Noi in FIDAS gennaio 2022

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Abbiamo ri-messo in moto TRIMESTRALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA ASSOCIAZIONI DONATORI DI SANGUE

il dono

NUMERO 01 ANNO XXII GENNAIO 2022 WWW.FIDAS.IT


NOI in FIDAS Periodico trimestrale di informazione e formazione della FIDAS - Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue Anno XXII - n 1 Gennaio 2022 Editore FIDAS Piazza Fatebenefratelli 2, 00186 Roma Redazione NOI in FIDAS Piazza Margana 19 00186 Roma tel. 06 68891457 fax 06 68217350 Email: noiinfidas@fidas.it Direttore editoriale Giovanni Musso Direttore responsabile Cristiano Lena Comitato di redazione Chiara Ferrarelli Enzo Emmanuello Ines Seletti Massimiliano Bonifacio Rosita Orlandi Carolina Pragliola Hanno collaborato a questo numero: Alfio Mangiagli Andrea Masiero Cinzia Minerdo Chiara Ferrarelli Domenico Fortunato Enzo Emmanuello Felice Moscato Gabriella Di Egidio Giacomo Leandri Giampaolo Cirioni Gian Luca Signaroldi Giorgia Rocchetta Giuseppe Iosa Jacopo Pressato Massimiliano Bonifacio Mauro Benedetto Nicola Martelletto Rosario Mele Sara Michielin Vanessa Pallucchi Progetto grafico Hub Editoriale Autorizzazione Tribunale di Roma n° 442/2003 del 21 ottobre 2003. Periodico iscritto al R.O.C. (Registro Operatori Comunicazione). Service provider HOST spa Corso Svizzera 185 - 10149 Torino www.host.it Periodico depositato presso il Registro Pubblico Generale delle Opere Protette - L. 633/41 2


Vaccino di Giovanni Musso Presidente Nazionale FIDAS

“Vaccino” è stata sicuramente la parola del 2021: solamente un anno prima attendevamo le festività che, coincidenza temporale ha voluto giungessero in contemporanea con l’arrivo in Italia dei vaccini anti-Covid. Vaccini che, a distanza di un anno, ci hanno permesso di tornare a svolgere molte attività che appena 365 giorni prima, al fine di scongiurare ogni possibile contagio, avremmo dovuto dimenticare. Diverse rilevazioni statistiche, però, presentano dati allarmanti: se da un lato avanzano le vaccinazioni anti-Covid, stanno al contempo rallentando le somministrazioni di altri vaccini, lasciando in questo modo la porta aperta alla possibilità di diffusione di altri virus. In quanto volontari impegnati nella promozione del dono non possiamo non sentire nostro anche l’impegno nella promozione dei sani e corretti stili di vita. L’augurio, per questo 2022appena iniziato, è dunque quello di impegnarci di più, tutti, nella promozione di stili di vita più sani, al fianco della prevenzione… e per prevenire cosa c’è di meglio dei vaccini? Per chi non avesse ancora colto l’occasione mi preme ricordare che il Ministero della Salute anche quest’anno riconosce il vaccino anti-influenzale a titolo gratuito per tutti i donatori periodici di sangue ed emocomponenti. Non sprechiamo questa opportunità per tutelare la nostra salute, la salute delle persone che ci sono accanto e la salute dei pazienti che necessitano di trasfusioni. La bella notizia racchiusa nella presenza dei vaccini si accompagna ad altre belle notizie che hanno caratterizzato più da vicino la vita della Federazione nell’ultimo anno: dal Congresso Nazionale di Aosta, a lungo atteso e anche grazie ai vaccini finalmente svolto in presenza. Un Congresso di portata storica per diversi motivi: l’ingresso di due nuove Federate in FIDAS, che permetto-

no di raggiungere quota “80” Federate. Tra queste due, una in particolare, FIDAS Umbria, segna l’inizio di un nuovo percorso: FIDAS finalmente raggiunge anche la Regione Umbria. Un momento storico che rappresenta un punto di partenza per continuare a promuovere con rinnovato entusiasmo l’importanza dei princìpi che accomunano tutti i volontari FIDAS da nord a sud Italia. Dal Congresso Nazionale di Aosta sono nate anche collaborazioni e reti di relazioni che FIDAS Nazionale sta continuando a tessere. Non sarà sufficiente un solo numero del “Noi in FIDAS” per riassumere l’importanza dell’evento, nelle prossime settimane riserveremo un numero speciale dedicato alla Tavola Rotonda svoltasi ad Aosta che ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle Istituzioni e della comunità scientifica. Nell’attesa, in questo numero, potrete leggere delle tante attività svolte in questi mesi, delle tante occasioni in cui FIDAS ha scelto di fare la differenza. Non mi resta che augurare ad ognuno ed ognuna buona lettura e, anche se con ritardo, buon 2022!

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N.1

Gennaio 2022 AGGIORNAMENTI DAL CD 6 TORNANO AD APRIRSI LE PORTE DEL TEMPIO DEL DONATORE 7 NUOVI INCARICHI NEL TERZO SETTORE VITA DELLA FEDERAZIONE 8 È TORNATA LA 24 ORE DEL DONATORE UN SUCCESSO OLTRE LE ASPETTATIVE 10 METTI IN MOTO IL DONO UN’ESTATE SU DUE RUOTE 11 FIDAS AL FIANCO DI FIAGOP PER “IO CORRO PER LORO” 12 FIDASLAB 2021: IL TEMPO DELLA FORMAZIONE 14 I LABORATORI 16 UN FILO CHE CI LEGA AL DONO... E CHE NON SI FERMA ASPETTO FORMATIVO TEMA SCIENTIFICO 18 RACCOLTA DI SANGUE E CARENZA DI PERSONALE MEDICO SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE 22 RESPONSABILITÀ E DIFFUSIONE DELLA CULTURA DEL DONO 24 FIDAS TAGLIA IL TRAGUARDO DELLE 80 FEDERATE E RAGGIUNGE L’UMBRIA 26 XI PREMIO GIORNALISTICO “FIDAS-ISABELLA STURVI” 28 A SCUOLA DI DONO: LA II EDIZIONE DEL CONCORSO NAZIONALE TERZO SETTORE 30 AVVIO DEL RUNTS: LE NOVITÀ PER IL TERZO SETTORE 32 RUNTS: COSA CAMBIA PER LE FEDERATE FIDAS

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AGGIORNAMENTI DAL CD

Tornano ad aprirsi le porte del Tempio del Donatore di Jacopo Pressato, Consigliere nazionale FIDAS e Vicepresidente dell’ODV Tempio Internazionale del Donatore

Il 2021 è stato l’anno della rinascita per quanto riguarda il nostro Tempio Internazionale del Donatore di Valdobbiadene. Sabato 18 settembre 2021, dopo tre anni di chiusura e un anno di re-

stauro, c’è stata la sua inaugurazione, alla presenza di tutte le associazioni e dei donatori giunti da tutta Italia. Il progetto del Tempio Internazionale del Donatore per il restauro del Croci-

fisso è tra i vincitori del bando FAI. Il Crocifisso sarà dunque restaurato grazie al finanziamento stanziato dal Fondo Ambiente Italiano e Intesa Sanpaolo, del valore di circa 12.000 euro.

Il momento del taglio del nastro durante l’inaugurazione del Tempio Internazionale del Donatore

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Alessandro Biadene, Vicepresidente nazionale FIDAS nord-ovest, confermato membro del Collegio di Garanzia del Forum Nazionale Terzo Settore

Nuovi incarichi nel Terzo Settore Con il rinnovo delle cariche del Forum prosegue l’impegno attivo di FIDAS per il Terzo Settore

Lo scorso 20 ottobre 2021 l’assemblea nazionale del Forum del Terzo Settore ha eletto Vanessa Pallucchi al ruolo di portavoce. Salutata con riconoscenza per l’impegno dimostrato in anni di lavoro, Claudia Fiaschi, portavoce uscente del Forum. L’obiettivo dichiarato dalla neo-eletta portavoce è quello di “proiettare il Forum verso il futuro, e renderlo pronto a cogliere le nuove e complesse sfide che ci attendono”. La dott.ssa Pallucchi, già vicepresidente nazionale di Legambiente dal 2018, ci ha omaggiati di un proprio contributo all’interno di questo numero del Noi in FIDAS, all’interno del quale approfondisce le novità che sta vivendo in questi mesi il Terzo Settore. Sempre lo scorso 20 ottobre l’assemblea nazionale del Forum del Terzo Set-

tore ha eletto il Collegio di Garanzia, confermando il Consigliere nazionale FIDAS Alessandro Biadene per questo ruolo. Continua così l’impegno attivo di FIDAS per il Terzo settore. Già lo scorso 11 giugno il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con D.M. n. 135 ha rinnovato la composizione del Consiglio nazionale del Terzo settore. Tra i rappresentanti designati dal Forum nazionale, in qualità di associazioni di enti più rappresentativi sul territorio nazionale, anche Giovanni Musso, Presidente Nazionale FIDAS.

