Onda durto Ottobre 2011

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Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XIII, n.1, Ottobre 2011 www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm

Indice: Misteri Lettera a Napolitano Mistero/misteri

Mistero&Leggende Intervista al n. Dirigente pag. 2 Le donne pesce/sirene pag. 3 GMG a Madrid pag. 4 La maschera di ferro

pag.5 pag.6 pag. 7 pag.8 pag. 9

Ricordando Steve Jobs pag.10 The Beatles pag.11 Il destino dell’università pag.10 Amnesty e Libera pag.12 Artisti e campioni pag. 13

ins. resp. Antonio Denanni/Joram Gabbio

Ex 7 in condotta Splash Enigma Vignette Gallery La scuola siamo noi!

pag. 14 pag. 15 pag. 16 pag.17 pag.18

Gli studenti del Porporato p.19 I nomi più diffusi pag.21 Counselling pag. 21 Prima del 1° giorno pag.21 Vignetta finale pag.22


Periodico degli studenti del Liceo ‘Porporato’ di Pinerolo - Anno XIII, n.1, Ottobre 2011 www.liceoporporato.it/studenti/onda/onda_d'urto.htm

ins. resp. antonio denanni/Joram Gabbio

Avevamo deciso come tema di apertura quello dei misteri. Ma all’ultimo abbiamo rivoluzionato la copertina, mettendo in primo piano “I draghi ribelli” e la loro lettera al Presidente Napolitano sulla crisi — il drago — che sta divorando il mondo e sta pregiudicando il futuro delle giovani generazioni. È solo l’anticipo di un tema su cui torneremo nei prossimi mesi e sul quale pare stia già lavorando uno dei gruppi di sostegno ai rappresentanti d’istituto.


Lettera pubblica a Napolitano " In tutto il mondo si moltiplicano le mobilitazioni contro la dittatura finanziaria delle banche e della speculazione globale che usano la crisi per attaccare e smantellare i servizi pubblici, il welfare, la formazione, per cancellare i diritti e appropriarsi dei beni comuni - si legge nell'appello - Da Madrid a New York, da Santiago del Cile ad Atene, da Tel Aviv a Reykjavik, si alza la voce delle "(multi)generazioni senza futuro" che non vogliono pagare la crisi, che si sottraggono alla retorica della "responsabilità generale" del debito, che immaginano un'alternativa di società a partire dalla redistribuzione radicale delle ricchezze e dalla condivisione delle risorse comuni. Il 99% del pianeta è indisponibile a subire l’avidità di pochi". La risposta dei draghiribelli alla lettera segreta di Draghi e Trichet Caro Presidente Napolitano, nel nostro paese non si fa altro che parlare di giovani. Lei lo ha fatto spesso. Ultimamente lo ha fatto anche il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, a breve presidente della Banca centrale europea. La questione generazionale è semplice: c’è una generazione esclusa dai diritti e dal benessere, che oggi campa grazie al welfare familiare, e sulla quale si sta scaricando tutto il peso della crisi. La questione non si risolve togliendo i diritti a chi li aveva conquistati, i genitori, ma riconoscendo diritti a chi non li ha, i figli, e per far questo ci vogliono risorse, altrimenti le parole girano a vuoto. Ora ci chiediamo, e chiediamo anche a Lei Presidente, come è possibile invertire la tendenza e promuovere delle politiche pubbliche a sostegno delle giovani generazioni prendendo sul serio le letterine estive di Trichet e Draghi? Come è possibile farlo se il pareggio di bilancio diventa regola aurea, da inserire, addirittura, all’interno della carta costituzionale di cui Lei è garante? Caro Presidente, garantire e difendere la Costituzione oggi, vuol dire rifiutarsi di pagare il debito, così come consigliano diversi premi Nobel per l’economia; vuol dire partire dai ventisette milioni di italiani che hanno votato ai referendum contro le privatizzazioni e in difesa dell’acqua bene comune; vuol dire partire dalle mobilitazioni giovanili e studentesche che da diversi anni, inascoltate e respinte, hanno preteso di cambiare dal basso la scuola e l’università, chiedendo risorse e democrazia; vuol dire partire dalla domanda diffusa nel Paese di un nuovo sistema di garanzie, che tenga conto delle differenze generazionali, ma che, soprattutto, non metta le generazioni l’una contro l’altra: così, in primo luogo, si tiene unita l’Italia! Sarebbe un atto di semplice giustizia fare in modo che non siano sempre gli stessi a pagare questa crisi. Siano, piuttosto, coloro che l’hanno prodotta a pagare, attraverso una tassazione delle rendite finanziarie, delle transazioni, dei patrimoni mobiliari e immobiliari. Le risorse ci sono, si trovano nel mondo della finanza che sta cancellando la democrazia: è lì che vanno reperite per distribuirle equamente. Con troppa solerzia, caro Presidente, l’abbiamo vista affidarsi alle indicazioni di Trichet e Draghi. Questo non significa unire l’Italia e neanche sostenere le giovani generazioni. Bisognerebbe avere il coraggio, dopo il disastro del ventennio berlusconiano e della seconda Repubblica, di costruirne una terza di Repubblica, fondata sui beni comuni e non sugli interessi privati. È giunto il momento di scegliere da che parte stare, dalla parte della rendita o da quella della vita. La invitiamo a riflettere, perché questa generazione tradita non si arrenderà alla rassegnazione, ma da Tunisi a New York ha imparato ad alzare la testa. Draghiribelli – #occupiamobancaditalia

Chi sono i draghi ribelli? Draghiribelli è un nome collettivo dietro cui si organizza un insieme di precar*, student*, artist*, operator* della comunicazione, attivist* dei movimenti. Non un’entità virtuale, ma tante persone in carne ed ossa. Un nome collettivo, utilizzato oltre le sigle e le identità, per aprire uno spazio di protesta per tanti. Per non perimetrare e per allargare. I draghiribelli si contrappongono ai feroci draghi occidentali. Si ispirano ai draghi orientali, simbolo dell’acqua e della fluidità. da http://occupiamobankitalia.wordpress.com/


Misteri Quante sono le cose che non riusciamo a comprendere? Tante! Non si riesce a capire il comportamento di cercerte persone (i black bloc...), non si riescono a capire certi fenomeni naturali o cosmici, non si riesce capire il tutto del vivere o i fenomeni al confine del naturale e del soprannaturale. I casi di cronaca, poi, avvolti nel mistero, famosi e meno famosi, sono molto numersi. Abbiamo cercato in questo numero di Onda d’Urto di descriverne qualcuno, quei misteri che sono entrati nella storia attraverso la letteratura, le leggende o i media, fino a spingergi al mistero più grande e più profondo che riguarda il mistero della vita (a quanti di noi non è capitato, almeno una volta, di alzare gli occhi al cielo e ammirare l'infinito con un pizzico di curiosità, chiedendosi: cosa si cela oltre la realtà che possiamo vedere e percepire?). Il mistero ci attrae! Ci spinge alla scoperta di nuove realtà, di Enrico Ruggeri oscure o sconosciute che ci appaiono così lontane, ma anche così vicine... Con gli occhi bene aperti chiediamo un po’ d'amore Il mistero, siamo convinti, rimane e rimarrà sempre. È una alla persona che vorremmo fare rimanere. forza che spinge gli uomini ad andare sempre oltre, a fantaE ci facciamo male se la pressione sale; sticare, a cercare, a non sentirsi mai appagati… Una linea poche parole ci precipita il morale giù. sottile e spesso invisibile separa nella ricerca fantasia e realCos'è che ci trascina fuori dalla macchina? tà... Cos'è che ci fa stare sotto ad un portone? Facendo una ricerca su Google, alla parola “mistero” venCosa ci prende, cosa si fa quando si ama davvero? gono fuori 19.200.000 pagine; se coniugata al plurale, Mistero! “misteri”, le pagine diventano 37.200.000. Per i “misteri inspiegabili” le pagine sono 102.000. Un sito sui misteri e le Il gioco si fa duro e non si può dormire leggende nel suo meta tag riporta le seguenti parole: e non sappiamo più decidere se ripartire. “Misteri, leggende, paranormale, occulto, soprannaturale, E batte forte il cuore, anche per lo stupore di non capire l'orizzonte che colore ha. ufo, alieni, mostri, creature, personaggi, misteriosi, appariCos'è che ci cattura e tutto ci moltiplica? zioni, presenze, avvistamenti, premonizioni, sensitivi, aldiCos'è che nella notte fa telefonare? là...”. Per dire fin dove ci si potrebbe spingere con la ricerca. Quando si chiede, quanto si da? Noi ve ne abbiamo dato solo un piccolo assaggio. A voi la Quando si ama davvero? ricerca (seria e semiseria), la curiosità e la fantasia. Buona lettura. Mistero! La Redazione Abbiamo già rubato, abbiamo già pagato ma non sappiamo dire quello che sarebbe stato. Ma pace non abbiamo, nemmeno lo vogliamo; nemmeno il tempo di capire che ci siamo gia. Cos'è che ancora ci fa vivere le favole? Chi sono quelli della foto da tenere? Quando si chiede, quanto si da? Quando si ama davvero?

Mistero

Mistero! Sarai sincera? Dimmelo, dimmelo. Sarai sincero? Il breve mestiere di vivere è il solo mistero che c'è. Dipende solo da te; prendere la mano è facile. La verità che la vita ti dà è una fredda carezza nel silenzio che c'è. Cos'è che ci trascina fuori dalla macchina? Cos'è che ci fa stare sotto ad un portone? Cosa ci prende, cosa si fa quando si ama davvero? Mistero! Quando si chiede, quando si dà? Quando si ama davvero? Mistero! Mistero! 4


Il mistero della vita. Cos'è la vita? Questa è una delle tante domande che l'uomo si pone da quando ha cominciato a muovere i suoi primi passi sulla Terra e che ancora non ha trovato risposta certa. L'uomo ha da sempre cercato di spiegare questo fenomeno attraverso miti e leggende che si sono poi tramandate fino ai giorni nostri. Tanti filosofi, scienziati e religiosi hanno cercato una risposta a questo mistero, ma nel corso della storia non sono mancati racconti più fantasiosi. Se dal punto di vista della scienza questo mistero è stato spiegato in modo preciso elencandone le varie fasi e fissandone i momenti più salienti, al contrario il mondo filosofico si è lasciato andare a spiegazioni che hanno del razionale e che a volte vanno anche oltre il razionale e che risultano spesso incomprensibili a chi si avvicina a questo mondo per la prima volta. Un discorso a parte ha seguito il pensiero religioso che pone, per fede, la soluzione di questo mistero nelle mani di un Dio che per i credenti è l'origine del tutto: in quasi tutti i culti religiosi si ritrovano racconti sulla creazione e su come tutto sia nato da un'entità superiore. Il mistero della vita non si limita solo alla spiegazione della sua origine, ma comprende anche una più ampia serie di domande come ad esempio il perché di questa vita, il suo scopo e il peso che essa riveste nei confronti di ciò che la circonda, senza dimenticare l'intreccio che ogni vita ha con tutte le altre che incontrerà durante la sua esistenza . Ma forse il fascino del Mistero della vita continuerà ad alimentare la ragione e la fantasia degli uomini, proprio perché tale rimarrà: un “mistero” affascinante che continuerà a manifestarsi all'uomo, stupendolo e incuriosendolo. La risposta migliore che ognuno di noi può dare a questo quesito è sfruttare al meglio questo dono che ci è stato fatto, aldilà di qualsiasi teoria e dottrina, impegnandosi a far sì che un qualcosa di così straordinario non diventi solo un altro quesito a cui dare per forza una risposta. Francesca 5°A/L

