Dicembre 2015

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Newsletter di libera informazione – Autoprodotta – Anno III – Numero 11 – DICEMBRE 2015

Intervista ad

SI PUO' FARE

Voci e parole Di PAOLA MASCHIO

bellissima intervista di Marcella Esmeralda Stasio TANTE BELLE NOTIZIE

L'ANGOLO DI CESAR UNA VIGNETTA PER SORRIDERE

All'interno la rubrica PRENDI NOTA, consigli ed informazioni per affrontare meglio la crisi


Su internet noiperilsocialene ws



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Il 21 dicembre ufficialmente entriamo nell'inverno, mentre dalla parte opposta del mondo si entra nell'estate. Lo vediamo scorrere stranamente davanti ai nostri occhi, le gemme che sbocciano, le forsythie e le ginestre che al riparo dal vento costellano muri screpolati di piccole pennellate che dovrebbero sapere di primavera. Quest'anno venti di guerra non più tiepida sferzano le pianure e le rocce di territori a noi così distanti, anche se quel rumore, quel suono, non si era mai sentito così vicino e pauroso. Un paesaggio un po' strano per il nostro Presepe. La paura, come la notte, genera mostri, e anche il prossimo anno le storie ancora da scrivere sono misteriose. Cerchiamo nel pozzo delle nostre perplessità l'immagine della luna che si riflette sul fondo. Torniamo bambini a cercare la magia delle feste, ma non per voler allontanare i problemi che a gennaio torneranno puntuali, ma per tirare il fiato, per respirare aria pulita almeno una notte ed accendere delle piccole luci di speranza. Entreremo in un nuovo anno e speriamo di farci trovare un po' più nuovi, più preparati, più rispettosi sia dell'uomo, sia dell'ambiente che sono le nostre uniche eredità. E non importa se saremo a Brisbane, a Torino, a Parigi, a Los Angeles, a Reykjavik. Le eredità non hanno luoghi preferiti, sono dentro di noi, nel nostro cuore. Perché lì è casa. PAOLO FORSENNATI



DICEMBRE 2015

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IN QUESTO NUMERO :

29 ATTUALITA' 20 Zabaione sotto l'albero 21 Miliardario dona tutto ai cani randagi

22 Un negozio di giocattoli in regalo ai bambini poveri di New York

49 Il certificato di proprietĂ digitale 50 Il trasporto non urgente in ambulanza

51 Servizio elettorale per persone non deambulanti

INTERVISTE 29 Antonio Tallura Ciak, azione !

37 Salvatore Ferrara

Sport, sorrisi e solidarietĂ

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RUBRICHE 13 Si può fare

a cura di Marcella Stasio

21 Voci e parole a cura di

INOLTRE

Paola Maschio

43 Libri da leggere Di Jacopo Tomasi

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Cibo e salute a cura di Silvia Bianco

49 Consigli ed informazioni utili

41

Oggi vi parlo di.... a cura di Raffaella Fanelli

SU TUTTI I NUMERI

45 Vite in cerca di aiuto a cura di Kietty Bassi per PARADA

11 Editoriale

53 Il calcio disabile...l'altro calcio

40 L'angolo di Cesar

a cura di Claudio Girardi

di Serafina Bruna Raffaele Ridiamo in compagnia Ultima di copertina di Sabina Suman

49 Le fotografie pubblicate sono e restano di proprietĂ degli autori.


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IN REDAZIONE SERAFINA BRUNA RAFFAELE editorialista e supervisore Mi sono sempre occupata di organizzazione eventi, di commercio e di pubbliche relazioni. Ho lavorato in Radio, nel settore dello spettacolo ed ho avuto un'agenzia turistica, prima in Italia, che si occupava di passaggi in barca a vela e autostop organizzato. Avendo viaggiato molto per lavoro e diletto ho avuto la possibilità di approfondire le lingue inglese e francese. Dal mese di Novembre 2013 curo NOI PER IL SOCIALE che diffonde e parla del mondo della disabilità e consiglia, con suggerimenti di vario genere, come affrontare al meglio le difficoltà.

VINCENZO TORELLI interviste e progetto grafico Autore e compositore di canzoni, sigle Tv e colonne sonore ha collaborato con moltissimi artisti del panorama musicale italiano. Partecipa come ospite in molti eventi benefici, fa anche parte della Nazionale Artisti Tv. Cura e realizza la grafica e l'impaginazione di NOI PER IL SOCIALE. Si occupa dei contatti e delle interviste per la testata.

MARCELLA STASIO scrittrice Ciao, mi chiamo Marcella Esmeralda e sono nata a Napoli, ho un sogno molto particolare: sostenere la ricerca medica perchè trovi una cura per la mia patologia, l'artrite reumatoide. Ho scritto il libro "Un giorno credi..." (Il racconto di Marcella) il cui ricavato è destinato interamente alla ricerca scientifica per la cura del malato reumatico. La mia rubrica si intitola SI PUO' FARE

PAOLA MASCHIO Esperta musica cristiana Dal 1995 si occupa della promozione di musica cristiana attraverso internet, stampa (giornali e radio). Ha creato il sito per l'Associazione Magnificat artisti cristiani Europa e il sito “Informazione Musica Cristiana”. Ha collaborato come ufficio stampa per moltissimi festivals internazionali. Collabora con le associazioni di artisti cristiani CAM (USA) “Il Mio Dio Canta Giovane “ (ITALIA) “MUSICA CATOLICA” (AMERICA LATINA). La rubrica che cura su queste pagine si intitola VOCI E PAROLE.

RAFFAELLA FANELLI blogger Laureata in storia antica, lavoro nell'ambito informatico. Sono molto interessata al mondo dell'economia eco solidale, dei GAS e dei prodotti bio. Da sempre attenta al sociale mi dedico volontariamente sul “campo” e scrivo di questo nella rubrica OGGI VI PARLO DI.

http://renzoaleandri.wix.com/noiperilsocialenews


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KIETTY BASSI Associazione Parada Romania Ciao, sono Kietty Bassi responsabile della comunicazione di Parada sia in Italia che in Romania. Ho sempre amato i bambini e ogni racconto che riguarda le loro vite sulle e sotto le strade di Bucarest Ë un messaggio sociale importante che va trasmesso. La rubrica che curo si intitola VITE IN CERCA DI AIUTO.

PAOLO FORSENNATI fotografo copertine E' una persona che adora l'arte e la creatività in tutte le sue espressioni, arrivata alla fotografia dall'hobby adolescenziale fino ad una vocazione adulta, consapevole e appagante. Gli piace entrare in sintonia con il paesaggio o le persone e situazioni descrivendoli con la sua personale visione, un pò onirica. Si definisce un ladro di immagini e di sensazioni. E' l'autore delle nostre copertine.

JACOPO TOMASI Ufficio Stampa EDIZIONI ERICKSON Si occupa di recensire e presentarci mensilmente tre libri da lui stesso selezionati. La scelta, sempre felice, è dettata da opere che “abbracciano” la nostra linea editoriale trattando temi di sicuro interesse per i nostri lettori. Lavora come ufficio stampa per la nota casa editrice Erickson. La sua rubrica si intitola LIBRI DA LEGGERE.

CESAR vignettista Illustratore, fumettista, vignettista. Ha pubblicato su Topolino, Dolly, il Corriere dei Piccoli, il Messaggero dei Ragazzi, Panorama, Seiotto, e attualmente su Piemme, Ragazzi, la Giostra, il Bollettino, Dimensioni Nuove, Seat Pagine Gialle e l'agenda Smemoranda. Illustra libri per l'infanzia scolastica per vari Editori e collabora per varie agenzie grafiche e pubblicitarie. Ogni mese ci regala una vignetta.

SABINA SUMAN grafica Vive in provincia di Verona. Dopo la passione per il pc, che usa anche per lavoro, nasce nel 2005 la passione per la grafica con l’uso principalmente di Adobe Photoshop. Nei primi anni crea immagini correlate alle sue poesie, altro suo interesse smesso nel 2009, in seguito lascia libero sfogo alle elaborazioni secondo l’ispirazione creativa del momento, usando foto proprie, di amici o da internet. Non potendo dedicarsi alla pittura, per problemi fisici, ha trovato nella grafica al computer un valido strumento di liberazione artistica. Realizza immagini per copertine di libri e cd, cataloghi, manifesti, locandine e immagini di vario genere, anche a tema religioso con citazioni della Bibbia. L'ultima di copertina è sua.

http://renzoaleandri.wix.com/noiperilsocialenews


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SILVANA ALASIA artista e pittrice E' illustratrice e autrice di molti libri soprattutto per l'infanzia pubblicati da note Case Editrici come De Agostini, Fabbri Editori, Sei, Panini, E. Elle, Daniela Piazza e molte altre. E' autrice di una numerosa serie di prestigiose collezioni di Tarocchi edite dalla nota Casa Editrice Lo Scarabeo. Inizia giovanissima la sua carriera pittorica presentandosi con la grafica, ricevendo premi e riconoscimenti ed espone i suoi primi lavori con personali e collettive. Negli anni successivi evolve la sua passione per la pittura figurativa del realismo contemporaneo. Collabora con gallerie in diverse città d'Italia. In seguito entra a far parte della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino: una sua opera si trova esposta all'interno del Palazzo. Un'altra si trova al C.O.N.I. esposta a “Casa Italia” nell'Olimpiade di Vancouver 2010. Per noi si occupa di ricercare e proporre film poco conosciuti al grande pubblico, ma pieni di contenuto. La rubrica multimediale si intitola PIiLLOLE DI SAGGEZZA segnalazioni di film che fanno crescere e arricchire il senso della vita e si può vedere e leggere sul nostro sito web.

