
2 minute read
Ad Augusta incontri bilaterali sulla portaerei Cavour
Andrea Doria, esercitazioni Nato
Nell’ambito dell’esercitazione Steadfast Defender e le attività dell’European Carrier Group Interoperability Inititative, il cacciatorpediniere Andrea Doria si è esercitato con i paesi dell’Alleanza Atlantica
Advertisement
di Emanuele Scigliuzzo
La Steadfast Defender si può considerare tra le più importanti e complesse attività addestrative condotte dai paesi della Nato. L’edizione 2021, che ha visto la partecipazione di circa 20 paesi dell’Alleanza Atlantica, si è svolta su un programma suddiviso in tre fasi diverse ma legate da un unico filo conduttore. I temi sono stati: l’impiego di truppe e mezzi per un rapido dispiegamento delle forze; un test per valutare la velocità di rischieramento (deployment) di una forza di reazione rapida (Very High Readiness Joint Task Force) e quello della difesa delle Linee di Comunicazione, Sea Lines of Communication (SLOC), che rivestono un’importanza strategica per il commercio mondiale. Secondo le statistiche il 90% delle merci globali è trasportato via mare e in prossimità delle coste vive l’80% della popolazione. Il commercio estero italiano per il 54% avviene via mare e il nostro Paese è un punto di riferimento per quanto riguarda le merci che viaggiano nel Mar Mediterraneo. Ma oltre il trasporto di persone e merci, bisogna tener contro dell’importanza della posa dei cavi sotto marini per il passaggio dei dati, degli oleodotti e gasdotti che attraversano gli abissi, ma anche delle risorse energetiche che custodiscono. Anche l’Artico oggi, a causa dei cambiamenti climatici con la riduzione della superficie glaciale prospetta l’apertura di nuove importanti rotte. Attraverso diversi impegni di cooperazione internazionale dell’Unione Europea e della Nato, che vedono le navi della Forza Armata dislocate nel Mare Nostrum, ma anche in Oceano Indiano e nel Golfo di Guinea, la Marina Militare vigila sulla difesa degli interessi nazionali, sul libero uso del mare e la tutela di un ecosistema delicato, che costituisce una fonte primaria di vita per l’uomo. Le attività addestrative come la Steadfast Defender, sono indispensabili per affinare una sinergia, con le marine dei paesi alleati, che è determinante nelle fasi ope-
rative. Terminata l’attività addestrativa che si è svolta nelle acque antistanti il Portogallo, il cacciatorpediniere Doria si è aggregata al gruppo di navi a scorta della Portaerei HMS Queen Elizabeth, insieme a unità della marina statunitense e olandese. Il gruppo navale in transito nelle acque del Mar Mediterraneo ha potuto svolgere diverse esercitazioni che hanno visto il pieno coinvolgimento dei reparti di volo impiegati a bordo di nave Doria, ma anche i piloti degli AV-8B di stanza a Sigonella e i fucilieri della Brigata Marina San Marco. L’attività, che rientra nell’ambito dell’European Carrier Group – Interoperability Initiative, ha visto coinvolta anche la portaerei Cavour.


L’European Carrier Group Interoperability Inititative nasce da un’iniziativa di Francia e Inghilterra per arrivare, nel 2008, a includere nove paesi che hanno sottoscritto un protocollo d’intesa. Le nazioni partecipanti, Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Olanda, Portogallo, Gran Bretagna e dal 2018 anche la Danimarca, hanno stretto un’intesa finalizzata alla costituzione di un Multination Carrier Strike Group ovvero, un gruppo navale composto da diversi tipi di unità, inclusi sommergibili, anche con finalità di scorta e supporto logistico a una portaerei.