Leggende e miti del Pinerolese Intervista al prof. Diego Priolo Nel corso della storia gli uomini si sono spesso trovati davanti a eventi inspiegabili. Seguendo una necessità di chiarimento, hanno elaborato teorie più o meno fantasiose che si sono evolute in leggende e miti. Alcune di queste sono molto conosciute perché, a loro modo, hanno influenzato il corso della storia umana, ma ne esistono altre, meno famose, che possiamo trovare appena dietro l’angolo, in qualunque paesino, anche in quello in cui viviamo. Diego Priolo, parlando in generale della leggenda, scrive: “E’ indubbio in ogni caso, pensiamo solo alla mitologia classica greca e latina, che presso tutti i popoli esistesse già e chissà da quanto tempo un patrimonio narrativo etichettabile come fantastico, nel senso che si qualificava, pur nei limiti espressivi ed elaborativi di quella lontana stagione, con contenuti che andavano oltre la quotidianità del tempo” (infatti ogni luogo ha una sua lunga tradizione di racconti popolari) e ancora “La leggenda non viene elaborata per scopi necessariamente moralistici o pedagogici, finalità invece presenti nella fiaba e nella favola, ma per rispondere a dei bisogni individuali o di una comunità o di un gruppo sociale che attraverso questa elaborazione riescono a trovare una risposta soddisfacente, un superamento del problema o una riconduzione di quest’ultimo ad una possibile gestione”. La cosa più interessante è che, sebbene nascano da luoghi diversi, le leggende hanno spesso tratti comuni e caratteristiche costanti. In un articolo presente sull’ eco del Chisone sempre il professor Priolo sottolinea la somiglianza, ad esempio, tra i racconti di Piscina, Cumiana e Frossasco e in particolare l’affinità sulla storia del folletto burlone e maligno Servan, presente in tutti e tre i paesi. La varietà delle leggende locali è incredibile: basti pensare alle tante storie attorno all’antica strada dei morti a Cumiana, al castello dei Nove Merli a Piossasco o alle numerose creature fantastiche come il centauro della Val Germanasca, la fata di Bricherasio, il vampiro di Luserna, il mago di Barge, gli alieni di Cercenasco, gli spettri del Monviso e molti altri. Nel caso che questo articolo vi abbia solleticato la curiosità, potete trovare più informazioni nei numerosi libri sull’argomento (tra cui anche quelli del nostro professor Priolo). Lucrezia IA classico 5


Intervista al nuovo Dirigente Scolastico Luigi Fabozzi:“Sono una persona per i rapporti franchi e diretti” È prassi all’arrivo di un nuovo Dirigente scolastico intervistarlo, per conoscerlo, per capire le sue idee e i suoi metodi, insomma per annusarlo… Ecco a voi l’intervista al preside, prof. Luigi Fabozzi, classe 1949, di Caserta, sposato con due figlie, proveniente dall’Istituto Alberti di Luserna. Molti di voi non l’hanno ancora conosciuto, speriamo pertanto che le sue risposte alle nostre domande riescano a darvi un’idea generale sul nostro nuovo “grande capo”, che ha già detto di apprezzare sia la scuola in sé che gli allievi e gli insegnanti! Se volete vedere il video completo dell’intervista e i vostri bravi redattori al lavoro, lo trovate su www.liceoporporato.it/didattica/ video/video_interviste.htm

Ci parli di lei come persona. Credo di essere un uomo “normale”, se si può dare un significato a questo aggettivo. Sono una persona leale, per i rapporti franchi e diretti: non mando a dire le cose, preferisco dire di persona ciò che penso, ovviamente sempre con garbo e cercando di non urtare la sensibilità degli altri. Tuttavia, se nel mio lavoro c’è la necessità di essere un po’ rude so esserlo. Qual è stato, in passato, il suo rapporto con i giovani? Per via del mio incarico di Vicario prima e di Dirigente Scolastico poi sono lontano dalle classi da 14 – 15 anni: il confronto con i ragazzi mi manca molto. Con loro avevo un ottimo rapporto, al punto che spesso la domenica una mia classe intera veniva a mangiare a casa mia. Soprattutto nei primi 4 – 5 anni mi è mancato tantissimo questo contatto con i giovani. Le prime impressioni sul nostro liceo: un pregio ed un difetto. A dire la verità, io per adesso ho notato soltanto pregi, credo che sia ancora presto per individuare eventuali difetti. Il primo pregio è la struttura, un “contenitore” bellissimo. Credo che i risultati di una scuola non possano prescindere dalla struttura in cui si è ospitati. Per quanto riguarda le classi, da quelle poche che sono riuscito a conoscere (mi ripropongo di visitarle tutte il prima possibile), ho visto dei ragazzi motivati e soprattutto educati, che rispettano le regole. C’è pure un ottimo corpo docenti, motivato, che ha una grande professionalità. Anche a livello di personale ATA ho trovato gente in gamba che ama il proprio lavoro. Che progetti ha riguardo a questa scuola? Nell’immediato ho il desiderio di completare l’informatizzazione scuola con la dotazione di ogni aula di una LIM (lavagna interattiva multimediale). È già partito ancora con la precedente dirigenza l’acquisto di 10 LIM, oltre a queste pensiamo di acquistarne altre 10 entro il mese di novembre. Per l’inizio del prossimo anno scolastico, conto di poter fornire di LIM più del 50% delle aule. Io sono per la politica dei piccoli passi, non credo che si debba stravolgere una struttura che è già funzionante, poi man mano se dovesse nascere qualche problema cercheremo di risolverlo. Considerate però che con questi tagli le risorse finanziarie sono poche, e quindi dovremo per forza rinunciare a qualche altra cosa. Quali pensa che siano le questioni più urgenti da risolvere? In realtà l’unica cosa che per ora ho visto in disordine è il cortile per via delle foglie cadute, ma non conosco bene la soluzione per via dei soldi necessari per lo smaltimento dei rifiuti. Cercherò di parlare con il Sindaco per sapere se loro hanno le disponibilità per fornire questo servizio in maniera gratuita. Cosa caratterizzerà il suo rapporto con gli studenti? Mi richiamo un po’ alla prima risposta. Io sono una persona leale, schietta e quello che devo dire lo dico tranquillamente. Faccio comunque una premessa, sono figlio di un militare e sono stato quindi abituato alle regole, la stessa cosa ho fatto io con le mie figlie. Il mio rapporto con gli studenti sarà quindi caratterizzato dallo stesso stampo di quello che ho instaurato con le mie figlie. E’ più per la punizione o per il dialogo educativo? Per l’una e l’altro. Mi spiego meglio: con i ragazzi di prima a volte il dialogo non basta, ma con i giovani di 18 o 19 anni il discorso è diverso. I giovani devono capire che nel momento in cui sbagliano - e devono sbagliare perché se no non si è giovani - devono assumersi le proprie responsabilità e talvolta queste responsabilità possono comportare anche una punizione. Cosa caratterizzerà il suo rapporto con gli insegnanti? Sarà sempre lo stesso, fatto di franchezza e di rispetto reciproco. Io rispetto il docente perché ho fiducia 6


nei docenti, perché chi fa questo lavoro lo fa perche ama la scuola: altrimenti, non ci sarebbe nessun motivo per farlo, perché non ci sono assolutamente gratificazioni economiche, ma principalmnte gratificazioni morali. Docenti/studenti/personale ATA/genitori: ci faccia una classifica. Studenti, personale ATA, docenti, genitori. I giovani per me sono al centro della scuola, non solo sulla carta ma realmente, perché noi abbiamo il dovere, anzi la responsabilità di mantenerli al centro del nostro sistema. Il problema di certe “deficienze”, tra virgolette, dei giovani va attribuito a volte anche alle famiglie e non ai ragazzi stessi. Cosa pensa della riforma in atto sulla scuola? Essendo un funzionario statale, preferirei non rispondere a questa domanda, anche perché questa più che riforma io la chiamerei “taglio”: la riforma, per me, è tutta un’altra cosa. Un consiglio a chi sta iniziando a frequentare questo liceo ed uno ai maturandi. Cominciamo dai maturandi: a loro posso dire quello che vado dicendo da trent’anni: il sistema per studiare poco è quello di studiare tutti i giorni. Si studia sicuramente meno ed è meglio. Purtroppo negli ultimi anni la tendenza è quella affrontare lo studio soltanto nel momento in cui si è interrogati: in questo modo si studia troppo, male e non si riesce a dimostrare quello che si è imparato. Si troveranno ad affrontare gli esami di stato, che sono il primo vero esame, e spesso i risultati non sono quelli che ci si aspetta. Per i nuovi alunni, credo che chi si iscrive in un liceo lo faccia perché è motivato. Il mio consiglio è comunque lo stesso. La scuola serve e, tralasciando il titolo di studio, senza una buona istruzione non si va da nessuna parte.

_x wÉÇÇx ÑxávxM Äx á|ÜxÇx Si ritrovano informazioni sulle sirene già nella mitologia ellenica come esseri crudeli e maligni che attiravano i marinai con il loro canto melodioso. Effettivamente, per essere precisi, nella mitologia ellenica appaiono per la prima volta come donne con il corpo di uccello e d’altra parte il canto è una caratteristica tipica degli uccelli. Il passaggio da uccello a pesce è un mistero, probabilmente un errore di trascrizione di “pennis” a “pinnis” che in latino significano rispettivamente piume e pinne. Nella mitologia medioevale, invece, assumono un carattere dolce, buono e di esseri metà pesce e metà donna perdendo così l’antica connotazione malvagia. Ad ogni modo la figura della sirena appare in ogni leggenda di paesi costieri, dal Mediterraneo nella tradizione nordica dove le sirene tramutano la coda in gambe a contatto con la terra e viceversa tornando in acqua. È presente anche nelle mitologie scandinave, irlandesi e inglesi, tedesche, russe e in quelle del Medio Oriente e dei paesi asiatici. Spesso alla figura femminile si aggiungono anche figure maschili, come Tritone, figlio di Nettuno. E siccome tutto il mondo è paese, ecco una panoramica interculturale delle varie sirene “esistenti” in giro per il mondo. Si passa dalle Ben Varrey dell'isola di Man alle Ceasg dei mari della Scozia, sirena dalla coda da salmone che, se catturata, in cambio della libertà esaudisce tre desideri. Le gelide acqua della Norvegia e della Svezia ospitano la Havfrue e l'Havmand, rispettivamente la sirena e il tritone della Scandinavia. La sirena è incostante e dispettosa, la sua apparizione indica tempesta o pesca misera. Orejona è una sirena con caratteristiche anfibie: ha gambe da donna, ma mani palmate e branchie. Orejona è una sirena aliena, scesa da una navicella spaziale d'oro e sbarcata nel la7

go di Titicaca. Nelle grotte marine spesso abitano delle sirene bellissime come lei, ma altrettanto crudeli e spietate: amano infatti cibarsi di carne umana. Le Ningyo sono sirene del Giappone, molto timide e innocue. In Thailandia vive la Duyugun, sirena dai lunghi capelli; esse non sono attraenti e la prima di loro si dice che fosse una bambina molto disubbidiente, trasformata dagli spiriti in sirena. In Nigeria vive Mami Wata, una sirena che dà poteri magici a chi la vede. Si può constatare che l’immagine e la considerazione che gli uomini hanno avuto durante i secoli nei confronti di queste donne-pesce rispecchia il modo in cui gli stessi uomini hanno guardato al mare: come fonte di vita, di morte ma sempre un mare che continua ad affascinare per la sua bellezza,la sua dolcezza,la sua forza e il mistero che non sembra mai del tutto svelato. Nei tempi più recenti, i passeggeri di un mercantile hanno dichiarato che esiste un serpente nel golfo di Aden che ha la testa simile a quella di un bulldog. Molti anni prima erano stati ripescati nello stesso golfo due sirenoidi, uno di sesso maschile ed uno didi sesso femminile . Per molti si trattò di una sofisticata burla, per altri, dell'unica vera prova dell'esistenza di strani esseri, simili a sirene, nei mari più inesplorati. Resta il fatto che le sirene, così come tanti altri esseri fantastici, rimangono un mistero affascinante, capace ancora di farci sognare... Elena Dotta


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Giornata Mondiale della Gioventù a Madrid

