Il Cerchio della Vita - gennaio 2015

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(Seneca)

BUSSATE ALLA PORTA GIUSTA

editoriale

Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare.

di Merj CAFORIO

Spesso la malattia ha una sua logica, una sua motivazione e occorre rispettarne la funzionalità, riconoscere il bisogno da cui nasce e introdurre una strategia più efficace ed ecologica. La malattia è la migliore soluzione che il soggetto ha “trovato” in quel momento della vita, in base alle informazioni e alle risorse in suo possesso. La nostra mente, in effetti, è in grado di farci ammalare anche fisicamente. Ognuno di noi può, cioè, autoprovocarsi una malattia senza saperlo, attraverso associazioni mentali negative: pensieri limitanti, aspettative disattese, emozioni non espresse o non elaborate, ecc. Il paziente, in questi casi, soffre in qualche maniera del suo rapporto col mondo, o meglio dell’immagine interiore che egli ha del mondo, della realtà o di sé, tra come sono e come vorrebbe che fossero. Siamo un sistema cibernetico, in cui ogni cambiamento che avviene in un’area genera delle modificazioni anche nelle altre aree. L’obiettivo di un organismo cibernetico è la ricerca di omeostasi e di un equilibrio tra le parti. Ogni sintomo, pertanto, può essere visto come il tentativo da parte dell’organismo di riorganizzarsi in maniera più sana. I cambiamenti che avvengono in forma macroscopica

Internet

a livello celebrare si associano a cambiamenti microscopici a livello biochimico. Al disagio fisico spesso si associa anche un malessere psicologico e viceversa. Il disagio psicologico e il sintomo fisico non sono altro che lo stesso fenomeno manifestato su due piani diversi. I sintomi, a loro volta, sono espressione attraverso il corpo di emozioni inaccettabili e quindi inesprimibili. Frutto del conflitto tra parti interiori del sé. Paul Watzlawick ritiene che la realtà consista nella scelta di una fra le molte porte che sono permanentemente aperte davanti a noi. Chiedere aiuto ad un professionista permette di scegliere, in modo consapevole, la porta migliore per sé stessi. La parola terapia deriva dal greco therapeia che vuol dire servizio, accompagnamento, assistenza. La psicoterapia, in particolare, si

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editoriale Foto di Marta Tomaselli

occupa di accompagnare il paziente nel suo percorso di cambiamento: - cambiamento dello stato d’animo; - cambiamento delle opinioni; - cambiamento dei sentimenti; - cambiamento degli aspetti comportamentali. La capacità plastica del cervello e il suo stretto legame con il corpo rende possibile qualsiasi cambiamento, a condizione che ci sia la volontà da parte del paziente di ascoltare la propria anima, di darle voce. Lo strumento d’elezione dello psicoterapeuta è il linguaggio. Attraverso di esso è possibile modificare il modo di vedere la realtà. L’uso del linguaggio come “arte consolatoria” è noto almeno dal 480 a.C. Il linguaggio terapeutico, in particolare, agisce con intenzione e criterio per influire su stati d’animo, pensieri e comportamenti generati dal linguaggio mentale negativo del paziente. Cambiare le rappresentazioni di esperienze significative che limitano le scelte del paziente, sollecitandolo e accompagnandolo nel suo spontaneo processo di crescita ed evoluzione,

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è ciò che avviene durante il percorso psicologico. Il compito del terapeuta diviene così quello di studiare la natura e la struttura del disagio lamentato dal paziente, per sviluppare un piano di intervento e tirare fuori dal paziente stesso le risorse necessarie ad apportare il giusto (ovvero il più adeguato) cambiamento nella sua vita... “Portiamo con noi le meraviglie che cerchiamo fuori di noi” (Sir Thomas Brown). Lettura consigliata: Gabriella Mereu “La terapia verbale”, Macroedizioni (N.B. Il libro è corredato da DVD) Chiudi gli occhi e guarderai. Spezza i tuoi muri e costruirai. Impara ad attendere e allora andrai. Lasciati cadere e in piedi starai. LOTHAR KEMPTER


sommario

SOMMARIO

EDITORIALE Bussate alla porta giusta di Marj CAFORIO

..... pag. 3

RICORDO 30 settembre 2014, nel ricordo di Tiziana. Non scambiare Dio per un fantasma

a cura della Fondazione

Intervista al tesoriere della Fondazione Gianni Capriglia

..... pag. 8

Andamento attività “Sportello d’ascolto” a cura di Alessandra LEGROTTAGLIE ..... pag. 10 Andamento progetto “Sempre al tuo fianco” di Paolo SEMERARO