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VITA DELLA FEDERAZIONE

È tornata la 24 Ore del Donatore Un successo oltre le aspettative di Nicola Martelletto, Vicepresidente Vicario FIDAS Verona

Ritrovarci in piscina a distanza di due anni dall’ultima volta è stato emozionante, ma nessuno avrebbe scommesso su una riuscita così positiva. C’erano tutti gli ingredienti perché potesse essere un fiasco: l’apertura tardiva delle iscrizioni a causa dell’incertezza per la pandemia (che già ci aveva impedito di svolgere l’edizione del 2020), le previsioni meteo che hanno costretto a posticipare i preparativi al sabato mattina e che minacciavano di interrompere la staffetta in qualunque momento, l’indecisione di molti

a partecipare per la paura dei contagi. Ebbene, tutti questi timori hanno lasciato spazio ad un grandissimo entusiasmo e ad una insperata partecipazione. 253 persone di tutte le età hanno voluto essere dei nostri e scendere in vasca con FIDAS per dare un segnale importante a tutti: anche in tempi di pandemia, i donatori ci sono e sanno sempre rispondere “presente”! Un doveroso ringraziamento va a Chiara Ferrarelli, Giuseppe Natale e Adriana Vallisari per l’impegno e la professionalità con cui hanno realizzato una diretta streaming che ha permesso di

far arrivare tramite i canali social l’invito a donare il sangue con la partecipazione sia dalle Terme di Giunone che a distanza con i contributi arrivati via web. I tanti giovani che si sono iscritti alla 24 Ore del Donatore ci fanno guardare al futuro con rinnovato ottimismo, certi che tanti nuovi donatori sapranno darsi il cambio ogni giorno negli ospedali italiani e garantire alle strutture sanitarie l’autosufficienza di sangue e plasma. Quindi non mi resta che darvi l’arrivederci alla 24 Ore del Donatore 2022.

RIVIVI LE EMOZIONI DELLA 24 ORE DEL DONATORE Fotogallery dell’evento: XIII^ edizione 24 Ore del donatore | Flickr Videogallery dell’evento: Estate 2021 - YouTube

253 i volontari che hanno preso parte all’evento, molti dei quali hanno coinvolto anche le proprie famiglie. Insieme si è conquistati la vetta dei 121 km percorsi a nuoto.

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Tra i volti giovani della 24 Ore del donatore, anche le due campionesse Lilli Gelmini e Barbara Pozzobon.

A BORDO PISCINA, MA ANCHE DA TOKYO: TANTI GLI ATLETI CHE HANNO MANIFESTATO IL PROPRIO SUPPORTO ALL’INIZIATIVA VERONESE. PRESENTI ANCHE LE ASSOCIAZIONI DI PAZIENTI AIP E FIAGOP Tanti gli atleti che nel fine settimana hanno voluto essere al fianco di FIDAS: da Tokyo è arrivato l’augurio per la buona riuscita della staffetta da parte di Stefano Raimondi, plurimedagliato alle Paralimpiadi 2020, affiancato dall’allenatore del Verona Swimming Team, Marcello Rigamonti. In vasca sono scese: Barbara Pozzobon, atleta delle Fiamme Oro, medaglia di Bronzo nella 25 km degli ultimi Campionati Europei di Budapest e due volte Campionessa del Mondo nella disciplina Ultra Marathon, già ospite dell’edizione 2019 della “24 Ore”, e Lilli Gelmini, triatleta Campionessa Italiana mixed relay nel 2020. 24 ore del donatore 20210 (93) | FIDAS Donatori di Sangue | Flickr A supporto di FIDAS anche Jonas Aguenier, Anton Qafarena e Uros Nikolic, giocatori del Verona Volley, accompagnati dal direttore generale Fabio Venturi e la squadra di football americano della provincia

(24 ore del donatore 2021- 0 (21) | FIDAS Donatori di Sangue | Flickr), i Mastini Verona, con Nicola Vivian, sceso in vasca domenica mattina. La diretta streaming è stata un’occasione per coinvolgere le associazioni di pazienti che hanno testimoniato l’importanza del dono periodico: ospiti sui canali social di FIDAS Nazionale e FIDAS Verona sono state le Consigliere Nazionali AIP (Associazione Immunodeficienze Primitive) Monica Sani e Anna Tomelleri (24 ore del donatore 2021- 0 (68) | FIDAS Donatori di Sangue | Flickr) e il dottor Angelo Ricci, Presidente FIAGOP (Federazione Italiana Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica). Toni Bonji (Toni Bonji - Invito al dono - YouTube) e il comico veronese El Bifido hanno dato il proprio contributo alla diretta social invitando tutti a donare.

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VITA DELLA FEDERAZIONE

Metti in moto il dono Un’estate su due ruote di Enzo Emmanuello, Consigliere Nazionale FIDAS

Un’idea buttata lì quasi per caso, tra un paio di appassionati del mondo a due ruote, si è trasformata in un evento che ha unito tutto lo Stivale, con l’unico scopo di promuovere il dono del sangue. É così che oltre un migliaio di motociclisti e vespisti hanno colorato, con le t-shirt, bandane e giubbini catarifrangenti, le strade di quasi tutte le regioni in cui FIDAS è attiva attraverso l’impegno delle sue Federate. “Metti in moto il dono”, questo lo slogan dell’iniziativa partita l’8 agosto dal Molise, per poi proseguire in Liguria, Abruzzo, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Toscana, Sicilia, Piemonte e Valle d’Aosta. Ancora una volta il popolo delle due ruote ha risposto con grande entusiasmo all’accorato appello della FIDAS e lo ha fatto a modo suo, esaltando il piacere del vento in faccia e l’unicità del senso di libertà, intuibile ma non semplice da spiegare a chi non ha mai vissuto l’esperienza dei centauri. Difficile spiegare l’emozione che si prova, quando il carosello festante, al suono dei clacson e del rombo dei motori, percorre le vie cittadine e le strade della provincia, tra la curiosità di chi assiste divertito al passaggio del lungo serpentone. Non è stato facile coordinare attività ed iniziative diverse l’una dall’altra, ma alla fine ha vinto l’entusiasmo degli organizzatori che hanno speso tempo e risorse per la buona riuscita di un evento che, in un periodo di forte contrazione delle donazioni di sangue e pla10

sma, è servito a sostenere la promozione del dono. Un lavoro lungo e certosino, per predisporre i percorsi dopo aver richiesto le autorizzazioni necessarie dagli enti preposti. C’è chi ha scelto i percorsi sinuosi e dal panorama mozzafiato dei monti e le colline che soltanto il territorio italiano riesce ad offrire con tanta generosità. C’è stato chi ha percorso le vie cittadine di Roma, la Città eterna, regalandosi lo spettacolo delle antiche rovine e dei monumenti che rappresentano una meta irrinunciabile per i turisti di tutto il mondo.

L’iniziativa non resterà isolata. Già si sta iniziando a lavorare, con largo anticipo, a quello che speriamo si potrà definire un appuntamento fisso delle prossime estati. L’esperienza appena trascorsa servirà a preparare al meglio le prossime edizioni e, nello specifico, quella del 2022. “Metti in moto il dono” rappresenterà un momento di aggregazione unico nel suo genere, magari coinvolgendo altri enti e realtà del mondo a due ruote. Un’ampia vetrina in ambito nazionale che possa riuscire a limitare gli effetti dell’inevitabile calo delle donazioni in estate.