Un grande happening di 2 milioni di giovani di tutto il mondo Vi hanno partecipato diversi studenti del Liceo, che vi raccontano…. Quando mi hanno affidato l’incarico di scrivere questo articolo sono rimasta un po’ perplessa, un po’ sconcertata ma sicuramente entusiasta. Infatti, quella che mi appresto a raccontarvi non è una delle solite cronache o delle solite interviste, è un’ esperienza - una bellissima esperienza! - vissuta in prima persona, che mi riguarda da vicino e che ha coinvolto anche numerosi studenti di questo Liceo. È l’esperienza della GMG che ho vissuto a Madrid dall’11 al 21 agosto. Quest’anno Madrid ha ospitato l’undicesima edizione della “GMG - Giornata Mondiale della Gioventù”, giorno in cui giovani cattolici di tutto il mondo si ritrovano per celebrare insieme la Santa Messa e dare una forte testimonianza di una cristianità viva e giovane. Tali incontri nacquero dall’ intuizione di Giovanni Paolo II, Pontefice noto per il suo interesse ed affetto nei confronti dei ragazzi e delle ragazze di tutte le nazionalità. E’ stato così deciso che ogni tre o quattro anni un Paese differente avrebbe ospitato tale evento preparandosi all’ accoglienza del Santo Padre. Il testimone è passato di mano in mano, da Roma (1985) a Santiago de Compostela (1989), per arrivare fino ai nostri giorni con Sydney (2008), Madrid (2011) e la futura Rio de Janeiro (2013). Tuttavia affinché questo ritrovo non cadesse nel vuoto ma fosse solamente il culmine di un’ esperienza straordinaria, Giovanni Paolo II aveva deciso che l’ incontro del Papa con i giovani sarebbe stato preceduto da due settimane di comunione, di gemellaggio con il Paese ospitante. E così è stato anche quest’ anno: due milioni di giovani provenienti da 137 Paesi sono stati accolti dalle città spagnole che hanno messo a loro disposizione servizi, infrastrutture e volontari pronti a risolvere qualsiasi problema si fosse presentato. Il clima che sin da subito s’è creato ha ben presto riprodotto quello di una grande famiglia, una famiglia multinazionale formata da componenti che parlano lingue diverse ma che riescono a farsi capire grazie ai gesti, all’ inglese improvvisato e ai sorrisi amichevoli. Emozionante è poi stato il discorso di Benedetto XVI che il 21 Agosto ha parlato direttamente ai giovani: “Ragazzi, la Chiesa grazie a voi è giovane. […]Vi auguro di essere sempre radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede. E vorrei che tutti i giovani, sia coloro che condividono la nostra fede in Gesù Cristo, sia quanti esitano, sono dubbiosi o non credono in Lui, potessero vivere questa esperienza, che può essere decisiva per la vita”. Quindi, sono andata alla ricerca di altri ragazzi che studiano qui al Porporato e che, come me, hanno avuto la possibilità di vivere questa esperienza. Molti li ho visti aggirarsi nei corridoi con lo zainetto arancione, altri con la maglietta gialla e rossa, altri li conoscevo. Ecco, dunque, cosa ne pensano Giorgia, Federico, Eleonora, Valentina ed Elisabetta: Qual è l’episodio che più ti ha colpito di questa JmJ e cosa non potrai mai dimenticare dei giorni trascorsi in Spagna? GIORGIA – Ciò che mi è piaciuto davvero molto è stato soprattutto il fatto di essere stata a contatto con persone provenienti da tutto il mondo e di aver potuto così conoscere nuove culture e diversi stili di vita. Mi colpiva il fatto di sentire felicità e spensieratezza nell’ aria e, inoltre, quel senso di unione che provavo non l’avevo mai avvertito prima. FEDERICO – Ho apprezzato particolarmente il clima che si era venuto a creare tra noi ragazzi, sia della stessa Diocesi (quella di Pinerolo) sia di tutte le nazionalità. L’allegria che caratterizzava ogni giornata mi ha davvero reso felice. VALENTINA – Sicuramente mi sono piaciute le tante risate fatte in quei bagni rotti delle palestre in cui eravamo ospitati, le mille esperienze fatte insieme da una passeggiata serale a un momento significativo di preghiera. Ma oltre a questo, un'altra immagina che mi rimarrà della GMG è stato il vedere durante la veglia serale del 20 Agosto, nonostante il vento e la pioggia fortissimi, 2 milioni di persone attorno a me. ELEONORA – Non è semplice spiegare cosa più mi abbia colpito: forse è stata quell’ atmosfera magica e irreale. Non si trova quell’ aria di internazionalità e fratellanza nelle situazioni quotidiane. Era un insieme speciali di sorrisi da tutto il mondo, di abbracci dall’ Africa, di amichevoli partite di pallavolo con il Sud America, di condivisione di un grande e oramai logoro telo blu con Hiu, una ragazza coreana. Non esistono parole per descrivere ciò che ho vissuto in quei 10 giorni prima a Saragozza e poi a Madrid. Basta dire: GMG. ELISABETTA – Il vedere così tante bandiere differenti di tutte le nazionalità era davvero spettacolare. Ognuno era lì ed era bello, bellissimo nella sua unicità, nella sua singolarità ma era ancora più bello perché era un piccolo granello di sabbia insieme a migliaia di altri piccoli granelli. Anche io rappresentavo il mio Paese ma mi sentivo parte del mondo. A Cuatro Vientos sembrava che davvero non ci fossero barriere tra i popoli. Cosa ti porti a casa da quest’ avventura? GIORGIA – Mi sono rimasti moltissimi ricordi e una scatola piena di spille di tutto i Paesi, di braccialetti di stoffa 8


e di magliette scambiate con altri ragazzi. Ognuno di questi oggetti per me rappresenta un volto diverso, una persona incontrata, un giorno e una particolare situazione che non dimenticherò mai! FEDERICO – Un bel ricordo di un’esperienza assolutamente fuori dal comune che sarà anche molto utile per la mia crescita personale. VALENTINA –Beh, sicuramente la mia valigia era carica di una montagna di souvenir che da buona turista ho comprato ed io mi sono portata appresso un’ abbronzatura niente male. Ma oltre ciò, spero che il clima e l’armonia che ho trovato in quei giorni mi accompagnino e mi aiutino nella mia vita quotidiana. ELEONORA – Possono sembrare cose banali da portare con sé una volta terminata la GMG, ma per me hanno un significato particolare: una maglia cilena e lo scampolo della stoffa nel kit degli italiani. Nella loro pragmaticità nascondono la mia esperienza della JMJ. La prima è una semplice e sformata maglietta blu che mi lega indissolubilmente con Paula, una ragazza cilena. Nei suoi occhi ho visto veramente la gioia della vita oltre le difficoltà del vivere in situazioni di grande povertà. Il secondo è invece uno scampolo colorato che, riparandomi dal sole tante volte, mi ha insegnato che puoi conoscere e vivere con persone provenienti da tutto il mondo superando qualsiasi difficoltà. L’importante è “lottare” tutti insieme (e per lottare intendo anche farsi aria tra perfetti sconosciuti su una metro). ELISABETTA – Quello che voglio portarmi a casa da questa GMG è il ricordo di unione che, attraverso tanti incontri, mi ha legato a molte persone che forse mai rivedrò. Le bandiere di cui parlavo prima mi hanno fatto capire che il mondo ha bisogno di fratellanza ed unione e noi giovani eravamo i portatori di questo messaggio. Ma il momento più emozionante è stato sicuramente quello della Santa Messa del 21 Agosto. 2 milioni di persone in silenzio, 2 milioni di sconosciuti che si stringono la mano, si abbracciano, si scambiano gesti di pace e amicizia. Non si conoscono ma si sentono fratelli. Non hanno nulla in comune se non quella curiosità nei confronti di Cristo, se non quella voglia di conoscenza. Il cuore batte forte e ad avvolgere quei giovani è un senso di comunione. Davvero, in quei volti chini in silenzio a pregare, al di là che uno ci creda o meno, v’era qualcosa di straordinario che profumava di Umanità. Selene Evangelisti, 1Acl

Il mistero della maschera di ferro Il 19 novembre 1703, dopo una breve malattia, un uomo che aveva il volto coperto da una maschera di ferro, moriva nella prigione della Bastiglia. Vi era stato imprigionato trentaquattro anni prima e persino il responsabile delle carceri reali, luogotenente Etienne du Jonca, non ne conosceva l'identità. Nel suo diario annotava: «Ho sempre solo saputo che lo chiamavano M. de Marchiel». Il giorno dopo la morte, l'uomo era stato sepolto sotto il nome di Marchiolly e subito dimenticato dal mondo. Divenne, invece, celebre circa un secolo dopo, a seguito di un libro di Voltaire, “Il secolo di Luigi XVI”, in cui finalmente si raccontava la vera storia della maschera di ferro. E su questo che si basa la rievocazione storica a Pinerolo del 1 e del 2 ottobre che negli anni ha avuto come protagonisti nel 2008 Pippo Franco e nel 2009 Massimo Lopez due comici molto conosciuti. Si dice che i compagni di sventura della maschera di ferro fossero molti. Nicolas Fouquet, un finanziere al tempo di Re Sole che venne per svariati motivi scambiato con la maschera di ferro, morì ufficialmente il 3 aprile 1680. Un altro fu Antonio Ercole Mattioli ministro e segretario del Duca di Mantova, morirà il 26 aprile 1694. Eustache Dauger servo della cugina di Re Sole morì avvelenato. Il Conte di Lauzun che fu detenuto per 10 anni. Questa storia è ancora un mistero per tutti quelli che cercano di risolverlo. Clarissa Bonasia 1ASU 9


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Ricordando Steve Jobs

“Siate affamati, siate folli”

Pubblichiamo il famoso discorso che nel 2005 ha tenuto ai giovani dell’Università di Stanford computer ora le avrebbe (…). Certamente non era possibile all’epoca «unire i puntini» e avere un quadro di cosa sarebbe successo, ma tutto diventò molto chiaro guardandosi alle spalle dieci anni dopo. UNIRE I PUNTINI – La prima storia parla di «unire i puntini». Vi ripeto, non potete sperare di unire i puntini guardando avanti, Ho abbandonato gli studi al Reed College dopo sei mesi, ma vi potete farlo solo guardandovi alle spalle: dovete quindi avere fiducia che, nel futuro, i puntini che ora vi paiono senza sono rimasto come imbucato per altri diciotto mesi, prima senso possano in qualche modo unirsi nel futuro. di lasciarlo definitivamente. Allora perchè ho smesso? Dovete credere in qualcosa: il vostro ombelico, il Tutto è cominciato prima che io nascessi. La mia vostro karma, la vostra vita, il vostro destino, madre biologica era laureanda ma ragazza-madre, chiamatelo come volete… questo approccio decise perciò di darmi in adozione. Desiderava non mi ha mai lasciato a terra, e ha fatto la ardentemente che io fossi adottato da laureati, differenza nella mia vita. così tutto fu approntato affinché ciò avvenisse alla mia nascita da parte di un avvocato e di sua AMORE E PERDITA – La mia seconda stomoglie. All’ultimo minuto, appena nato, questi ria parla di amore e di perdita. Fui molto ultimi decisero che avrebbero preferito una femfortunato – ho trovato cosa mi piaceva fare minuccia. Così quelli che poi sarebbero diventati i nella vita piuttosto in fretta. Io e Woz fondammiei «veri» genitori, che allora si trovavano in una mo la Apple nel garage dei miei genitori quando lista d’attesa per l’adozione, furono chiamati nel bel avevo appena vent’anni. Abbiamo lavorato duro, mezzo della notte e venne chiesto loro: «Abbiamo un e in dieci anni Apple è cresciuta da noi due bimbo, un maschietto, ‘non previsto’; volete soli in un garage sino ad una adottarlo?». Risposero: «Certamente». (…) compagnia da due miliardi di dollari Infine, diciassette anni dopo ci andai all’università. con oltre quattromila dipendenti. AIngenuamente scelsi un’università che era covevamo appena fatto uscire la nostra stosa quanto Stanford, così tutti i risparmi migliore creazione – il Macintosh – dei miei genitori sarebbero stati spesi per un anno prima, e avevo appena comla mia istruzione accademica. Dopo sei piuto trent’anni… quando venni mesi, non riuscivo a comprenderne il valore: non avevo idea di cosa avrei fatto nella mia vita e non licenziato. Come può una persona essere licenziata da una soavevo idea di come l’università mi avrebbe aiutato a scoprirlo. cietà che ha fondato? Beh, quando Apple si sviluppò Inoltre, come ho detto, stavo spendendo i soldi che i miei geni- assumemmo una persona – che pensavamo fosse di grande tatori avevano risparmiato per tutta la vita, così decisi di abbando- lento – per dirigere la compagnia con me, e per il primo anno le cose andarono bene. In seguito però le nostre visioni sul futuro nare, avendo fiducia che tutto sarebbe andato bene lo stesso. Ok, ero piuttosto terrorizzato all’epoca, ma guardandomi indie- cominciarono a divergere finché non ci scontrammo. Quando successe, il nostro Consiglio di Amministrazione si schierò con tro credo sia stata una delle migliori decisioni che abbia mai preso. Nell’istante in cui abbandonai potei smettere di assistere lui. Così a trent’anni ero a spasso. E in maniera plateale. Ciò che era stato il centro della mia intera vita adulta non c’era più, alle lezioni obbligatorie e cominciai a seguire quelle che mi e tutto questo fu devastante. sembravano interessanti. Non avevo la benché minima idea di cosa avrei fatto, per Non era tutto così romantico al tempo. Non avevo una stanza nel dormitorio, perciò dormivo sul pavimento delle camere dei qualche mese (…). Ma qualcosa cominciò a farsi strada dentro miei amici; portavo indietro i vuoti delle bottiglie di coca-cola me: amavo ancora quello che avevo fatto (…). Ero stato rifiutato, ma ero ancora innamorato. Così decisi di ricominciare. per raccogliere quei cinque cent di deposito che mi avrebbero permesso di comprarmi da mangiare (…). Ma mi piaceva. Gran Non potevo accorgermene allora, ma venne fuori che essere parte delle cose che trovai sulla mia strada per caso o grazie licenziato dalla Apple era la cosa migliore che mi sarebbe potuall’intuizione in quel periodo si sono rivelate inestimabili più ta capitare. La pesantezza del successo fu sostituita dalla soavità avanti. di essere di nuovo un iniziatore, mi rese libero di entrare in uno Lasciate che vi faccia un esempio: il Reed College a quel tempo dei periodi più creativi della mia vita. offriva probabilmente i migliori corsi di calligrafia del paese. Nei cinque anni successivi fondai una Società chiamata NeXT, Nel campus ogni poster, ogni etichetta su ogni cassetto, erano un’altra chiamata Pixar, e mi innamorai di una splendida scritti in splendida calligrafia. (…) decisi così di seguire un ragazza che sarebbe diventata mia moglie. La Pixar produsse il corso di calligrafia. Ho imparato cosa sono i caratteri serif e primo film di animazione interamente creato al computer, Toy sans serif, come variare la spaziatura tra differenti combinazioni Story, ed è ora lo studio di animazione di maggior successo nel di lettere (…). mondo. In una mirabile successione di avvenimenti, Apple Nulla di tutto questo sembrava avere speranza di applicazione comprò NeXT, ritornai in Apple e la tecnologia che sviluppampratica nella mia vita, ma dieci anni dopo, quando stavamo pro- mo alla NeXT è nel cuore dell’attuale rinascita di Apple. E io e gettando il primo computer Macintosh, mi tornò utile. ProgetLaurene abbiamo una splendida famiglia insieme. tammo così il Mac: era il primo computer con una bella capacità Sono abbastanza sicuro che niente di tutto questo mi sarebbe tipografica. Se non avessi abbandonato gli studi, il Mac non a- accaduto se non fossi stato licenziato dalla Apple (…). Ogni vrebbe avuto multipli caratteri e font spazialmente proporziona- tanto la vita vi colpisce sulla testa con un mattone. Non perdete te. E se Windows non avesse copiato il Mac, nessun personal la fiducia, però. Sono convinto che l’unica cosa che mi ha 10 Sono onorato di essere qui con voi oggi, nel giorno della vostra laurea (…). Voglio raccontarvi tre episodi della mia vita. Tutto qui, nulla di speciale. Solo tre storie.