SILVIA BIANCO counseling alimentazione naturale e vegana Sono laureata in legge ma di quello studio poco ho fatto nella mia vita. Da sempre sono stata affascinata dalla relazione con il cambiamento e dalla vita immersa nella natura. Dopo un master in peacekeeping che mi porta a viaggiare in diverse parti del mondo, tornata in patria, mi iscrivo ad un corso di studi sul counseling dove apprendo tecniche e dinamiche sull'arte del cambiamento. Tre anni fa grazie ad un problema di salute mi avvicino alla cucina macrobiotica e lì la mia vita ha una svolta. Osservando i benefici quotidiani sulla mia salute di questa cucina semplice e vicina alla natura, mi iscrivo al mio primo corso di cucina macrobiotica e vegana. Torno a casa con una tale gioia e con tanti sapori nuovi in bocca che dico con un entusiasmo travolgente a mio marito: “ho deciso di frequentare tutto il percorso di terapia alimentare della scuola la Sana Gola, voglio conoscere di più sugli effetti di questo cibo”. E così fu, terminato il corso di studi ora desidero aiutare le persone che vogliono affrontare un cambiamento alimentare ad attuarlo nel modo più semplice ed efficace possibile. Metto a disposizione le mie riflessioni, le mie letture e le mie conoscenze ma soprattutto la mia esperienza (anche i miei pasticci in cucina) in merito nel blog Cucinaincambiamento, attraverso newsletter e conferenze informative e degustative, offro anche consulenze personali per chi vuole capire come affrontare diversi problemi di salute con l'alimentazione naturale. CIBO E SALUTE è la rubrica che cura.

CLAUDIO GIRARDI atleta paralimpico Presidente e giocatore del Torino F.D. (FOR DISABLE) e nel giro della Nazionale azzurra di calcio a 7 Disabili introduce questo mondo calcistico sconosciuto al grande pubblico per cercare di diffondere questa disciplina che è riconosciuta a livello paralimpico. La sua rubrica si intitola IL CALCIO DISABILE...L'ALTRO CALCIO.

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...E QUESTO MESE SUI NOSTRI SPAZI WEB POTETE TROVARE...... La pagina / rubrica “iPILLOLE DI SAGGEZZA segnalazioni di film che fanno crescere e arricchire il senso della vita”. Visitando il sito potrete vedere i film che la nostra Silvana Alasia ci consiglia da questa pagina, ma che si vedono e si “leggono” sul web. Come ? Sul sito NOIPERILSOCIALENEWS alla voce films selezionati per voi o al link presente sulla nostra pagina Facebook guarda il video. Il film di questo mese si intitola CYBERBULLY PETTEGOLEZZI ONLINE. Inoltre al link RICETTE il video di Silvia Bianco che vi insegna a cucinare la ricetta del mese. http://renzoaleandri.wix.com/noiperilsocialenews


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EDITORIALE E' Natale, ma siamo sicuri ? C'è la neve ? No ! Fa freddo ? No ! Siamo tutti più buoni ? Mah !? Siamo più solidali ? Può darsi ….. Ma che strano Natale. C'è la neve ? No, c'è il sole ! Fa freddo ? No, in Sicilia fanno i bagni ! Allora siamo tutti più felici ? Uhm, a occhio e croce non direi. Siamo allora forse meno 'duciosi ? Forse si. Meno disponibili ? Sempre più di fretta ? A giudicare da ciò che vedo credo di si. E' Natale, nonostante tutto. SI ORA E' NATALE ! Vi abbraccio forte forte e vi auguro un mondo di cose belle. SERAFINA BRUNA RAFFAELE

NOI PER IL sociale Newsletter di libera informazione autoprodotta Anno III – numero 11 – Dicembre 2015 Da un'idea di: Serafina Bruna Raffaele Foto di copertina di : Paolo Forsennati Articoli e rubriche di: Vincenzo Torelli Progetto grafico ed impaginazione: Studio SCRICCIOLOIDEE Torino Questo numero di “NOI PER IL sociale” viene inviato gratuitamente via mail a 3000 persone Per informazioni, invio foto e segnalazioni scrivere a: noiperilsociale@gmail.com TUTTO IL MATERIALE SPEDITO NON VERRA' RICONSEGNATO


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Se ci diamo una mano i miracoli si faranno e il giorno di Natale durerĂ tutto l'anno.

Gianni Rodari 23 ottobre 1920

14 aprile 1980


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A cura di MARCELLA STASIO

Salve amici! Siete pronti per il Natale? Quest'anno per me è davvero speciale perchè è il mio primo Natale da sposata. Questo mese voglio parlarvi di una persona che secondo me con il Natale centra davvero tantissimo! Il suo nome è Riccardo e questa è la sua storia.

Ciao Riccardo, sono davvero felice di farti quest'intervista perchè so che sei una persona straordinaria e desidero che anche gli amici di “Noi per il sociale” ti conoscano quindi, cominciamo dall'inizio, e raccontaci chi sei. Mi chiamo Riccardo Ripoli, sono di Livorno e tra qualche giorno compirò i miei primi 51 anni. Non sono sposato, ma Roberta condivide la mia vita da oltre trent'anni, santa donna! Abbiamo più di seicento figli... (sorride e spiega meglio la cosa). Abbiamo accolto più di seicento ragazzi nella nostra casa famiglia, c li abbiamo fatti crescere con amore e senso della famiglia, di conseguenza, questi seicento ragazzi, sono anche figli nostri. Ma Vi racconto com'è nata la avventura nel mondo del sociale, quello nostra che facciamo non è un lavoro, non è retribuito, non ha la tredicesima, né le ferie, né tanto meno la liquidazione, la pensione o qualsivoglia tutela. Ciò che faccio, insieme a Roberta è una scelta di vita, una missione che sentiamo nel cuore. Il nostro stipendio sono i sorrisi dei bambini, la mia tutela è la Provvidenza, la tredicesima è il poter passare ogni Natale immerso nelle risate dei miei ragazzi, della liquidazione non ne ho bisogno perché sarò al fianco di questi piccoli fino all'ultimo istante della mia umile vita; di essa, io non ho deciso assolutamente nulla, ha fatto tutto l'Omino


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l'Omino che sta lassù, il mio “capo” del piano di sopra. Correva l'anno 1985, non avevo ancora 21 anni, avevo davanti una vita da commercialista ed alle spalle una vita agiata fatta di feste in casa con tanti amici, l'amore di due ottimi genitori, parenti a iosa, quasi ogni vizio appagato, l'università a metà percorso. A settembre mio papà mi disse che la mia mamma aveva un tumore all'intestino. Furono mesi difficili, fatti di chemioterapia, viaggi della speranza a Parigi, a Dicembre, proprio il giorno di Natale, la dovettero ricoverare per operarla nuovamente. Tutto andò per il meglio e sembrava dovesse migliorare, ma il 30 dicembre entrò in coma ed il 4 gennaio 1986, il giorno del suo 25° anniversario di matrimonio, tornò in Paradiso ad allietare Dio e gli angeli con il suo sorriso. Come dare torto al Signore se l'aveva voluta con sé, era buona, solare e dolce... Ma era anche la mia mamma e la sofferenza fu tanta. Non ero preparato alla sua morte perché avevo sempre pensato che lei, donna forte oltre ogni immaginazione, avrebbe superato anche questa brutta prova, pensavo lo avrebbe fatto per me, ma a 47 anni le sue forze vennero meno e mi lasciò solo, contro la sua volontà. Il 5 gennaio, il giorno del suo funerale, in una chiesa in festa (perché così aveva voluto la mia mamma) con campane che risuonavano come a Pasqua e tanti ragazzi a suonare la chitarra canti ringraziai Dio e dissi "Signore grazie per aver preso la mia mamma con te. Certamente c'è un motivo per cui ciò è accaduto, se vorrai rivelarmelo ne sarò felice, altrimenti accetterò con gioia la tua volontà". Passai mesi tremendi, dove, addirittura, più volte pensai al suicidio, ma grazie alla forza della fede riuscivo puntualmente a scacciarlo. I miei amici erano troppo giovani per poter starmi vicino nel modo in cui avevo bisogno, la mia ragazza troppo immatura per capire cosa provassi. Mio padre colmò la sua solitudine con un'altra donna e io mi sentivo sempre più solo, tremendamente solo, paurosamente solo. A settembre, quasi per caso (poi si sa che per caso non avviene mai nulla) mi trovai a pregare al Santuario mariano di Montenero, su una collina di Livorno, e la mia guida era lì ad attendermi. Don Luigi era un sacerdote napoletano, di quelli che, senza giri di parole, dicono "pane al pane e vino al vino" e durante la Messa in una chiesa gremita di gente in giorno feriale, disse "ci sono persone che mi criticano perché faccio omelie troppo lunghe, evidentemente questi signori sono più bravi di me, vengano loro sul pulpito" e si sedette. Passarono quindici lunghissimi minuti di silenzio


