Colpo di coda dell'uomo solo al comando.

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COLPO DI CODA DELL’UOMO SOLO AL COMANDO !

Dopo l’approvazione del bilancio di previsione dell’anno 2015, voluta a tutti i costi dal Sindaco Placido, si impongono alcune riflessioni generali e specifiche. Nel 2011, quando si è dato vita alla lista Centrosinistra per Rionero, le forze politiche aderenti furono indotte ad una lista comune da alcuni principi concordati che dovevano stare a base della convivenza politica per il bene supremo della città: pari dignità tra le forze politiche nell’adozione delle decisioni, rispetto del programma amministrativo, individuazione della Giunta tra i più votati dei singoli partiti, ecc. Subito dopo l’elezione si riscontrò che già uno dei principi e cioè l’individuazione degli assessori venne bypassato dal Sindaco, che autonomamente scelse i membri dell’esecutivo in gran parte al di fuori dei partiti attingendo ad esterni che non si erano sottoposti al giudizio degli elettori. Poiché, però, si trattava solo di scelte organigrammatiche, ad evitare che si potesse pensare ad una “questione di poltrone”, alcuni aderenti al patto lasciarono correre la cosa, sperando che il metodo sarebbe stato diverso allorché si sarebbe discusso di questioni più importanti. Col passare del tempo, purtroppo, la metodologia

individualistica del Sindaco si rivelò in tutta la sua potenza, al punto che su questioni rilevanti per la comunità le decisioni venivano assunte senza l’audizione dei partiti o, in taluni casi, si adottavano scelte diverse rispetto alle istanze provenienti dalle forze della coalizione. Il dissenso all’interno della coalizione di maggioranza iniziò a montare in maniera evidente allorché la discussione sulla spending review e sui connessi progetti di finanza, che avrebbero da un lato sgravato l’ente da notevoli costi e dall’altro dato impulso all’economia, dopo numerose riunioni si interruppe senza che la maggioranza adottasse alcuna decisione. Continuò il contrasto interno qualche mese fa, allorché la coalizione prese al suo interno una determinata decisione sul Parco del Vulture che, però, non era conveniente ad una forza politica che riuscì a far mutare rotta, prima della delibera consiliare, a tutta intera la maggioranza. Il colpo di coda si è avuto con l’approvazione del bilancio di previsione dell’anno 2015 allorché, cioè, in assenza di totale condivisione da parte di tutta la maggioranza, il bilancio, che presentava un debito di circa € 3.767.000,00, è stato portato in

su questioni rilevanti per la comunità le decisioni venivano assunte senza l’audizione dei partiti


pareggio con un espediente contabile, consentito dalla legge ma inopportuno a parere di chi scrive, che ha permesso di spalmare il debito in trent’anni, con condanna delle future generazioni e dell’ente ad un passivo di circa € 125.000,00 ogni anno e per il lungo periodo detto. La ragione di tale escamotage non risiede certo nel bene del paese o nella buona amministrazione, ma costituisce una situazione economica ben diversa dalle favole raccontate da Placido, che ha fatto affermare la sua volontà di chiudere il suo ULTIMO BILANCIO in equilibrio pur in presenza di un deficit e di un debito consistente. L’eredità dunque che lascerà Placido alla città di Rionero consiste in un debito considerevole che le future amministrazioni dovranno provvedere ad onorare. Anche per quanto concerne l’importante documento finanziario previsionale per il 2015 la metodologia è stata la stessa. Anziché mettere in condizione tutti i consiglieri comunali di controllare e convincersi che la bozza di bilancio fosse la migliore per l’ente, si è provveduto a mettere in piedi alcune riunioni di commissioni in cui si discuteva in linee generali di un bilancio previsionale, redatto da tecnici, senza fornire per tempo tutte le singole poste formanti il bilancio, impedendo ai singoli consiglieri di formulare proposte e suggerimenti. Il risultato di dieci anni di “guida Placido” risiede in un debito consistente, nell’assenza di prospettive di ampio respiro per la ripresa della comunità, per le attività commerciali, per le P.M.I., nella mancanza di interventi pubblici che riflettano benefici sui Rioneresi, nella costruzione di opere pubbliche che hanno gravemente danneggiato il tessuto urbano e sociale di Rionero, come nel caso della Piazza Fortunato, in una gestione clientelare del personale che comporta servizi deficitari per i cittadini, nella mancanza assoluta di politiche giovanili come testimoniato dalla mancata definizione del progetto “Visioni Urbane” (struttura ex Macello) sol perché gli aggiudicatari non sono sodali del Sindaco, nell’assenza di rispetto per le attività sportive come dimostra l’indifferenza verso il progetto di finanza per il Palazzetto dello Sport, nel difetto di trasparenza e linearità nell’affidamento di opere e servizi pubblici, di tal che anche per il costosissimo servizio della raccolta rifiuti, nonostante le continue richieste di indire la gara con congruo anticipo, nei giorni scorsi si è giunti alla seconda proroga ad appalto scaduto. Ancora, nessuna voglia si è manifestata in ordine alla riduzione degli sperperi della macchina comunale e alla conseguente

Problemi rimarcati già tre anni fa nell’ambito di una verifica programmatica, mai conclusasi

revisione della spesa relativamente agli sprechi. L’amministrazione Placido è servita solo alla costruzione di una carriera politica personale senza tenere in conto le esigenze della città e dei Rioneresi. La discussione in ordine alle questioni più importanti per Rionero è stata avviata ben tre anni fa nell’ambito di una verifica programmatica, mai conclusasi. Lunghe discussioni, senza alcuna decisione, che hanno insegnato a conoscere la regia occulta e il metodo Placido: ciò che si vuole fare lo si fa senza neanche discutere e rendere partecipe la maggioranza, ciò che non si vuole fare lo si porta in lunghe, estenuanti ed inconcludenti discussioni di pseudo maggioranza, magari anche addossando responsabilità ad altri. Si tratta del metodo contestato sin dall’inizio, metodo che si è provato a disinnescare dall’interno, ma che purtroppo la fa da padrone a causa di impostazioni e retropensieri che dovrebbero essere messi da parte. Per tali motivi alcuni consiglieri di maggioranza hanno votato contro l’approvazione del bilancio previsionale 2015. Gli stessi consiglieri, con l’adesione su tale linea delle sottoscritte forze politiche, hanno inteso unire gli sforzi per dare una prospettiva di ripresa sociale, culturale ed economica a Rionero, ormai precipitata, negli ultimi dieci anni, in un baratro che non ha precedenti e che porta la città ad essere ultima anche tra i centri viciniori. A tal fine è in formazione un intergruppo, non avente rilevanza istituzionale, ma di natura squisitamente politica. Ad esso potranno contribuire quanti vorranno, avendo come unica parola d’ordine: LA RIPRESA DI RIONERO. Rionero 07 Settembre 2015. Didascalia che descrive l'immagine o la foto.

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