.... pag. 28

Segnalibro di Isabella VINCENTI

.... pag. 30

..... pag. 6

ATTIVITÀ ..... pag. 7 Gestire e amministrare responsabilmente. di Giuseppe MORO

Il capitale umano e il valore dell'intelligenza emotiva di Adele TANZARELLA

Il cerchio della vita Reg. Trib. Brindisi n. 5/10 Reg. Stampa anno IV n. 2/2014 DICEMBRE 2014 Periodico trimestrale della Fondazione Tiziana Semerano - Il cerchio della vita onlus Via don Luigi Sturzo, 10 - 72017 Ostuni (Br) tel./fax 0831 335970 Direttore: Giuseppe Moro morobeppe@gmail.com

..... pag. 12

Direttore responsabile: Francesco Pecere

Un nuovo progetto per il 2015: “Sportello legale” di Mary Capriglia ..... pag. 14

hanno collaborato in questo numero: Teodoro Brescia, Marj Caforio, Gianni Capriglia, Isabella Capriglia, Mary Capriglia, Alessandra Legrottaglie, Paolo Semeraro, Adele Tanzarella, Isabella Vincenti

FOCUS ON La Stella dei Magi e un antico sarcofago di Teodoro BRESCIA

..... pag. 17 ..... pag. 18

INTORNO AL CERCHIO DELLA VITA ..... pag. 21 ALIMENTAZIONE SANA Cavolo e broccoli. I benefici dell’alimentazione anti-cancro a cura della redazione ..... pag. 22 SPORT E SALUTE Bicicletta d'inverno. Ecco i cinque segreti a cura della redazione

..... pag. 24

Impaginazione: Giuseppe Nacci Stampa: Archivò - OSTUNI Foto di: Isa Capriglia e Marta Tomaselli sito internet: www.ilcerchiodellavita.org Fondazione Tiziana Semerano “Il Cerchio della Vita” - ONLUS tiratura: 1000 copie chiuso in redazione: 18 Dicembre 2014 DISTRIBUZIONE GRATUITA E LIMITATA

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ricordo

30 SETTEMBRE 2014, NEL RICORDO DI TIZIANA “NON SCAMBIARE DIO PER UN FANTASMA” a cura della Fondazione

“Gesù ordinò ai discepoli di salire sulla barca e di precederlo sull'altra sponda, mentre egli avrebbe congedato la folla. Congedata la folla, salì sul monte, solo, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù. La barca intanto distava già qualche miglio da terra ed era agitata dalle onde, a causa del vento contrario. Verso la fine della notte egli venne verso di loro camminando sul mare. I discepoli, a vederlo camminare sul mare, furono turbati e dissero: «È un fantasma» e si misero a gridare dalla paura. Ma subito Gesù parlò loro: «Coraggio, sono io, non abbiate paura». Pietro

Foto di Marta Tomaselli

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gli disse: «Signore, se sei tu, comanda che io venga da te sulle acque». Ed egli disse: «Vieni!». Pietro, scendendo dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. Ma per la violenza del vento, s'impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». Appena saliti sulla barca, il vento cessò. Quelli che erano sulla barca gli si prostrarono davanti, esclamando: «Tu sei veramente il Figlio di Dio!” (Matteo 14,22-33).  continua a pag. 26


AttivitĂ della fondazione


Attività

GESTIRE E AMMINISTRARE RESPONSABILMENTE Intervista al tesoriere della Fondazione Gianni Capriglia di Giuseppe MORO

Quanto è difficile gestire e amministrare “responsabilmente”? È una grande responsabilità che, come ribadito in altre occasioni, ho accettato ben volentieri. I risultati, degli sforzi e dei sacrifici maturati giorno dopo giorno, sono visibili ai più e sono motivo di orgoglio per tutti noi. È nella maggiore condivisione degli ideali e nello sviluppo dei progetti la grande sfida per il futuro. La fine dell’anno è sempre il momento dell’analisi. Come è andato l’anno sociale 2014 per la Fondazione ?