aiutato ad andare avanti sia stato l’amore per ciò che facevo. Dovete trovare le vostre passioni, e questo è vero tanto per il/la vostro/a fidanzato/a che per il vostro lavoro. Il vostro lavoro occuperà una parte rilevante delle vostre vite, e l’unico modo per esserne davvero soddisfatti sarà fare un gran bel lavoro. E l’unico modo di fare un gran bel lavoro è amare quello che fate. Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti (…). Non accontentatevi. MORTE – La mia terza storia parla della morte. Quando avevo diciassette anni, ho letto una citazione che recitava: «Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi c’avrai azzeccato». Mi fece una grande impressione, e da quel momento, per i successivi trentatré anni, mi sono guardato allo specchio ogni giorno e mi sono chiesto: «Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quello che sto per fare oggi?». E ogni volta che la risposta era «No» per troppi giorni consecutivi, sapevo di dover cambiare qualcosa. Ricordare che sarei morto presto è stato lo strumento più utile che abbia mai trovato per aiutarmi nel fare le scelte importanti nella vita. Perché quasi tutto – tutte le aspettative esteriori, l’orgoglio, la paura e l’imbarazzo per il fallimento – sono cose che scivolano via di fronte alla morte, lasciando solamente ciò che è davvero importante (…). Un anno fa mi è stato diagnosticato un cancro. Effettuai una tac alle sette e trenta del mattino, e mostrava chiaramente un tumore nel mio pancreas. Fino ad allora non sapevo nemmeno cosa fosse un pancreas. I dottori mi dissero che con ogni probabilità era un tipo di cancro incurabile, e avevo un’aspettativa di vita non superiore ai tre-sei mesi. Il mio dottore mi consigliò di tornare a casa «a sistemare i miei affari», che è un modo per i medici di dirti di prepararti a morire. Significa che devi cercare di dire ai tuoi figli tutto quello che avresti potuto nei successivi dieci anni in pochi mesi. Significa che devi fare in modo che tutto sia a posto, così da rendere la cosa più semplice per la tua

famiglia. Significa che devi pronunciare i tuoi «addio» (…). Questa è stata la volta in cui mi sono trovato più vicino alla morte, e spero lo sia per molti decenni ancora. Essendoci passato, posso dirvi ora qualcosa con maggiore certezza rispetto a quando la morte per me era solo un puro concetto intellettuale: nessuno vuole morire. Anche le persone che desiderano andare in paradiso non vogliono morire per andarci. E nonostante tutto la morte rappresenta l’unica destinazione che noi tutti condividiamo, nessuno è mai sfuggito ad essa. Questo perché è come dovrebbe essere: la Morte è la migliore invenzione della Vita. E’ l’agente di cambio della Vita: fa piazza pulita del vecchio per aprire la strada al nuovo. Ora come ora «il nuovo» siete voi, ma un giorno non troppo lontano da oggi, gradualmente diventerete «il vecchio» e sarete messi da parte. Mi dispiace essere così drammatico, ma è pressappoco la verità. Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario. Quando ero giovane, c’era una pubblicazione splendida che si chiamava The whole Earth catalog, che è stata una delle bibbie della mia generazione (…). Era idealista, e pieno di concetti chiari e nozioni speciali (…). Quando concluse il suo tempo, fecero uscire il numero finale. Era la metà degli anni Settanta e io avevo pressappoco la vostra età. Nella quarta di copertina del numero finale c’era una fotografia di una strada di campagna nel primo mattino, del tipo che potete trovare facendo autostop se siete dei tipi così avventurosi. Sotto, le seguenti parole: «Siate affamati. Siate folli». Era il loro addio, e ho sperato sempre questo per me. Ora, nel giorno della vostra laurea, pronti nel cominciare una nuova avventura, auguro questo a voi. Siate affamati. Siate folli.

The Beatles... quel vulcano di vernice colorata! Sui quattro geni della musica inglese si potrebbe dire tutto, tanto da riempire libri, tanto da creare un corso di laurea (fatto accaduto in Inghilterra). Si potrebbe dire che hanno cambiato il volto della musica, della moda e della gioventù mondiali, si potrebbe dire (per citare il film da me magistralmente descritto) che sono i più grandi geni che la musica mondiale mai potrà avere, ma non credo basterebbe anche solo per descrivere “Lucy in the sky with diamonds”, che noi tutti sappiamo avere dato il nome allo scheletro di un australopiteco. Potrei dire che nella storia sono quelli che hanno venduto di più, potrei dire che secondo la rivista Rolling Stones sono il più grande gruppo di tutti i tempi, ma non sarebbe abbastanza. Vi dirò cosa penso dei Beatles, che è l'unica cosa che posso fare nella mia ignoranza. Da quando sono bambina ho sentito di questi quattro ragazzi che avevano cambiato la musica, ho sentito parlare di queste leggende in pentagramma, e ora forse riesco a capire quanto fossero grandi. Riuscirono a portare un vento colorato in un'era tendente al grigio, riuscirono a imporre la musica su tutto il resto, portarono nella rigida Inghilterra una così prorompente esuberanza da fare impazzire tutti coloro che si sentivano inespressi. Furono un vulcano di vernice colorata, un esplosione di gioia, quattro facce da schiaffi nell'Europa perbenista. Per l'epoca furono la novità. Per noi cosa sono ora? Per coloro cui il vangelo non è stato rivelato sono solo musica antica, vinili impolverati; ma per coloro cui la lieta novella è già stata annunciata i Beatles non sono solo quattro individui in giacca e cravatta. Per noi sono la dimostrazione che ci possiamo ancora divertire, che possiamo ancora ballare, che possiamo sempre scherzare, che molto spesso una pernacchia grida più di un insulto, che i giovani possono cambiare il mondo, che le armi non servono a nulla se hai una chitarra, perché le pallottole finiscono, le canzoni non muoiono mai. Questo sono per noi i Beatles, 11 o almeno lo sono per me. Lara 3BCl 11


SUPPLEMENTO D’ANIMA Il gruppo di Amnesty Int. del Porporato

Delta del Niger: regno dell’oro nero Chiudete gli occhi e preparatevi a viaggiare. Non avrete bisogno di valigie: aggrappatevi semplicemente alla vostra immaginazione e spiccate il volo. Superate i maestosi picchi innevati delle Alpi, i flutti color zaffiro del mar Mediterraneo e sorvolate l’Africa, lasciandovi incantare dalla bellezza mozzafiato delle dune sahariane. Proseguite, proseguite ancora. Spingetevi fin sopra la Nigeria e seguite il fiume Niger che serpeggia sotto di voi. Ecco... sul più bello, i vostri occhi si riempiono di orrore. Una distesa di infernali mostri metallici dalle fauci infuocate emerge dalla terra e dalle acque del fiume. Si tratta di pompe e di piattaforme petrolifere che succhiano avide dal sottosuolo liquido scuro, rovesciando nel nobile Niger scorie tossiche. La vegetazione, che fino a quel momento lambiva spavalda e lussureggiante le sponde del fiume, ora si ritrae timidamente, sconfitta. Non sembra anche a voi di precipitare, di cadere nel vuoto? Non avete la sensazione di soffocare, come se il nero mantello di morte dell’oro nero vi avesse ghermito la gola? Siete appena giunti sul Delta del Niger, dove spadroneggia il più crudele dei tiranni, il mostruoso despota fautore di inganni e di avidità, il petrolio. Il Delta del Niger si estende per circa 70.000 chilometri quadrati, coprendo il 7,5% del territorio nigeriano. È la terra, questa, del paradosso, del controsenso, dell’irrazionale. È una delle regioni più ricche di petrolio al mondo e tuttavia con l’indice di disoccupazione più alto della Nigeria. Il 90% delle case è privo di luce. L’inquinamento atmosferico e delle acque fluviali è uno dei più elevati al mondo eppure le principali attività di sostentamento dei 20 milioni di persone che vivono nella zona (40 gruppi etnici diversi che parlano 250 dialetti) so-

no la pesca e l’agricoltura. Il petrolio ride di noi, si burla dell’umanità, la fa muovere a suo piacimento, come un inerme burattino. Di fronte al richiamo dell’oro nero l’uomo perde tutta la sua dignità, il suo libero arbitrio. Il governo nigeriano, dopo la scoperta a fine anni Cinquanta dei giacimenti petroliferi, si fece abbagliare dai facili guadagni e, sordo alle deboli proteste delle popolazioni locali, permise installazioni alle compagnie petrolifere. La Shell, la Chevron, l’Agip arrivarono portando macchinari obsoleti e pericolosi, nonché la mano d’opera di cui avevano bisogno e in breve tempo fagocitarono l’economia nigeriana. Le Nazioni Unite, in un rapporto pubblicato durante lo scorso agosto, hanno accusato la compagnia petrolifera Shell e il governo della Nigeria di aver causato per 50 anni un inquinamento da petrolio nella regione, che richiederebbe un’operazione di “ripulitura” della durata di 25/30 anni. Costo stimato (al ribasso): un miliardo di dollari. Leggete, leggete tutto questo ed indignatevi. Peter Benenson, l’avvocato inglese fondatore di Amnesty International scriveva, nel 1961: “Se il sentimento di disgusto di chi legge potesse unirsi in un’azione comune, ne verrebbe fuori qualcosa di efficace…”. Ebbene, indignatevi. Ma, aggiungiamo noi, non lasciate che questa indignazione venga spazzata via dall’indifferente vento della quotidianità, non lasciate che venga estirpata dall’egoismo dell’oggi o del domani. Perché, questo è sicuro, le fondamenta arrugginite di quelle piattaforme petrolifere non saranno divelte con tanta facilità, né l’inquinamento da petrolio nel Delta del Niger diventerà tanto rapidamente solo un brutto ricordo. Andrea Bruno, 3A Cl

