Palazzo Fogazzaro

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Scuole di ogni ordine e grado

Palazzo Fogazzaro Comune di Schio


Palazzo Fogazzaro è sede della Collezione Civica del Comune di Schio, che comprende dipinti, disegni, incisioni e sculture dal XIII secolo ai giorni nostri. La Collezione è il risultato di numerose donazioni, tra cui ricordiamo per importanza quella di Giovanni Calendoli. Nel 2011 è stata istituita anche una sezione dedicata ai libri d'artista che la donazione di Raul Meel (2017) rende una delle più cospicue in Italia. Il palazzo ospita numerose mostre temporanee, incontri e conferenze ed è aperto ad ogni forma d'arte. MICHELE CASCELLA. I DISEGNI E I DIPINTI DI SCHIO 1917/1918. Copie digitali 2-30 settembre La mostra presenta le copie digitali dei dipinti che l'artista, ha realizzato a Schio negli anni 1917 e 1918, con il suo inconfondibile tratto e la ricchezza cromatica che contraddistingue le sue opere. Michele Cascella, nato nel 1892 ad Ortona, aveva 25 anni quando arrivò soldato a Schio, ma aveva già maturato una certa esperienza ed esposto le sue opere a Milano, Parigi e Roma. In mostra anche i documenti che testimoniano la presenza dell'artista a Schio e le sue relazioni di quel periodo, anche con i molti intellettuali allora sotto le armi, presenti in Città, retrovia della Grande guerra.


LA GRANDE GUERRA A SCHIO E IL SUO EPILOGO. Documenti e reperti raccolti da Guido Cibin 2 settembre-4 novembre Sono esposti materiali che Guido Cibin ha raccolto durante la guerra e che raccontano il quotidiano di quel tragico periodo: cartografia, mostrine e distintivi militari italiani e austriaci, gli avvisi dell'amministrazione comunale, che insieme formano un racconto delle difficoltà della guerra e del tentativo dell'amministrazione locale di farvi fronte, documenti di propaganda, di assistenza (come le tessere per ritirare i generi alimentari di prima necessità). Presenti anche documenti di salvaguardia delle opere d'arte, in primis la pala di San Francesco opera di Francesco Verla, poiché fra gli svariati incarichi di Guido Cibin (1860-1947) vi era anche quello Ispettore Onorario alle belle arti. Guido Cibin fu un erudito dalla mentalità enciclopedica, studioso di svariate discipline: dall'archeologia alla letteratura, dalla storia alla numismatica, dalla botanica, alla mineralogia e molto attivo nella vita culturale della città. Durante la guerra si impegno in vari organismi e raccolse una sterminata documentazione, di cui la mostra vuole rendere un'immagine. CARTOLINE DALLA GRANDE GUERRA. 22 settembre-4 novembre Una preziosa raccolta di cartoline satiriche e propagandistiche della 1^ guerra mondiale. A cura del Liceo Niccolò Tron di Schio VIA CRUCIS SUL PASUBIO. SCULTURE DI LUCIO SCORTEGAGNA 22 settembre-4 novembre 14 altorilievi, per altrettante “stazioni” ispirate alla tragedia della Grande guerra. Palazzo Fogazzaro via Pasini, 44 fino al 4 novembre 2018 orari: sabato e domenica 10-12,30 / 16-19 e il mattino su prenotazione. Ingresso libero.


Giovanni Demio e la Maniera moderna. Tra Tiziano e Tintoretto a cura di Vittorio Sgarbi Palazzo Fogazzaro 31 ottobre 2018 – 31 marzo 2019

Giovanni Demio è stato certamente l'artista più significativo di Schio. Definito da Andrea Palladio “huomo di bellissimo ingegno”, Giovanni Demio fu pittore di alto rango, capace di accogliere molteplici suggestioni nella sua personale e elaboratissima ricerca manieristica. Nato a Schio in apertura del Cinquecento, e più vecchio quindi di Bassano, Tintoretto e Veronese, è attivo - trentenne - a Brescia, in un muoversi fervido di stimoli con escursioni certe, per curiosità intellettuale, a Parma per ammirare Parmigianino, a Mantova per studiare Giulio Romano, a Verona per guardare le opere di Torbido e Caroto, a Brescia per incrociare Savoldo, Romanino e Moretto. Sembra così che, svolgendosi in area