Foto di Isa Capriglia

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Direi ottimo. Un bilancio più che positivo grazie alle tante persone che sostengono direttamente ed indirettamente la nostra Fondazione e che oggi sono la nostra forza per andare avanti. Quest’anno in particolare è stato l’anno del “fare”: - Abbiamo integrato lo “sportello di ascolto” (gestito dalla Dott.ssa Merj Caforio) con maggiori orari per gli utenti e con l’apertura di una succursale a Francavilla Fontana. - Consolidato il progetto “sempre al tuo fianco” che mette a disposizione un’auto della


Attività Internet

Fondazione, al fine di accompagnare tutti i pazienti che ne esprimono l’esigenza, dal domicilio ai luoghi della terapia. E il 2015 sarà ancora l’anno del fare? Lo sarà ancor di più: a partire da Febbraio 2015 lo “sportello di ascolto” sarà avviato presso l’ospedale civile di Fasano; a gennaio 2015 sarà avviato presso la sede della nostra Fondazione, in via sperimentale, lo “sportello Legale”. Il progetto è volto ad offrire agli utenti (ammalati e famiglie) un servizio gratuito di consulenza ed assistenza legale in materia di diritto del lavoro e previdenza sociale. In particolare, si intende offrire pratico sostegno in ordine al disbrigo di ogni pratica diretta al riconoscimento di semplici diritti riconosciuti dalla legge in caso di malattia oncologica. In una situazione di disagio, l’ammalato e la famiglia, spesso ignorano quali sono gli effettivi diritti riconosciuti dall’ordinamento e i percorsi necessari per il riconoscimento degli stessi. Con lo “sportello legale” tutti gli utenti, potranno ricevere la consulenza legale necessaria. La Fondazione ha tra i suoi obiettivi generali istituire “cattedra sulla Vita” e cioè

tutte quelle attività volte alla promozione della vita stessa e di tutte le sue forme, dal concepimento alla morte, promuovendo periodicamente convegni, congressi, incontri di studio al fine di affrontare temi morali, spirituali ed etici che in genere investono la vita umana. Cosa avverrà nel 2015 dunque? In merito a questo, sarà costituito un “comitato scientifico” permanente che, con l’aiuto di nuovi volontari professionisti approfondirà tematiche in materia di bioetica, inquinamento atmosferico e sperimentazioni per l’abbattimento delle polveri sottili. Tutto lo studio effettuato e le ricerche saranno presentate in un Convegno che si terrà ad Ostuni sempre nel 2015. In base alle risorse a disposizione in cosa può migliorare, ancora, la Fondazione? Servirebbero tante risorse umane ed altrettante risorse finanziarie per poter programmare e realizzare i progetti della Fondazione. Per questo dobbiamo tutelare il nostro piccolo esercito di volontari che, in maniera silenziosa sono sempre vicini alla Fondazione e contare sul contributo delle tante persone generose, senza le quali non saremmo in grado di continuare la nostra opera.

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Attività

ANDAMENTO ATTIVITÀ “SPORTELLO D’ASCOLTO” a cura di Alessandra LEGROTTAGLIE

Alla fine dell’anno, si è soliti fermarsi un attimo per ripercorrere a ritroso il tempo appena trascorso. Lo “sportello d’ascolto”, anche quest’anno, ha ottenuto importanti traguardi. Traguardi che non parlano solo di numeri, ma che raccontano storie, percorsi pieni di difficoltà e paure ma che spesso, e di questo siamo contenti, lasciano il posto a sorrisi e a speranze. L’orgoglio dei funzionari e volontari che collaborano con la dott.ssa Merj Caforio, responsabile dello sportello d’ascolto, sta in questo: riuscire a tirar fuori quei sorrisi assopiti da troppo tempo, fornendo nuovi equilibri e sti-

Internet

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moli per dare così un senso nuovo alla Vita. Negli ultimi due anni, il nostro progetto ha visto avvicinarsi molti più utenti di quelli che pensavamo e così abbiamo deciso di adattare l’offerta dello sportello in base alla crescente domanda; innanzitutto aumentando le ore dedicate. Nell’anno che sta per iniziare desideriamo continuare con la stessa energia che ci contraddistingue ed allargare ancor di più “Il cerchio della Vita”! Grazie ad ogni singola persona che ha voluto incrociare la propria strada con la nostra. Un nuovo anno ci aspetta, con voi e per voi.


