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Céline Erard, Eleonora Manfrè, Camilla il drago

Nuove storie per la scuola dell'infanzia: il binomio fantastico di Gianni Rodari

Camillo il drago

di Céline Erard, Eleonora Manfrè • binomio: drago/ camino

eamillo viveva in un villaggio sperduto in cima ad un'appuntita montagna. Aveva la pelle molto dura e ruvida, di colore verde, un grosso muso con delle grandi narici, una coda lunga e delle maestose ali.

Camillo era un drago grande e grosso. Quando si arrabbiava, sputava fuoco dalla sua bocca e inceneriva tutto quanto era attorno a lui. Per questo motivo, tutti gli abitanti del piccolo villaggio lo temevano e gli stavano alla larga.

Camillo, spesso, si sentiva solo e triste.

In un freddo giorno autunnale, il drago Camillo si svegliò. Era arrabbiato, ma così arrabbiato, ma così arrabbiato che decise di andare a bruciare tutte le case del villaggio, perché nessuno di quei maligni abitanti voleva essere suo amico.

Camillo, ignorava che gli abitanti fossero impauriti dalle fiamme che lanciava a tal punto da non osare avvicinarsi a lui.

Arrivato davanti alla porta della prima casa del villaggio, il drago si accorse che a causa della lunga camminata gli era venuta una gran sete. Con quell'arsura non sarebbe mai riuscito ad accendere nemmeno un fiammifero!

Il drago, bussò alla porta con molta insistenza, e poco dopo il piccolo abitante della casetta aprì la porta della casa.

Buongiorno! - Esclamò con un gran vocione Camillo - Ho bisogno di dissetarmi!, lasciami entrare!

Il piccolo abitante venne scansato con un gran colpo d'ala e Camillo si fece strada.

L'omino era molto spaventato e rimase quasi impietrito davanti al drago, non osava muovere nemmeno un dito. Non volendo però contraddire quel gigantesco animale, gli porse un enorme secchio contenente dell'acqua.

Camillo bevve, bevve e bevve ancora. E poi disse: - Adesso ti faccio vedere io chi è il drago più terrificante del villaggio!

E senza pensarci due volte fece il respiro più grande che poté.

Il piccolo omino, impaurito da quel folle gesto, aprì piano gli occhi spaventato e ... con suo grande stupore si accorse che un meraviglioso fuocherello scoppiettante era stato acceso nel camino!

La sua felicità era incontenibile! L'omino era un po' maldestro e non era mai riuscito nell'impresa di accendere il fuoco.

Subito esclamò: - Ma grande drago ... grazie! Mi hai dato un enorme aiuto per accendere il fuoco! Senza di te, avrei trascorso l'autunno e l'inverno tremando come una foglia!

Il drago non si accorse subito del grande favore che aveva appena fatto al piccolo omino, ma si rallegrò per questo ringraziamento che veniva dal cuore.

E con suo grande stupore ricevette un prezioso consiglio: - Drago ... gli abitanti ti temono perché hanno paura che tu possa incenerire tutto, persone comprese, ma perché non ti dedichi all'accensione dei camini delle case del villaggio? Sono sicuro che tutti cambierebbero idea sul tuo conto!

Questa storia termina così con un drago felicissimo, che finalmente ha fatto amicizia con gli abitanti del paese e con un villaggio ancor più felice poiché non deve temere i rigidi inverni per paura di rimanere senza fuoco.

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