Aree di confine

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mazione urbana del Valdarno”2 con un programma di conferenze, workshop e attività culturali proposte per aprire un dialogo sulla questione della nuova forma urbana del Valdarno. Lo studio fu patrocinato dall’Amministrazione Provinciale e dalle tre città limitrofe di fondovalle. L’idea fondamentale del corso post universitario, tenuto da qualificati docenti europei e nord americani, della durata di tre settimane con esposizione del materiale direttamente ogni volta che si produceva, fu quella di promuovere il concetto di “vivere insieme” in un contesto postmoderno. L’organizzazione delle attività del seminario fu una sfida al modo di trattare le tre città come luoghi autonomi. Fu un’iniziativa univoca e molteplice per le tre città in questione, che solitamente programmavano eventi del genere separatamente. Questa ricerca non ebbe un seguito normativo nei successivi strumenti di programmazione del territorio.

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Nel 2003 un gruppo di architetti, facenti parte dell’Ordine degli APPC della provincia di Arezzo, riuniti in commissione territoriale sotto l’acronimo OVA “Osservatorio Urbanistico del Valdarno Aretino”, si mise in mente di promuovere ed effettuare uno studio sui luoghi in questione. La compagnia si adoperò in un lungo lavoro di archivio per recuperare carte, documenti, immagini, planimetrie, pubblicazioni, piani regolatori, studi di settore e altro. Le carte e le immagini furono unite. I disegni della pianificazione furono stampati, ritagliati lungo i confini amministrativi e messi insieme a formare un collage territoriale che raccontò graficamente la distanza di programmazione urbanistica tra Amministrazioni limitrofe. L’esperienza fu raccolta l’anno successivo nelle pagine di un volume a stampa titolato significativamente “Questioni sulla città diffusa del Valdarno”3 e presentata a Montevarchi nel maggio del 2005. Lo stesso anno prendono la scena le istituzioni. Durante il 2004 i comuni di Bucine, Cavriglia, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Terranuova Bracciolini cominciano l’attuazione di un processo condiviso e si costituisco in “Forum Valdarno” aderendo alle iniziative promosse dalla Regione Toscana nell’ambito dell’Agenda 21 regionale. L’obiettivo primario è la costituzione, tra le città aderenti, di una rete per la ricerca di approcci e soluzioni innovative, condivise e partecipate, nel settore delle politiche ambientali. La

2 Richard Ingersoll Synoikismos, la trasformazione urbana del Valdarno, in AA.VV. “Questioni sulla città diffusa del Valdarno”, Agenzia Architetti Arezzo srl uni personale, Arezzo 2004, pag. 14-31. 3 Osservatorio urbanistico del Valdarno Aretino, Considerazione sulla formazione degli strumenti pianificatori del Valdarno Aretino, in AA.VV. “Questioni sulla città diffusa del Valdarno”, Agenzia Architetti Arezzo srl uni personale, Arezzo 2004, pag. 32-35.


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