VITA DELLA FEDERAZIONE

CORRE ANCHE LA RICERCA

FIDAS al fianco di FIAGOP per “Io corro per loro”

Grazie all’iniziativa di FIAGOP è stato possibile destinare alla ricerca più di 130.000 Euro. Le 4 corse solidali hanno permesso il finanziamento di tutti e cinque i progetti di ricerca del bando europeo Fight Kids Cancer 2021, raccogliendo complessivamente 3.446.500 Euro. I progetti di ricerca finanziati mirano ad offrire migliori opportunità di trattamento a bambini e ragazzi colpiti da alcune delle forme tumorali per le quali al momento le risposte terapeutiche non sono soddisfacenti: il sarcoma di Ewing multimetastatico alla diagnosi, il linfoma non-Hodgkin pediatrico a cellule B recidivato e refrattario, il neuroblastoma ad alto rischio e il medulloblastoma.

di Giuseppe Iosa, Presidente FIDAS Milano, sez. Peschiera-Borromeo

Prosegue la collaborazione tra FIDAS e FIAGOP (Federazione Italiana Associazioni Genitori e Guariti Oncoematologia Pediatrica), avviata lo scorso 14 maggio con la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa. Nel mese di settembre si sono svolte in Francia, Belgio, Lussemburgo e Italia quattro corse solidali per raccogliere fondi destinati a finanziare la ricerca indipendente sul cancro pediatrico attraverso le donazioni giunte sulle pagine di raccolta degli iscritti. A promuoverle quattro associazioni: Imagine For Margo – Francia, Fondatioun Kriibskrank Kanner – Lussemburgo, Kick Cancer Foundation – Belgio, e FIAGOP per l’Italia. FIDAS ha promosso sui propri canali l’iniziativa portata avanti da FIAGOP e domenica 26 i volontari FIDAS sono scesi in pista all’Idroscalo di Milano per la prima edizione di “Io Corro per Loro – Bambini senza Cancro”. Domenica 26 Settembre, all’Idroscalo di Milano, si è celebrata la prima edizione della corsa non competitiva “Io corro per loro – bambini senza cancro”, organizzata dalla Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncoematologia Pediatrica Onlus con lo scopo di raccogliere fondi per la ricerca attraverso le donazioni dei partecipanti. Noi di FIDAS Milano non potevamo mancare perché la donazione di sangue è fondamentale per i giovani affetti da patologie on-

Al centro della foto Riccardo, 10 anni, vincitore assoluto della I edizione di “Io Corro per Loro” - 26 settembre 2021, Parco Idroscalo - Milano. Tagliato il traguardo da vincitore, Riccardo ha dichiarato di essere molto emozionato per avere corso per sua sorella Giulia e per tutti i bambini malati. (fonte: FIAGOP)

coematologiche. Nonostante la pioggia battente più di 180 persone hanno sfidato acqua e vento per sostenere un’iniziativa che si svolgeva in contemporanea in moltissime località italiane ed europee a riprova che la ricerca e la cura delle malattie sono frutto del lavoro di squadra. Come tante erano le squadre di corridori amatoriali che di buon mattino si sono dati appuntamento sulla sponda est dell’Idroscalo di Milano: storico bacino d’acqua sorgiva a ridosso dell’aeroporto di Linate un tempo

utilizzato per l’atterraggio di idrovolanti ma da decenni parco e luogo di svago e di attività sportive per molti milanesi. I volontari FIDAS con un proprio gazebo hanno accolto un variopinto pubblico di runner dai più esperti e attrezzati, alle famiglie con al seguito bimbi piccoli ma non certo meno entusiasti dell’impegno che li attendeva. É stata una mattinata di festa e la nostra presenza ha dimostrato l’importanza del gesto, gratuito e responsabile, della donazione di sangue. 11


VITA DELLA FEDERAZIONE

FIDASLab 2021: il tempo della formazione di Mauro Benedetto, Consigliere Nazionale FIDAS

9 esperti, 3 momenti formativi in plenaria, 4 laboratori: sono questi gli ingredienti dell’appuntamento annuale dedicato alla formazione. FIDASLab nasce con l’obiettivo di supportare le Federate nell’area della formazione e, al contempo, fornire aggiornamenti utili riguardanti la loro operatività. Banalmente, l’idea del Lab è quella di ‘professionalizzare’ la figura del volontario o del responsabile associativo. A ben vedere, una figura preparata e competente opera con più facilità e tende a raggiungere migliori risultati. Ecco perché i corsi si aggiornano sempre e affrontano temi che interessano il quotidiano. Il Lab 2021 ha fatto trovare tutti formatori nuovi che hanno deciso di interpretare in modo personale e originale lo schema laboratoriale. La loro preparazione individuale, all’altezza della situazione, ha agevolato gli stimoli e fornito sicure nozioni. Va riconosciuto un posto di primo piano anche alla plenaria, che con i suoi spunti di riflessione ha dato un contributo autorevole ai lavori delle tre giornate romane. 12

tecnici come quello di Parlare in Pubblico e quello sulla Privacy + GDPR dove si è scesi in campo per approfonNella plenaria l’argomento scientifico dire argomenti molto pratici, si è svolè stato magistralmente condotto dal to il Lab di Comunicazione Social do“nostro” dott. Massimiliano Bonifacio ve invece si è parlato di strategie coche ha parlato dell’uso del plasma in municative che permettono di realizzaItalia nei suoi ‘uno, nessuno e centore una campagna social locale. Il labomila’ casi. ratorio Modello Organizzativo, invece, Questa espressione infatti ne declina ha avuto uno schema diverso dagli altri l’evoluzione visto che in Italia, in potre. L’organizzazione del team o l’ideachi anni, l’uso del prezioso liquido è lizzazione del leader non è partita da ‘centuplicato’. Nel secondo intervento, una lezione frontale delle due formal’antropologo Marco Aime ha dato una trici ma è stata suscitata dal basso atsua puntuale interpretazione del “dotraverso le migliori pratiche che i vari no” inteso come legame interpersocomponenti hanno portato nei dinale: dare qualcosa a un’altra perversi gruppi di lavoro. La definisona contribuisce ad instaurare zione del leader che vorrei, ha un rapporto stretto che assugenerato un’ampia discussiome ancora più valenza se si PIÙ ne tra i vari soggetti intetratta di una parte del proDI 80 ressati, determinando un prio corpo. Aime ha fatto proficuo e costruttivo inriferimento allo hau, un VOLONTARI contro tra le due geneconcetto che per i Maori FIDAS razioni: quella dell’espeesprime un’essenza vitale rienza e quella dell’innoinsita negli esseri umani. vazione. Il confronto, mai Nel terzo intervento il prof. dissimulato o reverenziale, ha Giancarlo Sturloni, fisico ed dimostrato quanto ricca di idee sia esperto di comunicazione scienla costellazione FIDAS. tifica, ha preso in esame i vari aspetti della comunicazione del rischio. ParLa mia richiesta convinta rimane queltendo da disastri realmente accadula che il Lab non deve finire al tramonti e fornendo esempi pratici, ha spieto del terzo giorno ma deve proseguigato come saper comunicare notizie di re in modo fecondo nelle varie realtà eventi o situazioni potenzialmente pelocali, pena la mortificazione del senricolose, informando in modo puntuale so con cui è stato pensato e realizzato. e senza creare inutili allarmismi. Ma andiamo con ordine.

Laboratori. Gli argomenti scelti volevano rispondere non solo ad esigenze pratiche ma anche fornire spunti per realizzare schemi di lavoro applicabili localmente. Ecco perché a fianco di laboratori


VITA DELLA FEDERAZIONE

RELATORI PLENARIA: Massimiliano Bonifacio Medico, professore associato di Malattie del Sangue presso l’Università di Verona, dove svolge attività di ricerca sulle terapie avanzate delle neoplasie (mieloproliferative) e delle leucemie acute dell’adulto. In passato si è anche occupato di ricerca sul buon uso del sangue e ha collaborato all’indagine epidemiologica FIDAS Censis. È stato presidente di FIDAS Verona dal 2010 al 2018 ed è attualmente referente scientifico di FIDAS Nazionale. Marco Aime Docente di Antropologia culturale presso l’Università di Genova. Ha condotto ricerche sul campo in Africa occidentale e sulle Alpi ma è anche conoscitore e studioso di numerosi stati asiatici come lo Yemen, l’India, il Nepal e il Myanmar. I suoi studi interessano prevalentemente le tematiche legate al concetto di identità e al turismo. Giancarlo Sturloni Svolge attività di comunicazione, formazione e consulenza in campo scientifico, sanitario e ambientale. È responsabile della comunicazione di Greenpeace Italia. Insegna Comunicazione del rischio alla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA) di Trieste, all’Università di Udine e all’Università dell’Insubria. Scrive per diverse testate giornalistiche nazionali ed è autore di numerosi saggi, tra cui “La comunicazione del rischio per la salute e per l’ambiente” (Mondadori Università, 2018).

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VITA DELLA FEDERAZIONE

I laboratori: Laboratorio #1: Parlare in pubblico

Laboratorio #2: Modelli organizzativi

di Andrea Masiero

di Giorgia Rocchetta

Due sono gli elementi principali che servono per parlare in pubblico efficacemente: la tecnica e l’atteggiamento. La tecnica si acquisisce con lo studio e la pratica costante, ma per trovare il giusto atteggiamento servono ascolto, consapevolezza e voglia di uscire dalla propria area di comfort. Proprio su questi ultimi aspetti, per nulla facili né scontati, ho fatto lavorare le persone che hanno partecipato al mio workshop su public speaking, perché si possono conoscere tutte le tecniche del mondo per parlare in pubblico, ma se l’atteggiamento non è quello adatto, il messaggio che si intende trasmettere non arriverà mai a destinazione. Per lavorare su questo tema ho utilizzato un approccio di tipo ludico, pescando a piene mani dalla mia esperienza di docente di improvvisazione teatrale. L’uso del gioco e di attività provenienti dal teatro ha permesso alle persone di accantonare gradualmente la razionalità, la vergogna ed il giudizio, riuscendo un po’ alla volta a lasciarsi andare, imparando tramite l’esperienza diretta a far uscire la propria espressività. Abbiamo raggiunto l’obbiettivo? Beh, quando si è trattato di scegliere come organizzare la condivisione del lavoro coi colleghi degli altri laboratori, tutti hanno accettato di mettersi in gioco, optando per una modalità di presentazione del nostro laboratorio che desse a ciascuno l’opportunità di stare di fronte al pubblico. E così, alla domenica, si sono viste 3 presentazioni collettive che hanno toccato, divertito e convinto tutti i presenti, attraverso le armi della leggerezza, delle storie e delle emozioni.

