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Grandi Eventi il Festival di Spoleto

Festival di Spoleto Grandi Eventi

La cultura crea ricchezza

I grandi eventi culturali rappresentano un attrattore turistico e un motore economico per i territori che li ospitano. È quello che succede ogni anno dal 1957 a Spoleto

L’Italia è il paese dei Festival. Ogni anno, sparsi su tutto il territorio, se ne tengono oltre 1700 e rappresentano un motore economico di notevole importanza per le economie locali. Senza dubbio, ciò è quello che il Festival dei due Mondi ha rappresentato per la città di Spoleto, nei suoi 64 anni di vita. Fondato nel 1957 dal Maestro Giancarlo Menotti, uno dei compositori contemporanei più rappresentati al mondo, l’originale format si era subito affermato fra le manifestazioni artistiche e culturali, portando alla ribalta del jetset internazionale la piccola splendida cittadina umbra. Menotti scelse Spoleto, preferendola ad altre città storiche italiane, per la presenza del Teatro Nuovo e del piccolo ma meraviglioso Caio Melisso, restaurato di recente dalla Fondazione Fendi. Ogni anno, centinaia di artisti e personaggi della prosa, della lirica, della danza, dell'arte oratoria, della musica, del cinema e della pittura, si sono avvicendati sui palcoscenici della città, allestiti in chiese, piazze, vecchi palazzi. Dopo la morte di Menotti come direttore artistico è rimasto l’obiettivo di mantenere l’importanza della manifestazione e del brand Spoleto che, è inutile dirlo, funge anche da attrattore turistico internazionale durante tutto l’anno. L’offerta alberghiera della città, cresciuta nell’ultimo decennio dello scorso secolo, è già di ottimo livello ma sembra oggi evolvere verso tipologie di strutture che strizzano l’occhio a un pubblico più diversificato. Agritu-

Disponibilità alberghiera

40 camere distine fra Classic, Superior, Deluxe, Junior e una Suite di 50 mq con piscina idromasaggio riscaldata ricavata da una vecchia fornace dell’Ottocento

rismo, ville e casali, conventi e case vacanze che rappresentano nuove opportunità recettive per un territorio che fonda il successo della propria immagine su arte, cultura, ma anche natura ed enogastronomia. Da fine giugno fino a metà luglio, il pubblico affolla il centro città, da piazza della libertà a piazza del mercato, fino alla piazza del Duomo e a salire verso la Rocca Albornoziana. Un percorso che, fatto a piedi, può impegnare quasi tutta la giornata e che permette di avere una visione d’insieme della città. L’edizione di quest’anno, curata dalla nuova direttrice artistica, la francese Monique Veaute prevede numerosi spettacoli e mostre. (per il programma completo www. festivaldispoleto.com) (GBJ) 9

IL PENTAGRAMMA: LA TRATTORIA VOLUTA DA MENOTTI Nel 1959 su richiesta del Maestro Gian Carlo Menotti, un mese prima dell'inizio del Festival, un locale in via Martani, adiacente a piazza della Libertà, fu trasformato in due settimane in un elegante Ristorante, corredato di mobili antichi, capace di contenere solo 30 persone. Nasceva il Pentagramma, la cuoca si chiamava Norma ed i camerieri erano quattro: un pugile, un facchino che sembrava un armadio, un disoccupato e uno studente di lingue straniare. I piatti preferiti dagli americani, lenticchie e salsicce, fagioli con le cotiche, con vino Trebbiano e Rosso di Montefalco. Il successo fu indescrivibile. Si mangiava solo su prenotazione, e in una calda giornata di sole arrivò Elsa Maxwell, la famosa "pettegola di Hollywood", che rese famoso il ristorante negli USA. Oggi, il titolare, Alberto Massarini, propone e interpreta la cucina tipica dell'Umbria, semplice e ricca di sapori genuini con un menú che varia con le stagioni.

www.ristorantepentagramma.com Via T. Martani 4, 06049 Spoleto (PG) - tel. e fax 0743/223141

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