Il convegno di Libera, “Mafie al Nord” Dopo il Gruppo Amnesty, nasce al Liceo anche il Gruppo Libera Sono stati numerosi i ragazzi e non che il 7 e l'8 ottobre hanno partecipato alle giornate di discussione: "Mafie al nord". Alla chiusura di queste due giornate Don Ciotti ha pronunciato un discorso molto importante sia per i vari presidi, coordinamenti provinciali e regionali che per tutti coloro che sono ancora speranzosi verso il futuro. "Il nuovo codice antimafia che entrerà in vigore è un preoccupante passo indietro.Un codice, che viaggia senza tendere le orecchie nemmeno alla comissione giustizia della Camera che unanimemente ha chiesto- la revisione di alcuni pezzi di questa complessa normativa,è certamente un segnale chiaro alle mafie.Tra le altre difficoltà che introduce, in questo codice c'è la furbizia di una prescrizione breve anche dei beni confiscati.Ci sono norme che complicano la vita degli amministratori dei beni:1)decreta la decadenza automatica del provedimento di confisca se entro 18 mesi una sentenza d'appello non conferma il primo grado( Sappiamo che quei signori possono permettersi ottimi avvocati che sanno come far scadere il tempo).(...)Chiediamo più trasparenza per i beni sottratti ai mafiosi:perchè vogliamo sapere quanti sono e per cosa vengono impiegati.Questa non è un'ideologia, ma una semplice richiesta di chiarezza:fatti concreti non parole e promesse non mantenute. Siamo in presenza di una mafia sempre più civile e di una società civile sempre più mafiosa.C'è urgenza di alzare allarme sull'insediamento e non solo sulle infiltrazioni delle mafie nel tessuto economico del nord.(...)Ai sindaci del nord chiediamo di attrezzarsi contro la criminalità,la corruzione e le mafie sono due facce della stessa medaglia.Non venga meno la speranza". Queste sono le sue parole e questo è il pensiero di Libera-associazioni nomi e numeri contro le mafie. Chiara Perrone, IA Classico/ Per info:3664053445 12


Artisti e campioni tra noi Jessica Mugnai, IA CL, ballerina classica Ciao Jessica, da quanti anni fai danza classica e come hai iniziato? Ciao, ho iniziato quando avevo appena quattro anni. Mia madre mi aveva portato ad una scuola di danza poco lontano da casa mia esclusivamente per correggere un difetto fisico ai piedi. Nessuna delle due immaginava che alla fine mi sarei appassionata a questa splendida disciplina. Sappiamo che sei ad alti livelli, puoi spiegarci più in particolare? Adesso sto studiando a livello professionale. In poche parole, mi sto preparando per poter affrontare sia alcune audizioni per delle accademie anche all’estero, sia per essere pronta, quando avrò diciotto anni, ad unirmi a una compagnia di danza. Spero di poter condurre una carriera votata alla danza, anche se sono consapevole che il mondo del balletto è pieno di insidie. Nel frattempo cerco di superare i miei limiti e di migliorare sempre di più. A quali concorsi ed eventi hai partecipato? Durante l’anno partecipo a vari stage, ovvero lezioni con maestri di fama mondiale, fra tutti posso dirvi delle tante lezioni con Alessandra Celentano, Paloma Herrera, Frederic Olivieri (direttore della Scala) e molti altri. Lucrezia, IA Classico

I Love Radio Rock Siamo nel 1966, l'era d'oro del rock britannico, ma le radio locali non trasmettono più di 45 minuti di musica pop al giorno. In questo clima nascono le radio pirata. Ecco l'introduzione a uno dei migliori film comici del 2009, scritto e diretto da Richard Curtis, già regista di produzioni all-british come “Love Actually”, e sceneggiatore di pellicole esilaranti come “Quattro matrimoni e un funerale” (che gli valse una nomination agli Academy Awards) e “Notting Hill”. Il film racconta le vicende dei dj della famosa Radio Rock (ispirata alla reale Radio Caroline), stazione pirata che trasmette da una scalcagnata nave attraccata nel mare del nord, viste e vissute dal nuovo arrivato, il giovane Carl. Si alternano quindi momenti teneri di amicizia, a delusioni d'amore, a lotte d'onore a libidinosi istinti, a lotte contro il sistema che vuole riportare il Regno Unito alla classica cercando di rendere illegali le trasmissioni, tutti descritti con simpatia senza mai cadere nella volgarità. Ci saranno quindi il giovane Carl (Tom Sturridge), il Conte che conta (il premio oscar Philip Seymour Hoffman), il leggendario Gavin (Rhys Ifans), il pingue però bellissimo Dave, il sexissimo Mark, il teneroso Simon, il granitico Dormandy (Kenneth Branagh) e altri divertentissimi personaggi, tra cui spicca il cameo di una superlativa Emma Thompson e un magistrale Bill Nighy. Ma la parte migliore di un film già di per sé grandissimo è una fenomenale colonna sonora, composta dal migliore rock'n roll anni sessanta, descritto e trattato con un amore tale da generare in chiunque un inspiegabile amore per quella musica. Se vi piace ridere, se vi piace la commedia inglese, ma soprattutto se vi piace la musica, questo è un film da vedere, perché mai il rock è stato descritto con così tanto amore e tanta ilarità. Lara 3B Cl 13


Ex 7 in condotta La rubrica delle news sul comportamento degli studenti e sugli insegnanti che li hanno sanzionati continua... Il filone è sempre quello di una sana risata, con le disavventure scolastiche di studenti e professori. Ecco quindi a voi cosa hanno fatto alcuni “studenti modello”( non del Porporato!!) che si sono beccati un bel 7 (o giù di lì) in CONDOTTA!! “D. dice di andare in bagno: va a fumare e torna con cappucino e brioches a fare colazione in classe!”

anti mosche” “Alcuni (non identificati) fanno scoppiare i petardi fatti artigianalmente con carta e polvere da sparo”

“L’alunno M.S. costruisce con impegno la sorpresa trovata dentro l’ovetto kinder, che si è mangiato durante la spiegazione. Prof. M.

“La prorompente alunna F. viene trovata nascondere una quantità non indifferente di bigliettini di matematica tra i seni. Si sospetta fossero destinati ai compagni”

“L’alunno F. viene da me visto tirare e torcere l’orecchio al compagno E. dicendo che fosse uno scherzo di compleanno. E. lamenta dolore”

“L’alunna E. dopo aver dato fuoco al quaderno degli appunti di biologia con un accendino e aver provocato paura per la nuova di fumo formatasi, viene mandata in presidenza”

“La classe dopo ripetuti richiami continua a simulare un inesistente terremoto battendo i piedi sul pavimento.”

“L’alunno M.L. rientra dopo 35 minuti dal bagno affermando che il bidello l’aveva sfidato a poker e che lui doveva difenderlo.”

“In classe ci si augura il mio decesso” “L’alunno P.E. utilizza il libro di testo come attrezzo

Libri & Letture A cura di Elisa Garis 2ACL

La sfuriata di Bet

La Mennulara

di Cristian Frascella

Bet aspetta la rivoluzione. “Ogni giorno quando squilla la sveglia penso alla rivoluzione. Penso che da qualche parte in città sia scoppiata la rivoluzione dei giovani, dei cassaintegrati, degli sfruttati, di quelli che non ce la fanno più. La nostra epoca in tumulto contro quello che non va a scuola, in fabbrica, sui giornali, ovunque. Sogno di affacciarmi alla finestra e di assistere alla sommossa di intere generazioni. Gente che corre, slogan e striscioni, qualcuno che strilla nel megafono cose essenziali e vere. Una sana idea di trasformazione collettiva. Poliziotti e carabinieri che, esitanti e meravigliati, depongono le armi e lasciano sfilare migliaia e migliaia di rivoltosi. E di fronte ai militari inermi sfilano, accaniti e fieri e incazzati al punto giusto, tutti quelli hanno maturato delle giuste rivendicazioni. L’aria è piena di musica, i vicoli delle strade rimbombano dei passi della Rivoluzione, le Istituzioni barcollano.” Credo che questo brano più di tutti esprima il pensiero di Bet. Forse inizialmente Bet sembra solo un'adolescente arrabbiata e lunatica, ma ha delle idee, dei progetti, e un bel giorno decide che è l'ora di farli sapere al mondo, che non può tenerli per sé. E' il giorno della sfuriata di Bet: il giorno in cui è lei a dare il via alla sua rivoluzione, in realtà probabilmente irrilevante per il resto del mondo, ma fondamentale per se stessa.

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di Simonetta Agnello- Hornby Sicilia, 1963. La morte della serva della famiglia più importante del paese scatena conseguenze più o meno inaspettate, che porteranno alla luce la vera identità della Mennulara ('la raccoglitrice di mandorle' in siciliano) e il suo passato, nonché il suo reale potere. L'ho trovato un libro particolare: la prima parte è molto lenta, quasi noiosa, se non fosse che bisogna continuare a leggere per capire, svelare dettagli di volta in volta. Tra la moltitudine dei personaggi e dei pettegolezzi è facile perdere il filo, ma dato che tutto ruota sempre attorno alla Mennulara è anche facile ritrovarlo. Devo dire che il finale, la consapevolezza di aver capito, ripaga di tutto il resto.


Ipse Dixit Bresso: “X se continui a parlare ti pugnalo con la matita!” Studente: “Prof, ma quella matita è mia!!” Bresso: “Eh va beh! Poi te la ricompro!” Strumia: “ Ragazzi avete copiato? Posso scancellare la lavagna? Si?! Ok, allora scancello!” Anonimo: “Siamci?... che vuol dire "ci siamo". Prof di Matematica a quella di Italiano: "Ma non ci sono io in primo B a quest'ora?" Prof di Italiano: "No tu sei in primo A, c'hanno invertito le classi!" Prof di Matematica: "Visto ragazzi? Cambiando l'ordine delle classi il risultato non cambia!"

Onda d’Urto

“Humour Art” PORPORATO MUSIC Rubrica musicale By Francesco Maletto Un saluto a tutti! E’ già ottobre ed il primo numero del giornalino è uscito, ed io non ho la minima idea di cosa stia facendo, ma spero di farlo bene. Le 10 canzoni che vado a proporvi in questo primo numero sono per la maggior parte successi di gruppi più o meno conosciuti, scelte perchè stessero più o meno bene insieme. Spero che vi piacciano, buon ascolto a tutti! Blur - Song 2 Arctic Monkeys - Brianstorm Elio e le Storie Tese - John Holmes Pearl Jam - The Fixer Does it Offend You, Yeah? - The Knife Caparezza - Legalize the Premier Gorillaz - Dirty Harry Gorillaz - Feel Good, Inc. Cage the Elephant - Ain’t No Rest for the Wicked Justice - Civilization A Pinerolo e nei dintorni sono presenti molti gruppi emergenti, che suonano musica molto interessante e dei quali magari non tutti hanno ancora sentito parlare, perciò ho pensato che sarebbe stato carino dedicargli due o tre righe. Per questo mese vi segnalo l’uscita del primo CD delle Altre Brutte Sorprese, Il Fiero Pasto, e la presentazione del video ufficiale “il Fiero Pasto” il 29 Ottobre alla chiesetta italo tajo Francesco Maletto 15 per il concorso Videotrip.