Sono state tre giornate ricche di contenuti ed emozioni quelle vissute all’interno del laboratorio modello organizzativo. I temi trattati sono stati principalmente due: il concetto di competenze e la scoperta dei fattori che trasformano un gruppo in un gruppo di lavoro. L’obiettivo del Lab era duplice: da una parte creare il profilo di prestazione del Presidente di Federata e dall’altra individuare una best practice per arruolare nuovi volontari giovani, formarli e motivarli. Il tutto si è svolto con una formazione di tipo esperienziale, dove i partecipanti hanno potuto lavorare all’interno di piccoli gruppi per sperimentare le dinamiche del team e per arrivare ai risultati attesi attraverso una comunicazione efficace aperta al confronto e all’ascolto attivo.

Più di 80 i volontari che, nel rispetto delle norme anti Covid-19, hanno preso parte all’evento romano dedicato alla formazione.

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Mauro Benedetto, Consigliere Nazionale FIDAS con delega alla Formazione, ha aperto i tre giorni di formazione.


VITA DELLA FEDERAZIONE

Laboratorio #3: Privacy + GDPR

Laboratorio #4: Comunicazione social

di Giampaolo Cirioni

di Gian Luca Signaroldi

La mia esperienza, come docente, è stata sicuramente positiva sia per la classe che ho trovato sia per l’ambiente in generale. Sebbene il laboratorio da me curato fosse di modeste dimensioni in termini di partecipanti, le persone coinvolte hanno dimostrato sin dal primo momento un grande coinvolgimento e, soprattutto, hanno provato un vivo interesse, palesato dalle continue domande e richieste di approfondimento.

Il primo obiettivo di un percorso di apprendimento del mondo digitale e, in particolare, del mondo dei social media, è sempre quello della logica e della comprensione del posizionamento e del senso che hanno questi strumenti di comunicazione nella vita delle persone. Questo è stato proprio l’approccio che abbiamo cercato di portare in aula con i partecipanti al laboratorio che si sono dimostrati molto partecipi e molto interessati a capire come un approccio olistico e strategico possa fare la differenza per comunicare ognuno degli obiettivi che ogni singola Federata FIDAS può portare sul proprio territorio. Questo è stato il motivo e la scintilla che ha fatto scaturire anche la collaborazione interna non solo sul funzionamento dei canali digitali ma anche sulla strategia e l’approccio olistico. Sono convinto che ognuna di queste Federate, quando rientrerà sul proprio territorio, saprà applicare questi modelli che abbiamo dato loro anche oltre i tecnicismi del funzionamento dei singoli canali. Abbiamo cercato di seminare l’elemento fondamentale che è l’emozione. L’emozione è ciò che accende tutto e attraverso questi elementi sono convinto che saranno in grado di esportare un’esperienza di altissima qualità sui propri territori.

SCOPRI DI PIÙ DEL #FIDASLAB2021 Fotogallery dell’evento: https://www.flickr.com/photos/fidas/ albums/72177720295442411 Video riassuntivo: https://youtu.be/D8oI_223sSw

Una delle dinamiche svolte dai partecipanti del laboratorio “Modelli organizzativi”.

Massimiliano Bonifacio, Consigliere Nazionale FIDAS con delega alla Formazione, in occasione del suo intervento interno alla plenaria.

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VITA DELLA FEDERAZIONE

Un filo che ci lega al dono… e che non si ferma di Domenico Fortunato, Presidente Nazionale Calcio Attori 1971

Il 26 novembre 2021, a Roma, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa tra FIDAS Nazionale e Nazionale Italiana Calcio Attori 1971. Il Protocollo, sottoscritto in occasione dell’apertura del #FIDASLab2021, corso di formazione per Responsabili associativi FIDAS, ha l’obiettivo di promuovere nella società l’importanza del dono del sangue. 16

La prima volta che sentii parlare di donazione del sangue fu a casa di uno dei più cari amici di mio padre. In quel periodo frequentavo il liceo scientifico Dante Alighieri a Matera. Il caro amico di mio padre era un docente universitario di antropologia che donava il sangue da quando era molto giovane.

Fino a quel momento non avevo mai sentito parlare di dono del sangue. Dopo qualche tempo arrivò un nuovo vicino, un medico ematologo di Bari che aveva vinto il concorso come responsabile del centro trasfusionale all’ospedale di Matera. Tempo dopo vennero a parlare a noi studenti del quinto anno, del dono del sangue e della attivi-

Domenico Fortunato, Presidente Nazionale Attori 1971 e Giovanni Musso, Presidente Nazionale FIDAS dopo la sottoscrizione del Protocollo d’intesa


NAZIONALE CALCIO ATTORI 1971 È un’associazione senza scopo di lucro che attraverso eventi sportivi a scopo benefico guida, coordina e promuove la solidarietà di attori e personalità dello spettacolo. Fondata da Pier Paolo Pasolini nel 1971, l’associazione ha visto scendere in campo numerosi attori che negli anni hanno dato lustro all’immagine della squadra: Carlo Verdone, Massimo Troisi, Raimondo Vianello, Francesco Nuti, Lino Banfi, Nino D’Angelo, Claudio Amendola, Gianni Morandi, Raoul Bova, Fabrizio Frizzi, Massimo Giletti, Corrado Tedeschi, Mino Reitano, Paolo Conticini, Umberto Tozzi, Cristian De Sica, Giorgio Pasotti, Sebastiano Somma, Maurizio Aiello, Maurizio Mattioli, Milo Coretti, Francesco Pannofilo, Alessio Di Clemente, Riccardo Sardonè, Francesco Giuffrida, Pino Insegno, Roberto Ciufoli, Giulio Scarpati, Ray Loveloch, Gaetano Amato, Raffaello Balzo, Giuseppe Zeno e tantissimi altri. La Nazionale, ogni anno, sostiene numerosi progetti e partecipa ad eventi significativi a scopo benefico.

tà di volontariato legata al dono, alcuni responsabili di un’associazione con un medico. Sembrava che ci fosse un filo a legare tutti questi accadimenti. In quel periodo mio padre si ammalò ed entrò in dialisi a causa di una nefrite contratta quando era bambino negli anni Trenta del secolo scorso. Alla fine del liceo, raggiunta la maggiore età, donai per la prima volta il sangue presso il centro trasfusionale dell’ospedale di Matera. Avevo paura degli aghi e delle iniezioni ma dopo la prima donazione quella paura mi passò. Andai avanti così per qualche anno, però continuai a donare a Matera, ogni volta che tornavo a casa, nonostante mi fossi trasferito a Roma per studiare recitazione e storia del teatro alla scuola d’arte drammatica. Continuavo a donare a Matera, dove tornavo spesso, perché conoscevo il centro trasfusionale. Poi, per qualche anno, non ho più donato. Durante la pandemia ed il lock down con la Nazionale Attori decidemmo di andare a donare il sangue al Fatebenefratelli a Roma. In quella occasione è nato il contatto con la FIDAS che ha portato la Nazionale Calcio Attori 1971, di cui da qualche mese sono il nuovo presidente, a sottoscrivere un protocollo d’intesa che ci porterà a creare degli eventi e delle partite di beneficenza per sensibilizzare i più giovani sull’importanza del dono e per contribuire al ricambio generazionale fra i donatori. Visita il sito: https://www.nazionaleattori.org/ 17


ASPETTO FORMATIVO - TEMA SCIENTIFICO

Raccolta di sangue e carenza di personale medico di Massimiliano Bonifacio, Consigliere Nazionale FIDAS

mia viveva una cronica difficoltà a reperire medici. Le ragioni di questa annosa carenza sono varie, inclusa la mancanza di una scuola di specializzazione dedicata alla Medicina Trasfusionale e la conseguente percezione di una professione di minore appeal rispetto ad altri percorsi universitari. Un’indagine del Centro Nazionale Sangue del 2019 aveva quantificato la necessità di aumentare del 30% il personale medico dei servizi trasfusionali rispetto all’attuale dotazione. Nel 2020 e ancor più nel 2021 non solo questo non è accaduto, ma si è registrata un’ulteriore emorragia di medici, specie tra le figure non struttura-

