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INTERVISTA/INTEPARFUMS

PROFUMI tailor made

di Chiara Dainese

JEAN MADAR, PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI INTER PARFUMS HA IN MENTE PIANI AMBIZIOSI PER IL FUTURO DI FERRAGAMO PARFUMS. DOPO AVER APERTO LA FILIALE ITALIANA SI PREPARA INFATTI, A SVILUPPARE IL MARCHIO A LIVELLO INTERNAZIONALE E AL LANCIO DI UNA NUOVA FRAGRANZA FEMMINILE NEL 2023. Il 2021 è stato un anno particolare per Ferragamo Parfums che ha trasferito il business e la concessione della licenza esclusiva a livello mondiale per la produzione e distribuzione dei suoi profumi a InterParfums. Jean Madar, presidente e CEO di InterParfums, che nel suo portafoglio licenze conta, fra i tanti, brand come Coach, Moncler, Oscar Della Renta Montblanc, Rochas e Jimmy Choo, ha raccontato a Pambianco Beauty le strategie e gli obiettivi di Ferragamo Parfums e della nuova filiale italiana dedicata alle fragranze. Ma non è tutto. Potrebbe presto arrivare una nuova acquisizione.

Dopo l’acquisizione della licenza lo scorso giugno, quali progetti avete per Ferragamo Parfums?

L’aggiunta di marchi iconici e di valore al nostro portafoglio è sempre stata una priorità fondamentale. Con l’acquisizione della licenza del profumo Ferragamo nel 2021 siamo andati ancora un passo avanti e abbiamo creato la filiale italiana per le fragranze. Il team di Ferragamo Parfums ha iniziato a collaborare con noi e questa partnership sta andando avanti con grande integrazione di competenze e ottimi

risultati. Siamo molto soddisfatti delle prime performance qualitative che stiamo raggiungendo. Tutte le fasi di Ferragamo Parfums che vanno dallo sviluppo, alla produzione, alla vendita e al marketing rimarranno in Italia, e sono già completamente integrate con le nostre operazioni in tutto il mondo. Il nostro obiettivo è preservare l’heritage di Ferragamo come brand di alta qualità artigianale e di utilizzare questa reputazione per consolidare Ferragamo come marchio leader nelle fragranze di lusso sfruttando la forza di InterPafums per diventare uno tra i primi 5 principali player mondiali specializzati in fragranze.

Ferragamo è un marchio che ha fatto del made in Italy la sua bandiera, quali saranno le strategie di InterPafums in questa direzione? La produzione resterà in Italia?

InterPafums si impegna a preservare la lunga tradizione artigianale e la qualità dei prodotti Ferragamo mentre supporta il marchio nello sviluppo futuro dei suoi profumi. Il “made in Italy” è una parte fondamentale del dna di Ferragamo e non vediamo l’ora sia di celebrare le tradizioni olfattive esistenti che di crearne di nuove. Pertanto, siamo orgogliosi che la produzione rimanga in Italia. Io sono francese, ma ho costruito il business con il mio partner Philipe Benacin tra la Francia e gli Stati Uniti negli ultimi 40 anni. Quindi, come InterPafums sappiamo bene cosa significa avere degli impianti di produzione in Francia e negli Stati Uniti, come anche in tutto il resto del mondo. Francamente la qualità industriale e umana che abbiamo riscontrato in Italia durante il nostro scouting merita un riconoscimento. Abbiamo trovato meravigliosi partner industriali in Italia e guardando avanti, se penso al made in Italy, Ferragamo è solo il punto di partenza.

Su quali leve punterete per far crescere Ferragamo in Italia e nel mondo?

Sia per Ferragamo che per tutti i brand partner nel nostro portafoglio, cerchiamo di rimanere fedeli all’autenticità e all’integrità di ognuno e di mantenerne il proprio dna unico. Ci stiamo impegnando a dedicare l’attenzione e le risorse necessarie per far crescere il business delle fragranze Ferragamo che potranno sfruttare le nostre partnership con distributori e fornitori nel selective luxury. Questa solida rete raggiunge oltre 120 Paesi nel mondo e sosterrà anche la crescita e la brand awareness globale delle fragranze Ferragamo. I mercati strategici su cui noi ci siamo concentrati sono in linea con i mercati strategici del marchio Ferragamo come Cina e Usa, oltre ad un focus su Italia e Russia. Ferragamo ha infatti una

Dall’alto, Ferragamo Storie di Seta e Ferragamo Pour Homme

In apertura, Jean Madar

forte presenza in Asia su cui faremo leva per la crescita futura e anche importanti opportunità di sviluppo negli Stati Uniti dove il marchio è ben noto e molto forte, ma non nel business delle fragranze. Quello della bellezza, è un mercato difficile negli Stati Uniti se non hai una tua presenza diretta e questo è quello che invece noi possediamo e che ci serve per supportare Ferragamo nella crescita delle fragranze in questo mercato. Mentre per quanto riguarda l’Italia e la Russia sono due mercati in cui il brand performa storicamente abbastanza bene ma necessitano entrambi di un forte impulso di crescita. Dal punto di vista del prodotto,

Da sinistra, Jean Madar con Philip Benacin e le fragranze Moncler Pour Femme, Moncler Pour Homme e Alibi di Oscar de la Renta

Ferragamo ha un buon portafoglio e profumi importanti come Signorina, Ferragamo, Storie di Seta che sosterremo nei prossimi 24 mesi per consolidarli ed essere pronti a rilanciare con forza il marchio con un nuovo profumo femminile che verrà svelato nel 2023.

Quali potrebbero essere le sinergie tra Ferragamo e gli altri brand del gruppo?

Crescita e innovazione sono da sempre al centro del business di InterParfum. Dal 1982 la nostra attività è incentrata sulla creazione di fragranze in licenza esclusiva in tutto il mondo in diverse fasce di prezzo. I nostri prodotti creativi e di alta qualità ci hanno dato l’opportunità di stringere collaborazioni esclusive con amati brand della moda come Oscar de la Renta, Moncler, Coach, Jimmy Choo, e Dkny, oltre a vincere premi del settore e riconoscimenti da prestigiose organizzazioni come il Fragrance Foundation. Siamo fiduciosi che l’attenzione ai dettagli e al “tailor made” che mettiamo nello sviluppo del prodotto di ogni marchio - dal packaging, alla pubblicità, al marketing e alla distribuzione - creerà un effetto sinergico anche per l’elevazione del profilo delle fragranze del marchio Ferragamo.

Siete propensi a ulteriori acquisizioni in Italia?

Ora che siamo presenti anche in Italia, vorremmo considerare Firenze come il nostro terzo hub dopo Parigi e New York, di conseguenza rimaniamo ancora più aperti alle opportunità che hanno un forte senso per il business e che sosterranno la crescita continua.