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silenzio, sembrava di essere tornati come quando in classe il professore ti cerca pronto a interrogarti e darti un brutto voto. Di colpo e con tutta tranquillità Don Luigi si avvicinò al microfono e disse "questa è stata la mia omelia di oggi, vedete come è facile criticare, ma come è difficile agire" e continuò la Messa. Che uomo! Colpito ed ammirato da quest'uomo il giorno dopo andai a parlare con lui, gli raccontai il mio malessere, gli dissi che avevo sentito un sacerdote parlare delle missioni in Africa e che volevo partire come missionario laico. Mi ascoltò senza dire una parola. Quando ebbi finito mi rispose "Tu sei scemo". Primo non puoi lasciare tuo padre qui da solo, secondo hai iniziato l'università e quello che si inizia si porta sempre a termine, terzo qui c'è tanto da fare senza bisogno di andare in Africa". Rimasi sbigottito, ma avevo bisogno di una guida come del pane e mi affidai a lui. Mi inviò da una signora, Olimpia Sgherri, la Madre Teresa di Livorno, oggi in odore di santità, alla quale raccontai le mie vicende. Mi invito a recarmi con lei da una famiglia per dare ripetizioni scolastiche. Mi indignai un po'. Ma come, è tutto qui l'aiuto che posso dare? Aiutare nei compiti dei ragazzi? Interdetto andai con lei in una soffitta di terremotati dell'Irpinia, ricordo ancora la sporcizia, il cattivo odore, la casa in disordine. Il bagno e la cucina erano rappresentati da un unico buco in terra per lo scarico; i due genitori che parlavano soltanto napoletano stretto, io che non capivo, ed i tre loro bambini visibilmente denutriti e chiusi in sé stessi. Per tre giorni non toccai cibo,toccai la mia vita, la mia nuova vita iniziò quel giorno. Nove mesi dopo quel tragico evento fondai l'Associazione. Oggi dopo trent'anni ancora ringrazio Dio per aver trasformato quel mio grande dolore in una gioia immensa da donare e da ricevere. Quanto ha pesato nella tua vita la scelta di essere "genitore di ragazzi disagiati"?


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Non ha pesato, è stata una benedizione. Mi sento realizzato, mi sento papà, mi sento amico e fratello di tanti bimbi, molti di loro sono oggi ragazzi grandi già con la propria famiglia. Che gioia vederli realizzati dopo mille tribolazioni, vederli felici, venirsi a raccontare, ripensare alle marachelle che hanno fatto da piccoli, sapere che sono usciti da alcuni problemi grazie ai principi che abbiamo donato loro. La mia vita è cambiata grazie a loro e non potrei pensare ad una vita migliore. So che tu e la tua compagna, di comune accordo avete deciso di non avere figli vostri, puoi raccontarci il perchè di questa decisione ? I miei figli sono quelli che il Signore mi ha inviato. Poco importa se procreati direttamente, in adozione o in affido. E sono tanti, sono meravigliosi. Abbiamo deciso di non averne di nostri perché con dei figli propri avremmo rischiato di non essere imparziali. Inoltre c'era la possibilità di non poter accogliere qualche ragazzo difficile per tutelare la propria prole, ma volevamo assolutamente poter aiutare tutti coloro che il Signore ci avrebbe mandato. E' difficile portare avanti una casa famiglia ? Certo, ma non è poi più difficile rispetto ad una ”normale” famiglia. E' solo questione di organizzazione. Un figlio o dieci figli non cambia. La cosa importante è creare armonia e dialogo, tutto il resto viene di conseguenza. Cosa ti spinge continuare ?

a

Non ci può essere nulla che mi possa spingere a smettere. I sorrisi dei ragazzidi abbracciarmi, il ragazzi, la loro gioia di raccontarsi, vedere quanta miseria vedere ed abbandono ci sono. Come potrei smettere? Anzi, no, un


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giorno smetterò e sarà quello in cui non ci saranno più bambini da aiutare in tutto il mondo. Dove si trova la tua casa famiglia ? A Livorno, ma abbiamo anche una casa di campagna ad Orentano, in provincia di Pisa, dove chiunque voglia venire a trovarci per conoscere, condividere, aiutare, fare un pezzetto di strada insieme è ben accetto per tutto il tempo che desideri. Hai aiuti esterni del tipo solidarietà, 5x1000 o altro ?

sussidi,

Non potremmo farne a meno, ma è anche bello perché si vede la solidarietà delle persone, si condivide un progetto, si amano insieme i bimbi che abbiamo l'opportunità e la fortuna di poter accudire. Essendo una piccola Associazione raccogliamo le briciole con il 5x1000 ed altri sussidi, ma non ci lamentiamo perché quando abbiamo bisogno di qualcosa la Provvidenza pensa sempre a noi ed in trent'anni abbiamo ottenuto tutto ciò che ci necessitava per una vita dignitosa. Cosa desideri per il tuo domani e per la tua bellissima famiglia allargata? I "due domani" coincidono, non saprei vedermi separato dalla mia "famiglia allargata". Spero nella gioia, nella serenità, nella letizia. Spero in sempre maggior solidarietà ed aiuto per poter aiutare sempre più ragazzi, sia direttamente con l'accoglienza


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l'accoglienza, sia indirettamente formando altre famiglie e promuovendo l'affido familiare. Come si chiama la tua associazione ? "Amici della Zizzi" che deriva dal soprannome con il quale la mia mamma era simpaticamente chiamata. Ti faccio ridere. Quando c'è stato il funerale la chiesa era stracolma ed il sacerdote disse "siamo qui per celebrare il funerale della nostra sorella Anna Sofia". Ci fu un brusio e tutti che si domandavano "Ma non eravamo qui per il funerale della Zizzi?" tanto era conosciuta con il suo soprannome. A sentire la tua storia, mi si è stretto un nodo in gola perchè credo, a giudicare da quel che fai tu per l'umanità, di non fare abbastanza... Aiutare chi è in difficoltà, aiutare i piccoli uomini e le piccole donne a diventare persone migliori, non ha prezzo! Dicci come possiamo sostenere la tua grande famiglia. Prima di tutto, vi ringrazio per aver letto questi miei pensieri e vi auguro un Natale sereno e prospero. Se vi va, potete ricevere la nostra newsletter mensile oppure un pensiero al giorno, lo stesso che preparo la sera per il dialogo quotidiano che faccio con i miei ragazzi. Chi volesse darci una mano ad accudire i nostri ragazzi può farlo venendo a trovarci a Livorno o ad Orentano, oppure a trascorrendo un periodo presso di noi perché il dono più grande che si possa fare ai nostri bimbi è il dono di sé stessi. Se volete aiutarci in maniera economica invece, potete acquistare un Regalo Solidale presso di noi, prenotare le vostre Bomboniere Solidali in occasione delle vostre ricorrenze più importanti, fare una donazione per prendere in affido a distanza i nostri bambini, fare un lascito per quando il Signore vi chiamerà a sé. No Riccardo! Non ci siamo, noi vogliamo fare di più! Dicci come possiamo farlo.


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Beh, se insistete, potete visitate il nostro sito e la nostra pagina facebook, scriverci a info@zizzi.org oppure telefonarci allo 0586.85.22.54. Se il vostro intento invece e quello di aiutarci con gesti concreti, potete donarci a vostro piacere qualsiasi cifra facendo riferimento all'Iban: IT 06 B 02008 13918 000001946127, al conto corrente postale 13 15 25 74, o tramite il sito con una donazione con carta di credito o Paypal. Cari amici di “Noi per il socialeâ€?, non so a voi ma a me, Riccardo con la sua storia mi ha messo tanta allegria e tanta voglia di fare per gli altri che quasi quasi gli do una mano e voi che pensate... si può fare?!? Auguro a tutti di vero cuore un sereno Natale ed un'anno nuovo ricco di salute e tutto ciò che il Signore, d'altro bene voglia colmarci. Con enorme affetto Marcella, Diego, Riccardo, Roberta e... tutti i loro figlioli. Marcella Esmeralda Stasio


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Lucia Cressatti in occasione delle Festività che ci accingiamo a trascorrere ci delizia con una ricetta semplice, ma buonissima. Ci spiega con estrema semplicità come fare uno zabaione buono, gustoso e leggero per rendere ancora più dolci questi giorni. ZABAIONE VEGAN SENZA GLUTINE •

mezzo bicchiere di miglio decorticato

3 bicchieri di latte di soia vanigliato

2 cucchiai di zucchero bianco

1 cucchiaio di margarina vegetale

un terzo di bicchiere di marsala

sale quanto basta

Iniziare a preparare la crema facendo cuocere in un pentolino il miglio decorticato insieme al latte di soia vanigliato, allo zucchero bianco e a un pizzico di sale. Tutto a fiamma bassa per circa 40 minuti, continuando a mescolare per evitare che il composto si attacchi al fondo. A fine cottura aggiungere un goccino di marsala, frullare la crema ottenuta a massima velocità per renderla più morbida e soffice. Ora la crema di zabaione vegana è pronta per essere servita in tavola a fianco del dessert.

Lucia con il glio (Daniele Manzo) che si occupa della pasta fresca.

LA VERSIONE DI LUCIA •

90 gr di miglio

1 litro di latte vegetale alla vaniglia

89 gr di sciroppo d'agave

100 gr di marsala

un pizzico di sale

Mescolare il miglio con l'agave, unire il latte vegetale alla vaniglia e cuocere a fuoco bassissimo per circa un'ora, mescolando continuamente per evitare che il composto si attacchi sul fondo. A cottura ultimata unire il marsala e frullare il tutto, con un frullatore ad immersione, alla massima velocità. Se volete ottenere uno zabaione più leggero adatto anche ai bambini potete usare dello spumante o malvasia o anche vino di mela. Buona merenda.