Enigma Test ed indovinelli seri e semiseri 1. Quali località fanno da vertici al cosiddetto ”Triangolo delle Bermude”? A) Bermude, Puerto Rico e Miami B) Bermude, Cuba e Miami C) Bermude, Port-de-Paix e Santiago 2. Lemuria... Cos'è? A) Una malattia contagiosa B) L'altro nome di Mu, il continente scomparso nell'oceano Pacifico C) Il nome di una Dea greca 3. In che anno Jack lo Squartatore iniziò i suoi efferati delitti? A) 1888 B) 1870 C) 1912 4. Come si chiama la Piazza che secondo tradizione rappresenterebbe il punto più negativo di Torino? A) Piazza Gran Madre B) Piazza Massaua C) Piazza Statuto 5. Secondo tradizione qual è il luogo più infestato del Regno Unito? A) York Museum B) La Torre di Londra C) The Theatre Royal 6. Secondo il “Guinnes dei Primati”, il cognome più diffuso del mondo, con oltre 100 milioni di esemplari é: A) Chang B) Smith C) Rossi 7. Che cos'è la sinossi? A) una malattia cardiovascolare B) il nome di una città dell'antica Grecia C) un riassunto 8. Chi la usa non la vende, chi la vende non la usa, chi la compra non la vorrebbe usare... cos'è? 9. Grazie al cielo, ha lavoro... chi è? 10. Una ragazza è sola in una casa abbandonata e buia. In tasca ha una scatola di fiammiferi con dentro un solo fiammifero. Davanti a sé trova

una candela, un caminetto e una lanterna... cosa accende per prima? Giada 2AL Soluzioni: 1A, 2B, 3A, 4C, 5B, 6A, 7C, 8la bara, 9-l'astronomo, 10-il fiammifero

Raccontarsi

Il primo giorno di scuola Per tutti noi è arrivato, a chi prima a chi dopo, il primo giorno di scuola. Sin dalla materna si ha sempre avuto timore di questo momento, un po' per il nuovo ambiente, un po' per i nuovi amici, importanti compagni di vita. Ma, a mio parere, l'estate che precede la prima superiore, è quella che contiene più ansie, timori e aspettative. Devo ammettere che fino al dieci di settembre ero calma e tranquilla, anzi, non vedevo l'ora di iniziare questa tanto attesa "Scuola Superiore". Ma la domenica ho cominciato a sentire un'agitazione inaspettata, che si è mutata in un "peso nel cuore" il fatidico giorno: lunedì dodici settembre 2011. Fortunatamente conoscevo già alcune ragazze e, insieme a loro, mi sono avviata verso quella che sarà la mia scuola per cinque [spero meravigliosi) anni. Il Liceo Classico era lì che mi aspettava. Subito rimasi sbigottita: c'erano tantissimi studenti! Questo fatto mi ha un po' intimorita, provenendo da una piccola scuola media con pochi studenti chesi conoscevano tutti. Ho, però, provato anche una sensazione fulminea, ma allo stesso tempo fondamentale, ho sentito di far parte anch'io, finalmente, di quel mondo che appartiene ai ragazzi più maturi. Quando uscirò da questa scuola sarò un'adulta, ma ora che vi entro sono solo una quattordicenne piena di paure per l'inizio del periodo più bello, importante, pieno di esperienze e indimenticabile di tutta la sua vita. Mi aspettavo una scuola che avesse un ambiente confortevole e accogliente e sono rimasta soddisfatta, mi aspettavo un luogo dove sarebbe stato semplice conoscere altri studenti e le tante attività che la scuola si impegna a promuovere mi accontentano pienamente, ma soprattutto, la mia aspettativa più importante, era quella trovare una classe con cui mi sarei trovata bene per tutto il mio percorso scolastico, e ciò è accaduto. Ora che è passato poco più di un mese, sento già un legame molto forte con i miei nuovi compagni. È poco tempo che ci conosciamo, ma potrei parlare per ore e ore di ognuno di loro, perché sono fantastici, unici nel loro genere. Dal primo momento in cui ho visto la classe, i professori e i miei compagni (con visi timidi e spauriti) ho capito che quel giorno, insieme a molti altri che verranno, sarebbe rimasto un ricordo incancellabile nella mia memoria. Greta Conterò, IV A ginnasio 16


VignetteGallery Vignette serie e semiserie. Mandateci le vostre, le pubblichiamo: studenti@liceoporporato.it

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La scuola siamo noi! Questo spazio è dedicato alle notizie della scuola che maggiormente coinvolgono agli studenti. Voi siete i diretti interessati di queste notizie, voi avete il diritto e il dovere di partecipare alla vita della nostra scuola. Quindi, scrivete. Parlateci di come vorreste vivere la scuola, come renderla non solo un noioso (?) luogo in cui studiare, ma anche un luogo di scambio e confronto. Scriveteci cosa vorreste trovare, voi e le vostre idee siete l'opportunità di migliorare al nostro liceo. (email: elisa94eliza@hotmail.it)

libretto scolastico? Meglio il vecchio! I Rappresentanti d’istituto IlIlnuovo libretto scolastico: strumento fondamentale per le comunicazioni scuola/

Quest'anno alle elezioni d'istituto si è presentata famiglia, per annotare i voti, per giustificare le assenze. Quest'anno abbiamo solo una lista di rappresentanti. visto entrare nelle nostre cartelle un libretto diverso da quello degli anni Loro sono Elena Destefanis, Omar El Hamdani, scorsi. Ciò ha suscitato molte domande tra gli studenti: qual è il motivo di Pietro Manduca e Rocco Spezzacatena, e la loro questo cambiamento? Perché sostituire il libretto tradizionale con questo lista si chiama Lista 33. Lista 33, come il nuovo, molto simile all'altro nell'apparenza, ma sostanzialmente diverso trentatreesimo articolo della costituzione italiana, nell'organizzazione? del quale il primo comma recita : “L'arte e la La reazione generale è stata immediatamente di stupore, poi di scienza sono libere e libero ne è disapprovazione. Infatti abbiamo chiesto ad alcuni studenti la loro opinione l'insegnamento.” sulle modifiche del libretto scolastico: una ragazza di quarta ci ha detto: “E' L'insegnamento della scienza e dell'arte libero lo un cambiamento, una novità quindi non mi dispiace, e non è male. È solo è già, ma il valore aggiunto che questo quattro poco pratico, perchè ha pochissimi spazi per trascrivere i voti, e non ha la studenti vogliono dargli è quello dello scambio, copertina plastificata e quindi si rovinerà tutto”. Anche altri studenti sono della partecipazione, del coinvolgimento, del d'accordo con questa opinione. Oltretutto, alcuni aggiungono che è troppo confronto tra gli studenti. spesso e ogni singolo voto occupa troppo posto, così che c'è uno spreco di Una grossa novità (la novità principale) prevista spazio e carta. In fondo per scrivere un voto, con firma del professore e poi dal programma della Lista 33 è l'organo del genitore, non bastava una riga come nel libretto degli anni scorsi? esecutivo. L'esecutivo è un organo interno della Ci hanno anche fatto notare che non si trova più la suddivisione preimpostata scuola, del quale fanno parte tra i venti e i tra scritto e orale, fondamentale per le medie di fine quadrimestre. venticinque studenti che hanno il compito di Tuttavia, ci sono anche aspetti positivi: senza la divisione in tre e le parti a prendere le decisioni a nome degli studenti. soffietto è meno dispersivo e più compatto. L'innovazione sta proprio nel dare la possibilità a Per i 'primini' è un'autentica novità, ma anche alcuni di loro ci hanno detto più studenti di essere attivamente partecipi dei che c'è di fatto poco posto per trascrivere i voti o le giustificazioni. Per il progetti per la scuola e per noi studenti, senza momento, né gli studenti, né i professori hanno ancora capito bene come limitare le decisioni ai solo rappresentanti. I utilizzarlo, in particolare nelle parti delle giustificazioni d'assenza. rappresentanti si trovano a svolgere il ruolo di Una studentessa ci ha fatto notare che è esagerato spendere cinque euro dal coordinatori dei progetti, che possono contare fotografo per una sola foto da applicare sul libretto. Per questo motivo, la foto però su più persone. In questo modo la scena si si potrebbe eliminare (e se invece la pagasse la scuola?). apre a più persone che hanno voglia di In sostanza, molti si trovano a rimpiangere il vecchio libretto, più pratico, partecipare, e allo stesso tempo si aprono anche chiaro e sottile, e si chiedono la ragione di questo cambiamento così le possibilità di realizzare effettivamente gli altri svantaggioso. E.G. punti sviluppati dalla lista dei rappresentanti. Credo che l'esecutivo sia un organo molto utile, che mette in gioco attivamente più persone. aperte tra studenti, insegnanti, relatori esterni, come già è stato Gli altri progetti proposti dai neorappresentanti sono veramente fatto negli anni passati; l'altra in cui gli studenti sarebbero liberi tanti. Il bello è che grazie all'Esecutivo c'è la probabilità di di esprimere la loro creatività e la loro arte in laboratori, tenuti realizzarne davvero la maggior parte, se non tutti. dagli studenti stessi, o da esterni. Una possibilità per tutti di I rappresentanti degli studenti propongono anche di tenere mettersi in gioco, divertirsi, fare conoscenza. aperta la scuola agli studenti anche al pomeriggio per due Notando che i costi di alcuni testi, che magari vengono usati un iniziative: prima, quella delle aule studio, seconda quella dei solo anno, sono veramente elevati un'altra proposta dei pomeriggi culturali. L'intenzione sarebbe quella di mettere a rappresentanti è quella di rendere scaricabili alcuni dei libri disposizione degli studenti due o più aule nelle quali studiare scolastici, creare un cd per classe, pubblicarli su un apposito individualmente (come si fa in biblioteca, in silenzio e ognuno sito degli studenti. In fondo, oggi, parecchi libri sono per sé), ma anche collettivamente, dove chi è più bravo si può disponibili sul web gratuitamente. mettere a disposizione di chi lo è un po' meno, o dove Come tradizione, e a grande richiesta ogni anno, si propongono semplicemente ci si può riunire quando si hanno da fare lavori anche di organizzare una festa di fine anno per gli studenti del di gruppo. Sarebbe utile in particolare per gli studenti che liceo. abitano fuori Pinerolo e potrebbero ottimizzare i tempi Iniziative minori, ma pur sempre importanti, sono quelle di fermandosi a studiare a scuola, magari in compagnia. Ulteriore rendere effettiva e funzionante la raccolta differenziata che da obiettivo è quello di attivare un wi-fi pomeridiano su queste anni viene praticata nella nostra scuola, ma con scarso successo due aule. (per colpa degli studenti come anche del personale); quella di Per quanto riguarda i pomeriggi culturali le attività proposte istituire un'unica bacheca per gli annunci degli studenti (al sono varie: cineforum, incontri con scrittori e musicisti, dibattiti posto delle quattro o cinque che sono nella scuola) più chiara e di attualità. “concentrata”; quella di utilizzare cassette della posta, o il più Nel programma sono anche previste due giornate autogestite diretto facebook per le opinioni degli studenti, i consigli, le dagli studenti. Una di attualità e cultura, discussioni critiche e quant'altro ai rappresentanti. Segue a pag.21 18