Attività COMPARAZIONE DATI SPORTELLO D’ASCOLTO 2009/2012 - 2013/2014

dati aggiornati al 31/10/2014

nel dettaglio:

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Attività

ANDAMENTO PROGETTO “SEMPRE AL TUO FIANCO” a cura di Paolo SEMERARO

Il progetto "Sempre al tuo fianco" riscontra, giorno dopo giorno, sempre più successo; proprio perché è un servizio primario per il paziente che necessita quotidianamente di cure. La Fondazione, al 31 ottobre 2014, ha avuto 127 richieste di utenti, ha svolto 168 viaggi per 20.092 km percorsi. Il dato più significativo riguarda i nostri volontari: più di 400 ore di impegno, di dedizione, di passione e di solidarietà nei confronti dei più deboli. Di

questo, a nome della Fondazione, esprimo il mio grazie più sincero ai nostri angeli custodi. Grazie a loro "Sempre al tuo fianco" è sempre possibile. Prevediamo per l'anno che verrà maggiori richieste. La Fondazione con la sua struttura riuscirà ancora una volta a sopperire a tale necessità, profondendo il massimo sforzo e il miglior impegno. Fiduciosi di essere sulla strada giusta e sempre al fianco di chi ha bisogno di umanità e un pizzico di felicità.

ANNO 2014 (AL 31/10/2014) Utenti = 10 Richieste = 127 Viaggi = 168 Km percorsi = 20092

Media viaggi/utente = 16,8 Media Km/viaggi = 119,5 Km Media viaggi al giorno = 1 Ore di volontariato = 400 (circa)

ANNI 2013 – 2014 A CONFRONTO

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Attività

UN NUOVO PROGETTO PER IL 2015:

“SPORTELLO LEGALE” di Mary Capriglia

“La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” (art. 32 Costituzione italiana) Nel 2015 partirà lo Sportello legale, nuovo servizio della Fondazione a tutela del paziente oncologico e della sua famiglia. La Fondazione ha vissuto in questi anni un’importante e determinante esperienza al fianco degli ammalati; ciò ha consentito ai Volontari e agli Operatori di comprendere quali siano le esigenze e le necessità quotidiane dell’utenza che si rivolge alla Fondazione. Le cure e l’assistenza del malato di cancro non si esauriscono con i trattamenti terapeutici. La condizione di fragilità determinata dalla malattia comporta particolari esigenze anche di tipo sociale ed economico ed è per questo che l’ordinamento giuridico italiano prevede tutele e benefici che consentono all’ammalato e alla sua famiglia di continuare a vivere dignitosamente nonostante la malattia. In una situazione di rilevante disagio, l’ammalato e la famiglia spesso ignorano quali siano

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Internet

gli effettivi diritti riconosciuti dall’ordinamento e i percorsi necessari per il riconoscimento degli stessi oltre ad essere costretti, con smisurata difficoltà, a dover affrontare la “giungla” della burocrazia. Alla luce di quanto innanzi, la Fondazione intende attuare il progetto: “Sportello legale”. Il progetto è volto ad offrire agli utenti (ammalati e famiglie) un servizio gratuito di consulenza e assistenza legale in materia di diritto del lavoro e previdenza sociale. In particolare si intende offrire pratico sostegno in ordine al disbrigo di ogni pratica diretta al riconoscimento di diritti riconosciuti dalla legge in caso di malattia oncologica. Metodologia e strumenti La Fondazione opererà attraverso uno sportello ubicato presso la sede di Ostuni dove gli utenti previo appuntamento, potranno ricevere la consulenza necessaria dai Professionisti che hanno offerto la loro disponibilità.


Festeggia con

Noi

per info: Fondazione Tiziana Semerano "Il cerchio della vita" - ONLUS tel. 0831 335970 www.ilcerchiodellavita.org fondazionetiziana@hotmail.it


TANTI AUGURI

DI BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO



Focus On

LA STELLA DEI MAGI E UN ANTICO SARCOFAGO di Teodoro BRESCIA

Ritrovato nel 1941 a Boville Ernica (Fr) e conservato nel duomo di san Pietro Ispano, il sarcofago di Boville (prima metà del IV sec.) è famoso perché riporta, scolpita sulla parte alta e frontale, la più antica raffigurazione completa della Natività con adorazione dei Magi. Nascosta proprio su questa scena, è emersa una mappa astronomica che svelerebbe cosa davvero essi videro ad annunciargli la nascita del Messia Gesù. Dal Vangelo si ricava che il segno visto dai re Magi fu “la stella del Re dei Giudei” (Mt 2,2) ovvero la Stella di Davide (o Stella Ebraica). Tale simbolo, come noto, è composto da due triangoli inversi inscritti in un cerchio. Quel simbolo ha un suo equivalente nell’astrologia antica, di cui i Magi erano maestri: si tratta di due trigoni (triangoli) inversi disegnati dai pianeti nel cerchio dello Zodiaco. La verifica astronomica (confermata con due diversi software dall’astronomo Emanuele Pace dell’Università di Firenze e dall’ingegnere informatico Angelo di Noi dell’Università del Salento) ha dimostrato che quel segno si è composto alla mezzanotte di entrata dell’equinozio di primavera dell’anno -1 (da cui la festa popolare dell’Annunciazione ovvero del concepimento di Gesù), completato in quella mezzanotte da una grande meteora (la cosid-