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SUCCEDE ANCHE QUESTO Notizie che fanno bene al cuore 1

Si chiama Wang Yan il miliardario di 29

anni, che ha speso tutta la sua enorme fortuna per salvare i cani della sua città, destinati alla morte. Proprietario di una fabbrica di acciaio di Changchun nella provincia di Jilin, in Cina, Yan non ha avuto dubbi e non ha guardato al denaro. Nel 2012, durante le ricerche per ritrovare il suo cane scopre che alcuni animali 1 venivano macellati. Disperato, inizia a cercare il suo fido amico anche nei macelli. Il suo cane per fortuna non c'è, ma avendo visto la brutalità e l'orrore con cui tutti quei cani vengono uccisi, tutti turbato, si ripromette di comprare ogni singolo cane dalsingolo macello per salvarlo. Così dopo aver riempito la casa svuota la sua fabbrica, ribattezzandola “Changchun Animal Rescue Base”, ed ospita centinaia di cani, molti dei quali in seguito adottati da molte famiglie. Nonostante sia rimasto senza più soldi Yan non ha rimpianti, ora la sua più grande preoccupazione è quella di sfamare i cani e tenerli al caldo durante il freddo inverno cinese.

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Si chiamano Lisa Pfleger e

Michael Hartl e nel 2009 hanno abbandonato la vita cittadina a Vienna per trasferirsi in un piccolo borgo nel sud dell'Austria. Quando vivevano in città erano già consumatori molto attenti, seguivano una dieta vegana, e coltivavano frutta e verdura in un piccolo orto. Da sette anni nel terreno di


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di 8000 metri quadri coltivano tutto ciò di cui hanno bisogno, raccolgono lo strame in estate, testano un detersivo fai-da-te a base di castagne, si lavano i capelli con uno shampoo alla segale, 2 producono il dentifricio con la menta vera e la carta igienica riciclata. Michael e Lisa ribadiscono l'importanza dei prodotti locali a km zero e della solidarietà tra vicini di casa. Intanto Michael, che nel frattempo ha fondato un villaggio in Toscana, si occupa anche degli immigrati che vengono accolti nelle vicinanze. Lisa e Michael hanno anche un blog nel quale danno mille consigli per chi vuole essere autosufficiente. Lisa ha anche raccolto tutta una serie di ricette vegane in un libro. Anche se le loro vite si dividono tra un villaggio in Toscana, uno in Austria e uno nel Nord della Germania, molte dei loro suggerimenti sono applicabili anche alla vita in città.

3 Carol Suchman, una donna d'affari di New York, ha regalato un intero negozio di giocattoli a dei bambini senza dimora del suo quartiere. Gli abitanti di New York hanno come abitudine prenatalizia, quella di comprare uno-due giocattoli per regalarli ai bambini meno fortunati. Carol quest'anno però ha deciso di fare di più, venuta a sapere che un negozio nel West Village, vicino a casa sua, l'Hudson Party Store, aveva intenzione di chiudere, ha concordato un 3 buon prezzo ed ha comprato tutti i giocattoli al suo interno, tra cui peluche, bambole, supereroi, costruzioni e macchinine. E poi, giochi elettronici e accessori per la scuola. Carol ha poi donato i giocattoli al New York City Department of Homeless Services (Dhs) che li donerà ai bambini senzatetto di Brooklyn e degli altri distretti della Grande Mela.


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A cura di PAOLA MASCHIO

Maurizio Mune Un cammino di note.... nella fede

Ormai siamo prossimi al Natale ed in questo clima

di festa apriamo questo mese speciale con un maestro d'orchestra, Maurizio Mune. Un animo sensibile che ha colto il richiamo di Maria come madre e si è incamminato musicalmente a volerla onorare attraverso la fede e la riscoperta dei valori cristiani. Cominciamo, però col conoscere la sua storia. Maurizio Mune si diploma in tromba nel 1985, subito dopo si perfeziona a Roma con il Maestro Mike Applebaum, e successivamente con i Maestri Pierre Thibaud e Diego Cal proseguendo gli studi di direzione d’orchestra con il Maestro Ludmil Descev. Dopo aver maturato una ventennale esperienza come prima tromba in varie formazioni orchestrali tra cui l’Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, l’Orchestra Galilei di Fiesole, l’Orchestra del Teatro Olimpico di Vicenza, l’Orchestra Filarmonia Veneta G. Malipiero, il Collegium Simphonium Veneto e la Filarmonica di Udine. Con l’Orchestra dell’Accademia di S. Giorgio di Venezia, sotto la guida del Maestro Rogoff esordisce al Mozarteum di Salisburgo come direttore d’orchestra. È stato diretto da maestri come Carlo Maria Giulini, Diego Dini Ciacci, Donato Renzetti, Karl Martin, Zsolt Hamar, Hector Guzman, Amos Talmon, Gladson Carvalho e molti altri, ha collaborato con solisti quali il M° Franco Mezzena ,il M° Bruno Canino, il M° Andrea Noferini e Tina Guo. Ha al suo attivo diverse incisioni discografiche tra cui l’Opera contemporanea


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contemporanea in prima mondiale Camera Obscura di Marco Di Bari, per la Biennale di Venezia. Nel dicembre del 2004 fonda l’orchestra ArtEnsemble. Nel 2005 debutta in prima assoluta con lo spettacolo da lui creato Conflitto e Castigo, avendo come attrice principale MILENA VUKOTIC, ed in seguito anche UGO PAGLIAI e PAOLA GASSMAN con i quali ottiene unanimi consensi di critica e di pubblico tanto da indurlo a produrre il DVD dello spettacolo con la preziosa collaborazione di MILENA VUKOTIC, come attrice principale, della regista TERRY D’ALFONSO (assistente di Giorgio Strelher) e di MARIO AMURA, direttore della fotografia di famosi registi e vincitore del DAVID DI DONATELLO. Ha avuto il privilegio di esibirsi per ben due volte per il Santissimo PAPA GIOVANNI PAOLO II, ricevendo come riconoscimento una targa e una medaglia d’argento, e nel 2007 per il Santissimo PAPA BENEDETTO XVI. Dal 2009 il Maestro Mune ha in esclusiva mondiale l’esecuzione dell’Oratorio IOANNES PAULUS SECUNDUS del Maestro Lorenzo Signorini con testi dell’artista Paola Marchi. Il 18 luglio 2010 gli è stato conferito da monsignor Giulio Viviani, Cerimoniere Pontificio, per conto di S.S. PAPA BENEDETTO XVI, la medaglia d’argento riservata agli artisti emeriti. Nel 2012 con l’Oratorio Giovanni Paolo II, si esibisce a Roma nel Santuario del Divino Amore, a San Giovanni Rotondo, per l’anniversario dei dieci anni di Canonizzazione di Padre Pio, a Medjugorie in un concerto di straordinaria commozione, ed infine in tournée in Sicilia dove riscuote un notevole successo. Nel 2012 riceve l’incarico di orchestrare in prima assoluta, in occasione del 20° anniversario della morte del compositore fra Stanko Vasjli, l’Inno della Madonna di Medjugorie – Regina della pace – che incide e presen presenta in prima mondiale nel luglio del 2013. La versione italiana è stata data a Roberto Bignoli. Sempre nel 2013 incide l’opera da lui stesso composta HINNENI (Eccomi), sei quadri musicali che indicano un cammino di fede personale. All’opera HINNENI si ispira il pittore Luigi Rocca che dipinge il quadro della Madonna di Medjugorje e che in seguito verrà donato alla medesima Parrocchia. Nel 2013 gli viene conferito il Premio Internazionale "Padre Pio da Pietrelcina", per il profilo altamente artistico, professionale e spirituale del suo impegno. Nell’ambito della stessa manifestazione viene premiato con il premio “ Giovanni Paolo II” per la direzione dell’Oratorio. Mune nel 2014 fonda A.M.O ARTENSEMBLE MOTHER ORCHESTRA con la particolarità di proporsi in molteplici in molteplici formazioni, dal duo all’orchestra, dal quartetto d’archi all’opera, spaziando dal repertorio musicale barocco fino al novecento, passando per gli intermezzi e le interpretazioni liriche, avvalendosi della collaborazione di eccellenti interpreti. Largo spazio viene inoltre dato al teatro, affiancato da musica e poesia in un raffinato ensemble di arti.


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raffinato ensemble di arti. Tutti i componenti dell’ArtEnsemble provengono da esperienze sco scolastiche ed orchestrali, collaborano infatti con formazioni di rilievo come Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra da Camera di Padova e del Veneto, Filarmonia Veneta, Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra RAI, Orchestra del Teatro Regio di Torino, Orchestra della Radio Televisione Svizzera Italiana di Lugano, Orchestra Filarmonica di Udine, Orchestra della Opera Giocosa di Trieste, Orchestra Filarmonica Italiana, Oberengadin Sinphonie, Orchester Saint Moritz e molte altre formazioni orchestrali e cameristiche. L’ArtEnsemble, ha eseguito in prima assoluta Conflitto e Castigo dello stesso Mune avvalendosi di attori di fama come UGO PAGLIAI e PAOLA GASSMANN e MILENA VUKOTIC, con la quale attualmente collabora. Con le proprie esecuzioni, che hanno sempre ottenuto ampi consens consensi di pubblico e critica,


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l’ArtEnsemble si propone di valorizzare il repertorio classico, brani originali ed interessanti trascrizioni, inoltre si sta specializzando in opere inedite. Attualmente l’orchestra ArtEnsemble, sta ottenendo unanimi consensi di critica e di pubblico, eseguendo l’opera Giovanni Paolo II, esibendosi il luoghi di assoluto livello spirituale ed artistico quali, ROMA, SAN GIOVANNI ROTONDO, MEDJUGORIE E SICILIA. L’Orchestra Art Ensemble nel 2013 incide in prima assoluta l’Inno della Madonna di Medjugorje e l’opera HINNENI (Eccomi), da ricordare nel 2014 il concerto con orchestra tenutosi a Villa Marzotto a Trissino (VI) con la partecipazione di Roberto Bignoli, Suor Manuela Vargiu e Mario Ferrara alle chitarre. Andiamo a conoscerlo meglio con qualche domanda. Come è nato il progetto dell’ Opera Hinneni Eccomi ?

