da Nono, da Fragiacomo imperniata su scorci veristici animati da brani di vita quotidiana, Morbelli restituisce l’immagine di una Venezia crepuscolare, di una Venezia percepita come città al tramonto, di cui sensibilmente riesce a cogliere e trasmettere l’atmosfera di soffusa malinconia, propria del momento presente, nel quale nulla sopravvive degli antichi splendori e del glorioso passato. Ed ecco che protagonista assoluto della tela qui proposta, visto in controluce e ravvivato solo da un ultimo fuggevole raggio di sole, è proprio un antico palazzo patrizio in rovina che, abbandonato da anni, si staglia silenzioso e inanimato sullo sfondo di un cielo percorso da nubi biancastre e languidamente si riflette sulle acque quasi immote della laguna. Un’immagine di Venezia e della sua laguna, questa, non nuova, la quale trova riscontro
Angelo Morbelli, Studio dal vero, olio su tela, cm 35x50