Pambianco Magazine N.7 IX

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reportage

solo i consumatori italiani). Patek aspetta il 2014, anno del 175° anniversario, per regalarsi un nuovo stand e altri progetti ancora segreti. Anche nel maxi stand targato Rolex si lavora sulle colorazioni. Il Cosmograph Daytona festeggia il 50° anniversario con una versione in platino con quadrante blu ghiaccio e lunetta chocolate, mentre il GMT è proposto con una lunetta bicolor nero-azzurra e i Day Date in toni accesi, inclusi i cinturini in cuoio. “Queste novità, e alcuni nuovi modelli preziosi rivolti a un target femminile, stanno avendo ottimi riscontri”, spiega Elena Rusinenti, direttore marketing di Rolex Italia, che ha chiuso il 2012 con un lieve rialzo, anche in questo caso trainato dagli acquisti dei turisti stranieri. Hublot, dal 2007 di proprietà di Lvmh, è tra i brand giovani che si stanno affermando meglio nel mercato delle lancette sportive, grazie alla strategia di sponsorship ai massimi livelli dello sport mondiale, l’ultima con Ferrari. Dopo aver lavorato sui materiali, come il Magic Gold, oro composto al 25% da alluminio e non scalfibile, oggi punta allo sviluppo della meccanica. “Quest’anno abbiamo introdotto il primo movimento di manifattura, l’Unico, nel nostro modello icona, il Big Bang, rivisitandone il design. È un grande salto di qualità – racconta il brand director Diego Bertani. Un salto inseguito anche da Tonino Lamborghini. “Per rispondere alla richiesta di eccellenza tecnologica da parte dei consumatori del Far East - afferma l’AD Gianluca Filippi - presentiamo una versione qualitativamente più elevata del nostro best-seller, lo Spyder, con movimento automatico”. La spinta verso l’alto coinvolge fortemente anche le maison della moda. Storiche case come Hermès, Dior, e Chanel, che già negli ultimi anni hanno saputo ritagliarsi uno spazio privilegiato nelle lancette di alta gamma, portano avanti l’innovazione tecnologica e nel design. Nello stand tutto in legno e ‘green’ di oltre 1.000 mq progettato da Toyo Ito, La

Montre Hermès lancia una versione femminile dell’Arceau Le Temps Suspendu. Il modello, vincitore del Gran Prix d’Horlogerie 2011 come miglior segnatempo da uomo, permette il lusso concettuale di ‘fermare il tempo’ e far scomparire l’ora dal quadrante, per poi farlo ripartire con l’ora esatta. E che la maison francese stia investendo nel ‘métier d’art’ dell’orologeria, è dimostrato anche dalla recente acquisizione del fornitore svizzero di casse Joseph Erard. Anche all’Atelier Horlogère Dior sono riconosciuti alcuni primati, tra cui l’utilizzo funzionale delle piume nell’alta orologeria. Immergendosi nella Versailles ricreata nello stand da 950 mq, tre volte più grande di quello del 2012, si scoprono le evoluzioni della linea VIII, icona delle lancette Dior. La più strabiliante, il Dior VIII Grand Bal Plume in ceramica con il movimento automatico di manifattura Calibre Inversé con massa oscillante in oro rosa incastonata in diamanti e piume. Chanel, poi, storce il naso se assimilata alle altre case di moda attive nei segnatempo. “Ci consideriamo a tutti gli effetti un marchio di alta orologeria”, fa sapere la maison della camelia, che al salone, dopo il Première Tourbillon Volant lanciato nel 2012, continua la collaborazione con Giulio Papi per un modello ancora più complicato, il J12 Chromatic Rétrograde Mystérieuse. E strizza l’occhio all’haute couture con il Mademoiselle Atelier con un fiore ricamato con fili di seta nel quadrante. Al debutto a Baselworld con uno stand ispirato alla boutique di Regent Street è Burberry. Il marchio, in licenza per gli orologi a Fossil Group, per la prima volta non presenta le novità nel building Fossil ma in fiera.“Un segnale forte che l’azienda sta investendo nelle licenze Swiss

L’attrice cinese Li Bing Bing, con cui Gucci ha creato gli speciali orologio e bracciale Bamboo con materiali ecosostenibili. In alto, Dior VIII Grand Bal Plume e a sinistra Burberry The Britain Rose Gold. In basso, Tonino Lamborghini Imperial Temptation. In apertura, la nuova area fieristica progettata dallo studio Herzog & de Meuron.

LANCETTE cinesI Swiss made in mani cinesi. Arriva alla vigilia di Baselworld l’annuncio che Corum, storico marchio di alta gamma, è stato acquisito dal gruppo cinese China Haidian. Un’operazione da 86 milioni di franchi svizzeri (71,6 milioni di euro) che, come si legge in una nota dell’azienda elvetica, mira ad “ancorare la posizione di China Haidian all’alta orologeria svizzera, rinforzando al contempo altre attività”, mentre permette a Corum “di aprire nuove prospettive di sviluppo e consolidare il posizionamento del marchio a livello mondiale”. La società cinese controlla Ebohr e Rossini, tra i primi 4 brand di segnatempo nazionali, ed è quotata a Hong Kong.

7 maggio 2013 pambianco magazine 33


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