E’ un opera che descrive il mio cammino di fede, il mio primo viaggio con mio figlio nel 2012 a Medjugorje, avevo perso mia moglie qualche tempo prima, e volevo accontentare mio figlio che mi aveva chiesto di fare questo pellegrinaggio particolare, mi affidai ad un amica e partimmo partimmo. E' difficile dire cosa successe, ma davanti a me vidi che la mia musica poteva diventare un servizio utile, sentii una sorta di chiamata a vivere il messaggio del vangelo e a poterlo trasmettere con le note ed ecco che dal mio cuore partì un eccomi, quel eccomi che aprì subito la porta del cuore, e la conferma arrivò poco dopo con la richiesta di musicare per orchestra l’inno di Medjugorje. Ero incredulo, non credevo di avere capito bene in quel momento, mi pareva impossibile, un sogno. Il mio pensiero diventava una realtà. Quell'episodio fu l'iniziò di un cammino meraviglioso che ancora oggi mi stimola a scoprire la bellezza di una madre come Maria, che con delicatezza entra nei cuori della gente cambiandoli con la forza dell’amore. So che sei stato da Papa Giovanni Paolo II e da Papa Benedetto che ricordi hai di questi incontri ? Papa Giovanni Paolo II lo incontrai da giovanissimo. avevo solo 17 anni e lo ricordo ancora molto bene, facevo parte della orchestra Internazionale dei giovani,


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dei giovani, sono andato da lui commosso ed emozionato. In quella occasione mi regalò per la mia mamma una coroncina del rosario da portarle in Sicilia, fu un incontro intenso che poi mi spinse a suonare un opera che si chiama proprio Giovanni Paolo II che eseguii in una chiesa.

Pensando ad una frase di Sant’Agostino che recita “chi canta prega due volte” nelle tue opere credi ci sia questo segno di verità e religiosità ?

Quello che desidero fare con la musica e le mie opere è trasformare il dolore in amore, essere di aiuto per quelle persone che non hanno ancora incontrato la fede e donargli speranza e voglia di sognare, “Eccomi” è il mio modo di dire che tutti i giorni dobbiamo portare l’amore di Dio agli altri, al nostro prossimo, cercando di dare quel calore fraterno che ci fa sentire tutti figli di un unico Padre che ci ama e ha donato la vita per noi. Con un grande spirito di libertà da cui dobbiamo attingere per crescere e imparare ad amare.

“Terra di preghiera” è la nuova opera scritta con l’orchestra AMO presentata a Villa Marzotto lo scorso Dicembre, Maestro cosa ci racconta di questa particolare esperienza ?

Questa opera nasce grazie all’incontro con il Movimento Mariano “Regina dell’Amore” di Schio, ho dedicato questo lavoro alla Madonna per rinnovare la mia gioia di essere cristiano, con musiche che portano a vivere e pregare la spiritualità che nasce dall’incontro con Dio. Un lavoro significativo perché è stato anche motivo di amicizia e lavoro con Roberto Bignoli e il chitarrista Mario Ferrara, e devo dire che ho raccolto i segni positivi di una collaborazione artistica.

Vuoi lasciarci con una frase natalizia che faccia meditare i nostri lettori ? Molto semplice una frase che sento mia, ma che credo possa valere per ogni persona. ” Il talento musicale (o comunque qualsiasi talento noi abbiamo) è dono e deve essere il messaggio


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di Dio nel mondo‌. Accogliamo questo Natale con gioia e speranza, e che ci sia un talento in ogni uomo da condividere con il mondo.

Cari amici grazie al maestro Maurizio Mune e grazie a voi che seguite con attenzione Noi per il Sociale, ci ritroveremo con il muovo anno, che avrĂ ancora nuove storie belle e significative da offrire.


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Intervista di Vincenzo Torelli

Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra tutti i personaggi che hai interpretato ? Confesso di non averci mai pensato, forse da ragazzo ero affascinato dai grandi artisti come Caravaggio, Michelangelo. Leonardo e anche da un grande archeologo come schlimann, è lui che ha scoperto Troia. I personaggi che ho interpretato sono tutti affascinanti, sono in qualche modo, diventati parte di me. Con alcuni si hanno più affnità ed è più facile calarsi nei suoi panni, gli dai del tuo, le emozioni, la postura, il modo di parlare.. E diventa quasi una simbiosi. In Tv ho interpretato per anni il ruolo di Nicola Freddi nella fortunata serie Incantesimo. Lui era un buono ed era molto amato dal pubblico. Di tutt'altro carattere invece il personaggio interpretato nella serie Vivere in cui ero un faccendiere poco chiaro chiaro ed ambiguo, ma elegante e dai modi affascinanti. Di ognuno rimane qualcosa, ma quello che mi è rimasto dentro e non solo perchè l'ultimo interpretato è Salvatore Russo in Questo è il mio Paese la fction trasmessa da RAI 1.


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perchè l'ultimo interpretato è Salvatore Russo in Questo è il mio Paese la fction trasmessa da RAI 1. Un imprenditore che ricattato e torturato deve cedere al potere della mafa, ma che con grande coraggio sceglie di denunciare i suoi sequestratori facendo arrestare i capi mafa. Il ruolo più difficile nel quale hai dovuto calarti ? Uno dei più diffcili perchè complesso e' stato il Cleante nel Tartufo di Moliere con Corinne Clery e Franco Oppini due stagioni fa in teatro. Uno spettacolo bellissimo che ha avuto un grosso successo. Lo abbiamo fatto anche a Torino.. Bella prova e bella sfda. Oggi conviene di più essere attori nella vita o sul set ? Oggi conviene forse più nella vita, vista la crisi che riscontriamo anche nella nostra professione, anche se devo dire che nella vita di tutti i giorni se ne incontrano tanti che recitano bene, meglio degli attori. Comunque è sempre meglio sempre essere se stessi in ogni situazione. Cosa salveresti e cosa invece detesti del mondo in cui viviamo ? Tutta la conoscenza, la ricerca, la consapevolezza dei problemi del pianeta. Il volontariato e tutto quello che riguarda la conservazione dell'arte e le testimonianze storiche archeologiche. Butterei invece tante cose che non mi piacciono come il marciume nella politica, i ruffani, le raccomandazioni, la mafa, i poteri occulti che decidono le sorti dei popoli, le guerre, i nuovi schiavisti, il terrorismo, l'ignoranza Antonio Tallura si diploma nel 1981 presso l’ACCADEMIA D’ARTE DRAMMATICA “PIETRO SCHAROFF” di Roma. Da quel momento inizia una carriera professionale che lo vede spaziare dal Cinema alla Televisione, dal Teatro alla Radio. Tra i ruoli che lo hanno reso famoso è da ricordare quello del Dottor Freddi nella fortunatissima serie Tv INCANTESIMO, ultimamente ha partecipato alla fiction di RAI 1 QUESTO E' IL MIO PAESE.


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l'ignoranza, l'ipocrisia... Ce ne sarebbero di cose,,, Ah anche il malcostume di lamentarsi sempre e comunque. Fai parte della Nazionale Attori e quindi spendi molto del tuo tempo libero in iniziative benefiche, quanto ti fa star bene ? Questa e' una realtà bellissima. La nazionale e' stata fondata da Pasolini e chi ne ha fatto parte ne ha sempre portato avanti il fne che è la benefcenza. Sono momenti indimenticabili per noi, per me che ne facciamo parte. Con questa maglia regali un sorriso a chi di sorridere non ha tanta voglia. Ogni anno in giro per l'italia ed anche all'estero facciamo 30-35 partite per benefcenza smuovendo coscienze ed istituzioni. Da quest'anno siamo anche testimoni Unicef e questo ci inorgoglisce, dare un po del tuo tempo e' importante e ti permette di rimanere ancorato alla realta' e di non perdere di vista chi soffre. E tutti quelli che vengono a vederci sono straordinari nel vivere intensamente con chi è piÚ sfortunato, i genitori, noi e le associazioni questa esperienza. Antonio, in due parole, convincimi a visitare il tuo paese natale Locri. Il paese dove sono nato Locri ha tante cose belle e positive troppo spesso offuscate da quelle negative, ma se ti trovi a passare, citando la grande Poetessa Nosside cara a Saffo che a Locri ebbe i natali, fermati ad ammirare la natura, l'incanto ed il suono del mare e respirare la storia tra le


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le mura dove visse il primo legislatore occidentale Zaleuco, e guardando verso le colline vedrai Gerace perla di storia e cultura dello Ionio. Ti incuriosisce? Vieni, troverai anche accoglienza, amici ed ottimo cibo... Cosa diciamo invece a chi vede tutto nero e pensa solo a cose brutte ? Per quelli che vedono tutto nero.. Che vuoi dire, riescono a vivere solo ripetendo come un mantra che tutto va male, che è per colpa degli altri, che e' tutto storto... Beh, vi dico che ci vorrebbe più equilibrio, più serenità e che basta poco, non bisogna farsi prendere da tutto questo terremoto mediatico in cui tutto e' permesso, dove si può fare tutto e tutti dobbiamo fare per essere..... Siamo di passaggio e se ci pensiamo la nostra vita è brevissima.. Allora sorridete e guardate con occhi allegri gli altri e la Vita...