Un problema attuale e alcune possibili soluzioni. Da mesi sentiamo ripetere che il sistema sanitario soffre di una significativa carenza di personale medico, acuita dalle maggiori esigenze assistenziali imposte dalla pandemia e solo tardivamente tamponata dal recente aumento delle borse di studio per i corsi di specializzazione. Questo è ancor più vero per il sistema trasfusionale, che già prima della pande-

te che lavoravano a contratto con le unità di raccolta associative: molti di essi hanno scelto di rivolgersi verso altre mansioni, sempre precarie ma decisamente più remunerative, come le Unità Speciali di Continuità Assistenziali o l’erogazione dei vaccini negli hub anti-Covid. Ne è conseguita la difficoltà oggettiva a garantire l’apertura dei centri di raccolta e il conseguente annullamento di varie sedute di donazione. Per quantificare il fenomeno abbiamo chiesto alle Federate FIDAS di riportare informazioni sulle giornate di raccolta che erano state programmate dal 1 gennaio al 31 ottobre 2021, e su quante sono

Associazioni Federate che hanno subito una riduzione delle raccolte per carenza di personale medico Numero di Federate

16

16

14

14

12

12

10

10

8

8

6

6

4

4

2

2

0

Nord

Centro

Sud-Isole

Raccolta pubblica

0

Nord

Centro

No

Sud-Isole

Raccolta associativa

FIGURA 1 18


Annullamenti per carenza di personale medico in relazione al tipo di raccolta (pubblica o associativa) Raccolta pubblica

Raccolta associativa

Numero di federate con raccolte annullate

8 50%

Numero di giornate di raccolta annullate

8 50%

129

63

67%

33%

FIGURA 2 state annullate per specifici problemi di reperimento del personale medico. Le Federate che hanno risposto alla survey sono state 55, distribuite uniformemente sul territorio nazionale (20 al Nord, 10 al Centro, 25 al Sud e Isole). Delle 55 Federate che hanno partecipato all’indagine, 29 (52,7%) svolgono prevalentemente raccolta associativa e 26 (47,3%) prevalentemente raccolta pubblica. Circa il 70% delle Federate ha dichiarato che non è stata annullata nessuna giornata di raccolta a causa della carenza di personale medico, mentre in 16 Federate su 55 (29%) sono state annullate delle raccolte (da un minimo di 1 a un massimo di 50 giornate) (Figura 1). In numero assoluto, le giornate di raccolta annullate per carenza di personale medico sono state 192, soprattutto a carico delle Federate che svolgono raccolta associativa (Figura 2). In una recente intervista il direttore del Centro Nazionale Sangue Vincenzo De Angelis ha ammesso di essere da tempo a conoscenza del problema e di lavorare su più possibili soluzioni, tra le quali l’impiego nei Servizi Trasfusionali e nelle Unità di Raccolta associative dei medici in formazione specialistica (in deroga al regime di incompatibilità previsto dalla legge 368 del 1999) e l’aumento delle responsabilità a carico degli infermieri per alcune attività anamnestiche, ferma restando la responsabilità a carico del medico di dare un giudizio di idoneità al termine del processo di selezione del donatore.

LE ESPERIENZE DEI PRESIDENTI DI FEDERATE Abbiamo ricevuto richieste di supporto nella ricerca di personale medico da altre federate che hanno UDR fissa e mobile poichè si sono trovate in seria difficoltà. A causa delle carenze di organico, nell’ottica di non rinunciare a nessuna raccolta, abbiamo dovuto diminuire il numero di donatori in tutte le raccolte attraverso la prenotazione. Anche se numericamente non abbiamo avuto raccolte in meno, abbiamo lavorato con personale al 50% e quindi abbiamo allungato i tempi di attesa delle donazioni avendo anche un calo per troppa attesa. La federata ad oggi è riuscita a fronteggiare con estrema fatica la carenza di personale sanitario ma la situazione non accenna a migliorare. Vista la disponibilità e la sensibilità dimostrata dai donatori, il rallentamento nella raccolta di sangue e plasma è dovuto solo e soltanto alla carenza di personale medico.

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59° 24-25 SETTEMBRE 2021 39a 26 SETTEMBRE 2021 20


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SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE

Responsabilità e diffusione della cultura del dono di Rosario Mele, Presidente FIDAS Valle d’Aosta

59° Congresso Nazionale FIDAS – 39^ Giornata Nazionale FIDAS. Da giovedì 23 a sabato 25 settembre 2021 è stato celebrato in Valle d’Aosta il 59° Congresso Nazionale dei donatori di sangue della FIDAS. Iniziativa che ha avuto il patrocinio della Regione Autonoma Valle d’Aosta, con il sostegno dell’Assessorato regionale della Sanità salute e Politiche sociali e del patrocinio dell’Assessorato regionale del Turismo. Un’iniziativa entusiasmante e storica per la nostra regione, siamo orgogliosi di aver ospitato questo evento che ha sottolineato il grande impegno di FIDAS per la promozione e la diffusione della cultura del dono del sangue. Abbiamo dato il benvenuto ai rappresentati di tantissime Federate e Gruppi di Donatori di sangue provenienti da quasi tutte le regioni italiane e finalmente dopo il rinvio del 2020 causa pandemia Covid, Aosta per la prima volta è diventata la capitale dei donatori di sangue. Un’iniziativa bellissima ed impegnativa che ha posto al centro il ruolo, la dedizione e la passione dei Donatori di sangue valdostani, dei componenti del Direttivo regionale FIDAS, del Direttivo della 67^ Federata FIDAS “San Michele Arcangelo”, dell’odvs “Silvy Parlato”, del Coordinamento valdostano dei Giovani FIDAS, dei Dona22

di dono”. Nel pomeriggio di giovedì 23, tori del Gruppo “Antonio Santoro” delalle ore 18:00, ad Aosta, in Piazza Chala Polizia Penitenziaria di Brissogne e noux, il presidente Nazionale FIDAS, il dell’attività dei gruppi FIDAS della MeDirettivo Regionale FIDAS, il Coordinadia, Bassa e Alta Valle. mento Giovani FIDAS della Valle d’AoSono stati giorni di impegno e di lavoro sta unitamente ai rappresentanti deldurante i quali abbiamo vissuto un’ele Istituzioni hanno deposto una cosperienza unica. Con immenso piacere rona di fiori al Monumento al Soldato abbiamo accolto i Congressisti e gli AcValdostano. La cerimonia è stata concompagnatori delle 78 federate italiane dotta da Giuliana Bordigoni del Diretdella FIDAS, abbiamo ospitato i compotivo regionale FIDAS e ha visto il coinnenti del Direttivo Nazionale FIDAS guivolgimento di Giorgia Prete e di tutto il dati dal presidente Giovanni Musso e Coordinamento dei Giovani valdostani offerto ospitalità ad esponenti di riliedella FIDAS. vo nazionale legati al mondo del dono All’iniziativa hanno partecipato espodel sangue e del Terzo Settore. nenti dell’Amministrazione ComunaSono state effettuate escursioni sul le di Aosta, il Colonnello Santo Gioterritorio per visite guidate utili alla vanni Capo Ufficio Affari Territoriali conoscenza del vasto e ricco patrie di Presidio della Valle d’Aosta e monio storico, artistico e naturail dott. Pierluigi Berti, Direttore le della nostra regione. del Servizio di ImmunoemaI lavori congressuali sono tologia e Medicina Trasfustati preceduti da una conAOSTA sionale dell’Azienda USL ferenza stampa di presenCAPITALE della Valle d’Aosta. tazione moderata da RoDEL DONO A fine giornata il Castelberta Carla Balbis memlo di Aymavilles si è illubro del Direttivo Valdominato di rosso fino a dostano FIDAS, che si è temenica 26 settembre. Un nuta giovedì 23 settemsegno dall’alto valore simbre 2021 alle ore 10:30 a Saint bolico, che manifesta a pieno il Pierre presso il “Castello Sarriod coinvolgimento e l’alleanza dell’inde la Tour”. tero territorio valdostano nel voL’incontro ha visto la partecipazione ler promuovere il dono del sangue. del presidente Nazionale FIDAS GioVenerdì 24 settembre 2021 alle ore 9:00 vanni Musso, del presidente regionale ad Aosta, nella Sala Congressi dell’HoFIDAS Rosario Mele, di Gianmatteo Pastellerie du Cheval Blanc, Silvia Carla cifico presidente della 67^ Federata FIMaria Magnani, Direttore del Reparto di DAS Valle d’Aosta e delle testimonial malattie Infettive dell’Ospedale “Umdell’evento: Gloriana Pellissier e Noemi berto Parini” di Aosta, nonché referenJunod. Durante la conferenza sono stati te Scuola del Direttivo valdostano delannunciati i nomi dei vincitori del Prela FIDAS, ha aperto ufficialmente i lavomio Giornalistico “FIDAS-Isabella Sturri del 59° Congresso Nazionale FIDAS. É vi” e del concorso nazionale “A scuola


SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE

Gloriana Pellissier e Noemi Junod, campionesse dello sci e testimonial del Congresso Nazionale.

seguita una breve cerimonia con il saluto del Presidente della Regione Valle d’Aosta Erik Lavevaz, del Senatore Albert Laniece, del Vice Presidente del Consiglio Valle Aurelio Marguerettaz, dell’Assessore Regionale alla salute, sanità e politiche sociali Roberto Barmasse, del Questore di Aosta Ivo Morelli, del Sindaco di Aosta Gianni Nuti, del dott. Pierluigi Berti Direttore del Servizio di Immunologia e Medicina Trasfusionale dell’Azienda USL della Valle d’Aosta alla presenza di diversi rappresentanti delle Istituzioni regionali e locali, dopodiché si è entrati nel vivo degli impegni congressuali. Sono stati assegnati i Premi: “FIDAS-Isabella Sturvi” e “A scuola di dono”, si sono affrontati importanti aspetti legati al mondo del volontariato e del sistema trasfusionale alla presenza di autorevoli esponenti della comunità scientifica, del CIVIS, della SIMT e qualificati rappresentanti del Terzo Settore. I Lavori congressuali

hanno avuto il loro culmine nel pomeriggio di sabato 25 settembre 2021 con un importante confronto sull’attuale situazione ed organizzazione della rete trasfusionale e del ruolo dei suoi attori, al fine di promuovere azioni di miglioramento innovative e che siano uniformi su tutto il territorio nazionale a beneficio dei pazienti, dei donatori e del sistema sanitario. Durante il corso di tutti i lavori congressuali hanno curato l’Ufficio Stampa FIDAS Valle d’Aosta Aurora Callà e Giuseppe Grassi, e sono stati presenti fotografi volontari dell’associazione di promozione sociale “Evasioni fotografiche”, presieduta da Daniela Zanini che con i loro scatti hanno immortalato volti ed emozioni di tutti i partecipanti. Infine, domenica 26 settembre, alle ore 12:00, S.E. Mons. Franco Lovignana Vescovo di Aosta ha celebrato in Cattedrale la Santa Messa, liturgia anima-

ta da lettori e cantori della corale della Parrocchia “Maria Immacolata” di Aosta diretta da Alessandro Rota con la preziosa collaborazione di Antonio Scandariato, Anna Petitjaques, Giuliana Bordigoni, Eleonora Bisoglio, Adriano Calipari, Mariangela Sgrò, Luigi Bracci, membri del Direttivo FIDAS San Michele Arcangelo Valle d’Aosta. É da segnalare, nostro malgrado, che la prevista iniziativa denominata “39^ Giornata Nazionale del Donatore di sangue FIDAS” che doveva tenersi in Piazza Chanoux, è stata annullata per situazioni metereologiche avverse. Alla celebrazione eucaristica hanno partecipato l’onorevole Elisa Tripodi, Luca Distort Segretario Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, l’assessore regionale alle Finanze e opere pubbliche Carlo Marzi, il Sindaco di Aosta Gianni Nuti e tantissimi rappresentanti delle Istituzioni e Associazioni del terzo settore valdostano. 23


SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE

FIDAS taglia il traguardo delle 80 federate e raggiunge l’Umbria di Gabriella Di Egidio, Segretario amministrativo FIDAS Nazionale

Dal 1959, anno di nascita di FIDAS, ne abbiamo percorsa tanta di strada. Anno dopo anno la Famiglia è cresciuta, oggi contiamo ben 80 federate in 18 regioni d’Italia con oltre 450.000 iscritti e con ben 360.000 unità di sangue ed emo-componenti raccolte nell’anno 2020. A settembre 2021 ad Aosta si è svolto il 59° Congresso Nazionale FIDAS, nel corso del quale, a conclusione dell’iter istruttorio, è stata presentata all’Assemblea dei Donatori la richiesta della sezione Mazzarino, appartenente alla FIDAS Gela, di essere riconosciuta come federata. La sezione, presente da diversi anni sul territorio nisseno, è molto attiva. Per promuovere l’azione di sensibilizzazione e diffusione della cultura della donazione organizza vari eventi. Nella sezione è attivo anche il gruppo “FIDAS Giovani Mazzarino”. Il Presidente della neofederata, Luciano Lanzarone, ha sempre svolto un ruolo molto incisivo all’interno dell’Associazione, è autore del libro “Dieci anni con l’A.D.A.S.” - donato al compianto Presidente Aldo Ozino Caligaris - conservato negli uffici della sede nazionale FIDAS. Un altro segno tangibile del dinamismo di tutto il gruppo della FIDAS Mazzarino è il monumento al “Donatore di Sangue” inaugurato nel 2010 nella città. Il Vescovo che ha benedetto la statua, l’ha definita: “Una presenza celebrativa dell’umana solidarietà che si rende concreta nella donazione di sangue al malato”, espressione che abbraccia 24

il gesto di tutti noi donatori di sangue. Con queste premesse l’Assemblea, con grande entusiasmo ha votato per l’accoglimento della richiesta di istituzione della federata FIDAS Mazzarino. Alla federata di nuova costituzione, al suo Presidente, al Consiglio Direttivo e a tutti i donatori di Mazzarino, auguriamo di proseguire con il loro incessante impegno di sensibilizzazione e diffusione della cultura della donazione di sangue. L’ultima arrivata in FIDAS, la prima della Regione Umbria è la FIDAS Umbria, un’altra bella realtà che si è concretizzata al 59° Congresso Nazionale FIDAS di Aosta. Nata da un’associazione di donatori conosciuta come “Associazione Amici dell’Ospedale”, è presente a Perugia ed operativa sul territorio dal 2017. A settembre 2021 il Presidente dell’Associazione, il dott. Giuseppe Buccarello ha chiesto l’adesione alla FIDAS nazionale. La richiesta, presentata all’Assemblea dei donatori di sangue, è stata accolta con grande entusiasmo dalla platea dei Donatori. Anche alla new-entry vogliamo esprimere il nostro caloroso benvenuto, al suo Presidente, a tutto il Consiglio Direttivo e a tutti i donatori umbri, con l’auspicio che la sua presenza sul territorio della Regione possa essere di stimolo alla promozione del dono.


Il Consiglio Direttivo FIDAS Umbria.

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SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE

XI Premio Giornalistico “FIDAS-Isabella Sturvi” di Chiara Ferrarelli, Ufficio Comunicazione FIDAS Nazionale

Il 59° Congresso Nazionale FIDAS è stato costellato di una molteplicità di momenti solenni che hanno segnato la storia della Federazione. Tra questi la consegna dell’undicesima edizione del Premio Giornalistico “FIDAS-Isabella Sturvi”, che anche in questa edizione ha ricevuto il patrocinio del Centro Nazionale Sangue e della Società Italiana di Medicina Trasfusionale e Immunoematologia. In questa edizione del Premio le protagoniste sono state le storie, le testimonianze dei donatori e… il plasma. A causa della pandemia originata dalla diffusione del Covid-19 il plasma è infatti divenuto un tema maggiormente attenzionato per una molteplicità di motivi: da un lato la speranza, poi smentita da diversi studi, della possibilità che il plasma delle persone guarite dal Covid-19 potesse avere un ruolo cruciale nella guarigione dei pazienti affetti dal virus. Dall’altro lato la pandemia ha comportato un minor accesso dei donatori presso i punti di raccolta, in particolare negli USA, principale esportatore di medicinali plasmaderivati (MPD), generando un significativo calo nella raccolta del plasma che sta mettendo a rischio la produzione di MPD. Da qui la necessità di incentivare la donazione del plasma con campagne di comunicazione realizzate ad hoc ed incentivi economici ulteriori per tutti quei datori di plasma che avrebbero coinvolto nel “dono” anche i propri amici. Due situazioni che la stampa nostrana ha approfondito in questi mesi non senza difficoltà. L’argomento ha richiesto, e richiede tutt’ora, ai professionisti dell’informazione, di approfondire le sue complesse sfaccettature, fare i conti con la velocità con la quale vengono pubblicati aggiornamenti riguardanti il virus e metabolizzare un linguaggio medico che evolve con altrettanta velocità. In questo quadro a distinguersi sono stati: Stefano Serpellini, inviato de “L’Eco di Bergamo” e Giammarco Sicuro, inviato esteri del Tg2. Serpellini si è aggiudicato la sezione locale del Premio grazie all’articolo “I 3 fratelli pakistani che donano anticorpi”, pubblicato da “L’Eco di Bergamo” sabato 09 maggio 2020. Un articolo scritto nel periodo in cui si stava testando l’efficacia del plasma cosiddetto “iperimmune” per i pazienti affetti dal Covid-19. «Quando in ospedale stavo male ho fatto una promessa: se esco vivo da qui voglio fare qualcosa per gli altri», queste le pa26

Giammarco Sicuro, vincitore della sezione nazionale del Premio “FIDAS-Isabella Sturvi”, XI^ edizione, riceve il Premio dalla dott.ssa Maria Rita Tamburrini, Presidente di Giuria del Premio. (Foto di Cinzia Minerdo, Ass.ne Evasioni Fotografiche)

role di Zeeshan Azam Butt, giovane operaio pakistano contagiato dal virus che, nel momento in cui vede aggravarsi il suo stato clinico, invita i fratelli, anch’essi contagiati, a donare plasma per i pazienti più gravi. Lui stesso si ripromette che avrebbe fatto altrettanto se fosse riuscito a sopravvivere. La sua sensibilità ha generato una catena di solidarietà spingendo molti a donare. Vincitore della sezione nazionale del Premio Giornalistico è stato Giammarco Sicuro, con il suo reportage «Messico: “Il nostro sangue per sfamarci”», trasmesso dal Tg2 il 1° novembre 2020 nell’edizione delle 20:30. Lo stesso reportage è stato poi ripreso e approfondito all’interno di un documentario dal titolo “America Latina, indifesi di fronte al virus”, trasmesso dal Tg2 Dossier, il 21 febbraio 2021.


