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Lo stato delle reti in Italia

ad un operatore il vantaggio di una più rapida messa in opera rispetto ai tempi molto più lunghi per la preparazione delle infrastrutture in cavo. È in fase di avanzata sperimentazione un sistema alternativo per il trasporto dell’informazione a casa dell’utente o più precisamente condominiale, e basata sul trasporto dell’informazione ad alta capacità (fino a 2.5 Gbit/s) mediante un fascio ottico. Questa tecnica risulta particolarmente interessante nel caso in cui non si disponga di collegamenti in cavo, poiché permette un utilizzo di banda di gran lunga superiore a quello via radio e non presenta peraltro problemi d’inquinamento elettromagnetico. I principali problemi di questa tecnica sono dovuti alle forti attenuazioni del segnale ottico in presenza di pioggia e nebbia. Tuttavia la qualità dei collegamenti inferiori al centinaio di metri è assai elevata.

Accesso fisso ottico senza fibra: “optical wireless”.

Allo stato attuale, i sistemi di comunicazione via satellite sono stati prevalentemente utilizzati per diffusione di segnali televisivi e per la trasmissione numerica di dati tra paesi diversi. Solo recentemente tale tecnologia ha iniziato ad affermarsi come sistema alternativo e complementare per l’accesso alle reti a larga banda. Recenti esperienze commerciali di accesso via satellite hanno mostrato la possibilità, con costi relativamente contenuti, di utilizzare il comune apparecchio televisivo, dotato di un opportuno set-top box, ovvero un personal computer con hardware e software aggiuntivi, come terminale di un sistema di comunicazione che può accedere a servizi con banda da pochi kbit/s a 2 Mbit/s. Infatti, con questa tecnica un canale satellitare, che ha una capacità di circa 35 Mbit/s, è condiviso da tutti gli utenti che afferiscono alla zona coperta (cioè in questo caso il territorio nazionale): quindi con l’aumento degli utenti diminuisce in modo proporzionale la banda utilizzabile da ciascuno, per esempio con 2.000 utenti contemporaneamente attivi la banda media per cliente è di circa 17 kbit/s. Risulta evidente la veloce congestione delle risorse che si può prevedere con questa modalità di trasmissione. Con tale soluzione, il canale di ritorno (per le informazioni uscenti dal terminale d’utente) utilizza di solito la rete telefonica commutata con una capacità di 56 kbit/s. Per il prossimo futuro si prevede l’espansione di questa applicazione tecnologica, che, utilizzando costellazioni di satelliti geostazionari operanti nella banda Ka (20/30 GHz), potrà mettere a disposizione dell’utenza collegamenti ad alta capacità (fino a 34 Mbit/s per utente), con risorse disponibili anche per il canale di ritorno. Tra i vantaggi della tecnologia scelta vi sono le dimensioni dei terminali d’utente e delle antenne, più piccoli di quelli utilizzati nei sistemi satellitari tradizionali. Esempio di questa tecnologia è il sistema EuroSkyWay, in corso di sviluppo in Italia ed il cui esercizio è previsto iniziare nel 2003. Concludendo si può affermare che: 1. la risorsa satellitare, in termini di banda, è notoriamente scarsa e non consente un mercato di massa per applicazioni di tipo unicast;

Accesso fisso via radio: uso del satellite.

Antenna per la ricezione a terra dei dati della missione spaziale HESSI per lo studio della fisica delle particelle e dell’energia rilasciate dal sole (Berkeley University). Costruita da EMP TrexCom e AlliedSignal Technical Services Corporation.

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Fondazione Ugo Bordoni - Le reti di telecomunicazione in Italia


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