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A cura di SILVIA BIANCO

E' vero che adesso è dicembre e ci si lascia andare a tutto (spero solo un po' a tutto) il cibo festaiolo..... Ricordate, però, che potete già seminare l'intenzione del cambiamento e cullarlo lì nel vostro cuore per poi abbracciarlo nel nuovo anno!

Cambiare

alimentazione in questo preciso momento storico è un atto che porta verso la vita. Ma cosa significa una frase così tanto importante? Vuole dire che viviamo in un epoca dove l'alimentazione ha perso di vista ogni valore, etico ed umano. Ogni giorno della nostra esistenza, dal mattino alla sera ci trova alle prese con pacchetti di plastica da spacchettare contenenti cibo (illudendoci di mangiare bene), apriamo un pacco al mattino, apriamo pacchetti a metà mattina e pomeriggio. A pranzo ed a cena ci sediamo di fronte a del cibo in scatola o in vasetto, scartiamo pacchetti di alluminio e di pellicola del macellaio che ci ha venduto la bresaola. Sempre scartandola mettiamo sulla piastra una fettina di carne del supermercato, o del macellaio. E’ un continuo scartocciare che ci dà l’illusione di mangiare sano, perché ci hanno convinto che la


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la bresaola o il prosciutto sono poco grassi e hanno tante proteine nobili. Ma quale nobiltà c'è in un pezzo di carne macellata piena di sale e indurita in qualche cella frigo per anni e poi venduta? E' giunta l'ora di risvegliarci da questo sonno e di trovare e Sane alternative post industriali e naturali. Ma come e cosa possiamo fare, quali sono degli ottimi motivi per cambiare alimentazione e rinascere? Io ne ho trovati ben 7. 1) ho una malattia, ho un problema di salute. Questo è il primo della lista. Ottimo, veramente un ottimo motivo per seguire una direzione nuova in tema di salute, non solo farmaci ma un nuovo stile alimentare che porterà ad un nuovo stile di vita e poi di pensiero. Ah che grande molla è la malattia, senza di lei chi cambierebbe, grazie a lei molti decidono di dare una svolta alla propria vita, io per prima. Il mio ovaio policistico mi ha portato su questa strada per cui lo adoro e lo amo perché ogni mese mi conferma il suo miglioramento. Alleluia. Se hai un problema di salute fai un pensierino su un cambiamento alimentare, hai solo da guadagnarci. 2) Il peso, il dimagrimento. Ahi ahi ahi, siamo sempre nella top list, in concorrenza con la malattia. Ottimo, davvero ottimo motivo per passare ad una alimentazione naturale basata su cereali, legumi e verdure. Anni di diete yo-yo che hanno fatto impazzire il corpo e la mente con sensi di colpa per aver mangiato dolci traboccanti di ogni tipo di grasso o qualche altro pasticcio, e una anima dentro che grida: “E’ ora di cercare la gratificazione nella natura, invece di calcolare calorie e soppesare ogni boccone. Vivi la vita nella sua pienezza”… 3) L’etica. Meraviglioso motivo anche questo… Sentirsi parte di un mondo che rispetta gli animali e i cicli della natura fa sentire la pace dentro sé stessi. Però questo motivo per alcuni


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alcuni non arriva subito, per me è stato così, ma una volta arrivato non ho potuto più fare a meno di mangiare eticamente. Questo ha significato cercare di fare una spesa con prodotti di stagione, non industriali, zero cibo animale o poco, e se e quando si comprano prodotti di un altro emisfero assicurarmi che gli stessi provengano da un mercato giusto, che non può essere quello dei grandi marchi, per cui entro nei mercati dell’equo e solidale e mi compro del cioccolato fair trade. Almeno so che il coltivatore di laggiù non ha lavorato come uno schiavo, ed inoltre è un uomo che con il suo impegno e il suo stipendio dà un valore aggiunto al prodotto che io compro. Per cui sono una grande lettrice di etichette e una grande “rompiscatole” piena di domande per i negozianti. Così se compro un formaggio per mio marito, voglio che sia un formaggio pieno di amore, e cerco piccolissimi produttori. 4) Sei ad un punto fermo della tua vita e non sai dove farla ripartire. Ecco una virata verso l’alimentazione naturale ispirata alla tradizioneispirata delle grandi culture del mondo, può portare un inizio di dinamismoinizio nella tua vita e può aprirti orizzonti inaspettati. Chissà che poi non ti aiuti a trovare un nuovo lavoro, un nuovo compagno o a sbloccare situazioni stagnanti. Prova e vee vedrai


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Prova, e aspetta, ma datti un po’ di tempo, in fondo si parla di alimentazione, non di miracoli, ma alla lunga con un po’ di pazienza magari riuscirai ad ottenere una vita più felice. 5) Sei già nel flusso del cambiamento, usi i fiori di bach, fai yoga, hai un lavoro che ti soddisfa, leggi libri che ti aiutano ad evolvere, frequenti seminari, costellazioni famigliari che hanno cominciato a sciogliere sblocchi profondi nella tua vita e ti manca un tassello per sentirti veramente in forma. Capire come mangiare in modo veramente vicino alla natura e che ti supporti in tutti i processi di pulizia “karmica” che stai attuando. Benissimo, cucina in cambiamento è il blog per te e io sono a tua disposizione come consulente alimentare per supportarti in questo magnifico completamento. In questo modo potrai elevare le tue vibrazioni ed accordarti completamente al grande cambiamento che il mondo e la vita su questo pianeta sta iniziando a sperimentare. 6) La dichiarazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ti ha spaventato. Oh la la, la carne e gli insaccati provocano o possono provocare il cancro, adesso non ricordo bene la proclamazione. Ma l’affermazione è forte! C’è chi vegetariana come me quando l’ha sentita ha tirato un sospiro di sollievo guardando il cielo. C’è chi continua a voler credere che il prodotto di qualità sia meno pericoloso ed imperterrito prosegue a fare finta di niente, e c’è chi si è messo una mano sulla testa e sulla pancia e si è detto: “E’ ora ? Sono fuori forma, ho questo, ho quest’altro, chissà se provassi a dare un taglio ai prodotti animali, forse hanno ragione”. 7) 7) Vai a casa di un amico e scopri che ti ha preparato una cena tutta vegetale ed è una leccornia. Neanche il dolce ha zuccheri, non usa lieviti, farine 00, non l’ha comprata in pasticceria, ma l’ha creata con le sue manine e cominci a chiedergli le motivazioni che lo hanno portato al cambiamento e ne sei affascinato per cui torni a casa leggero e un po’ diverso. Quindi cosa aspetti? Buttati nel flusso del cambiamento e rinasci!


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Intervista di Vincenzo Torelli

Massoterapista. massaggiatore sportivo, diplomato specialista in traumatologia dello sport.... racconta un po, ma come sei finito in mezzo ai comici ? Ci sono fnito dopo aver lasciato il Milan dove ero massaggiatore sportivo quando ho c


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cominciato a seguire la squadra della Smemoranda composta da comici, ex calciatori e cantanti. In questi anni ti sei prodigato in mille iniziative benefiche e con una disponibilità fuori dal comune, quando ti sei scoperto manager di eventi ? Quando mi sono scoperto manager? In verità mi sono legato per più di dieci anni alla Nazionale italiana artisti Tv e stelle dello sport, squadra che mi è rimasta nel cuore perché mi ha dato la possibilità di conoscere e frequentare molti artisti tra comici, attori, sportivi, cantanti, e musicisti. Oltre a cementare una grandissima amicizia con il mister della squadra Osvaldo Bresciani, il magazziniere Giovanni e Michael Giunti, con cui ho condiviso 12 anni di bellissimi ricordi. Gli eventi ho co cominciato ad organizzarli subito, in contemporanea all'esperienza con la nazionale italiana tv. Come è nata l'idea di costituire la squadra di calcio con i comici di Colorado e Zelig ? Appena lasciata la nazionale italiana Tv fui contattato da alcuni comici che mi chiesero se potevo seguirli, questo accadeva nel 2010. 2010. All'inizio si chiamava Colorado charity team.

La Nazionale Italiana Comici è una realtà associativa fortemente voluta dal suo presidente ed allenatore, Salvatore Ferrara, che si pone tra chi ha bisogno e chi può fare. Organizzando partite di calcio, finalizzate alla raccolta di fondi, la Nazionale Italiana Comici ha spesso rappresentato una risposta concreta alle richieste di aiuto, formulate da chi soffre le conseguenze delle malattie.

Da quest'anno c'è anche la Nazionale Italiana Comici, una realtà associativa fortemente da te voluta di cui sei presidente ed allenatore....


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Ha pochi mesi di vita, è infatti nata ad ottobre di quest'anno, ed ho deciso di chiamarla associazione non proft Nazionale Italiana Comici perché. ne fanno parte comici di Colorado, Zelig e tanti altri programmi Tv. Era il mio sogno, e fnalmente si è avverato. Se ti dessero la possibilità di fare una legge che a tuo avviso manca a tutela dei disabili e delle persone in difficoltà che decreto scriveresti ? Credo di dire una banalità, ma senz'altro una legifererei per dare più assistenza alle persone. diversamente abili e velocizzerei tutto eliminando molta burocrazia. Salvatore, regala un sorriso ai nostri lettori con una barzelletta delle tue..... Mi trovavo allo stadio comunale di Palermo per assistere alla partita di calcio tra Palermo e Milan. Erano presenti 28.500 spettatori paganti, 6.000 abusivi, 500 Carabinieri, 500 poliziotti, 300 fnanzieri, 400. Stuart, 300 fotograf, 22 giocatori in campo.,16 in panchina. Un arbitro, due guardalinee, il terzo uomo, il quarto uomo. E questo testa di ca..... di piccione è venuto a cagare in testa proprio a me ! Un abbraccio Salva.


