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70 anni del Festival di Sanremo

a cura di Cristian Barba e Francesco Nuccitelli

Canzoni, classifiche, polemiche, colpi di scena: il Festival di Sanremo è ancora l’evento televisivo nazionalpopolare per eccellenza, una macchina mediatica in grado di catalizzare l’attenzione su di sé e produrre momenti destinati a restare nell’immaginario collettivo del paese. L’edizione del 2020 ne ha celebrato il 70° anniversario nel miglior modo possibile, con ascolti record che hanno superato le migliori aspettative della vigilia: il 52,2% di share della prima serata si è consolidato nelle serate successive ed è arrivato nella finale di sabato a toccare il 60,6%, numeri che non si registravano dal 2002. Ne esce a testa altissima Amadeus, scommessa vincente dei vertici di viale Mazzini nonostante la falsa partenza causata da alcune uscite poco felici durante la conferenza stampa di presentazione.

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1. Il grafico e i dati d’ascolto (in termini di share) delle cinque serate del Festival dal 2010 al 2020

1°serata %

2°serata 3°serata

4°serata

5°serata

70 ANNI DEL FESTIVAL DI SANREMO

1° Serata 2° Serata 3° Serata 4° Serata 5° Serata 2010 45,29% 43,87% 46% 50,74% 53,21% 2011 46,32% 42,67% 50,90% 46,91% 52,12% 2012 49,69% 39,28% 47,76% 41,97% 57,43% 2013 45,93% 42,89% 42,48% 48,17% 53,80% 2014 49,34% 33,95% 34,94% 37,97% 43,51% 2015 49,34% 41,67% 49,50% 47,81% 54,21% 2016 49,48% 49,91% 47,88% 47,81% 52,52% 2017 50,37% 46,60% 49,70% 47,05% 58,40% 2018 52,10% 47,70% 51,60% 51,10% 58,30% 2019 49,50% 47,30% 46,70% 46,10% 56,50% 2020 52,20% 53,30% 54,50% 53,30% 60,60%

2. Illustrazione dei vincitori della categoria "Big" divisi per genere dal 1951 al 2020

SANREMO BIG (generi)

La competizione canora, elemento costitutivo ma non sempre centrale dello show sanremese, ha visto trionfare Diodato per la categoria big e Leo Gassman tra le nuove proposte. La vittoria del cantautore tarantino e quella del giovane figlio d’arte romano confermano una tendenza appartenente alla storia del Festival e contemporaneamente specchio della nostra tradizione culturale: le interpretazioni di cantanti solisti uomini sono quelle maggiormente premiate sul palco dell’Ariston, ma nell’albo d’oro non manca la rappresentanza femminile.

70 ANNI DEL FESTIVAL DI SANREMO

3. Illustrazione dei vincitori della categoria "Giovani" divisi per genere dal 1951 al 2020

SANREMO GIOVANI (generi)

Le vittorie degli uomini sono state 23 in 70 edizioni, contro le 14 occasioni nelle quali ha trionfato una donna. La categoria “doppie interpretazioni” fa riferimento alle edizioni dal 1953 al 1971, in cui ogni brano in gara era eseguito da due cantanti (18), un solo terzetto presente, 5 i duetti vincenti e 9 vittorie per i gruppi.

Anche tra i giovani le vittorie degli uomini sono maggiori con 20 successi, contro le vittorie delle donne che sono solo 11. 4 sono stati i gruppi vincenti e 2 solo i duetti.

Può essere interessante notare come il profilo del vincitore confermi un altro trend, molto più marcato di quello relativo alle differenze di genere: per 56 volte su 70, infatti, il vincitore del Festival di Sanremo ha avuto un’età compresa tra i 25 e i 40 anni. Diodato rientra in questa categoria, eppure le edizioni degli ultimi anni non hanno fatto mancare le eccezioni in questo senso, vedendo trionfare sia nuove leve che veterani della canzone italiana. Molto curiosa l’altalena tra il 2009 e il 2016: dopo le vittorie di Marco Carta (2009) a 24 anni e Valerio Scanu (2010) a 20 anni, nel 2011 la palma di Sanremo è andata al 68enne Roberto Vecchioni, ad oggi l’artista più anziano ad averla conquistata. Nel 2015 Il Volo ha riportato ai minimi l’asticella dell’età, mentre l’anno successivo c’è stata una nuova inversione di tendenza con il trionfo degli Stadio. Si può infine evidenziare una correlazione tra età e genere: la fascia d’età più vincente per gli uomini è quella tra i 30 e i 40 anni, mentre il talento femminile è stato premiato prevalentemente in un’età compresa tra i 20 e i 30 anni.

70 ANNI DEL FESTIVAL DI SANREMO

4. Il grafico mostra l'età dei vincitori della categoria "BIG" del Festival di Sanremo dal 1951 al 2020

*(Dal 1953 al 1971 con unica eccezzione per il 1956) i brani venivano cantati da 2 interpreti; è stata, quindi, presa in considerazione la media dell'età dei 2 vincitori.

Altro dato particolarmente interessante di questo festival, è nell’esaltazione della parola. Infatti, mai come quest’anno, gli artisti hanno arricchito i propri testi utilizzando tanti termini. Nella speciale classifica degli artisti più prolissi troviamo nelle prime tre posizioni due rapper:al primo posto Rancore con 571 parole all’interno del suo brano, a seguire Elettra Lamborghini con 403 parole e in terza posizione l’altro rapper Anastasio con 369 termini. Anche le nuove proposte sanremesi non sono state da meno, con Marco Sentieri che ha utilizzato ben 426 parole nel suo brano, a seguire Matteo Faustini con 406 e Fasma con 402 parole. Tanti testi ricchi, ma quali sono stati i termini più utilizzati? Al primo posto troviamo una negazione, Infatti, “Non” è il termine più utilizzato del festival, ben 219 volte. Al secondo posto “Dov’è”, termine utilizzato per 56 volte (titolo anche del brano delle vibrazioni) e a seguire “Come” adoperato per 54 volte, “Mondo” per 40 volte, “Tutto” per 34 volte. Il termine “Amore” è stato utilizzato solo 17 volte, per una chiara controtendenza rispetto al passato.