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La Stella di Davide come si sarebbe disegnata alla mezzanotte dell’Annunciazione dell’anno -1.

detta “stella cometa”). La meteora sarebbe apparsa nella costellazione del Cancro dove, in effetti, troviamo – noti con tale nome già dal IV sec. a.C. – l’Asinello (boreale e australe) e l’ammasso aperto del Presepe (ovvero Mangiatoia). Cercando nell’iconografia antica ulteriori conferme rispetto a questa teoria, l’attenzione si è infine concentrata sulla scena di Adorazione scolpita sul sarcofago di Boville. Esaminandola, infatti, sono emerse molte anomalie: personaggi con sagome deformi, parti incomplete (persino un pastorello senza gambe) e numerosi fori di dimensioni troppo grandi rispetto a tutti gli altri, che in-


forma riproduce sempre la costellazione del Cancro in cui l’astro esplose. Solo il sarcofago di Boville, però, il più antico fra tutti, sembrerebbe contenere la mappa completa del segno. Tutto ciò sembrerebbe confermare l’antica tradizione cristiana, offrendo un importante contributo al dibattito sulla storicità di Gesù e sulla datazione della sua nascita. Naturalmente, trattandosi di una ricerca interdisciplinare (antropologia e filosofia delle religioni, astronomia, archeologia, arte sacra...), ogni disciplina interessata potrà trarre dai dati ottenuti le proprie deduzioni.

Focus On

vece sono frutto della nota tecnica scultorea del trapano. Quelle anomalie, sino ad oggi addebitate a questioni tecniche, creano invece una precisa corrispondenza con costellazioni e pianeti così come sono stati individuati dai software astronomici in quella mezzanotte di Annunciazione dell’anno -1. In conclusione, tutta la scena sarebbe una mappa di stelle nascosta esattamente sotto la più antica raffigurazione completa di Adorazione dei Magi. Vi sono almeno altri tre sarcofagi paleocristiani, altrettanto noti, su cui è raffigurata una simile scena di Adorazione: il Coperchio frammentario, nel Museo Pio Cristiano Vaticano di Roma; il sarcofago di Adelfia, nel Museo Paolo Orsini di Siracusa; e il sarcofago della Natività, nel Museo di Arles in Francia. Tutti e tre sembrano riportare il dato della meteora sulla capanna, la cui

Per approfondimenti: TEODORO BRESCIA, La Stella dei Magi e il sarcofago decifrato, Nexus, Padova 2014, pp. 176 (www.nexusedizioni.it).

In alto, la scena dell’Adorazione dei Magi sul sarcofago di Boville; in basso, la mappa astronomica corrispondente, ricavata con i moderni software.

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ECCO IL NOSTRO

NUOVO SITO

www.ilcerchiodellavita.org by



alimentazione sana

CAVOLO E BROCCOLI

I benefici dell’alimentazione anti-cancro a cura della redazione

Internet

Broccoli, cavolfiori e cavolini di Bruxelles appartengono alla famiglia delle crucifere e, quando vengono cucinati, è difficile non accorgersene! Ma, per una volta, si dovrebbe andare oltre il proprio naso: sono infatti ricchissimi di sostanze molto preziose per la salute e possono proteggere da malattie importanti. L’importante è che siano verdure freschissime, evitate quindi se possibile quelle surgelate. Insieme ad altri prodotti tipici della dieta mediterranea (pesce azzurro, legumi, olio extravergine di oliva, ecc.), le crucifere possono fare da scudo contro il tumore del colon-retto. Tumore del colon-retto “È una malattia che nel 2014 ha colpito 52mila persone in tutta Italia, ma oggi sei