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L'ANGOLO DI CESAR

ridiamo in compagnia


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OGGI VI PARLO DI........ Rubrica di Raffaella Fanelli

Dove andiamo a dormire ? Uno

dei principali problemi che un senza tetto deve affrontare è dove andare a dormire la notte. Si può dormire per strada, sopra un cartone coprendosi con delle coperte di fortuna o, per chi è più fortunato, infilato dentro un sacco a pelo (in entrambi i casi c'è il pericolo, non solo di rischiare l'ipotermia, ma di diventare vittima di qualche malintenzionato). L'alternativa alla strada è quella di rifugiarsi nei dormitori. In quest'ultimi però non tutti amano stare perché qui gli ospiti sono costretti a seguire regole abbastanza rigide, come il rispetto degli orari, e chi è abituato a vivere in strada spesso non conosce regole. Osservare un regolamento fa parte anche di un percorso educativo che permette a chi vive per strada di ritrovare la propria dignità e ritornare ad essere membro della società. Anche quest'anno a Torino, come in tante altre città italiane, con l'arrivo dell'inverno è scattato il Piano Emergenza freddo al quale aderiscono il Comune, le Associazioni di volontariato e le parrocchie. In questo periodo i dormitori sparsi per la città aumentano il numero dei posti letto per riuscire ad accogliere quante più persone possibili. Tra le tante strutture cittadine ci sono gli Asili notturni Umberto I di via Ormea 119 nei quali è possibile dormire e avere un pasto caldo, è aperto ad italiani e stranieri, e si possono ricevere visite gratuite specialistiche grazie ad un team di oculisti, dentisti e psicologi e psicologi volontari. La presenza di un ambulatorio medico si è rivelato fondamentale, è infatti noto che per chi vive ai margini accedere alle strutture pubbliche è molto difficile e, di conseguenza, curarsi. Gli ospiti della struttura possono usufruire di visite mediche ogni volta che ne hanno bisogno ed evitare di contrarre delle patologie che, se non curate, possono poi diventare croniche. Gli Asili Umberto I vantano una storia secolare, furono fondati


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fondati nel 1886 da un gruppo di benefattori con l'intento di aiutare i più bisognosi. Nonostante le grandi difficoltà incontrate durante e dopo la seconda guerra, gli asili rimasero attivi fino alla fine del 1970 e i primi anni degli anni 80 quando, a causa di una controversia tra privati, giuristi e Comune, le loro porte si chiusero. Fortunatamente non fu una chiusura definitiva, infatti, l'antico edificio ritornò a a nuova vita e fu completamente ristrutturato grazie al patrocinio della Massoneria Piemontese. I lavori in questa fase furono seguiti da Sergio Rosso, un giovane imprenditore torinese. Le camerate furono sostituite da camere da uno o tre posti letto provvisti di bagni. All'interno una mensa che offre fino a cento pasti caldi al giorno oltre alla distribuzione di pranzo al sacco per chi preferisce mangiare fuori. Una persona può trovare rifugio negli asili per Un un mese dopo di che deve lasciare il posto ad altre persone e può ritornarvi dopo sessanta giorni, bisogna che sia sobria, provvista di un documento di riconoscimento e rispettosa degli orari e delle regole interne. Tra le tante attività che animano il centro ce n'è una degna di nota, il Piccolo Cosmo. Nato nel 1999 per accogliere i famigliari di ammalati lungo degenti ricoverati negli ospedali della città con scarse possibilità economiche. E' costituito da mini alloggi, completamente arredati con bagno annesso e da spazi in comune come la cucina e la lavanderia. Le strutture come gli Asili notturni sono come un faro nella notte per tutti coloro che hanno perso tutto, la povertà toglie alle persone la voglia di vivere, la dignità e la speranza nel futuro. In queste realtà una persona può trovare la forza e la volontà di ricominciare a vivere.


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Questo mese Jacopo Tomasi EDIZIONI ERICKSON suggerisce:

Nostro figlio è dislessico Manuale di auto aiuto per i genitori di bambini con DSA Autore: Gianluca Lo Presti Pagine: 200 Prezzo: 14,00 euro Erickson, 2015 Le più recenti normative ministeriali che riguardano gli alunni con BES segnano un ulteriore passo in avanti nell’inclusione scolastica, ampliando e differenziando la gamma dei bisogni educativi a cui offrire risposte e interventi mirati. Non sempre però le famiglie conoscono davvero le ricadute di queste nuove disposizioni sul piano del successo scolastico e delle metodologie didattiche, né quali sono le richieste da fare e le azioni da intraprendere con la scuola in seguito, ad esempio, a una diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento. Frutto di anni di pratica professionale diretta, il volume nasce con lo scopo di rendere i genitori: • informati sui cambiamenti normativi in materia di DSA; • in grado di riconoscere i fattori di rischio e i sintomi; • consapevoli delle risposte che lo specialista deve fornire alla Fuori di testa conclusione del percorso diagnostico; Perché la scuola uccide la creatività • condividere con gli insegnanti il Piano Didattico Personalizzato; Autore: Ken Robinson • gestire la delicata attività dello studio a casa; Pagine: 278 • prevenire gli effetti secondari del disturbo sul piano emotivo, Prezzo: 16,50 euro motivazionale e relazionale. Erickson, 2015 Pensato per le famiglie, il volume può fornire anche a psicologi e docenti indicazioni operative e un ampio Fuori di testa cerca di mettere a fuoco le panorama di ragioni per cui la maggior parte della gente non ha idea delle proprie capacità. Tutti strumenti didattici nasciamo con talenti naturali, ma pochi di noi li scoprono né sono in grado di e interventi di svilupparli. Paradossalmente, una delle cause di questo immenso spreco di talenti è recupero, grazie proprio il sistema che dovrebbe valorizzarli: la scuola. Gli attuali approcci all’istruzione soprattutto a un sono infatti impregnati di convinzioni sull’intelligenza superate e adottano valutazioni linguaggio chiaro standardizzate che soffocano la creatività e appiattiscono le ambizioni. e ai numerosi Che siate studenti o impiegati, che lavoriate nel campo dell’educazione, o nel mondo degli suggerimenti affari, troverete in questo libro suggerimenti e indicazioni molto utili e interessanti per il pratici e consigli vostro futuro. di esperti. Ken Robinson è un’autorità riconosciuta nel campo dello sviluppo della creatività, dell’innovazione e delle risorse umane. Le sue celebri conferenze TED hanno registrato decine di milioni di visualizzazioni in tutto il mondo.


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Il Servizio sociale La professione del cambiamento Autrice: Lena Dominelli Pagine: 330 Prezzo: 25,00 euro Erickson, 2015 Il servizio sociale sta andando incontro a grandi cambiamenti; neoliberalismo, globalizzazione, nuove economie di welfare stanno letteralmente sconvolgendo la professione. Questo libro traccia una descrizione delle conoscenze e delle abilità che permettono all'operatore di rispondere alle nuove esigenze che emergono. L'idea che percorre il volume è che l'utente ha dei diritti sociali e umani che devono essere rispettati; questa convinzione costituisce la base per una pratica fondata sulle idee di cittadinanza, solidarietà e reciprocità . In questo volume gli operatori, gli studenti, i dirigenti dei servizi potranno trovare un'importante occasione di riflessione sui dilemmi e le tensioni che i professionisti del sociale incontrano nella pratica quotidiana.


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VITE IN CERCA DI AIUTO Rubrica a cura di Kietty Bassi per PARADA

Ogni anno circa 20 città, 100 scuole, 150 famiglie e 80.000 persone in Italia vengono coinvolte nel nostro progetto. Nel corso di questi anni a Bucarest molti giovani sono riusciti a lasciare la strada, hanno ripreso a studiare o lavorare iniziando a guardare al futuro con speranza.al turo con speranza. Come ogni mese vi proponiamo una delle nostre storie. Come ben sapete sono fatti reali che succedono ogni giorno sia all'interno della Fondazione Parada di Bucarest che sulle e sotto le strade della capitale rumena.

