Beauty magazine N.1 09/2015

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MONDO

Esplode il fenomeno private label

Usa, prima frontiera extra-Ue del made in Italy Gli Stati Uniti rappresentano la prima destinazione delle esportazioni italiane di cosmetici extra-Europa, cioè dopo Germania, Francia e Regno Unito, con una crescita nel 2014 del 16% e un valore pari a 249 milioni di euro. Le perfomance più evidenti, per quanto concerne i prodotti italiani venduti sul mercato statunitense, riguardano la profumeria alcolica che, con un valore vicino ai 73 milioni di euro, ricopre il 29,2% dell’export italiano verso gli Usa. Altrettanto importanti i prodotti per capelli, vicini ai 67 milioni di euro, con una crescita del 9,9 per cento. Secondo Cosmetica Italia l’aumento del 16% acquisisce un rilievo ancora maggiore se si considera che il mercato statunitense è stato caratterizzato da una lieve crescita (+4%). Una progressione che è avvalorata anche dai numeri record dell’ultima edizione di Cosmoprof North America a Las Vegas: 1.017 espositori da 39 Paesi e 30mila visitatori.

È il momento delle etichette di bellezza ‘commerciali’. Dopo il lancio, a partire da luglio 2015, di H&M Beauty, arrivano sul mercato mondiale i brand di bellezza prodotti dai retailer. Sephora docet. La catena francese infatti ha lanciato la sua linea tanti anni fa, ma il fenomeno solo adesso si sta allargando a macchia d’olio. Macy’s ha lanciato M-61 dopo aver acquisito la ‘beauty apothecary’ Bluemercury, e i retailer Cvs, Walgreens e WalMart hanno chiesto a società specializzate in private label, come Maesa Group e Hatchbeauty, di sviluppare linee di bellezza in base ai dati sui clienti da loro raccolti.

Maesa Group acquisisce p2 Cosmetics L’americana Maesa Group ha acquisito il marchio europeo di bellezza p2 Cosmetics. I termini dell’accordo non sono stati resi noti. L’azienda p2 Kosmetik GmbH, fondata nel 2004 con sede a Vienna, ha raggiunto l’anno scorso un fatturato intorno ai 50 milioni di euro. Dal mese di maggio il brand ha debuttato anche sul mercato italiano all’interno degli store Ovs-Upim. “p2 Cosmetics ha una lunga esperienza nel portare innovazione nella cosmetica

– ha dichiarato Gregory Mager, fondatore e CEO di Maesa Group – e siamo molto interessati all’espansione del brand negli Stati Uniti e in Canada attraverso un modello di distribuzione esclusiva”. Maesa Group, dopo essere cresciuto del 18% nel 2014, stima di raggiungere nel 2015 un fatturato di 185 milioni di dollari, post-acquisizione, e punta ad arrivare a un giro d’affari di 350 milioni entro il 2020.

Too Faced passa a General Atlantic Too Faced Cosmetics ha trovato un nuovo investitore. La maggioranza del brand californiano di make up fondato nel 1998 è stata infatti acquisita dalla società di private equity General Atlantic. I termini della transazione non sono stati resi noti, ma fonti vicine al dossier parlano di 500 milioni di dollari.

In Francia ‘piccolo’ è bello Il nuovo trend sono le taglie mini. Lo dice una ricerca Npd in Francia e lo dimostrano le vendite nel Paese d’Oltralpe: nel 2014 i consumi di fragranze femminili in flaconi da 21ml e da 30 ml sono cresciuti dell’1% in quantità.

Il Brasile frena la corsa Dopo il boom negli ultimi anni dei consumi interni in prodotti di bellezza, per il Brasile quest’anno è prevista una battuta d’arresto. Secondo Euromonitor, a fine febbraio i ricavi del beauty hanno incassato -1,6 per cento.

Pdc Brands compra Cantu e Bodycology Pdc Brands ha acquisito Bodycology e Cantu da Advanced Beauty. E’ la seconda operazione tra le due società di bellezza, infatti Pdc aveva già acquisito nel 2014 da Advanced Beauty il brand Dr. Teal. Settembre 2015 pambianco BEAUTY 25


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