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persone su 10 riescono a sconfiggerlo – commenta la prof.ssa Vittorina Zagonel, Direttore del Dipartimento di Oncologia Clinica e Sperimentale dell’Istituto Oncologico Veneto (IOV) di Padova – La prevenzione primaria (stili di vita) e secondaria (esami di screening), però, rimane una delle armi più potenti di cui disponiamo. Insieme alle novità che provengono dal campo della ricerca. Tutti i pazienti colpiti da questa neoplasia dovrebbero infatti essere sottoposti a un test molecolare. Dal risultato di questo esame dipende la scelta della cura più efficace. Nel 60% dei malati, infatti, non è presente una particolare mutazione (gene RAS) e, in questi casi, le terapie personalizzate sono in grado di migliorare in maniera significativa la sopravvivenza”.


grassi animali, carni rosse e povera di fibre – aggiunge la prof.ssa Zagonel –. Il rischio di sviluppare il cancro aumenta del 15% nelle persone in sovrappeso e addirittura del 33% negli obesi. Dobbiamo quindi impegnarci sempre più intensamente per migliorare il livello di consapevolezza della popolazione”.

alimentazione sana

Fattore alimentazione È quanto emerso dal convegno: “Come sconfiggere il tumore del colon-retto: l’importanza degli screening e dei test genetici”, organizzato oggi presso lo IOV e reso possibile da un educational grant di Amgen. “Questa malattia è direttamente associata a un’alimentazione molto calorica, ricca di Cavolfiori e broccoli hanno proprietà detossicanti e antiossidanti e sono ricchi di vitamine e sali minerali. Un primo piatto di grande bontà e facile esecuzione. FARFALLE CON BROCCOLI, CAVOLFIORE E MANDORLE Numero di porzioni: 4 Tempi di preparazione: 20 Minuti Tempi di cottura: 20 Minuti Pronto a: 40 Minuti Difficoltà: Media Ingredienti: • 400 grammi di farfalle • 1 ciotola di cimette di cavolfiore e broccoli • Olio EVO • Aglio • Una manciata di mandorle • Due cucchiai di formaggio (grattugiato) • Sale • Pepe Preparazione: Tappa 1: Cuocere a vapore le cimette dei due ortaggi. Basterà poco, devono rimanere croccanti. Nel frattempo, tritate grossolanamente le mandorle.

Tappa 2 Scaldare in una padella dell'olio con l'aglio e una parte delle mandorle tritate. Quindi unite le verdure, salate e fatele insaporire per qualche minuto. Tappa 3 A parte, nel mixer, riducete in crema le mandorle rimaste, l'aglio, dell'olio, il formaggio grattugiato e un po' di acqua. Tappa 4 Scolate le farfalle e versatele nella padella facendole saltare insieme alle cimette e alla crema di mandorle. Spolverate di pepe, o se preferite, aggiungete del peperoncino. www.petitchef.it

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sport e salute

BICICLETTA D’INVERNO ECCO I CINQUE SEGRETI a cura della redazione

Chi ha detto che nei mesi freddi bisogna dimenticarsi della bicicletta e dedicarsi a mezzi di trasporto alternativi? Nei Paesi del Nord le due ruote sono utilizzate da milioni di persone 12 mesi all’anno! Ecco allora i consigli del perfetto ciclista quando la colonnina di mercurio comincia a scendere.

Foto di Marta Tomaselli

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L’ABBIGLIAMENTO Pedalare è il miglior modo per scaldarsi: superato il problema dell'aria, difficilmente il freddo sarà un problema. Anche per questa ragione sono ideali le giacche tecniche, impermeabili, traspiranti e spesso dotate di inserti catarifrangenti.


sport e salute

TESTA, MANI, PIEDI Attenzione alle estremità. Il casco è già una copertura che si può rinforzare con una fascia o un paraorecchie. I guanti perfetti sono quelli da ciclismo, caldi e impermeabili. Infine i piedi: un cambio scarpe è l’ideale (se no ci sono sempre i vecchi stivali di gomma…). LA BICI Innanzitutto sono indispensabili i parafanghi. Un piccolo trucco per le ruote: sgonfiando leggermente le gomme aumenterete la superficie di contatto con l'asfalto e quindi il grip. Attenzione ai freni: i classici modelli da bicicletta perdono tantissimo quando si bagnano. STILE DI GUIDA Cercate di anticipare le frenate, le curve e in generale le manovre più complicate. Attenzione alla corsia solitamente riservata alle biciclette, perché qui si concentra tutto lo sporco della carreggiata: meglio stare più al centro della strada e diminuire la consueta velocità di andatura.

