Pambianco magazine 7/8 XIV

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attualità

di Giulia Sciola

Si risveglia la CINA e torna a spingere i conti del lusso. Mentre, nel trimestre, diventa ufficiale la crisi FAST FASHION

I

l ritorno del Dragone spinge le performance delle aziende quotate del lusso, protagoniste degli exploit più evidenti del primo trimestre del 2018. Moncler, Brunello Cucinelli e Aeffe in Italia, Lvmh e Kering in Europa, e Tiffany negli Usa sono infatti alcune delle ‘stelle’ dell’avvio dell’anno in corso, con un denominatore comune: il balzo dell’Asia-Pacific e, nel suo perimetro, della Cina continentale e di Hong Kong. Rallenta invece il fast fashion di Inditex e H&M, penalizzato dall’euro forte, ma anche dalla necessità di rivedere un sistema distributivo ancora troppo poco integrato all’online. L’ASIA TRAINA LE VENDITE Guardando alle aziende italiane, la performance record è quella di Moncler, che ha archiviato i primi tre mesi del 2018 con ricavi per 332 milioni di euro (+20% a tassi di cambio correnti e +28% a cambi costanti), battendo le stime del consensus Thomson Reuters, ferme a 315,5 milioni. Il gruppo guidato da Remo Ruffini ha evidenziato la crescita di Asia e Resto del Mondo, dove il fatturato è balzato del 27%, grazie soprattutto a Cina e Hong Kong. Brinda alla nuova spinta del Gigante Asiatico anche Brunello Cucinelli, che nei primi tre mesi del 2018 ha registrato ricavi per 148,3 milioni di euro, segnando un +9,1% a cambi correnti (+12,2% a cambi costanti). Nel +10,2%

LUGLIO/AGOSTO 2018 PAMBIANCO MAGAZINE

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