TUTTI GLI STUDENTI DEL PORPORATO Anno Scolastico 2011-2012

CLASSICO

4AGINN:Susanna, Elisea, Elisa, Marta, Arianna, Stefania, Federica, Ludovica, Benedetta, Meriam, Francesca, Enrico, Alessandra, Sara, Greta, Roberta, Lorenzo, Giulia, Luca, Giulia, Giulia, Vittoria, Martina, Cristiano, Francesco, Claudia, Gaetano, Fabio 4BGINN:Silvia, Sofia, Simona, Enrica, Eleonora, Elena, Edoardo, Marta, Elisabetta, Marta, Valentina, Delia, Ariane, Ilaria, Giorgia, Andrea, Eleonora, Marco, Enrico, Carlotta, Eugenia, Caterina, Marco, Valentina, Giulio, Stefano, Federica 5AGINN: Gabriele, Rebecca, Simone, Guido, Caterina, Lucrezia, Nicole, Irene, Erminda, Filippo, Alessia, Mikail, Chiara, Nicoletta, Caterina, Isabella, Giulia, Giulia, Gianluca, Valeria, Francesco 5BGINN: Giorgio, Giada, Alexia, Elisa, Alberto, Giorgia, Stefania, Ilaria, Nicolò, Edoardo, Maria, Gabriele, Chiara, Barbara, Mattia, Alessandro, Tea, Federico, Alessandra, Martina, Eleonora, Lorenzo, Elisa 5CGINN: Eleonora, Matteo, Paolo, Anita, Eleonora, Alice, Francesco, Andrea, Edoardo, Giulia, Cristina, Chiara, Eva, Giulia, Nevio, Beatrice, Martina, Irene, Matteo, Francesco, Francesca 1ACL: Eleonora, Sara, Federico, Stefano, Agnese, Davide, Alberto, Giorgia, Elisabetta, Selene, Elisa, Valentina, Giorgia, Alessandro, Marta, Giada, Edoardo, Jessica, Gabriele, Chiara, Alessandro, Francesca, Amedeo, Vincenzo, Gabriele, Marcello, Lucrezia, Alessia 1BCL: Nicolò, Chiara, Eleonora, Beatrice, Francesca, Tommaso, Federica, Francesca, Emanuele, Silvia, Giovanna, Rebecca, Patrizio, Beatrice, Rossana, Federica, Carlotta, Filippo, Lara, Alessandro, Valentina, Miriam, Teresa, Maria, Matilde, Marica, Stefano, Claudio, Edoardo, Anna 2ACL: Chiara, Selene, Giulia, Selene, Stefania, Diego, Francesco, Andrea, Andrea, Ludwig, Elisa, Sara, Federica, Lorenzo, Stefano, Francesca, Erica, Luca, Gabriele, Lorenzo, Benedetta, Alessandro, Mirko, Jolanda 2BCL: Debora, Serena, Camilla, Alessandro, Andrea, Annalisa, Fabio, Dennis, Gloria, Chiara, Nicla, Samuele, Alberto, Marco, Beatrice, Arianna, Francesco, Andrea, Giacomo, Francesca, Andrea, Matilde, Mattia, Irene, Lucia, Federica, Alessandra, Doralice, 3ACL: Chiara, Alice, Luca, Luigi, Serena, Andrea, Jacopo, Claudiu, Giorgio, Vittorio, Serena, Ilaria, Marta, Maria, Alessandro, Chiara, Alessia, Graziella, Valentina, Margherita, Veronica 3BCL: Laura, Chiara, Nicola, Ramona, Francesca, Cecilia, Federico, Lara, Martina, Rebecca, Zoltan, Lucio, Matteo, Martina, Carlotta, Pietro, Cecilia, Filippo, Elisa, Silvia, Edoardo, Stefano, Lorenza, Cristina, Eugenia, Lucrezia

LINGUISTICO

1ALG: Carlotta, Stefania, Lara, Stefania, Nicoletta, Giulia, Desiree, Carlotta, Chiara, Chiara, Alessia, Camilla, Antonia, Eleonora, Christine, Irene, Arianna, Paola, Marianna, Chiara, Christian, Francesca, Aurelian, Mathia, Elisa, Valentina, Sara, Elisa 1BLG: Elisa, Ilaria, Giulia, Luca, Emiliano, Gabriele, Maria, Guimaraes, Giulia, Alessia, Giulia, Arianna, Sabrina, Eleonora, Tiziana, Gabriele, Arianna, Chiara, Arianna, Desiree, Sara, Giorgia, Emilia, Alessandra, Laura, Matteo, Christina, Fabrizia 1CLG: Mariagrazia, Noemi, Arianna, Alessandra, Ilaria, Maveric, Valentina, Adina, Alice, Francesco, Selma, Francesco, Sara, Elisa, Paolo, Elena, Federica, Kevin, Daniele, Debora, Valentina, Francesca, Elena, Chiara, Martina, Megi, Alessandra, Nancy 1DLG: Marco, Elisa, Emanuela, Barbara, Giulia, Elisa, Erika, Veronica, Claudia, Viluta, Vittorio, Patrizia, Giulia, Camilla, Julie, Sara, Alessia, Linda, Agnese, Viviana, Noemi, Greta, Miriam, Angelica, Ilaria, Andrea, Giulia, Giovanna 2ALG: Giada, Alessandra, Beatrice, Elisa, Eva, Antonietta, Carolina, Maria, Erich, Francesco, Stefano, Alice, Denise, Mirko, Alessia, Ilaria, Katia, Greta, Lucrezia, Michele, Gabriella, Viktoriia 2BLG: Elena, Vanessa, Lucrezia, Lorenzo, Martina, Lorenzo, Rebecca, Alessandro, Ilaria, Alessia, Stefania, Edoardo, Anna, Sabrina, Valentina, Erica, Michela, Camilla, Ilaria, Samantha, Ramona, Silvia 2CLG: Vanessa, Eleonora, Andrea, Giulia, Tecla, Ottavia, Elena, Giorgia, Martina, Margherita, Sara, Alessia, Elisa, Edoardo, Sara, Michela, Elena, Lorenzo, Sofia, Paolo, Valentina, Elisabetta 2DLG: Micaela, Victoria, Anna, Chiara, Serena, Beatrice, Francesca, Erica, Camilla, Angelica, Viviana, Federica, Ilaria, Rachele, Martina, Giulia, Alex, Morgana, Eleonora, Eleonora, Federica, Alberto 2ELG:Beatrice, Chiara, Lorenza, Alessio, Monica, Lucia, Mihaela, Daniel, Ilaria, Giorgia, Aurora, Irene, Elena, Debora, Michela, Madalina, Claudia, Veronica, Francesca, Francesca 3ALG: Emilio, Barbara, Pamela, Gerarda, Giorgia, Giulia, Elena, Federica, Silvia, Arianna, Alessia, Natasha, Alessandro, Giulio, Chiara, Alessia, Dalila, Francesca, Paola 3BLG: Alice, Davide, Beatrice, Alessandro, Irene, Francesca, Arianna, Chiara, Alice, Virginia, Alessio, Kristina, Giulia, Simona, Elena, Veronica, Jasmine, Ilaria, Federica 3CLG: Daniele, Chiara, Cristina, Davide, Selena, Stephan, Alessandra, Alberto, Viviana, Miriam, Anna, Adriana, Matteo, Francesca, Ludovica, Alessandra, Giulia, Sara, Greta, Simona, Debora, Jennifer, Marta 4ALG: Elena, Barbara, Giorgia, Stefania, Ambra, Chiara, Sabrina, Valentina, Alessia, Francesca, Eleonora, Gaja, Luca, Davide, Francesca, Mirela, Lorenzo, Stefania, Morena, Chiara, Laura, Beatrice 4BLG: Giulia, Gloria, Giulia, Alice, Francesca, Debora, Valeria, Giulia, Erika, Andrea, Mariaserena, Elisabetta, Malin, Marta, Carola, Lorenzo, Beatrice, Alessandra, Lucrezia, Mara, Elisa 4CLG: Irene, Noemi, Marta, Francesca, Jessica, Desireè, Ilenia, Federico, Sonia, Chiara, Ingrid, Magda, Valeria, Valentina, Giorgia, Martina,Arianna, Federico, Amalia, Giulia, Valentina, Sara, Chiara, Marta, Alessandro, Valentina 5ALG: Valentina, Rachele, Giulio, Alessandro, Giada, Alessandra, Cristina, Lucrezia, Sara, Cinzia, Giulia, Alessia, Angelica, Beatrice, Alice, Stefania, Cecilia, Francesca, Serena, Chiara 5BLG: Alice, Alessandra, Silvia, Fabiana, Chiara, Stefania, Alice, Martina, Chiara, Sofia, Chiara, Irene, Silvia, Debora, Francesca, Miriam, Gloria, Marta, Jessica, Marzia, Ambra, Veronica, Valentina 5CLG:Marc, Chiara, Marzia, Francesca, Ilaria, Viviana, Matteo, Elena, Fabiola, Noemi, Debora, Anna, Rita, Giulia, Elisabeth, Valeria, Myriam, Martin, Eleonora, Valentina, Sara, Alessandra

SOCIOPSICOPEDAGICO

3ASPP:Serena, Sara, Sonia, Martina, Ilaria, Alice, Desiree, Sara, Giovanni, Chiara, Federica, Noemi, Giulia, Veronica, Sara, Chiara, Debora, Francesca, Gemma, Mara, Francesca, Chiara, Noemi, Paolo 3BSPP: Sara, Serena, Claudio, Francesca, Marika, Laura, Selene, Deborah, Francesca, Erica, Ilaria, Martina, Alessia, Elisa, Veronica, Veronica, Vanessa, Isabella, Marta, Luca, Denisa

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3CSPP: Valeria, Claudia, Ileana, Gaia, Alice, Jessica, Francesca, Sara, Silvia, Martina, Alessandra, Sofia, Chiara, Alice, Giulio, Rachele, Valentina, Mara, Michela, Giulia, Serena, Tiziana, Luca, Christian 3DSPP: Francesca, Serena, Chiara, Jennifer, Martina, Giulia, Adelaide, Valentina, Denise, Francesca, Martina, Vanessa, Xhensila, Diana, Alessandra, Susan, Alessia, Paola, Valeria, Ilaria, Marika, Paola 4ASPP:Francesca, Alice, Giulia, Ilaria, Luana, Marta, Luana, Ilaria, Simone, Stefano, Miriana, Chiara, Chiara, Erica, Debora, Margherita, Ilaria, Rosy, Stephanie, Emanuela, Silvia, Stefania, Marianna, Simona, Elisa, Luca 4BSPP: Clarissa, Davide, Martina, Serena, Martina, Sabrina, Carola, Silvia, Antonietta, Naomi, Giulia, Noemi, Gioele, Silvia, Marianna, Sabrina, Edoardo, Angela, Erika, Greta, Alberto, Alessia 4CSPP: Elisabetta, Liliana, Noemi, Roberta, Beatrice, Anna, Samantha, Francesca, Veronica, Valentina, Erica, Eliana, Michele, Astrid, Chiara, Naomi, Alessia, Sandra, Michelle, Federica, Chiara, Sara, Erica, Camilla, Giulia 5ASPP:Serena, Irene, Alessia, Monica, Raffaella, Paola, Giulia, Greta, Veronica, Morena, Sara, Martina, Sara, Micaela, Giulia, Stefania, Francesca, Beatrice, Beatrice, Alessia, Elena, Serena, Tatiana 5BSPP: Annalisa, Chiara, Vanessa, Giada, Omar, Coraline, Noemi, Carola, Cristina, Lucrezia, Claudia, Chiara, Alessandra, Tamara, Elisa, Silvia, Francesca, Genny, Jennifer, Martina, Carlotta 5CSPP:Alice, Francesca, Valeria, Sara, Elisabetta, Sara, Stefania, Sonia, Giusi, Silvia, Erica, Federica, Emanuela, Carlotta, Vivien, Samantha, Federica, Francesca, Nadia, Elisa, Marta, Clorinda, Denisa, Martina, Annalisa

SCIENZE SOCIALI

3ASOC: Giorgia, Claudia, Krizia, Veronica, Beatrice, Valentina, Nadia, Alessandra, Dayana, Jessica, Stefania, Federica, Davide, Deborah, Devis, Jessica, Francesco, Sara, Alessio, Giorgia, Miriana, Isabelle, Madalina, Samira, Valentina, Federica, Veronica 3BSOC: Emilia, Francesca, Eleonora, Gloria, Camilla, Roberta, Davide, Andrea, Alessio, Laila, Martina, Andrea, Martina, Federica, Vanessa, Maria, Giulia, Giulia, Carol, Vanessa, Jonatha, Simone, Francesca, Elisa, Silvia, Sara, Lorenzo 3CSOC:Cristina, Simona, Alessia, Chiara, Miriam, Daniele, Claudia, Mary, Vittoria, Emily, Elisa, Roberta, Cristina, Isabel, Anna Chiara, Debora, Alexandrina. Elisa, Maria Beatrice, Alessia, Andrea, Sara, Sharon, Cabrera, Nicoleta 4ASOC: Ylenia, Francesca, Irene, Sara, Maddalena, Christopher, Elena, Ilaria, Federica, Alice, Martina, Eleonora, Giulia, Elena, Pamela, Sara, Luca, Lara, Noemi, Marta, Isabella, Monia, Elisa 4BSOC: Sara, Sara, Micaela, Francesca, Alessia, Miriam, Michaela, Elisa, Veronica, Alessia, Eleonora, Isabel, Chiara, Chiara, Alessandro, Luca, Alessandra, Alessandra, Valentina, Barbara, Cristina, Noemi, Elisa, Alberto, Cassandra, Emilia 4CSOC: Alessandra, Alessia, Erika, Ilenia, Beatrice, Samanta, Federica, Aurora, Federico, Stefania, Martina, Monica, Sara, Margherita, Eleonora, Eleonora, Valeria, Arnaldo, Martina, Ilaria, Marta, Giulia, Sara 4DSOC: Federica, Chiara, Michela, Michela, Elisa, Cristina, Giulia, Federica, Maria Grazia, Margherita, Arianna, Chiara, Ambra, Giada, Chiara, Rebecca, Andreea, Silvia, Giorgia, Gianina, Roberta, Alessandra, Carola, Andrea, Alessandra, Lisa, 5ASOC: Federica, Sandra, Elisa, Giulia, Virginia, Alessia, Elisa, Alessia, Ylenia, Debora, Alessia, Marzia, Giulia, Giulia, Tiziana, Giulia, Ilaria 5BSOC: Centaine, Ilaria, Elisa, Miriana, Giulia, Tommaso, Monica, Arianna, Lucia, Cassandra, Francesca, Sonia, Chiara, Ilaria, Giulia, Deborah. Martina, Gjyljana 5CSOC: Guglielmo, Arianna, Valentina, Erika, Paola, Beatrice, Deborah, Althea, Ioana, Carlotta, Alessia, Arianna, Jessica, Valentina, Cristina, Ilaria, Rocco, Irene, Simona

