166 DUE TAZZINE, CAPODIMONTE, 1750 in porcellana, forma a campana molto allargata con manico mistilineo, decoro a policromia con scenetta di genere: una con un cavaliere al centro di un paesaggio e l’altra con un gregge di montoni. Lo stile pittorico estremamente delicato fa pensare a opere realizzate sotto la direzione di Giovanni Caselli. Due tazzine con decoro simile conservate al Museo Duca di Martina di Napoli (inv. 1912) costituiscono un interessante confronto. Sul fondo di entrambe marca giglio azzurro, alt. cm 6,5
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Bibliografia di confronto A. Caròla-Perrotti (a cura di), Le porcellane dei Borbone di Napoli. Capodimonte e Real Fabrica Ferdinandea 1743-1806, Napoli 1986, p. 102 n. 48
€ 1.500/2.000
167 TAZZINA CON PIATTINO, CAPODIMONTE, 1750
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in porcellana, forma a campana molto allargata, con manico mistilineo, decoro a policromia con scenetta di genere con due figure in paesaggio campestre con un palazzo sullo sfondo, e una figurina in costume sul piattino, orli sottolineati da motivo in oro a lambrequins. Il modo di dipingere estremamente delicato fa pensare a un’opera di Giovanni Caselli. Due tazzine con decoro “da Watteau” conservate al Museo Duca di Martina di Napoli ci propongono un utile confronto, e forse anche l’appartenenza ad uno stesso gioco, ossia un servizio che comprendevano un numero preciso di pezzi realizzato su puntuale ordinazione della Corte. Sul fondo di entrambi i pezzi marca giglio azzurro; piattino diam. cm 13,8, tazzina alt. cm 6,5 Bibliografia di confronto Mottola Molfino A., L’arte della porcellana in Italia, vol. 2, Milano 1977, nn. 121-129; A. Caròla-Perrotti (a cura di), Le porcellane dei Borbone di Napoli. Capodimonte e Real Fabrica Ferdinandea 1743-1806, Napoli 1986, p. 89 n. 33 tav. XI
€ 2.000/3.000
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