TU SEI BUONO ! V. sorride di gusto, mettendo in mostra i cinque denti rimasti,

ingiallitiingialliti dal fumo e dalle sigarette: pochi, per avere soltanto 36 anni, ma la perdita dei denti è un fenomeno abbastanza comune per chi vive in strada: abuso di droghe, eccesso di dolci, sigarette e caffè, poca pulizia e totale assenza di cure odontoiatriche. Sono davvero pochi i ragazzi che hanno beneficiato della visita di un dentista nella loro vita e nessuno ha ancora tutti i denti intatti. La faccia di V. è simpatica e provoca in tutti i volontari la stessa sensazione positiva: voglia di fare due chiacchiere e abbracciarla. abbracciarla. Lei lo sa e dice che i volontari sono “persone buone”. Il suo mondo di volontari fatto è diviso tra buoni e non buoni. Chi l’ascolta e la considera entra di diritto nella


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la considera entra di diritto nella prima categoria. Una vita passata in strada, dopo l’orfanotrofio: tante malattie, una pensione di handicap che sta finalmente per partire, ha una profondità molto più sviluppata di quel che sembra a prima vista. Soggetta a continui cambiamenti di umore, capace di vere e proprie crisi di Soggetta nervi, è poco partecipe alle attività proposte. Spesso però è solo questione di come le proponi qualcosa. La scorsa estate, per esempio, ha metà di un separé dipinto paravento per l’equipe artistica: attività proposta da due volontarie volontarie francesi e portata avanti da volontarie romene e italiane, che ha previsto la creazione di un disegno da parte di tutti i ragazzi e i bambini con il tema “cos’è per te Parada?”. Tutti i disegni sono stati messi insieme e sono diventati il soggetto del separé, disegnato e colorato dai ragazzi stessi. V. ha messo da parte la consueta apatia e ha partecipato con grande allegria. Il separé è tuttora parte dell’arredamento della sala mensa coi suoi colori vivi e allegri. A V. piace disegnare e colorare. Quando le ho detto che è un’artista perché colora bene è scoppiata in una risata coinvolgente. Mi ha raccontato dei suoi anni in orfanotrofio, con A., T. e N., tutte beneficiarie di Parada. Di come si ricorda di quando “i nasi rossi di Parada venivano a fare attività negli orfanotrofi”. Tanti nostri beneficiari, che adesso fanno del circo una professione, hanno cominciato perché attratti da qualche clavetta in un orfanotrofio o in strada.Anche lei è stata attratta da Parada così. E dopo tanti anni è ancora al Centro Diurno, unico vero punto di riferimento della sua vita che vede alti e bassi continui:


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continui: ospite fissa di un centro per persone senza dimora per due anni e mezzo, buttata fuori per questioni di anzianità, tornata in strada e in seguito perdonata dalla sorella che vive con i tre figli e il compagno in un appartamento piccolo ma dignitoso. Dentro e fuori dalla strada e dalle sue dinamiche con una continuità disarmante, ha sempre visto in Parada un luogo dove rifugiarsi. Io però” mi confessa “non sono mai stata capace di fare circo. Io amo disegnare. E scherzare con i miei amici. Le persone buone. Come te. E come J. Mi manca tanto J. Da quando è partito? Un anno? Gli scriviamo domani? Hai dieci minuti?”. “Domani pomeriggio V., che al mattino ho gli allenamenti. Domani ci mettiamo al computer in ufficio: tu tu detti e io scrivo!”. “Grazie! Vedi che ho ragione io. Sei buono”. I cinque denti risplendono più del solito. La testa è già alla mail che scriverà domani. Per J. che era buono.



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Selezionate per voi da Serafina Bruna Raffaele

Questo mese vi parlo dei diritti di CERTIFICATO DIGITALE DI PROPRIETA', di TRASPORTO NON URGENTE IN AUTOAMBULANZA e di SERVIZIO ELETTORALE PER PERSONE NON DEAMBULANTI

Cominciamo con......

IL CERTIFICATO DI PROPRIETA' DIGITALE Dal 5 ottobre il Certificato di proprietà è rilasciato dal PRA (Pubblico Registro Automobilistico)

solo in modalità digitale. Ai nuovi acquirenti di veicoli e a chi effettua trascrizioni o annotazioni viene rilasciata esclusivamente la ricevuta di avvenuta registrazione, dove è possibile trovare il Codice di Accesso personale con il quale il proprietario del veicolo può visualizzare subito il Certificato di Proprietà digitale. La registrazione al sito www.aci.it permette di ricevere automaticamente comunicazioni relative ad ogni variazione di archivio intervenuta sui propri veicoli (es. fermo amministrativo). Certificazioni e visure possono essere richieste agli sportelli PRA , in Agenzia o da casa mediante internet. Le consulenze possono essere prenotate via telefono e via web. Per i cittadini che non possono recarsi agli sportelli è possibile richiedere il servizio a domicilio, su appuntamento. Un funzionario si recherà a casa per occuparsi della lavorazione della pratica.


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IL TRASPORTO NON URGENTE IN AUTOAMBULANZA Ci sono dei casi in cui l’utilizzo dell’autoambulanza si

rende necessario non per una situazione di emergenza – urgenza, ma per il trasporto da un domicilio a una struttura ospedaliera (e viceversa) di cittadini utenti che hanno bisogno, per le loro condizioni di salute, di mezzi di trasporto specializzati. Questo servizio è fornito da associazioni o privati autorizzati e convenzionati con il Sistema sanitario regionale. La Regione Piemonte, tramite le Aziende sanitarie locali, verifica il possesso dei requisiti; le ASL possono stipulare rapporti di convenzione con le associazioni o i privati suddetti, facendosi carico del costo parziale o totale del trasporto. Per questo tipo di trasporti, le Aziende sanitarie possono richiedere il pagamento di un ticket (compartecipazione alla spesa sanitaria) ai cittadini che ne usufruiscono. Esistono anche delle esenzioni (ad esempio per pazienti dializzati o con disabilità molto gravi) ma è necessario informarsi nello specifico presso la struttura dove ci si deve recare o presso il proprio servizio di Assistenza domiciliare. L’elenco dei soggetti


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soggetti autorizzati viene aggiornato ai sensi della Legge Regionale n. 42 del 29 ottobre 1992. Nell’elenco viene specificato se il soggetto è pubblico o privato, l’indirizzo, il telefono, la sede legale, la sede operativa, il numero e la data dell’atto amministrativo di autorizzazione. I soggetti autorizzati sono elencati in ordine di ASL territorialmente competente. Non sono detraibili le spese sostenute per il trasporto in ambulanza. fonte: Regione Piemonte

SERVIZIO ELETTORALE PER PERSONE NON DEAMBULANTI In occasione delle consultazioni elettorali (legge15 gennaio

1991 n. 15 e D.P.R. 24 luglio 1996 n. 503) , l’Amministrazione Comunale mette a disposizione, per le persone con grave difficoltà di deambulazione, un servizio di accompagnamento e trasporto ai seggi non accessibili. L’attività è realizzata dal Servizio Passepartout in collaborazione con la Direzione Servizi Civici – Servizio Elettorale, l’Associazione Consulta per le Persone in Difficoltà (C.P.D.) e la P.A. Croce Giallo-Azzurra Volontari del Soccorso – Protezione Civile. Durante il periodo preelettorale e nelle giornate di voto, il Servizio Passepartout, offre informazioni e supporto ai cittadini con disabilità e presidenti di seggio per: certificato cambio seggio (in presenza di barriere architettoniche nel seggio assegnato) ●

•duplicato della scheda elettorale •documento di identità scaduto •accompagnamento e trasporto al seggio •certificato di voto assistito •supporto al voto a domicilio su indicazione dei Servizi Civici. Come Il servizio può essere prenotato presso: Servizio Passepartout Ufficio Trasporti e Mobilità Tel. 011 011 28008 Quando Nei 15 giorni precedenti le giornate di voto, dal lunedì al venerdì dalle 09.00-17.00


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Il voto a domicilio La Legge 7 maggio 2009, n. 46 dispone un’estensione del diritto di voto a domicilio agli elettori affetti da gravissime infermità impossibilitati a spostarsi autonomamente dalla propria dimora, garantito in precedenza dalla Legge 27 gennaio 2006, n. 22, che assicurava già l’esercizio di voto a domicilio, ma limitatamente ed esclusivamente agli elettori in dipendenza continuativa e vitale da apparecchiature elettromedicali e dietro specifica presentazione di documentazione sanitaria. fonte: regione Piemonte


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A cura di Claudio Girardi

Ora si può vedere un futuro Azzurro Cari lettori, con il mese di Dicembre arriva Natale e finalmente un regalo per il calcio disabile, infatti il 5 e 6 Dicembre scorso si è disputato a Padova il 2° Torneo Inail Cip per ragazzi disabili fisici ed ipovedenti. Il Torino F.D. si è aggiudicato per la seconda volta consecutiva il trofeo. Ma c'è di più... Ho fatto arrivare in Italia 2 dottori da Spagna e Portogallo sono i classificatori internazionali che si occupano di valutare l'idoneità dei ragazzi per il CP Football ovvero Cerebral Parsy Nazionale di calcio a 7 per disabilità con cerebrolesioni, così da inserire l'Italia tra le Nazioni che fanno già da tempo Europei, Mondiali e Paralimpiadi. Ebbene sui 90 atleti del torneo, 27 atleti che dovevano essere classificati si sono sottoposti alle valutazioni. 14 risultato idonei e con classi di disabilità varia da n. 5 a n. 8 e grazie a questi risultati con grande soddisfazione la Nazionale è stata classificata a livello internazionale! Si dovrà lavorare sodo per incrementare il numero e la qualità degli atleti per competere alla pari con le migliori Nazionali, ma sarà sicuramente stimolante e bellissimo.


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Il 2015 è stato molto positivo... il 2016 sarà a parere mio importante per gettare le fondamenta ed incrementare la disciplina del calcio disabile in Italia. La scuola calcio del Torino F.D. ha raggiunto in un mese 10 bimbi entusiasti che hanno avuto anche la possibilità di fare una apparizione all'interno dello stadio Olimpico e guardare la partita Torino Bologna. L'attività riprenderà a Febbraio ma sono aperte sempre le iscrizioni. Vi auguro un sereno Natale a voi ed alle vostre Famiglie ed un augurio di un 2016 ricco di Sport e serenità.


VI DA' APPUNTAMENTO AL 20 GENNAIO CON TANTISSIME NUOVE SORPRESE BUONE VACANZE


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