SCIENZE UMANE

1ASU: Giulia, Simona, Dea, Clarissa, Chiara, Sara, Eleonora, Annalisa, Asja, Noemi, Sarah, Veronica, Giulia, Beatrice, Ornella, Nicole, Silvana, Beatrice, Melissa, Stefania, Davide, Chiara, Giulia, Mara, Sonia, Cinzia 1BSU: Stefania, Luana, Giorgia, Francesca, Arlette, Giada, Davide, Francesca, Veronica, Francesca, Valentina, Martina, Miriam, Letizia, Eleonora, Valentina, Martina, Alessandra, Clizia, Nicole, Miriana, Luisa, Fabiola, Giulia 1CSU: Irene, Clarissa, Ben Haj Ali JihaneBent Mohamed, Sara, Giulia, Dario, Alessia, Irene, Anna, Claudia, Sara, Vanessa, Noemi, Valentina, Elena, Sara, Iris, Simone, Valentina. Selene, Jennifer, Claudia, Nicole, Giada 2ASU: Valeria, Martina, Samanta, Chiara, Gabriele, Marta, Annalisa, Alice, Angelica, Marco, Elettra, Maria, Beatrice, Valeria, Giulia, Giulia, Debora, Christian, Valeria 2BSU: Carolina, Alessia, Alice, Cristina, Emily, Ilaria, Nicole, Cristina, Margherita, Valentina, Francesca, Sara, Marco, Martina, Laura, Eleonora, Stephanie, Davide, Maila, Simone, Margherita, Gaia 2CSU: Martina, Nicoletta, Giulia, Giulia, Rebecca, Silvia, Chiara, Elena, Miriam, Sara, Elisa, Ilaria, Giulia, Alessia, Arianna, Fabiana, Silvia, Eleonora

SCIENZE ECONOMICO SOCIALE

1AES: Sarah, Federica, Veronica, Carolina, Aurora, Stefania, Sharon, Serena, Francesca, Francesca, Sonia, Giulia, Federica, Chiara, Francesca, Selene, Priscilla, Michela, Giorgia, Elisa, Natascia, Sharon, Martina, Sarah, Ledina, Lucrezia 1BES: Manuela, Irene, Jennifer, Nikolaus, Jessica, Chiara, Letizia, Sara, Emily, Sara, Patrizia, Sharen, Matilde, Marica, Gloria, Alessia, Stefania, Ismael, Deborah, Sara, Maria Teresa, Elisa, Martina, Greta, Marco 1CES: Ermanna, Jenny, Lucia, Erika, Daniele, Clarissa, Veronica, Alexandra, Francesco, Cristina, Ilenia, Chiara, Fabjola, Fabiana, Carlotta, Alessia, Giorgia, Giulia, Marianna, Fabiana, Emma, Stephanie, Federico, Dana, Nicholas, Daysi 1DCES:Enrica, Giorgia, Sofia, Alessia, Silvia, Sabrina, Samantha, Giulia, Emanuela, Giulia, Alice, Barbara, Giada, Federica, Erika, Gabriella, Marta, Giulia, Karen, Francesca, Stefania, Chiara, Laura, Luna, Lucia, Eleonora, Alessia 2AES:Sara, Viviana, Paola, Francesca, Serena, Sanu, Veronica, Simona, Sofia, Elena, Miriana, Chiara, Alina, Jessica, Elisa, Sara, Stefania, Elisa, Cristina, Alessandro, Simona, Giulia, Mara, Matteo, Giada 2BES: Giada, Antonio, Rebecca, Gloria, Sabrina, Elisa, Gaia, Giorgia, Gregorio, Martina, Michela, Alessandro, Alessandra. Davide, Andrea, Patrizia, Martino, Alina, Riccardo, Sara, Giorgia, Giulia, Elena, 2CES: Alberto, Jessica, Francesca, Matteo, Martina, Veronica, Alice, Francesca, Desiree’, Rebecca, Ilaria, Sarah, Francesca, Elisa, Sara, Giorgia, Daniele, Alessandro, Gaia, Matteo, Martina, Tea 2DES: Martina, Vittoria, Sara, Pietro, Riccardo, Elena, Alessandro, Roberta, Ciro, Noemi, Lisa, Diana, Meritxell, Jessica, Ilaria, Marco, Marta, Alice, Giorgia, Chiara, Sharon, Dumitru

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I nomi più diffusi del Porporato Nomi comuni femminili: Giulia (62), Chiara (58), Francesca (53), Sara (50), Martina (38), Alessia (35), Valentina (30), Ilaria (29), Federica (26), Alessandra (24), Stefania (21), Alice (22) Nomi comuni maschili: Alessandro (17), Andrea (16), Francesco (11), Lorenzo (10), Davide (11), Matteo (9), Gabriele (8), Marco (8) Nomi unici: Aurelian, Mathia, Guimares, Elisea, Mikail, Meriam, Gaetano, Susanna, Cristiano, Delia, Ariane, Nevio, Ludwig, Claudiu, Jolanda, Tecla, Ottavia, Maveric, Viluta, Megi, Viktoriia, Andreea, Gianina, Monia, Alexandrina, Centaine, Gjyljana, Ornella, Elettra, Luna, Malin, Mariaserena, Gaja, Stephan, Elisabeth, Xhensila, Astrid, Jonatha, Nicla, Dayana, Samira, Devis, Kevin, Tamara, Cabrera, Nicoleta, Graziella, Zoltan, Adeide, Jacopo, Gregorio, Gerarda, Kristina, Natasha, Mihaela, Adina, Giacomo, Doralice, Anita, Amedeo, Vincenzo, Giovanni, Marcello, Tommaso, Emanuele, Diego, Maria Teresa, Mirro, Dennis, Samuele, Meritxell, Dumitru, Ciro, Sanu, Daysi, Fabjola, Jenny, Ermanna, Alexandra, Karen, Gemma, Emma, Omar, Liliana, Naomi, Rosy, Susan, Marc, Althea, Adelaide, Genny, Coraline. Erich, Michelle, Patrizio, Julie, Eliana, Ismael, Isabelle, Erminda, Rossana, Giusi, Vivien, Mary, Emilio, Renato, Daniel, Laila, Krizia, Dalila, Linda, Guglielmo, Rocco, Christopher, Tatiana, Morgana, Adriana, Martino, Nancy

I rappresentanti d’istituto, segue da pag. 20 Mi sembra un programma abbastanza ricco e, soprattutto, mirato al coinvolgimento degli studenti. Solo una pecca: la mancanza di opposizione. Per quanto la Lista 33 possa essere (sembrare, dato che per il momento non abbiamo ancora toccato nulla con mano) ben organizzata, attiva, addirittura efficace, si sente la mancanza di altre opinioni. Ci sarà qualcuno che non la pensa come loro? Sono forse stati eletti per mancanza di alternative? Si può fare di meglio? Almeno per quest'anno credo che le risposte a queste domande rimarranno in sospeso, in attesa di nuovi progetti per l'anno prossimo nel quale, ricordo, non ci sarà neanche più uno dei rappresentanti 2011/ 2012, e qualcun altro dovrà farsi avanti. Concluderei con una citazione del grande G.G.: “Libertà è partecipazione”. Se c'è bisogno di spiegare, per me significa questo: se tenete alla vostra libertà (di pensiero, azione, espressione) partecipate. A scuola ne avete la possibilità, coglietela è fondamentale capire che la scuola siamo noi, è per noi, è un posto che vale la pena di vivere non solo per le ore di studio, ma anche oltre il mero impegno scolastico. Impegniamoci per fare in modo che il nostro liceo diventi un bel luogo da vivere, un luogo di confronto, divertimento e reale cultura.

Lettere alla redazione

Counselling e riorentamento Anche quest’anno sarà in funzione nella scuola lo sportello di “Counselling e riorientamento” gestito dal prof. Giulio Ameglio. Lo scopo di questo sportello è duplice: fornire un aiuto agli studenti che incontrano difficoltà scolastiche di vario tipo (nello studio, nelle relazioni, ecc.) e affrontare le situazioni in cui si potrebbe ipotizzare un cambio di indirizzo o di scuola. Non si tratta di un intervento di tipo psicologico, ma di una occasione di ascolto e di aiuto nella riflessione per affrontare tali situazioni di difficoltà con le proprie risorse. Lo sportello è attivo il lunedì dalle 9.20 alle 10.20, il mercoledì dalle 13.45 alle 14.45 e il venerdì dalle 10.20 alle 11.20. I colloqui si svolgono nella saletta presso l’aula insegnanti della sede. Per accedere ai colloqui è necessario prenotarsi presso i bidelli all’ingresso della sede centrale o rivolgersi direttamente al prof. Ameglio. Naturalmente per accedere ai colloqui durante l’orario scolastico, è necessario chiedere il permesso al docente presente in classe in quel momento.

Prima del primo giorno di scuola Ho deciso di fare qualcosa di diverso, dal solito articolo sul primo giorno di scuola: parlerò … del prima. Vi ricordate quando eravate voi, (delle attuali II, III, IV, V) e non noi, a essere i primini? Ora immaginate noi piccoli e sperduti ragazzini, appena usciti dalla terza media, con le più insensate e spaventose fantasie su come sarebbero state le superiori del tipo: insegnanti crudeli e che ti regalano un due ogni volta che dici qualcosa, compagni che si comportano come alieni e che sembra vogliano mangiarti ogni volta che gli rivolgi la parola. Oppure con altrettante stupide idee, ma, tutto tranne che negative come: Professori stupendi che danno solo voti dall’ otto in su e compagni super simpatici che sembrano tutti potenziali migliori amici. In parole povere immaginavamo tutto fuorché la realtà, ma di questo ce ne accorgevamo (o forse questo vale solo per me) soltanto la sera prima; quando in preda all’ansia spendevamo tutta la ricarica di dieci euro per inviare un milione di messaggini d’auguri, che andavano dai più poetici e lunghi tre chilometri del tipo “ Non so come sarà il liceo, ma …” ai più schietti “buon primo giorno di scuola”, in cui a volte le amiche e gli amici ci rassicuravano e dicevano che sarebbe andato tutto bene. Dopo o prima della corsa agli SMS, noi ragazze ci perdevano in una lunga e precisissima ideazione dell’look quasi come se avessimo dovuto affrontare una sfilata (che poi, l’indomani, sarebbe passata del tutto inosservata). Infine sfiniti tutti noi ragazze e ragazzi ci addormentavamo pieni d’ansia e con la certezza che avremmo dormito poco. Mi resta solo una cosa importante da dire: ci siamo tutti preoccupati inutilmente! Perché Il Liceo Porporato (a parte i tanti compiti e le tante pagine da studiare) è veramente una scuola fantastica! Abbiamo trovato compagni simpatici, prof strani, altri severi, altri ancora ma tutti simpatici, attività extrascolastiche tra le più belle e divertenti che vanno dal teatro allo sport (anche se non penso siano in molti a voler restare a scuola oltre le lezioni), il tutto in un istituto bellissimo. 21



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