padana, la sua affermazione sia di segno antiveneziano, agli antipodi di Tiziano e di Tintoretto, con una mediata riflessione su Raffaello e con l’inevitabile approdo nei dintorni di Michelangelo, nell’orbita di Vasari. Da questa complessa formazione, originale ed autonoma rispetto ai veneziani, e piuttosto in sintonia (e in anticipo) con quella di Jacopo Bassano, nasce la prima commissione pubblica conosciuta, il Martirio di san Lorenzo (1533) a Torrebelvicino. Nei due anni seguenti, quando il pittore viene definito “habitatoris Vincetie”, si colloca l’affresco con Santa Caterina (Vicenza, Palazzo Chiericati), segnato dall’influsso del Parmigianino, evidente anche nelle due ante d’organo per il Duomo di Schio, risalenti al 1535. Nel 1537 l’artista giunge a Venezia, per compiere con Vincenzo Bianchini il mosaico del Giudizio di Salomone nella Basilica Marciana, eco del perduto affresco di Tiziano per la Loggia del Capitaniato di Vicenza (più tardi, nel 1542, sarà assunto per la realizzazione di un secondo mosaico in San Marco, l’Albero di Jesse). Dopo aver lavorato accanto a Bianchini per realizzare la decorazione musiva della porta del Camposanto di Pisa (153839), lo ritroviamo a Milano, dove licenzia i mirabili e originalissimi affreschi e la pala con la Crocefissione per la cappella Sauli in Santa Maria delle Grazie (1541-45), un’impresa notevole che segna il momento di maggiore antitesi, nell’elaborazione di un personalissimo linguaggio manieristico intriso di cultura nordica, con le concomitanti prove di Tintoretto a Venezia. Dal 1547 al 1552 il pittore si sposta a Napoli: in questo periodo si colloca la Presentazione al tempio per la chiesa di San Francesco a Maiori, vicino a Salerno. Al ritorno dall’esperienza meridionale intraprende la decorazione di villa Thiene a Quinto Vicentino (1553-55) per volere di Marcantonio e Adriano Thiene. Tra 1556-57 si trova nuovamente a Venezia per la commissione più importante della sua carriera, i tre magnifici tondi nel soffitto della Libreria Marciana, dove lavora accanto a Veronese, Battista Franco, Andrea Schiavone, Salviati, Giulio Licinio e Zelotti. Entro la fine del sesto decennio realizza le due pale per Santa Maria in Vanzo a Padova e compie un viaggio verso Orvieto per restaurare i mosaici della facciata del Duomo su raccomandazione di Giovanni Grimani.


Nel 1561 è nuovamente a Schio; tre anni dopo firma e data l’Adorazione dei magi per Santorso (oggi a Palazzo Chiericati), opera drammatica, con le figure dal disegno tortuoso compresse in uno spazio reso angusto dalle opprimenti rovine architettoniche sul fondo. Le tappe dell’errante percorso dell’inquieto pittore, “uno degli spiriti più liberi e determinati che si siano espressi in pittura in Italia nei decenni centrali del Cinquecento” (Mina Gregori), toccano negli anni estremi ancora il meridione: a Napoli, Cosenza, Salerno. Questo continuo vagabondaggio dell'artista e alcune difficoltà di attribuzione, hanno per lungo tempo impedito di apprezzare il complesso della sua opera. La mostra riunisce per la prima volta una serie di dipinti mobili di Giovanni Demio custoditi in musei, chiese e collezioni private; opere che verranno poste in dialogo e a confronto con significative testimonianze di pittori che influenzarono e ai quali si accostò l’eccentrico artista scledense e che rappresentano le varie declinazioni del manierismo in area padana e veneta. Sarà allestita una sezione video immersiva, con la proiezione degli affreschi, delle decorazioni, dei mosaici e delle pale d’altare non presenti a Palazzo Fogazzaro. Palazzo Fogazzaro 31 ottobre 2018 – 31 marzo 2019 orari : mercoledì, giovedì, venerdì 15,30-19,00 sabato e domenica 10-13 15,30-19,00 Biglietti: intero €8,00 ridotto (studenti universitari fino a 26 anni, residenti di Schio) € 6,00 ridotto gruppi (da 15 persone) € 7,00 scuola materna studenti scuola dell'obbligo e medie superiori Family Pass : 2 adulti e 2 ragazzi

gratuito € 3,50 €20,00

Laboratorio per bambini Biglietto adulto accompagnatore +

€6,00


Visita guidata comprensiva di biglietto d'ingresso Adulti Ridotta Solo visita guidata (per chi ha diritto al biglietto gratuito)

€ 9,50 € 7,50 €3,50

Visite guidate per scuole: alunni scuola materna

€ 3,50

studenti scuole elementari e scuola media inferiore

€ 4,50

scuole medie superiori

€ 6,00

laboratorio per classe (durata 1 ora)

€70,00

Ingresso gratuito per i disabili e un loro accompagnatore e per 2 accompagnatori per classe. Informazioni e prenotazioni: Biosphaera tel. 0445.1716489 mostrademio@biosphaera.it


A CHI? Le proposte e i materiali didattici sono rivolti a tutte le classi. Le attività possono anche essere modificate in base alla richiesta specifica del docente in fase di prenotazione. È necessario che gli insegnanti che aderiscono ai laboratori forniscano al momento della prenotazione il numero dei partecipanti. Gli accompagnatori sono responsabili del comportamento degli alunni. QUANDO E DOVE… L’attività didattica avrà inizio da lunedì 24 settembre 2018. L’attività didattica si svolge presso le sale espositive di Palazzo Fogazzaro. COME PRENOTARE E’ possibile inoltre prenotare e/o avere informazioni inviando una mail a cultura@comune.schio.vi.it tel. 0445/691461 Liana Ferretti (nome referente) fax 0445 691446 Palazzo Fogazzaro via Pasini, 44 Schio (VI)


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