PEDALARE PER SENTIRSI PIÙ FORTI E PIÙ SANI Anche la pedalata è un’attività, molto semplice da praticare, che regala grandi benefici per quanto riguarda la salute del cuore. Inoltre, aiuta a tonificare i muscoli di gambe, glutei, addominali e braccia. Una nota rilevante: rispetto ad altri sport non comporta alcun rischio per le articolazioni poiché non obbliga la gambe a reggere l’intero peso del

OCCHIO AL BUIO Quando uscite dall’ufficio probabilmente è già scuro: ecco perché è fondamentale essere ben visibili! Dotatevi di luci anteriori e posteriori: quelle catarifrangenti non sono sufficienti, meglio acquistare anche quelle lampeggianti.

corpo. Andare in bici è particolarmente utile anche per perdere peso: pedalando ad un ritmo medio, quello che consente anche di parlare tranquillamente mentre si pedala, si consumano da 300 a 600 calorie all’ora. Consumo che può salire anche a 500-600 se si aumenta la velocità. Inoltre, dopo solo 30 minuti di bicicletta, il nostro corpo inizia a “intaccare” i depositi adiposi, quasisempre localizzati in zona fianchi, addome, cosce.

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ricordo

 segue da pag. 6

Ad un certo punto le questioni dure biso-

È vitale aver paura; è mortale lasciarsi

gna affrontarle.

bloccare dalla paura.

Ci sono delle questioni che non si possono

Tutti abbiamo paura. La paura è il segno na-

più rimandare, demandare, posticipare: biso-

turale e vitale che ci avverte di un pericolo.

gna affrontarle, anche se si ha paura, anche

Non aver mai paura è patologico. Chi non

se si farebbe di tutto per non incontrarle.

ha paura è perché non l’avverte, non perché non ne abbia. Io devo imparare a riconosce-

Non si può controllare tutto: bisogna

re le mie paure, a darle un nome, a non na-

fidarsi.

scondermele, ad accettare che ci siano. Devo

Chi ci garantirà che tutto andrà bene? Chi ci

imparare che la paura avverte di un pericolo,

garantirà che non sbaglieremo mai? Nessuno!

ma non mi deve bloccare.

Ma ad un certo punto dobbiamo fidarci e pro-

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varci. Dobbiamo smettere di voler controllare

Nella vita ci sono tanti fantasmi.

tutto e tutti; dobbiamo smettere di voler sa-

Tutti noi abbiamo degli spettri. Spettro è ciò

pere in anticipo cosa ci accadrà; dobbiamo

che ci fa paura e che per questo nascondiamo

smettere di voler cono-

e mettiamo in qualche armadio. Ma lo spettro

scere la fine.

è un morto vivo e nel tempo si rianima.

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tudini, certi comportamenti, certe sicurezze

accogliere nella mia vita i miei spettri. Sono

vanno lasciate, anche se costa, anche se è

pericolosi finchè non li incontro. Ma una volta

faticoso. Bisogna lasciarle, bisogna uscire da

incontrati, accettati, espressi, condivisi, si rive-

certe situazioni (barca) costi quel che costi.

ricordo

Allora è importante per me non temere di

lano amici nostri. Qualunque cosa ti succeda nella vita, tu Quando stai per affogare chiedi aiuto.

non aver paura e fidati di me.

Solo gli uomini troppo orgogliosi affondano.

Le bufere arriveranno e il terreno ci manche-

Alcune persone stringono i denti, aumentano

rà da sotto i piedi. Fede non è essere al riparo

gli sforzi e credono di potercela fare da soli.

da ogni situazione, da ogni bufera, da ogni

Quando ti accorgi che non ce la fai, chiedi

pericolo.

aiuto e tendi la tua mano, perché qualcuno ti

La fede non garantisce dagli imprevisti.

da la sua mano.

La fede li affronta. Fede è poter sentire e confidare nella Sua

Se non esci dalle tue sicurezze (barca) af-

voce in ogni situazione della vita:

fondi.

“Coraggio, ci sono io, non aver

Esci dalla barca perché lì affondi. Certe abi-

paura”.

