La Pallacanestro a Novellara

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Le ragazze ricordano TUTTE: • il primo allenamento a porte chiuse all’Oratorio con Claudio Melloni nell’estate 1967 • la prima divisa con calzoncini bianchi alla pinocchietto e maglia con stemma di Novellara • i punteggi molto bassi • lo scandalo che fecero i primi calzoncini corti • l’entusiasmo nel gioco • gli allenatori • il tifo per la squadra maschile della Siloplast • l’opportunità di incontrarsi con i ragazzi • le simpatie e gli amori • l’Antonella Davolio che faceva la doccia PRIMA dell’allenamento per ammaliare Gios.

Pallacanestro femminile

1968. Palestra comunale. In piedi da sinistra: M. Cristina Barilli, Alice Torreggiani, Gloriana Astolfi, Daniela di Carpi, Antonella Davolio, Milvia Gaioni, Angela Lusetti. In ginocchio da sinistra: Carla Davolio, Graziella Vezzani, M. Gabriella Barilli, Annamaria Verzelloni, Luciana Slanzi, M. Rita Davolio ANTONELLA: ricordo di aver rotto un dito alla Gloriana durante un allenamento; triplice frattura, due ingessature per venti giorni ognuna. GLORIANA: lo ricordo anche meglio. RITA: si partì con ben n°1 allenamento la settimana. CARLA: piangevo perché sbagliavo i tiri liberi determinanti. RITA e MILVIA: fummo espulse dalla panchina per schiamazzi e urla. LELLA: Lanfranco Gozzi, accompagnatore, sgridò me e mia sorella Kitty perché tra il primo e il secondo tempo, invece di ascoltare l’allenatore, cantavamo. ANGELA: arrivò una squadra con la maglia del nostro colore e noi non ne avevamo un’altra di ricambio; i ragazzi ci prestarono le loro. ALICE: in una partita dovevo realizzare 2 liberi e aspettavo che l’arbitro mi dicesse di tirare. Intanto palleggiavo in lunetta ... e palleggiavo ... e palleggiavo ...e mai fischiava. La panchina urlò: TIRAAAAAAAAAAAAAAA e io tirai una pallonata contro la plancia. GLORIANA: ricordo che non esisteva la dieta alimentare pre - partita; in occasione di una importante gara per S Cassiano, mangiai un chilo di cappelletti. Dopo 10 minuti di gioco stetti male. ANGELA: vincemmo una partita poco sportivamente, perché la squadra avversaria, arrivata in stazione si ostinava a chiedere dove fosse il Palazzetto. Nessuno sapeva dare indicazioni, perché non esisteva nient’altro che la mitica palestra col fondo nero. La squadra arrivò in ritardo e perse a tavolino. LELLA: ricordo perfettamente il primo schema utilizzato. Fu a Bologna al Palazzetto: realizzai 12 punti. ALICE : lo schema si chiamava “RAGA”, dal nome del giocatore dell’IGNIS. Eravamo pazze di lui! Avevo tappezzato la camera con le sue foto, avute da lui tramite Claudio Malagoli. GRAZIELLA: ricordo di aver tentato caparbiamente di segnare nel mio canestro. Per fortuna sbagliai! E’ stato un periodo bellissimo della mia adolescenza. 308


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