Muzi Kult n°10 - Novembre/Dicembre 2013

Page 11

Giovanni Gulino, siciliano di Marsala, è il cantante dei Marta sui Tubi, con i quali dal 2003 ha realizzato cinque album e ottenuto grandi riconoscimenti, culminati nella partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo. Insieme a Tania Varuni, è fondatore e responsabile di Musicraiser, piattaforma di crowdfunding musicale lanciata a ottobre 2012 e che sta diventando sempre più importante e capillare nell’ambito musicale italiano. Sono ormai passati vent’anni da quando, all’inizio degli anni ’90, è esplosa la cosiddetta Musica Indipendente o Alternativa. Cos’è cambiato oggi da allora? Tanto, direi tutto. L’avvento di internet e dei social networks ha rivoluzionato il modo in cui gli appassionati di musica ne fruiscono. La digitalizzazione dei supporti audio ha impoverito i ricavi delle case discografiche e conseguentemente dei musicisti, di contro però i musicisti possono oggi interagire con il proprio pubblico comunicando direttamente le proprie news, i concerti etc a costo zero. I giovani musicisti oggi possono avere sul loro desktop software di editing musicale a basso costo e prodursi la musica senza necessariamente avere bisogno di uno studio di registrazione. Come vedi ci sono lati positivi e negativi e in ogni caso non ha senso rimpiangere il passato. I musicisti oggi dovrebbero concentrarsi, oltre che sulle loro composizioni, anche su come sfruttare al meglio le risorse che la rete mette loro a disposizione. Chi non si adegua è fuori dai giochi. Venti anni fa un musicista poteva essere solo “un artista” e non curarsi della propria comunicazione. Oggi se un artista non sa comunicare con il proprio pubblico fa molta fatica ad emergere.

Stefano ‘Bizarre’ Quario è giornalista iscritto all’Albo dei Pubblicisti ed è attivo nel settore musicale da vent’anni, avendo collaborato tra gli altri con Rumore, Dynamo, Pulp, Musica 90, Il Giornale della Musica e soprattutto Blow Up, rivista nella quale fa parte della redazione fin dalla prima configurazione post-fanzine (1997). Eclettico per gusti e formazione, ha sempre operato nel giornalismo esclusivamente per passione, con l’obiettivo di mantenere quel distacco critico fondamentale per svolgere un lavoro di qualità. Sono ormai passati vent’anni da quando, all’inizio degli anni ’90, è esplosa la cosiddetta Musica Indipendente o Alternativa. Cos’è cambiato oggi da allora? È cambiato tutto nel modo di produrre, diffondere e fruire la musica – questa è una banalità. Al contrario credo che l’ambiente indie in sè non abbia praticamente avuto evoluzioni. Il mainstream ne ha assorbito pochissimo, malgrado le proposte di qualità eccellente nate negli ultimi vent’anni: i Subsonica sono forse l’eccezione, ma tanti altri, dagli Afterhours ai Marlene Kuntz, non sono riusciti a sfondare presso il grande pubblico, malgrado i vari Tora Tora e le partecipazioni occasionali di qualche artista a Sanremo. Mi sembra che la nicchia sia destinata a rimanere tale, e in tal senso il calo diffuso delle vendite e l’esplosione incontrollata di proposte in ogni ambito non hanno fatto che contribuire al consolidamento del ghetto. L’Italia, anche musicalmente, ha un tradizionalismo di fondo che a mio parere difficilmente le consentirà di far evolvere il gusto comune verso qualche proposta meno omologata.


Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.