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intorno al cerchio

IL CAPITALE UMANO E IL VALORE DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA di Adele TANZARELLA

La notizia della candidatura all’Oscar dell’opera del regista Virzì “Il Capitale Umano” come miglior film rappresentante l’Italia se, da un lato conferma il buon livello che il nostro cinema detiene a livello internazionale, dall’altro fa riflettere sulle tematiche che, espresse attraverso mass media, come possono essere una pellicola o la carta stampata, sono lo specchio e il riflesso della nostra società. Il capitale umano, citato nel titolo del film, ha un significato correlato al valore economico quantificabile che ognuno di noi possiede nel mondo in cui vive e opera. Tale valutazione ben si conforma con la pro-

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IL CERCHIO DELLA VITA n. 2/2014

spettiva economistica dell’individuo. Esso viene infatti paragonato a un investimento che produce un certo rendimento accrescendo la produttività. In questa stessa ottica le assicurazioni sulla vita, all’atto di stipulare un contratto con il cliente, calcolano quanto possa valere quella vita umana per eventuali risarcimenti. Le riflessioni, che i contenuti della visione del film possono far nascere, sono perciò assai amare soprattutto in chi è portato a considerare il valore della persona sulla base di quell’”Intelligenza emotiva”, che è stata ampiamente studiata per scoprire le capacità insite in ognuno di noi. Nel libro che reca proprio


intorno al cerchio tale titolo, infatti, Daniel Goleman, psicologo e scrittore statunitense, descrivendo l’importanza delle abilità emotive necessarie per sostenere il benessere psicosociale e raggiungere successi personali e professionali, mostra la via per ottenere il massimo da noi stessi. Il capitale umano, pur non sottovalutando gli aspetti concreti e materiali della vita, dovrebbe non perdere mai di vista l’Intelligenza emotiva che caratterizza ogni uomo. La comunicazione, solo razionale, non migliora il rapporto con sé, con gli altri e con la realtà che viviamo ogni giorno; comunicare con il cuore significa invece aprirsi alla cultura del dialogo entro una dimensione relazionale vera ed autentica. In un periodo di crisi economica ma anche di instabilità sociale e spesso affettiva come quella che stiamo vivendo, occorre mettere a fuoco l’importanza delle

componenti emotive anche nelle funzioni più razionali del pensiero. Non sono, infatti, i quozienti intellettivi alti calcolati con test di intelligenza o il grado di salute fisica stimata con esami diagnostici a mettere al riparo da grandi fallimenti nella vita lavorativa e familiare. A governare settori così decisivi della vita non provvede il capitale umano che si accumula con un’intelligenza razionale rivolta verso obiettivi che soddisfano le aspettative personali spesso egoistiche. Solo una complessa miscela di fattori come la perseveranza, il rispetto, l’attenzione verso gli altri, in una parola l’uso corretto dell’intelligenza emotiva, può dare all’uomo quella ricchezza capace di resistere alle minacce che possono far crollare capitali costruiti solo con la forza della ragione ma non del sentimento.

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IO PRIMA DI TE di Isabella VINCENTI

Titolo: IO PRIMA DI TE Autore: JOJO MOYES Casa editrice: MONDADORI Pagine: 391 Prezzo: 14,90 €

Uno più uno fa due, ma uno sempre uno resta. Louisa, giovane ragazza provinciale eccentrica, routinaria e chiacchierona, mai ambiziosa; si lascia vivere una vita all’ombra di una sorella più brava, accontentandosi di un fidanzato che non le fa battere il cuore e di un lavoro spersonalizzante, per niente qualificante la tua sua personalità. Will, ricco trentacinquenne in carriera, bello e maledetto, intraprendente e spregiudicato uomo d’affari; ostenta sicurezza, venera il Dio-Business per trarre i vantaggi di una vita agiata, vive intensamente tra donne e motori, tenendo premuto il piede sull’acceleratore. Ma la velocità deve fare i conti con il destino e Will, il brillante manager e disinibito

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donnaiolo, si ritrova a vivere la vita difficilissima che nessuno vorrebbe. Quella del tetraplegico. È questo il momento in cui i due giovani s’incontrano ed è un incontro mai banale, intenso, struggente, maieutico. Will tira fuori il meglio di Louisa e la ragazza inesperta lascia spazio alla donna coraggiosa, senza riserve, orientata al perseguimento di un fine ambiziosissimo che la nobilita oltremodo. Non si tratta di una fusione. L’amore in questa storia conta sì, ma fino ad un certo punto. E tutti i finali, i cliché, i “vissero felici e contenti” vengono messi in crisi dalla profonda indagine sul senso della vita, sull’autodeterminazione, sulla libertà individuale. Perché prima che uno più uno faccia due, è necessario che uno si senta uno.




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