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CONCEPT Progettare uno spazio capace di incorniciare un’opera d’arte, valorizzandola, esponendola e accompagnandola, uno spazio che rimanesse un luogo di per sé innovativo e fonte di attrazione, è stata la sfida con la quale ci siamo confrontati durante questo percorso di tesi. Per questo, una doverosa riflessione sul concetto di arte e architettura contemporanea e sul rapporto fra le due discipline ci ha accompagnati durante tutta la nostra progettazione. In un periodo storico in cui l’arte è in continuo rinnovamento e non rappresenta più un fenomeno elitario ed esclusivo, lo spazio pubblico diventa il perfetto palcoscenico per un’esposizione artistica e architettonica; la piazza, o uno spazio aperto di capacità e dimensioni adeguate, non è più un luogo di riconoscibilità tradizionale, ma diventa contenitore e intrattenitore poliedrico dove arte e architettura sono finalmente alla portata di tutti. Trovandoci di fronte al panorama artistico contemporaneo, vivace e variegato, interpretabile, come dicevamo, nelle sue forme e nella sua capacità attrattiva, il primo obiettivo è stato quello di adeguarci a questo aspetto e di realizzare una struttura, il cubo, quanto più possibile flessibile e versatile. In questo modo

l’apporto del designer interfaccia disinvoltamente l’oggetto artistico accolto e il contesto architettonico urbano da cui è a sua volta ospitato, realizzando quella proposta di convivenza fra i diversi mondi espressivi che connota le produzioni della modernità. A questo scopo abbiamo pensato ad un sistema modulare che permettesse di dare vita, a seconda della sua aggregazione, ad uno spazio sempre diverso, in accordo con le varie esigenze che gli ipotetici artisti avrebbero potuto richiedere. Tre moduli che misurano rispettivamente 50x50x100cm, 50x100x100cm, 50x200x100, costituiscono un cubo di 4x4x4m, per un totale di 53 elementi; i due moduli più grandi si differenziano dal terzo perché cavi e la loro rotazione, stabilita precedentemente al montaggio, permette di produrre conformazioni differenti; inoltre, grazie alla loro struttura, possono ospitare, come delle teche, possibili opere d’arte. Pensati come organismi aperti e flessibili, appunto moduli, si modellano e si adattano a diverse occasioni ed esigenze pur rappresentando in sé una struttura mobile, non ferma, non statica e non condizionante; in somma una struttura “vivente” e plastica, dialogante con il suo contenuto.

Modulo50x100x200 - Modulo 50x100x100 - Modulo 50x100x50

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ISTITUTO EUROPEO DI DESIGN, Roma Tesi MyAtelier.net Corso Interior Design A.A. 2009/2010 Relatore Arch. Giorgio Martocchia Studenti Ginevra Rapisardi Matteo Conte Nicola Castellano


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