Il reportage «Messico: “Il nostro sangue per sfamarci”», di Giammarco Sicuro, vincitore della sezione nazionale dell’XI Premio Giornalistico “FIDAS Isabella Sturvi”.

Il servizio porta alla luce la testimonianza di Maria (nome di fantasia) che due volte la settimana attraversa la frontiera tra Messico e USA per poter vendere il proprio plasma. Emerge nel reportage come la frequenza con la quale i datori di plasma si recano a vendere il prezioso emocomponente possa rappresentare un pericolo per la salute degli stessi ma l’incentivo economico è troppo importante per una popolazione che deve fare i conti con la povertà incrementata ulteriormente dalla pandemia.

Nel decretare i vincitori di questa edizione del Premio Giornalistico è stato fondamentale il lavoro svolto dai membri della Giuria composta da: Elisa Pervinca Bellini, giornalista di Vogue e vincitrice della sezione nazionale della precedente edizione del Premio Giornalistico; Pier David Malloni, ufficio stampa Centro Nazionale Sangue; il dottor Cristiano Lena, direttore responsabile della rivista trimestrale “Noi in FIDAS”. Accanto a loro hanno preso parte alla Giuria anche i membri del Consiglio Direttivo con delega alla comunicazione, Ines Seletti ed Enzo Emmanuello e il coordinatore nazionale Giovani FIDAS, Gabriele Pesce. I lavori sono stati coordinati dalla Presidente di Giuria, la dott.ssa Maria Rita Tamburrini, già Direttore Ufficio VII del Ministero della Salute – Trapianti, sangue ed emocomponenti. Il Premio costituisce un importante strumento per promuovere l’impegno dei giornalisti e degli operatori dell’informazione nell’affrontare il tema del dono. Il Presidente Nazionale, Giovanni Musso, a tal proposito, in occasione della premiazione, ha dichiarato: «Ringraziamo i professionisti del settore dell’informazione vincitori del Premio: il loro contributo è fondamentale nel dare voce all’importanza del dono per i pazienti, alla generosità dei tanti che silenziosamente scelgono di spendere parte del proprio tempo e parte di sé per poter donare letteralmente vita ad altri, senza alcun interesse, senza alcun legame se non quello della fraternità e solidarietà nei confronti del genere umano».

Stefano Serpellini, vincitore della sezione locale del Premio “FIDAS-Isabella Sturvi”, XI^ edizione, riceve il Premio da Giovanni Musso, Presidente Nazionale FIDAS. (Foto di Cinzia Minerdo, Ass.ne Evasioni Fotografiche)

Durante la cerimonia sono stati consegnati i Premi anche a due dei vincitori della X edizione del Premio Giornalistico “FIDAS-Isabella Sturvi”, celebrata on-line lo scorso anno: la giornalista Antonella Formisani, vincitrice della sezione locale e Marco Marini, vincitore della sezione under 35. La dott. ssa Formisani si era aggiudicata il Premio con l’articolo “I genitori raccontano tre storie di bambini malati: «Donare è vita»” pubblicato da Il Centro. Il dott. Marco Marini aveva conquistato il Premio grazie al suo articolo “Superdonatore: esempio per i giovani” pubblicato su Il Giornale di Vicenza. Negli scorsi giorni, su fidas.it, è stato pubblicato il Bando della prossima edizione del Premio Giornalistico. 27


SPECIALE CONGRESSO NAZIONALE

A scuola di dono: la II edizione del Concorso Nazionale di Felice Moscato, Segreteria FIDAS Nazionale

“Hanno raccontato la donazione del sangue cogliendo in maniera specifica quanto indicato dal bando del concorso nazionale”. Così nel lontano 2019, dopo il Congresso di Matera, titolava l’articolo della rivista nazionale che raccontava la premiazione del bando di concorso FIDAS “A scuola di dono” nella cornice di una città eletta Capitale Europea della cultura e che accoglieva più di 200 congressisti da tutta Italia. E così, come allora, anche in occasione del 59° Congresso Nazionale FIDAS, la giornata del venerdì è stata destinata a questi giovani protagonisti: gli studenti; che con passione hanno partecipato alla seconda edizione del bando sollecitati dal costante lavoro dei volontari e degli insegnati che, con loro, hanno portato a termine i lavori.

Randazzo (CT) che, attraverso la realizzazione di un cartone animato, ha analizzato la composizione del sangue e i benefici di donazioni periodiche. “Amare, Donare, Salvare” sono i verbi che emozionano ogni singolo donatore. Un lavoro particolarmente originale per la modalità espressiva, ricco di grafiche e di disegni originali. Per la sezione Scuola secondaria di I grado, il podio più alto è stato conquistato dalla classe II D della scuola media di Cinigiano (GR). Il filmato, realizzato (e interpretato) dai ragazzi con l’aiuto degli insegnanti, prende spunto da situazioni di estrema attualità raccontando la storia della difficile integrazione in classe di due alunne straniere. La loro amicizia e la scoperta di avere lo stesso gruppo sanguigno farà superare loro ogni difficoltà e paura.

Questi ragazzi con grande impegno hanno superato le proprie selezioni provinciali aggiudicandosi il podio nazionale. Tanti i lavori presentati alla giuria naONLINE zionale presieduta dal SeIL BANDO Per la sezione Scuola segretario Generale dell’IDELLA TERZA condaria di II grado, il stituto Italiano della Dopremio è stato consenazione Cinzia Di Stasio EDIZIONE gnato agli studenti delaffiancata dal Presidente DEL PREMIO la classe IV C del Liceo Arregionale FIDAS Lazio Patistico “Ambrogio Alciati” di ola Tosi, dalla professoresTrino (VC) che, partendo dal tesa Paola Silvestrini dell’Istituma della cura della salute del donatoto Superiore Darwin di Roma e dal dirire di sangue e di quanto sia importagente medico di Medicina trasfusionate trasmettere questo valore fin dalle presso Ospedale S. Eugenio di Roma, la tenera età, hanno realizzato un giola dott.ssa Cristina de Luca. co da tavolo in versione travel dal nome “STOUNHEDZ” in riferimento alle tePer la sezione Scuola primaria è risulste pensanti dei giocatori e ai materiatata vincitrice la classe III A del Circoli sostenibili scelti per la realizzazione. lo Didattico “Don Lorenzo Milani” di 28

Obiettivo del gioco è quello di districarsi tra strade e insidie della città e della vita moderna completando il percorso nel miglior stato di salute possibile. Ogni Istituto si è aggiudicato un buono del valore di 500,00 euro per l’acquisto di materiale didattico. Dietro i vincitori però, e le migliaia di studenti coinvolti, ci sono tante, tantissime storie, che a causa della pandemia, delle scuole chiuse e riaperte a singhiozzo e dei volontari costretti a casa, non hanno mai visto la luce. Tante le comunicazioni di professori e di Dirigenti che, per ragioni diverse, si dispiacevano di non essere riusciti a portare a termine i propri progetti. Tanti anche i messaggi speranzosi di poter partecipare al nuovo bando che è stato pubblicato proprio in questi giorni. Consulta il testo del Bando della III edizione del concorso nazionale “A scuola di dono”.


