UN SECOLO TRA COLLEZIONISMO E MERCATO ANTIQUARIO A FIRENZE

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Sono onorato ed orgoglioso di presentare nella nostra sede di Firenze la vendita della Raccolta Romano, costituita sin dai primi anni del Novecento a Firenze. Salvatore Romano e poi suo figlio Francesco hanno fatto parte di quelle personalità fiorentine che nella prima metà del secolo scorso, insieme a Stefano Bardini, a Giuseppe Salvadori, a Elia Volpi e ad altri nomi eccellenti che hanno fatto la storia dell’antiquariato a Firenze, hanno cambiato il volto del collezionismo italiano, europeo e soprattutto nordamericano introducendo ai grandi clienti internazionali i mobili, le opere di scultura e di pittura del Rinascimento fiorentino orientandone il gusto e creando un nuovo ambito di collezionismo. I Romano iniziano a formare la loro raccolta negli anni ’20 del Novecento quando Salvatore si trasferisce da Napoli a Firenze dove, in breve, per il gusto raffinato e il garbo che lo distingue entra in quella ristretta cerchia di antiquari, studiosi e mercanti che fanno del capoluogo toscano il cuore del mercato antiquariale e collezionistico internazionale. Con la medesima attenzione e scrupolosità con cui suggerivano come integrare e far crescere le collezioni di coloro che li avevano eletti referenti privilegiati, Salvatore prima, e Francesco poi, costruirono, modificarono, accrebbero una loro collezione privata. Essi non furono solamente antiquari, ma si dedicarono alla ricerca e alla selezione delle testimonianze del passato con la stessa passione dei migliori collezionisti. È proprio parte di questa raccolta di famiglia, cifra distintiva del gusto raffinato che ha contraddistinto senza soluzione di continuità la vita lavorativa e personale dei Romano, che costituisce il corpus centrale dell’asta che Pandolfini presenta. Per questa occasione abbiamo realizzato un catalogo d’interesse storico, non solo per l’importanza delle opere presentate ma per la primaria collaborazione con Andrea Bacchi - professore presso l’Università di Bologna e direttore della Fondazione Federico Zeri, e Giancarlo Gentilini – professore presso l’Università degli Studi di Perugia, che hanno redatto le schede delle sculture con approfondimenti attributivi e confronti bibliografici. Non ho ricordo di altri cataloghi di vendite all’asta realizzati con la completa collaborazione di due studiosi così importanti, tra i più profondi e stimati conoscitori della storia della scultura italiana rinascimentale e barocca. Questo volume costituisce una ulteriore novità nel panorama del mercato dell’arte che segue le numerose iniziative che hanno contraddistinto Pandolfini negli anni passati e che hanno segnato l’evoluzione del mercato nazionale. La vendita della proprietà Romano a Firenze segna un nuovo capitolo anche nella storia del mercato antiquario fiorentino. Da Palazzo Magnani Feroni, dove le numerose opere d’arte, le sculture e i dipinti sono stati gelosamente custoditi da Salvatore, Francesco Romano e i loro eredi, le opere saranno trasferite a Palazzo Ramirez Montalvo, sede di Pandolfini, negli stessi saloni dove Johann Joachim Winckelmann, il padre dell’archeologia, giunse nell’ottobre del 1758, ospitato dal barone Von Stosch, per lavorare al catalogo delle sue gemme (che fu poi pubblicato a Firenze nel 1760) e visitò alcune delle collezioni d’arte della città, approfondendo lo studio della civiltà etrusca. Così ancora una volta s’intrecciano i destini e le anime che sono state attratte dal patrimonio artistico della nostra città. La continuità della passione per l’arte anima ancora oggi chi si occupa di questo settore: come Salvatore e Francesco Romano hanno fatto dell’arte e dell’antiquariato una ragione di vita, così Pandolfini dal 1924 a Firenze si occupa di stimare e curare con professionalità alcune delle più importanti collezioni Italiane. Pietro De Bernardi

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