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Relazione dell’avocato Luisella Nicosia sul gratuito patrocinio
from Il Bilancio 2022-23 dell'OgL
by OdgMi
Nel 2022
l’Ordine dei Giornalisti della Lombardia ha fornito come di consueto ai propri iscritti consulenza relativamente alle problematiche legali più scottanti che i giornalisti si trovano ad affrontare nello svolgimento della professione.
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Come sempre, negli ultimi dodici mesi si sono registrate numerosissime richieste di chiarimenti, solleciti ed approfondimenti, sia da parte di professionisti che da parte di pubblicisti e di praticanti.
Accanto alle modalità introdotte in periodo pandemico, tuttora riproposte (consulto telefonico e/o in videochiamata), molto spesso chi ha necessità di un parere e/o di un approfondimento preferisce approfittare dell’opportunità di un appuntamento in sede.
Se si deve porre attenzione a qualche aspetto saliente, possiamo dire che un fenomeno sempre molto ricorrente nel mondo giornalistico è la tendenza da parte di alcuni editori a rivolgersi alle professionalità esterne e in partita Iva, anche da inserire in redazione per lavoro di tipo continuativo, a tutto scapito di una effettiva tutela del giornalista che, pur trovandosi a dover sostenere ritmi lavorativi a tempo pieno, non può molte volte usufruire del corretto inquadramento contrattuale, privo di garanzie effettive, con evidente e pacifica perdita di forza contrattuale. Un altro aspetto che sempre più risulta marcato è quello di un ingresso per i giovani nel mercato del lavoro giornalistico sempre più difficoltoso e diluito nel tempo, cosicchè ci si trova di fronte a giovani pubblicisti o professionisti laureati o anche con master che alle soglie dei trent’anni e anche oltre si trovano a dover sottostare a condizioni veramente inique per accedere ed inserirsi nel mondo della stampa cartacea o online; si assiste così a pesanti “sfruttamenti” e il più delle volte ad in- serimenti temporanei e incerti in collocazioni precarie e con retribuzioni per nulla parametrate agli studi fatti e al costo stesso della vita. Da ultimo, per quanto riguarda i crediti professionali non onorati, si registra una diffusione omogenea nei confronti di editori, piccoli e medi, che risultano, purtroppo, totalmente o parzialmente insolventi o con pesanti ritardi, rispetto alle tempistiche concordate all’atto della commissione dell’attività, con conseguente pregiudizievole precarietà per chi si trova ad operare come libero professionista. Non va trascurato, poi, come si registrino sul web sempre più iniziative velleitarie, mirate esclusivamente a scegliere i professionisti da utilizzare e a cui chiedere contenuti non in base al curriculum o alle effettive competenze vantate, ma semplicemente in base alla capacità di veicolare traffico sul sito e di ottenere elevati numeri di click.
Per quanto riguarda i mancati pagamenti delle competenze professionali, accanto alle piccole realtà editoriali talora coinvolte in improvvise disavventure finanziarie, a volte fino al fallimento stesso della società, si registrano pure committenti medi e grandi, che risultano, purtroppo, parzialmente o totalmente insolventi o con pesanti ritardi, giustificati da numeri bassi di vendita del cartaceo e/o da flop sul web, conseguenze che in sè non dovrebbero in alcun modo ricadere sul singolo professionista a cui è stato commissionato un lavoro, ma esclusivamente sull’imprenditore come rischio d’impresa.