Primaria “Don Milani” - Randazzo (CT)

Secondaria di I grado “M. Buonarroti” – Cinigiano (GR)

Secondaria di II grado - Liceo artistico “Ambrogio Alciati” - Trino (VC)

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TERZO SETTORE

Avvio del RUNTS: le novità per il Terzo Settore di Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Nazionale Terzo Settore

L’avvio del RUNTS: un’opportunità di conoscenza e trasparenza informativa delle attività del Terzo settore. L’avvio del Registro Unico Nazionale del Terzo settore (RUNTS) il 23 novembre scorso è sicuramente un fatto positivo: a partire da quel momento ha avuto inizio il trasferimento dei dati relativi alle Aps iscritte al registro nazionale o a quelli regionali e agli enti iscritti nei registri delle organizzazioni di volontariato (ODV) delle Regioni e province autonome. Si tratta di un passaggio di notevole importanza nel processo di attuazione della riforma del Terzo settore. Secondo le stime, saranno infatti circa 93.000 gli enti che entreranno nel RUNTS nei primi mesi dal suo avvio, 177.640 il numero complessivo di enti potenziali che nel tempo potrebbero decidere di entrare e circa 270.000 gli enti qualificabili come Enti del Terzo settore. Le tempistiche e gli adempimenti di riferimento sono stati definiti dal decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26 otto30

Vanessa Pallucchi, Portavoce Forum Nazionale Terzo Settore.


Le Associazioni del dono, in quanto Organizzazioni di Volontariato, sono direttamente interessate dal tema.

di all’ultimo giorno dei 90 stabiliti dalbre 2021 (n. 561). In particolare, per le la previsione normativa), il termine dei ODV iscritte negli attuali registri regio180 giorni cadrebbe il 20 agosto 2022. nali e provinciali, il 23 novembre 2021 Se dalla verifica dovesse risultare che è iniziato il procedimento automatico la documentazione a disposizione è indi migrazione al RUNTS: da quella dacompleta, oppure che vi sono motivi ta ed entro il 21 febbraio 2022 le Reche impediscono l’iscrizione dell’ente, gioni e le province autonome devono l’ufficio competente assegna all’ente comunicare telematicamente al RUNun ulteriore termine di 60 giorni per saTS i dati (compresi atto costitutivo e nare la situazione: durante tale periodo statuto) delle ODV iscritte ai propri reil procedimento è sospeso e il termine gistri alla data del 22 novembre 2021. ricomincia a decorrere dal momento in Dunque dal 23 novembre 2021 non è cui l’ente ha dato riscontro alla richiepiù possibile iscriversi ai registri regiosta. A titolo di esempio, alcune condinali e provinciali delle ODV, che rizioni ostative all’iscrizione dell’enmangono operativi solo per i prote potrebbero essere il mancacedimenti di iscrizione o cancelto adeguamento dello statuto lazione ancora pendenti al 22 (rammentiamo, al riguardo, novembre 2021 (i dati degli 270.000 che il d.l. n. 77/2021 ha poenti soggetti a tali procediGLI ENTI sticipato al 31 maggio 2022 menti saranno poi comula possibilità anche per le nicati al RUNTS in caso di QUALIFICABILI ODV di adeguare i propri esito favorevole); una volCOME ETS statuti alla nuova normata conclusi tali proceditiva del Terzo settore con menti, i registri delle ODV le maggioranze semplificate verranno definitivamente previste per l’assemblea ordisoppressi. naria) o l’assenza dei requisiti per Dal momento in cui il trasferimenessere iscritti come ODV ma la presento dei dati si è concluso, e quindi l’ufza di quelli per essere iscritti in un’alficio regionale o provinciale del RUNTS tra sezione del RUNTS. ha preso in carico le informazioni delQualora l’ente non dia riscontro enle ODV aventi sede legale nella propria tro 60 giorni alle richieste dell’ufficio, Regione o Provincia autonoma, decorè prevista la mancata iscrizione al Rerono ulteriori 180 giorni entro i quali gistro con conseguente comunicazione l’ufficio competente è chiamato a veda parte dell’ufficio competente. Se inrificare per ogni ente la sussistenza di vece le informazioni e i documenti a ditutti i requisiti previsti per l’iscrizione sposizione sono completi e la verifica al Registro Unico (in particolare, nella dei requisiti si conclude positivamente, sezione A per le ODV). l’Ufficio dispone l’iscrizione nel registro Ipotizzando che il trasferimento dei dae comunica tale esito all’ente. Nel cati si concluda il 21 febbraio 2022 (quin-

so in cui l’Ufficio competente non emani alcun provvedimento espresso di diniego entro i menzionati 180 giorni, in forza del principio del silenzio assenso l’ente è iscritto nella sezione di provenienza. Fino al momento di iscrizione al RUNTS le ODV sottoposte al procedimento di migrazione continuano comunque a beneficiare dei diritti derivanti dalla propria qualifica. Per le associazioni e le fondazioni che ad oggi non risultano iscritte ad alcun registro di settore (quindi che non siano in possesso delle qualifiche, ad esempio, di ODV) la data a partire dalla quale si è reso possibile effettuare l’iscrizione al RUNTS è stata il 24 novembre 2021; stesso discorso per gli enti di nuova costituzione, per i quali non è previsto alcun requisito temporale minimo per presentare la domanda di iscrizione. Per l’iscrizione al RUNTS, per tutte le organizzazioni, sarà necessario dotarsi di Pec, Spid e firma digitale del legale rappresentante. La concretizzazione e l’avvio del RUNTS sostanziano oggi un’opportunità di conoscenza e trasparenza informativa delle attività del Terzo settore. Ciò detto, risulta a questo punto assolutamente necessario dare certezze in tempi rapidi al quadro fiscale in cui si troveranno a operare gli Enti del Terzo settore che proprio con l’iscrizione al RUNTS potranno avere accesso alla ripartizione del 5 per mille e ai diversi benefici fiscali previsti. 31


TERZO SETTORE

RUNTS: cosa cambia per le Federate FIDAS di Alfio Mangiagli, Organo di controllo FIDAS

L’attesa è finita: con il Decreto del 26 ottobre 2021 n. 561, pubblicato sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, il RUNTS è operativo. La decorrenza è stata il 23 novembre scorso. Guardando in casa FIDAS cosa cambierà? Cosa ancora ci sarà da fare? A queste domande cercherò di dare un breve contributo. Come è noto, il popolamento del RUNTS inizierà automaticamente con il trasferimento delle ODV e delle APS senza alcun nostro intervento. Quest’ultimi saranno i primi a veder apparire i loro dati anagrafici nell’archivio unico nazionale del “Registro”. Prima di tutto, per le nostre Federate

e comunque per la gran parte del re “allineato” lo stesso, con tutte le mondo dell’associazionismo che novità previste dal d.lgs 3 luglio opera nel sociale, che per mo2017, n. 117, il quale ha statuito tivi vari non ha potuto ademil cosiddetto “Codice del Terpiere all’adeguamento “fazo settore”. NOVITÀ cilitato” dei propri StaCosa accade se una FeANCHE tuti, l’invito è a porre riderata o un’associazioPER LE 80 medio al più presto. Cone in genere non adeFEDERATE me è noto, l’adeguamengua il proprio Statuto alFIDAS to dello Statuto è un atle norme previste dal d.lto propedeutico per evitags. n. 117/2017? Non potrà re di rimanere fuori dal RUNaccedere automaticamente al TS: ci sarà tempo fino al 31 maggio RUNTS, dovrà adeguare lo Statuto 2022. Si presume, per coloro che non in presenza del notaio, si tratta di mohanno ancora adeguato il proprio Stadifica dello Statuto pertanto è un atto tuto, il passaggio automatico avverrà a “straordinario” e quindi sarà costretta partire dal mese di giugno 2022. L’adead iscriversi con il canale telematico al guamento statutario, permette di aveRUNTS, come se fosse una “nuova” as-

FIDAS Valle d’Aosta e una rappresentanza delle Federate presenti al 59° Congresso Nazionale.

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L’attività di promozione del dono di una volontaria FIDAS.

sociazione, e presentare la documentazione che era presente nel vecchio albo regionale. L’iscrizione al RUNTS comporta il recepimento di un’importante innovazione legislativa prevista dal CTS in materia di riconoscimento della personalità giuridica. L’iscrizione permette di ottenere la qualifica di ETS (Ente del terzo settore) e a maggior ragione, se la Federata ha le condizioni per diventare un’ “associazione riconosciuta”, il notaio è l’unico soggetto competente alla verifica della sussistenza delle condizioni previste dal D.lgs. n. 117/2017, ivi compreso il patrimonio minimo e avendo ovviamente lo Statuto adeguato. Infine, bisogna tenere in mente che tutte le istanze, richieste di variazioni, comunicazioni, presentazioni di bilanci, incluse le domande d’iscrizione delle neo associazioni, devono essere trasmesse esclusivamente con modalità telematiche utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione dal Ministero e con la modulistica predefinita. Per il mondo dell’associazionismo e per noi professionisti del settore sarà necessario un periodo di “apprendistato” e di richiesta di formazione, per comprendere in tempo le nuove modalità di accesso e funzionamento della piattaforma che per tutti al momento è un oggetto misterioso.

Una donazione effettuata in autoemoteca.

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